"L'Italia è una repubblica democratica fondata sullo sfruttamento del lavoro" così l'AB riscriverebbe il primo articolo della costituzione per denunciare la causa primaria della situazione italiana.
Siamo una nazione di schiavi, ridotti in schiavitù a livello archetipico, sin dalla culla ci inculcano il valore del lavoro, facendo in modo che da adulti possiamo sviluppare questa particolare nevrosi.
Inizialmente questa nevrosi non fu concepita per creare questa situazione estrema odierna, sono altre le cause, anche se le fondamenta sono scritte nella nostra etica a livello archetipico.
Il valore lavoro porta a situazioni paradossali come il "mi sento in colpa se non lavoro" oppure sentirsi soddisfatti se si è lavorato anche con diecimila sacrifici e sottostato a regole senza senso.
Il problema di fondo risiede nell'educazione, i soldi sono un mezzo e ognuno a livello mentale potrebbe esserne motivato per il semplice fatto che quel mezzo è necessario in altri versanti, allora perché questa nevrosi? La risposta può essere trovata nelle condizioni socio economiche in cui ha versato l'Italia del dopo guerra, e che da allora rigidamente si è instillata nelle menti italiane.
Ogni nevrosi è substrato di una schiavitù, si pensi alla donna nevrotica casa e famiglia schiavizzata dentro le proprie mura domestiche, si pensi alla persona nevrotica schiavizzata ad una esistenza di pulizia continua perché tutto si sporca continuamente e si potrebbe continuare, questa nevrosi a differenza delle altre è di massa, ed è da estirpare il prima possibile, proprio perché ha dato la possibilità a molti truffatori e manipolatori economici di farsi degli schiavi lavoratori.
L'unica difesa che si potrebbe avere contro questo fenomeno è nella legge, legge che non intende fare nulla perché influenzata da tutte quelle stesse persone che stanno "cavalcando" questa opportunità sociale.
Rimane una singola strada, quella di smontare l'archetipo del lavoro, distruggerlo come valore e impedire che le prossime generazioni nascano nevrotiche sul lavoro come queste, solo ogni singolo genitore e insegnante di vita a cui viene affidata una nuova esistenza può fare questo lavoro singolarmente e per questo è anche utopistico, data la situazione medioevale in cui siamo.
