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- Dio -
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"Non porgere attenzione a chi non puoi conoscere".

Chi è Dio? Esistono due tipologie di Dio: il primo è il dio (lettera minuscola voluta) degli uomini, il concetto popolare che costringe miliardi di persone a piegarsi ad una religione illusoria, il secondo è il Dio che genera il dubbio sull'esistenza, insito nella natura umana. Un dubbio che accomuna tutti gli essere umani e che segue diverse strade durante nei ragionamenti che ne conseguono. C'è chi lo fa diventare un metodo stabilizzante, c'è chi lo ignora, c'è chi lo odia, c'è chi vi ha costruito imperi sopra (religione), ma l'AB come considera Dio? Come qualcosa da mettere nel mondo dell'indifferenza. Perchè? E perchè no? Ma forse per qualcuno il perchè no non può essere accettata come provocazione perchè ha bisogno di avere risposte certe perchè il dubbio e la probabilità lo destabilizzano, trovare delle risposte a volte diventa un bisogno. Dio negli istrionici e negli istrietici può essere considerato come il grande giudice, farebbe così da paura da rendere tutti i diavoletti degli angioletti, diventerebbe il costrittore per eccellenza, tutti alla disperata ricerca di un posto in paradiso. Dio potrebbe essere considerato come una malattia per un ipocondriaco, la sola possibilità che esista innesca un meccanismo che costringe la persona a fare tutto ciò che può fare per evitare il pericolo, per evitare la catastrofe, ed in questo caso il pericolo è andare all'inferno. Gli errori sono simili, non si mette in discussione tutto il concetto di Dio, su alcuni elementi si crede, su altri c'è il dubbio, ma qui si va oltre l'ipocondria perchè questo Dio detta delle regole, oltre il pericolo dell'inferno ci sono delle regole da seguire, un'estensione della morale che crea i stessi conflitti che genera la morale stessa. Ma c'è una via per liberarsi dalle regole di dio? si, nello stesso modo in cui una persona può mettere in discussione l'intera etica e morale e liberarsi dai giudici terreni che la opprimono, così si può mettere in discussione l'intero concetto di Dio, metere in discussione il grande giudice e liberarsene. Come? Riconsiderando le fonti non come autorevoli, ciò che conosciamo su Dio, lo conosciamo o lo abbiamo imparato perchè persone intorno a noi ce lo hanno detto, quanto sono valide queste fonti? Fonti che portano un messaggio vecchio di duemila anni? Nel mio caso la validità delle fonti intorno a me è prossima allo zero, personane incoerenti senza consapevolezza infelici e che non seguono nemmeno le regole della loro stessa religione. Se analizziamo le fonti di duemila anni fa troviamo lo stesso. Contraddizioni, assenza di validità scientifica, che lascia spazio ad una valida ipotesi per cui degli abili truffatori e manipolatori abbiamo escogitato le più grandi truffe millenarie. Il dio (lettera minuscola volontaria) che abbiamo imparato o conosciuto non esiste, questo è sufficiente a spegnere la religione e il vecchio grande giudice, ma non a spegnere il dubbio di Dio, riferendoci al possibile creatore di quello che ci circonda. Qui l'AB tratta ancora in modo diverso l'argomento, come? La riposta a Dio è "Non ho tempo di interessarmi a chi non si interessa di me". Qualcuno ha mai visto Dio, qualcuno ci ha mai parlato? No, non sappiamo se Dio sia qualcuno che vuole renderci felice, o sia un sadico, non conosciamo niente di lui e per coerenza, le persone che non conosco le metto nel mondo dell'indifferenza. Passando al concreto il ragionamento è il seguente, ammettendo che Dio esista e non è sadico, e un giorno giudicherà la mia esistenza, come potrà ritenermi colpevole di qualcosa? Non mi ha dato nessuna legge, e se giudicherà in base alla stessa legge dell'uomo, mi troverà innocente, se giudicherà la coerenza, lo stesso. Se Dio invece è sadico, qualsiasi cosa io farò non farà alcuna differenza. Si arriva quindi ad una unica deduzione, non avendo paura della morte e coerentemente a ciò che faccio nell'esistenza, non mi interesso a Dio, ma investo le mie risorse nella felicità. Per la preghiera c'è un altro articolo. Dio, religione e sacrifici.

 

"tu non puoi dimostrare che dio esiste, tu non puoi dimostrare che dio non esiste, ma se io non volessi dimostrare niente inerente a Dio perché non interessa?", non mi interessa che c'è dopo, non mi fa paura la morte, il nulla, prendo questa esistenza così com'è, non sono esistito fino al giorno della mia nascita e non mi da alcun fastidio non esistere dopo il giorno della mia morte, accetto il primo come il secondo, perché non sono attaccato a nulla, vivo la mia vita con felicità, fino all'ultimo giorno.

ultima modifica il: 17-10-2015 - 14:17:59
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