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Cos'è la personalità? 

(la personalità può essere tracciata tramite gli eventi più significativi dellavita? No o meglio anche, la personalità è un mix di condizionamenti lenti e condizionamenti forti, un mix di credenze ed esperienze cognitivizzate)

Ciò che il soggetto mostra al mondo, nascondendo parte della propria identità o mostrandone una finta per convenienza.

La personalità rientra in una triade composta di tre elementi:

Mentalità, evidenzia come alcuni modi di essere e di pensare del soggetto siano solo provvisori indotti da eventi casuali, credenze casuali, stimoli casuali. La mentalità è una manifestazione dinamica di un'identità/personalità e spiega perché le persone non sono sempre uguali ma variano nel comportamento.

Personalità, il suo modo di mostrarsi al mondo. Ogni volta che agiamo, diciamo qualcosa, non possiamo portare tutto fuori. Non solo possiamo anche nascondere o mostrare qualcosa di artificiale, una maschera. Si parlerà di personalità assertiva e personalità ignavia a seconda dei casi. Il punto cruciale del concetto di personalità è di ricordarci che tiriamo fuori solo parte di noi volta per volta.

Identità, le caratteristiche più durature che una persona, quelle che compongono la sua individualità. Quelle più difficilmenti modificabili e che esistono a prescindere che in quel momento emergono.

 

 

(collegamento con indole e temperamento

come si cambia una personalità? Capire che una personalità si modica in piccolo molto facilmente, ma fare cmabiamenti significati richiede più tempo. Ogniv olta che leggi qualcosa di esistenziale cambi, ogni nuova credenza nel settore vita, ogni esperienza ci cambia.

big 10, per creare qualcosa di semplice ma al contempo più complesso del big 5

distinguere la personalità, dalla manifestazione di personalità e mentalità in base alle circostanze, l'esempio di un soggetto che nonostante una scarsa abilità riesce a trovare un partner, avendolo manifesta una personalità più serena e sicura se non ce l'avesse. Ma la persona è la stessa, stesse caratteristiche? Se cambia l'autostima, la personalità è differente. Capire quando la differenza consiste in eventi che mutano la personalità, specialmente in caratteristiche mutabili e quando invece è solo l'umore modificato da accadimenti a modificarne la risposta comportamentale nonostante la personalità sia la stessa.

disturbo di personalitàhttp://www.stateofmind.it/2018/05/sofferenza-caratteri-difficili/

aggiungere collegamento con le vulnerabilità da risolvere

collegamento personalità e inclinazione)

La personalità costituisce le caratteristiche psicologiche di una persona, detto in altre parole ogni persona è la somma unica di ogni sua componente psichica in una struttura che ancora oggi si fatica a capire nella sua complessità.

Quali sono queste caratteristiche che compongono la personalità? Esistono prevalentemente tre componenti:

- credenze, ogni conclusione a cui il soggetto è già arrivato fra le quali ci sono le regole (procedure e norme) con il quale il soggetto conosce i nessi causa effetto;

- condizionamenti emotivi, ognicome il soggetto risponde agli elementi sia emotivamente parlando ma anche quale azioni tende a fare sempre su base emotiva;

- metodi deduttivi e induttivi, come la persona processa le informazioni.

 

Ogni pensiero, azione o scelta che una persona produce se scomposta può essere ricondotta a questi che sono i costituenti di base della personalità.

Quando si parla di avere una doppia personalità o di portare una maschera, cosa si intende esattamente? La risposta la troviamo nei conflitti interni e nei bisogni.

Ogni persona ha dei suoi desideri e un suo comportamento che farebbe in modo automatico o comunque pensato ma questo entra in conflitto con altri desideri, con altri obbiettivi o anche solo con conseguenze negative che il soggetto desidera evitare.

