Cos’è l’impressionabilità? 

Con il termine impressione e impressionabilità si evidenzia l'effetto che le emozioni hanno sul ricordo. Nel linguaggio comune infatti si usa l'espressione "prime impressioni" o "quello che mi ha impressionato di più" per comunicare ciò che ad una persona è restato dopo un'interazione.

Questo fenomeno viene anche comunemente descritto come "lasciare il segno" per indicare che a prescindere che ci sia la volontà di ricordare e di rievocare il ricordo questo resta, impresso nella mente.

Questo fenomeno ha tre risvolti cruciali:

- il primo è sul pregiudizio e sul preconcetto, tramite euristica della disponibilità, le persone tendono ad usare questi ricordi impressi per capire la realtà, colmando ciò che non sanno a partire da ciò che gli è rimasto impresso. I ricordi che rimangono più impressi saranno usati probabilmente come elementi per arrivare a preconcetti, da qui ci si rende conto quanto sia fondamentale fare una buona impressione, valorizzare alcuni aspetti di sé e fare in modo che restino impressi, favorendo così pregiudizi positivi a proprio carico. Questo vuol dire che in base alle prime impressioni è probabile che gli altri continuino ad usare quei giudizi su di noi nel tempo;

- il secondo è sui ricordi in generale, chi non ha un metodo attivo per ricordare tende a ricordarsi le cose su base emotiva/inconscia, in base a come queste riemergono spontaneamente. Questo vuol dire tendere a perdere informazioni, anche cruciali, solo perché non hanno avuto un impatto emotivo;

- il terzo riguarda gli obiettivi, più una cosa rimane impressa, che sia essa positiva o negativa, più è probabile che riecheggi come ossessione o intrusione e ci spinga ad agire in tale direzione.

In conclusione l'impressionabilità gioca un ruolo cruciale nell'euristica della disponibilità, nel come mediamente le persone tendono a ricordare gli eventi. 

Pensate all'ultima persona che avete conosciuto e noterete che le cose che ricordate sono elementi che hanno scatenato una reazione emotiva, che hanno avuto qualche significato emotivo e che hanno lasciato un segno e un'"impressione".

Le persone che sono sensibili e ipersensibili ad emozioni negative usano questo termine per evidenzaire come l'esposizione a quegli elementi scatenerebbe reazioni tali non solo da fargliele ricordare chiaramente ma anche da traumatizzarle, lasciando non solo un umore basso per un lungo periodo ma anche rivivendo flash continui. Ad esempio si sconsiglia di far vedere un film horror ad un bambimo perché a causa di questa impressionabilità potrebbe passare problemi per ore o giorni.

L'impressionabilità si potrebbe definire come una conseguenza diretta della sensibilità del soggetto che ha come riscontro pratico quello sui ricordi e anche la rievocazione automatica degli stessi, gioca un ruolo cruciale nei rapporti specialmente nella fase iniziale in cui è necessario lasciare impressioni positive all'altro (specialmente se questo agisce per euristiche) se si desidera che questo prosegui.

Si legga sensibilità per approfondire.