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- Validità -
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Cos'è la validità?

Si definisce valida qualsiasi conclusione (affermazione) che non presenti errori nella sua formulazione.

L'utilità di questo termine consiste nel poter dialogare nonostante non si abbiano dimostrazioni o fatti cioè potendo dialogare anche a livello ipotetico, si consiglia di leggere l'articolo sulla scienza prima di proseguire.

Quando ci sono dimostrazioni si entra in un livello differente che corrisponde a livello della tesi e della teoria, cioè ci si sposta su un piano fattuale dove sono gli esperimenti a parlare al posto delle parole.

Ma quando non ci sono questi esperimenti si rimane nell'ambito delle ipotesi e l'unica cosa che si può fare qui è eliminare gli errori per poter quanto meno dialogare su qualcosa che poi andrà comunque dimostrata.

Questo cosa vuol dire? Che ogni volta che concluderete qualcosa o ascolterete qualcosuno lanciarsi in conclusioni o  affermazioni, se questa non è accompagnata da dimostrazioni l'unica cosa che si può fare è quanto meno cercarne la validità, quindi chiedere che venga argomentata e vedere se sono stati fatti errori deduttivi o sono state usate premesse errate a loro volta non valide/illusorie.

Il vantaggio è che così si scartano ipotesi errate senza la necessità di dimostrarle volta per volta e si aiuta a sfoltire quella mole di conclusioni che si partoriscono o si ascoltano per conservare solo ipotesi valide sulle quali poi si può scegliere di investire per trasformarle prima in tesi e poi in teorie.

Se in materie prettamente fisiche e tecnologiche la validità ha un'utilità bassa, in quanto sono campi dove si punta al sodo e si ragiona prevalentemente per tesi e teorie nel campo esistenziale e della soggettività la validità invece è fondamentale, in quanto è altamente probabile che si producano o ascoltino conclusioni su diversi ambiti prive di dimostrazioni che possono essere facilmente scartate tramite un'analisi di validità, la quale aiuta anche a rimanere vigili nei confronti di ogni cosa che va singolarmente confutata volta per volta.

Con questa selezione il soggetto si concentra sulle ipotesi che può dimostrare e scarta definitivamente le ipotesi che invece non può dimostrare in quanto anche se potevano essere dimostrabili e non avevano errori non hanno alcun valore scientifico e non potranno averlo non essendo dimostrabili (in quanto il soggetto ha comunque risorse limitate).

Qui una prima riflessione ci porta a pensare quante "cazzate" le persone si bevano senza che le confutino o che le dimostrino acquisendo conclusione altrui o proprie senza che siano valide o dimostrate.

Come funziona praticamente la validità? Pensiamo al fatto che il soggetto ascolti un'ipotesi riguardo a ciò che sta accadendo in Russia in un paesino, questa ipotesi dopo un'attenta analisi appare valida cioè non ha alcun errore deduttivo e non ha usato alcuna premessa errata. Il soggetto a questo punto ha due strade o va in Russia e tenta di dimostrarla o la scarta in quanto non è intenzionato a investire risorse per dimostrarla.

Mettiamo invece che il soggetto ascolti una conclusione da parte di Marco su Caio, se la ritiene valida potrà ulteriormente scavare se gli interessa altrimenti se non è valida può già scartarla in quanto si rende conto ad esempio che Marco ha giudicato Caio per preconcetto.

Il concetto di validità è strettamente collegato con quello di testardaggine, in quanto una persona testarda è una persona che non è in grado di discutere a livello ipotetico pensando di avere delle dimostrazioni quando non ce l'ha, cioè scambia ciò che è plausibile e che non ha errori nei passaggi conclusivi e che ha altri indizi che puntano in quella direzione con qualcosa che è dimostrato. La testarda è una persona che confonde ciò che ritiene valido con ciò che è dimostrato e crea problemi a sé (si illude) e a chi tenta di discutere sul piano ipotetico.

In definitiva si potrebbe concludere che la validità fa parte del processo scientifico come qualcosa di provvisorio per scremare quella mole di ipotesi che nell'esistenza ascoltiamo per conservare solo quelle prive di errori e che siamo interessati a dimostrare, un modo di distruggere un'ipotesi ancor prima di fare dimostrazioni perché ci sono errori fin dalla sua formulazione.

L'attendibilità, ovvero la scorciatoia per chi non è in grado o non è sufficientemente motivato a fare un lavoro del genere. Alcune persone preferiscono per comodità convincersi che esistano fonti attendibili così che possano mettere da parte il loro scetticismo e prendere per valida, dimostrata o addirittura vera qualsiasi cosa venga detta da coloro che ritengono "fonte attendibile". Per l'AB l'unica strada saggia è confutare ogni cosa volta per volta. 