Questo porta la persona a cambiare scelte in base a questa situazione, pensate ad una persona che in un rapporto pensa che l'altro stia sbagliando ma sa che dirlo produrebbe solo dissidi e nient'altro allora preferisce tenerselo per sé.

Lo stesso accade nei momenti in cui il soggetto si ritrova a fare delle cose che non gli piacciono ma che porta avanti per bisogno e che se potesse non farebbe come quello di lavorare in un posto che non gli piace ma lo fa perché servono soldi oppure avere a che fare con partenti scomodi perché non riesce ad andare altrove.

Ogni giorno ci troviamo di fronte a scenari conflittuali, l'unica cosa che si può fare è investire nella propria assistenza affinché questi vengano ridotti e la persona si costruisca una vita dove non indossa più alcuna maschera e non si ritrova più nella condizione di fare scelte di compromesso e conflittuali.

Una persona parlerà con frasi come "sento di essere me stesso" proprio a sottolineare uno stato in cui agisce prevalentemente per piacere e non per responsabilità evitando conseguenze spiacevoli.

Avere consapevolezza del concetto di personalità vuol dire rendersi conto della propria unicità e dell'unicità altrui ma che al tempo stesso alcune caratteristiche sono replicabili, cioè la persona si rende conto che ciò che la rende unica è la struttura complessa di elementi che presi di per sé non sono unici, i metodi deduttivi sono elencabili, le credenze sono elencabili, le emozioni anche ma ogni persona diviene un mix unico di questi numerosi elementi

Cosa significa quando una persona afferma "manca di personalità"? Questa frase è concettualmente errata ma viene usata per intendere la mancanza di assertività del soggetto e la sua ignavia e non prende posizione, non esprime ciò che pensa.

Si parla di personalità armonica quella personalità che funziona, ha un livello di caratteristiche di personalità tale da riuscire a raggiungere gli obbiettivi che si pone e non produrre danni e conseguenze negative, l'armonia è una soglia che si raggiunge con la crescita personale.

Qual è la differenza fra mentalità e personalità? Con il termine mentalità si fa riferimento al fatto che il pensiero di una persona preso in dato momento non è la risultante di tutta la personalità in attivo ma si basa su quegli elementi che la circostanza ha evidenziato, questo ci fa capire che basterebbe cambiare qualche variabile per far cambiare la mentalità del momento.

Si possono avere delle lacune nella propria personalità? Si, si parla di lacune per evidenziare porzioni esistenziali che il soggetto fatica a capire e non sa come comportarsi. Qui non si tratta di conoscere ogni cosa e di saper rispondere a domande di fisica nucleare ma saper interagire a livello esistenziale in ogni settore, sapere come fare le scelte, come informarsi, come rispondere a determinati scenari.

Si finisce in questi casi per paralizzarsi, agire casualmente o seguire quello che fanno gli altri.

 

La personalità e l'oroscopo

La personalità è un problema perché è complessa e di fatto impone che ogni persona sia un unicum, questo cosa vuol dire? Che il soggetto si ritrova di fronte alla scomoda realtà di conoscere e spendere tempo per ogni singolo soggetto che incontrerà nella sua esistenza. 

Come hanno risolto questo problema le persone? Con le personalità stereotipate, fra le più comuni quelle dell'oroscopo, dove la persona facendo al massimo una decine di categorie le è sufficiente conoscere solo alcuni elementi chiave dell'altro per poi potersele spiegare con lo stereotipo.

 

La realtà è differente, ogni persona è un tipo unico che va compreso e per comprenderlo è necessario avere in mente il prototipo di personalità che richiede mesi se non anni per essere acquisito e padroneggiato, partire dai tre costituenti di base e conoscere la logica delle credenze, la logica della deduzione e la logica emotiva.

 

 

Si parla di ristrutturazione di personalità nel momento in cui la persona intenzionalmente inizia a cambiare la sua personalità.

