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La legge che funziona
riabilita aiuti

Assistendo all'ennesimo discorso sul futuro dell'Italia e mi sono reso conto che quando si tratta di analizzare la situazione italiana ci sono sull'argomento prevalentemente ottimisti o pessimisti, io stesso utilizzo la strategia del "pessimismo" come tentativo di far rendere conto alle persone di tutto cià che ci circonda e che non funziona.

In questo articolo tenderò al contrario della mia strategia consueta di essere realista estrapolando a mia volta una tesi sul futuro dell'Italia.

E' facilmente dimostrabile che non c'è alcuna responsabilità diretta, tutte le persone che pensano che l'Italia sia in questo stato per un unico motivo come ad esempio asseriscono quelli che pensano che "20 anni di politica hanno rovinato l'Italia" o altre persone che dicono "la colpa è solo di.." dimostrano di non aver compreso molto della logica complicata della realtà.

Per comprendere la differenza fra il pensiero quotidiano appena citato e quello dell'AB possiamo citare una teoria dell'AB riguardo l'inizio della caduta qualitativa italiana che parla di una riforma scolastica accaduta secoli fa dove qualcuno aveva pensato strategicamente di usare il suo potere per impedire che nelle scuole si imparasse alla gente a dedurre senza fare errori, cioè si è tolta dalla scuola l'insegnamento al pensare, probabilmente perché si era capito che quanti più errori deduttivi faceva il popolo quanto più era semplice "manipolarlo".

Non è così semplice come si pensa, questa è una delle tante variabili che hanno portato l'Italia a quello che è ora, ma sopratutto è necessario ricordare che a causa di storici poco "realistici" si ha una visione distorta sulla presunta grandiosità del passato, soprattutto da persone che per una questione di dominanza si illudono che l'Italia sia qualcosa di maestoso senza avere una visione oggettiva storica, tentando di rendere grandiosa la "razza italiana" e così essendo loro italiani poter quindi "sentirsi dominatori del mondo".

Per affrontare lucidamente la realtà questo sogno italiano è necessario spezzarlo, rendersi conto che per ogni filosofo o inventore che c'è stato ci sono state anche persone talmente ignoranti da commettere qualsiasi nefandezza al pari di animali, a livello oggettivo abbiamo pregi e difetti come tante altre nazionalità è inutile fermarsi sulle nostre punte di diamante dandogli chissa quale risalto quando nemmeno si consocono le punte di diamante delle altre nazionalità.

La domanda che ora possiamo farci è "Quale è il futuro dell'Italia?" Per riuscire a gestire un discorso così complicato potremmo basare il discorso su due punto, che non sono altro che i due gruppi di pensiero più diffusi.

Da una parte c'è un pensiero diffuso che accetta la mediocrità italiana e rassegnandosi all'idea che l'essere umano sarà sempre "povero" e passabile di istinti e sensazioni (emotività passiva) si illude che questo sia una cosa assoluta e immodificabile e che anche altre popolazioni abbiano una media di consapevolezza così bassa, quindi con questo pensierio teorizza e spinge affinché la politica diventi efficiente e riesca tramite le leggi a far funzionare comunque tutto, spingere le persone ad agire al "top" sui punti cruciale del bene comune nonostante siano mediocri.

Vede la politica come un posto idilliaco che "deve" essere costituito solo da quelle persone che sono superiori e non sono animali come gli altri, persone che fanno le leggi per il bene comune etc..

Ad esempio un datore di lavoro che sfrutta un giovane per 300€ viene visto come normale a livello umano e deve essere la legge ad impedire che questo accada.

Questo è il primo gruppo di pensiero, il secondo invece la pensa all'esatto opposto, dice che non è "normale" che tanti italiani siano così mediocri, che la situazione italiana è tale perché la maggior parte degli italiani sono così e che fino a quando non si cambiano gli italiani non c'è via di uscita.

Qual'è la realtà? L'AB non propone per nessuna delle due visioni perché sarebbe come dire che c'è un'unica spiegazione a tutto, ma segue la linea teorica del gruppo che sostiene che gli italiani siano mediocri come punto per dimostrare che l'Italia non ha allo stato attuale nessuna via di scampo, perché?

La risposta è semplice, la teoria del primo gruppo può essere anche valida ma come la applichi? Siamo in democrazia e la maggioranza comanda eleggendo rappresentanti del proprio pensiero in parlamento e la maggioranza è quel gruppo di persone che rappresenta lo specchio di un paese che non funziona, in pratica ci troviamo all'interno di un circolo vizioso che fino a quando conserverà queste regole non avrà via di uscite immediate.

Questo non vuol dire che sarà sempre così, anche perché è impossibile pensare a come cambieranno le cose da qui ad esempio a cinque, però questo ci fa capire che qualsiasi soluzione politica una persona tenta di inventarsi in questo periodo storico come ad esempio il m5s, non può operare perché è la maggioranza che comanda e ora la maggiorenza è quello che è.

Alcune persone potrebbe criticare questo pensiero sul punto che la politica non rappresenta la popolazione che l'ha eletto, queste sono persone che probabilmente hanno compreso poco della statistica di realtà intorno a loro sopravvaluntando le persone che ci circondano, è facile rendersi conto che la politica è lo specchio della società attuale, chiunque non lo riconosce si nasconde dietro un dito.

Questo articolo serve a dimostrare che a livello esistenziale una singola persona in Italia può fare poco o nulla per cambiare le cose perché semplicemente la maggioranza delle persone non vuole cambiare nulla ma desidera soltanto avere i suoi interessi di base soddisfatti, posso fisso possibilmente in modo facile senza sforzi, e tante altre cose senza pensare a nient'altro.

Qualsiasi discorso è inutile, qualsiasi scelta politica anche, l'unica cosa che si può fare è vedere come evolveranno le cose nel futuro e nel frattempo limitarsi a migliorare il mondo nel proprio piccolo seguendo il pensiero di migliorare se stessi e il proprio mondo della compatibilità, nell'attesa che il progresso generale e tecnologico e altri fattori che ovviamente ora non riusciamo nemmeno a consideare da qui a pochi anni possano cambiare questo circolo vizioso in cui l'Italia è entrata, se la democrazia è la migliore forma di governo non c'è nient altro da fare che rassegnarsi al fatto che quando la popolazione è troppo "scarsa" è inevitabile che accadono continuamente questi periodi di crisi nel frattempo che a livello politico il tutto inizi a funzionare.

ultima modifica il: 18-10-2014 - 13:54:34
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