APPUNTI:

Validità e plausibilità

 

Validità e osnoblosi, quando ciò che conta è alimentare le proprie convinzioni

 

validità e mentalità apofantica, rendersi conto che alcune conclusioni vanno sospese fino a quando non si possono dimostrare a prescindere da qualsiasi affermazione si possa fare per tentare di farle sembrare "vere a prescindere"

validità vuol dire far uso del metodo scientifico e degli esperimenti e solo dopo che questi hanno dato esito positivo si può cominciare a parlare di validità

un altro nemico della validità è la plausibilità, cioè una forma di oratoria che si basa sul fatto che la tesi appare convincente per l'altro in quanto fila sul piano logico e non presenta errori evidenti

un altro nemeno è la fallacia del parere, il soggetto nonostante non abbia concluso la validità non potendo fare esperimenti per dimostrarne la validità con il tempo finirà per usare quel parare comunque]

Nella quotidianità il concetto di validità è scarsamente utilizzato al suo posto vengono utilizzati concetti come verità, certezza indicando che persone tendono ad assimilare informazioni preferendole vere e certe.

Tutto questo è spiegabile con diversi fattori:

- la componente di chiusura mentale;

- la componente paranoica;

- l'assenza di comprensione statistica.

Tutto questo porta la persona verso un'unica soluzione, codificare le informazioni sotto forma di certezza o verità.

Ma come sappiamo le verità e le certezze non esistono, per questo l'AB scarta completamente questo sistema per passare a quello della validità.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

La validità di una informazione si ottiene con un percorso basato sullo studio delle fonti, sulla considerazione della probabilità, sull'analisi di statistiche, sulla ricerca di critica esterna (analogamente al principio di falsificabilità nel metodo scientifico) all'assenza di errori deduttivi, ed è l'alternativa al percorso di verità basato sull'effetto autorità, su errori deduttivi, sull'osservazione della massa, sulle sensazioni.

La validità si riferisce esclusivamente alle credenze che una persona possiede, a tutto cò che l'uomo può comunicare o usare come ulteriore base deduttiva, tutto ciò che può essere frutto del pensiero umano e quindi criticabile è analizzabile sotto la categoria della validità.

Si ritiene qualcosa valido fino a quando la persona stessa o qualcuno al di fuori non trova eventuali errori commessi nel percorso di "validità" per questo la componente di critica esterna è un vantaggio e un aiuto ad eliminare eventuali credenze ritenute valide ma che non lo sono, per quanto una persona possa puntualmente compiere questo percorso scartando tutte le pseudo verità trovate o ereditate non c'è la garanzia di infallibilità.

Questa componente spiega perché sia lungo il percorso di rinascita, mettere in discussioni credenze accumulate o ereditate in anni di esistenza, rimettere in discussione tutto ciò che ci viene in mente o andando a scavare attivamente, quante persone sono disposte a fare tutto questo?

Conviene fare attenzione a non confondere la plausibilità con la validità, la plausibilità fa parte di quel meccanismo di autorità dove la persona con uno scarso o nullo metodo critico viene "abbindolata e persuasa" da un'abile operatore che fa apparire quello che dice come "plausibile e credibile" e la persona finisce per crederci.

Paradossalmente nella società una persona che ha fatto un percorso per ricostruirsi una propria percezione del mondo basandosi su credenze valide potrebbe essere giudicata esternarmente da persone superficiali come una persona convinta e piene di certezze, per comprendere la differenza fra una persona che possiede certezze e una persona che possiede credenze valide è sufficiente fare il test del "perché" se la persona non è in grado di rispondere o risponde con affermazioni "chiuse" come "perché è così" allora è una persona che si è riempita di facili certezze senza aver studiato o approfondito o messo in discussione nulla, se una persona vi rispondere con una argomentazione e non siete in grado di obbiettare questa argomentazione vi ritrovate di fronte alla validità e non alla convinzione.   

 

DA CANCELLARE

. Perchè? Perchè considerando la validità non si può non considerare anche la circostanza, la probabilità, e ciò che rende valida quella procedura. La validità al contrario della verità e della certezza non ha una componente emotiva, il rischio di una generalizzazione è minore se rapportato a come le verità e le certezze vengono buttate nel calderone emotivo di una persona irrazionale. Quindi come si può ottenere la validità? E' ottenibile tramite feedback dal principio di realtà, in cui c'è l indagine diretta sulla realtà con l'obbiettivo di osservare la funzionalità in base ai dati riscontrati. Oppure si possono studiare le varie fonti statistiche e le relvative ricerche di validità già effettuate da altre persone con vari strumenti. La validità quindi è correlabile con la concretezza funzionale. La validità è parte integrante del metodo critico (potenzialità critica). La validità è completabile anche con i vari rischi tra cui il rischio di errore. Simulare e Testare nella realtà per validare Metodo scientifico esteso come metodo esistenziale, metodo per vivere. Validità e falsificabilità. In risposta alla verità e alla certezza si può citare Einstein in cui diceva pressapoco che "Diecimila esperimenti possono confermare una sua teoria, ma questi comunque non basteranno mai perchè una sola teoria contraria potrebbe bastare a falsificarla". Cosa te ne fai della verità quando puoi far funzionare le cose con la validità? Confondere la validità con l'accettabilità. Le persone irrazionali si possono difendere arrivando a considerare non valido ciò che non riescono ad accettare emotivamente. Una delle possibili difese per risentimento. E' vero? No è valido, anzi può essere valido, ma non per sempre, la validità varia sia a seconda dell'osservatore sia a seconda dell'obbiettivo.

ultima modifica il: 23-02-2017 - 22:32:17
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