 

FINO A QUI 

Ti sei chiesto cosa voglia dire avere una personalità più forte? Il concetto di forza lascia un interrogativo costante a chi "forte" non è, sul come si diventi, sul come si possa andare oltre, la risposta la troviamo nella saggezza. Quanto più una persona è saggia quanto più viene percepita "forte" nel suo insieme, sono persone che hanno quelle caratteristiche di personalità tali da fargli affrontare qualsiasi aspetto dell'esistenza.

 

"Ti diranno che chi nasce tondo non può morire quadrato, ma sono in errore, l'indole non esiste così com'è concepita al giono d'oggi, ogni persona sviluppa la sua personalità c'è chi lotta per resistere al cambiamento e chi no, ma in entrambi i casi la spinta al cambiamento è presente" 

 

"Tante personalità, pochi individui"

"Nella vita non devi cercare te stesso: devi crere te stesso" G.B. Shaw

 

Personalità e mezzi di comunicazione, internet e televisione hanno stravolto una crescita lineare specialmente nei piccolo gruppi mettendo in connessione persone che prima non avrebbero potuto comunicare in alcun modo, stravolgendo il concetto di "crescita prossimale". 

Eredità psicologica

eredità psicologica che ricevono da un genitore sopratutto sotto forma di impulsi e automatismi, cosa accade? Accade che quando cresciamo sviluppiamo la personalità in base a ciò che abbiamo intorno, in base alle esperienze e alle situazioni, alcuni elementi specialmente se ripetuti (come la presenza di un genitore e dei suoi relativi modi di fare) contribuisce a formare quelle parti più basse della coscienza o dell'incoscio, le caratteristiche più conscie tendono ad essere più elastiche e critiche e a formarsi prendendo spunto più che da elementi ripetuti da quello che più segna la persona, dalle esperienze più significative ed è per questo che come personalità nell'insieme tendono a differenziarvi (a volte anche in modo netto) dagli educatori, ma per gli elementi di coscienza più bassi è invece probabile che si vada di fatto "a copiare" gli educatori che si hanno avuti più vicino, questo vuol dire che nel momento in cui agisce a testa spenta (euristica) tenda a riprendere quei comportamenti e modi di fare che più probabilmente le sono stati trasmessi ma anche quando prova emozioni intense è probabile che ritiri fuori sotto forma di impulso i comportamenti degli educatori che più ha avuto vicino, portando a frasi come "io sono una persona completamente diversa dai miei eppure per alcune cose purtroppo siamo identici".

 

 

Cos'è la personalità? 

 

Se ne parla con accezioni del tipo "porti mille maschere" o "hai mille faccie", ma come nasce questa credenza? La risposta potrebbe essere nel fenomeno lampante dell'osservatore continuo, cioè un ipotetico osservatore, guarda una stessa persona in luoghi diversi o tempi diversi e nota dei comportamenti diversi, specialmente quando interagisce con persone diverse o con le stesse persone in diverse situazioni, la persona è sensibile a questi cambiamenti a causa di ulteriori credenze che invece affermano che "le persone normali, le persone serie si comportano sempre allo stesso modo". 

Da qui nascono una serie di errori di ragionamento che portano la persona a concludere sia nello specifico, sia a livello generale che esistano queste persone non normali, e dalle mille faccie.

Iniziamo subito col dire che non è possibile che la credenza del comportarsi allo stesso modo è illusoria, le stesse persone che osservano e giudicano poi hanno tratti come la succubanza e l'emotività passiva, che li portano paradossalmente ad avere comportamenti diversi, se non più diversi e incoerenti, senza rendersene conto.

Le persone quindi, con un scarso livello di coscienza, e di consapevolezza, giudicano il comportamento altrui senza rendersi conto che loro fanno lo stesso se non di più.

Ogni persona, anche quelle coerenti, hanno comportamenti diversi, perché il comportamento umano non è il fine ma un mezzo, ci si può comportare in modo diverso ma mantenere ugualmente una coerenza.

