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Chi saresti senza le tue ansie?
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Chi saresti senza le tue ansie?

Questa domanda potrebbe sembrare in apparenza banale ma così non è, diverse persone si cullano dietro una problematica perché possono autoconvincersi che un giorno e senza quel problema saranno finalmente persone felici e realizzate, ma la realtà è che togliere il negativo non vuol dire automaticamente creare qualcosa di positivo. Se pulite una casa, quello che resta è una casa pulita e questa per magia non diventa la casa dei sogni ma una cosa priva di sporco.

Anche se la domanda è "chi saresti senza le tue ansie?", il messaggio che vuole lanciare questo articolo è "chi saresti senza i tuoi problemi e le tue debolezze?".

Per alcune persone avere un problema è un'ancora di salvezza, avere una scusa che le faccia apparire come giustificate a occhi esterni per nascondere quello che forse tentano di nascondere perfino a loro stesse, persone prive di uno scopo, prive di abilità e prive di una personalità che possa definirsi matura o comunque al pari della media.

in uno stato di mestizia con queste problematiche. Se io sono una persona che attualmente soffre, ha dei problemi e paradossalmente meglio della persona che privata di queste componenti non avrebbe nulla, persone che per varie cause (fra le quali anche un fallimento educativo) non hanno sviluppato alcuna abilità, non hanno passioni, non hanno nulla che potrebbe fare un significato alle loro giornate, per assurdo quindi la loro esistenza ha maggiore senso da persone disturbate non che senza.

Quando una persona è disturbata ma ha degli obbiettivi non si fa alcun problema a superare qeuste difficoltà, anzi non vede l'ora, quando una persona si crogiola in tale problematiche è perché le può usare sia come giustificazione, sia come significato stesso alle proprie giornate, preferendo "essere disturbata non che vuota".

 

Ci sono persone che hanno una personalità che non vede l'ora di eliminare i problemi per continuare il proprio percorso esistenziale e altre che più o meno consciamente si sono rese conto per paradossalmente è meglio rimanere disturbate, meglio rimanere con qualcosa che le giustifichi e le nasconda dietro quella che probabilmente è una realtà peggiore del disturbo in sé.

Alcune preferiscono essere "disturbate" per paura di essere scoperte e scoprire chi ci sia oltre il disturbo e non arrivano nemmeno a considerare la possibilità di affrontare il problema "saprei come maturare una volta superati i problemi".

Questo ci fa comprendere come siano due le difficoltà che una persona ha da affrontare per guardare oltre i suoi problemi, la prima è di superare la paura del giudizio, riuscire ad accettari e la seconda è quella che poi vanno fatti dei cambiamenti, degli investimenti su di sé.

Eliminari i problemi non fa di te una persona saggia o una persona matura,  illudersi che tolti i problemi ci sia "una personalità vera" è un'illusione che impedisce di comprendere la realtà umana, prima di pensare che ci sia un "vero te" dietro il problema e in attesa di uscire allo scoperto fai un'analisi per capire se c'è realmente una personalità bloccata e inibita dietro un problema o c'è un'illusione e una speranza che tolto il problema fuorisca e sbocci un qualcosa che in realtà non c'è.

 

ultima modifica il: 25-01-2016 - 4:46:10
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