Una volta smontate queste credenze del "una persona seria si comporta sempre allo stesso modo" et similia, si può spegnere questa categoria di giudizio e affermare che "La personalità multipla non esiste, ogni persona ha la sua "identità/personalità" con i suoi tratti, alcune persone hanno dei tratti che le portano ad essere in modo "vistoso" incoerenti, altri "meno vistosi", altre persone invece mantengono la coerenza, ma ogni persona si comporta in modo diverso in ogni situazione perché il comportamento è un mezzo per ottenere qualcosa".

Non conviene quindi andare a considerare eventuali comportamenti diversi, ma considerare comportamenti funzionali e coerenti e se questi non ci fossero, non si tratterebbe di personalità multipla, ma di personalità che non ha sviluppato un determina livello di consapevolezza.

Citando la coerenza possiamo chiederci, come può esserci coerenza comportamentale se una persona non ha investito nella costruzione/ristrutturazione di una personalità considerando la coerenza? Come può una persona essere coerente se non fissa uno scopo? Ma anche fissato lo scopo, si pensi ad esempio all'emotività attiva vs emotività passiva, la coerenza come può rimanere se si conserva il tratto dell'emotività passiva?

Ora stiamo centrando il punto, la personalità a questo serve, è questo quello che ci dice a noi stessi o agli altri, la domanda non è "quante personalità abbiamo" ma "la nostra personalità è cresciuta abbastanza da portare la persona a sapere vivere e comprendere il mondo?"

Ecco che la personalità da essere un mezzo illusorio per comprendere se gli altri sono normali o non normali, diventa un mezzo esistenziale rilevante, che serve al singolo sia per conoscere e accrescere se stesso, sia per conoscere le altre persone, comprendere cosa le muove, e comprendere se si è o meno compatibili.

La personalità è stata già indagata da diverse persone, e tutti sono più o meno giunti a questa conclusione:

"Esistono 7 miliardi di persone, ognuna di esse con una identità/personalità unica e irrepetibile, siamo tutti diversi eppure quando si iniziano a fare delle analisi approfondite sul comportamento umano, si incominciano a osservare delle caratteristiche in comune, caratteristiche che vengono chamate "tratti di personalità"."

Con questi tratti di personalità si può spiegare sia perché una persona abbia un comportamento diverso l'una dall'altra, sia perché le stesse persone abbiano comportamenti diversi o perché invece alcune persone hanno compartamenti simili.

Un tratto di personalità non è una uguaglianza, ma una similitudine, questo ci porta a dedurre che la nostra identità/personalità nonostante sia unica ha delle caratteristiche in comune con altre personalità, perché se così non fosse, non si potrebbe appunto creare una teoria della personalità.

Immaginate che ogni tratto sia un colore, e che esistano 6 tratti, e immaginate che ogni persona sia una tela, in base a come questi tratti saranno stesi sulla tela si avranno quadri diversi fra loro, alcuni più simili di altri, mentre altri ancora completamente differenti, ma i colori sono sempre quelli.

Questo cosa ci suggerisce? Che studiando questi tratti è possibile comprendere il comportamento umano, ciò che muove le persone, è possibile conoscersi, e selezionarsi per compabilità, è possibile predire una esistenza a lungo termine da sopravvivente o da campione di vita, conoscere la personalità propria e altrui è alla base della crescita o della collaborazione- 

Conoscere una teoria sulla personalità ci aiuta nei rapporti e nelle relazioni sociali, perché ci fa conoscere più rapidamente e senza errori le altre persone.

Paradossalmente però nella realtà nessuno appunto considera questa personalità, la sua o degli altri.

 

Tutti si relaziono fra loro ignorando continuamente queste teorie, tanto che nella quotidianità ingenuamente nemmeno si parla di personalità ma si parla di carattere, questo errore non è casuale perché le persone non analizzano la personalità di una persona in modo globale, ma si limitano ad osservare qualche variabile e da lì fare una continua riduzione riducendo il tutto a un'etichetta "quella persona ha carattere o quella persona non ha carattere" "quella persona è seria, quella persona non è seria" "il tuo carattere è debole, il tuo carattere è forte".

Tutto questo si spiega con un fallimento educativo a cui si accompagna una progressiva rigidita mentale, il fallimento educativo crea un approccio distorto e riduttivo, e la scuola come tutti noi sappiamo e abbiamo esperito questi argomenti esistenziali non li tocca nemmeno di striscio:

"siamo essere biologici, la cui coscienza risiede in un cervello, e come poterla usare in modo funzionale o per lo meno efficace se nessuno si legge il fogliello illustrativo?"

 

Per eliminare il concetto di carattere possiamo affermare che "ognuno di noi a differenza di quasiasi etichetta nella quotidianità ci venga affibiata dagli animali parlanti (umani scarsamente consapevli), possiede una sua personalità, anche quelli che vengono definiti "senza carattere" o "senza personalità", ognuno di noi, anche se vittima di un fallimento educativo si ritrova con una personalità "rotta", può aggiustarla e crescere, al contrario del credenza comune non esiste una persona senza personalità, e chi nasce tondo (spacciato) può morire quadrato (campione di vita)".

Nel sito a volte si parla di identità a volte di personalità, prima di continuare quindi conviene approfondire questa differenza che fin'ora non è stata specificata.

Ogni persona ha una propria identità, teoricamente nessuno la può conoscere al 100% nemmeno la persona fisica che fa "introspezione", per questo si parla di personalità, cioè con la personalità c'è il tentativo di analizzare le personalità altrui o autoanalizzare la propria, proprio perché è teoricamente impossibile avere una conoscenza esatta della propria o altrui identità, basta citare il bambino dimenticato, o l'inconscio, o tutte quelle credenze a cui è difficile perfino usare parole.

Attualmente ci sono diverse teorie che tenano di raggruppare tutte le personalità esistenti. La teoria che oggi si ritiene più valida è quella del big five, che in italiano si traduce con "i 5 grandi (tratti di personalità), infatti la sua strutturazione ha inzialmente ispirato l'AB ma poi ho scelto di abbandonarla.

Perché? Perché il tentativo di ridurre il tutto a 5 "grandi fattori" non la reputo né efficace né funzionale.

Ho compreso dalla mia personale esperienza che la personalità è come un diamante dalle mille sfaccettature, a volte non è questione di "un grande fattore" ma basta una semplice credenza a portare ad un risentimento che un "Grande fattore" non avrebbe né predetto né spiegato.

Una breve elencazione tratta da wikipedia.it del big five.

Questi tratti di personalità sono definiti nella versione italiana dello strumento di misura come:

Per gli autori della versione italiana , ognuna di queste cinque dimensioni è costituita di due sottodimensioni che vengono così definite:

Sottodimensioni dell'Estroversione:

  • Dinamismo
  • Dominanza

Sottodimensioni dell'Amicalità:

Sottodimensioni della Coscienziosità:

Sottodimensioni della Stabilità Emotiva:

Sottodimensioni della Apertura Mentale:

[FONTE wikipedia.it]

Come potete vedere elementi immediati come credenze di base, sensibilità, suscettibilità, desideri, bisogni, non c'è nulla, si prendono i grandi temi, ad esempio uno che condivido è quello dell'apertura/chiusura mentale o quello della dominanza, ma si ignora ciò che sta alla base e che fa la differenza a livello comportamentale. 

Queste teorie a mio modo di vedere sono generalizzanti e non le reputo nemmeno efficaci, mi da l'impressione che le stesse persone che hanno giudicato per anni le persone per categorie "etiche" dopo abbiano solo fatto lo sforzo di creare delle categorie leggermene più approfondire, per poter continuare a fare quello che facevano prima "giudicare", io tendo a vedere la personalità come un diamante, di cui ci sono almeno 100 sfaccettature rilevanti da tenere in considerazione, proseguendo per quanto possibile nella "non riduzione" e "non categorizzazione".

L'AB invece vuole partire dal dettaglio dal basso, partire da degli elementi i quali poi potranno costituire i tratti di realtà, un po' come si fa per gli atomi, che sono costruiti da elettroni neutroni e protoni, in diversa misura.

Gli elenti quali sono? Sono questi e rispondono alla domanda:

- in cosa crediamo?

- cosa desideriamo?

- quali regole possediamo?

- quale parte della nostra psiche abbiamo dimenticata o non codificata cosciamente?

 

Ed è da queste domande che si comprende il cambiamento, tentate di dare una risposta per ogni anno di esistanza passato e noterete che le risposte cambiando così come è cambiata la vostra personalità.

Ma per alcune persone sembra non cambiare, perchè? Perché alcune persone investono in una resistenza attiva che impedisce che il cambiamento avvenga.

Ma tolta la resistenza attiva rimane:

- persone che cambiano continuamente e casualmente

- persone che cambiano direzionando il cambiamento (crescita personale)

Ed è quest'ultima la svolta di questo secolo, la possibilità sempre più di massa di poter crescere e svincolarsi da un sistema che già duemila anni fa ci vedeva come formiche, come strumento di potere di pochi, da mantenere ignoranti, da far esistere come schiavi.

Si potrebbe perfino azzardare che il progresso tecnologico ha segnato il cambiamento di un'era sociale, fino ai nostri genitori (anni 70-80) l'etica imponeva delle regole che potremmo definire "circuito di sicurezza", cioè si imponeva una resistenza al cambiamento così da assicurarsi come "meme" una discendenza forzata, un po' come la Germania di Hitler che sterminando le altre razze sarebbe rimasta l'unica, ma tutta questa rete, tutto questo scambio di idee continuo, ha avuto come effetto "collaterale positivo" di spegnere sempre più questo circuito di sicurezza sotto i colpi di un principio di realtà devastante, perché crolla tutta l'etica.

Si pensi alla donna che cresceva segregata in casa, senza internet, con i libri eticamente orientati e il padre padrone (anche la madre) che inculcava la propria etica, e invece alla donna di oggi, che fra serie tv sempre più emancipate, libri, internet facebook, si ritrova da una parte madre e padre vecchi e rigidi, e dall'altra un mondo di idee completamente opposto, e quando il mondo ti si mostra è difficile numericamente continuare a credere a due sole persone, ed è con questo step che l'etica crolla sotto l'evidenza (stesso discorso valido anche per gli uomini).

 

Concludendo la personalità si basa su quattro gruppi di cui non si può escludere nessuno elemento, perché sono gli elementi che andranno a costituire le "mille famose sfaccettature della personalità/diamante":

- credenze di base e derivati

- deduttività

- metodi / euristiche

- regole etiche (e specialmente morali)

- desideri / bisogni / osessioni

- inconscio (ansia, bambino dimenticato)

 

Tutti gli elementi poi potranno andare a costituire tratti come apertura chiusura mentale, emotività passiva o attiva.

Ad esempio, in base alle credenze di base si potrebbe avere una certa sensibilità, dalla quale poi tramite delle regole etiche arrivare ad un risentimento e poi rabbia etc..

 

Le personalità cieche

Cosa sono le personalità cieche? Quelle persone che non si rendono conto che la causa della loro qualità esistenziale consiste in ciò che sono, in ciò che credono, nelle loro teorie, nella loro etica, non si vedono come conseguenza di un fallimento educativo, come qualcosa che contiene errori, qualcosa che contiene delle lacune, si vedono come la cosa migliore che potrebbero essere, si vedono come un'illusione innata, e attribuiscono cause a sfortuna e agenti esterni, sfruttano il locus esterno di controllo a proprio vantaggio.

 

Fermezza di personalità, cos'è?

Nella quotidianità possiamo ascoltare questa frase ma a cosa si riferisce? Si evidenzia il fenomeno per cui anche se una persona è succube del giudizio altrui mantiene una approssimativa coerenza e un equilibrio, tentando di resistere alla destabilizzazione del giudizio e alle modifiche comportamentali che si "dovrebbero" fare per modificare il giudizio altrui. Ciò che conviene fare però non è investire in una fermezza di personalità ma nello spegnere la succubanza.

 

Personalità e psicoterapia

"Sto vedendo uno psicoterapeuta da circa 4 mesi a questa parte, con cadenza settimanale.
malgrado mi abbia fatto bene aprirmi e parlare dei miei problemi, ho l'impressione che il percorso non stia andando da nessuna parte.
ho l'impressione che lui non capisca quale sia il mio problema..mi rendo conto che per lui sarebbe più semplice se avessi un problema specifico (che so, un problema con il cibo), invece che il caos della mia mente, ma mi pare proprio che non capisca dove andare a parare. eppure mi sembra anche una persona professionale..è vero che il mio problema è un caos mentale totale relativo agli aspetti relazionali/sessuali, ma, per esempio, se io dico che continuo a rimuginare sul passato e lui risponde "devi concentrarti sul presente", ma senza dirmi come fare, non mi è di nessun aiuto! ogni seduta parliamo di un argomento diverso rispetto alla seduta passata, incentrata su quelli che sono i miei pensieri del momento.."

Ecco una dimostrazione del tentativo di inquadrare una personalità o un disturbo nell'accezione psichiatrica, a volte il paziente "ci casca" ma in casi come questi se ne rendo conto il paziente stesso, che qualcosa "non quadra".

La psichiatria così come le teorie della personalità prima poi verranno rifiutate completamente anche dalla quotidianità per la non concretezza di voler ridurre tutti i fenomeni di personalità (o di disturbo) a degli standard definiti a tavolino (per lo più a scopo di business).

 

Il lavaggio del cervello non esiste

DA APPROFONDIRE

 

il lato emotivo della personalità è quello più difficile da cambiare, potrebbe spiegare perché si sia diffuso il detto chi nasce rotondo non muore quadrato dato che queste persone negli anni hanno mantenuto sempre il loro aspetto emotivo, impulsivo facendoli apparire come immutati.

Personalità e compatibilità.

Personalità e segni zodiacali.

http://www.galileonet.it/articles/50e6ca0ba5717a0cbb000034

 

Il disturbo è alla base della personalità quindi quando una persona chiede o si chiede "Ne uscirò mai veramente" la risposta è non ne hai uscirai finquando sarai rigida e lotterai per difende ciò che sei, ne uscirai quando accetterai che è ora di morire e rinascere in una nuova personalità che funzioni.

 

 

 

BOZZA VECCHIA -irrazionalità e passività La prima errori di deduzioni con costrutti certi, il secondo è la manipolabilità dall'esterno e quanti dei costrutti sono da origine autorevole e continuano ad essere soggetti a giudizio autorevole. Personalità e costrutti. Costrutti consci e inconsci. Costrutti inconsci e imprinting. Personalità comportamentale (riflessiva) e personalità elaborativa Personalità e condizionamento Personalità, componente dell'assorbanza e dell'imitazione. Personalità emotiva e passività Costruire una personalità che non abbia il bisogno dell'emotore, ma che riesca tramite costrutti probabilistici e la consapevolezza a definire un programma dinamica, questo è possibile investendo appunto nella costruzione di questa nuova personalità. Personalità elaborativa, ciò che pensiamo e che cambia e che ha una scarsa visibilità dall'esterno.

ultima modifica il: 11-02-2021 - 16:26:09
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