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Cos'è la memoria?

 

(la differenza fra sovvenire e ricordare)

Si definisce memoria la facoltà innata che ogni essere vivente (con un certo grado di evoluzione e complessità) possiede di immagazzinare ricordi.

Senza la memoria non potrebbero esistere strumenti adattativi complessi, non si potrebbe ruscire ad apprendere cosa fare e come muoversi in uno specifico settore.

Tu come coscienza esisti come residuo di memoria, la dimostrazione è che se perdessi oggi di colpo gran parte della memoria avresti un cambio netto di personalità, proprio perché ciò che sei si è sedimentato nel corso degli anni, le parole, il linguaggio, le emozioni, le lenti con cui guardi il mondo sono tutto frutto di una serie di esperienze che hanno lasciato una traccia nella tua mente.

Senza memoria non ci sarebbe la vita complessa, senza la memoria non ci sarebbe alcuna possibilità di crescita.

Nell'essere umano la memoria si divide in due tipologie, memoria implicita ed esplicita. La memoria implicita si potrebbe per comodità chiamare memoria inconscia, non ce ne accorgiamo che c'è ma esiste. La memoria implicita è quella più immediata e automatica, si basa su riflessi, difficilmente esprimibili a livello verbale ed è in grado di attivarsi senza l'intervento della coscienza in quanto risponde a specifici stimoli.

Ad esempio un soggetto affetto da disturbo sulla memoria a lungo termine, cioè che è incapace di immagazzinare nuovi ricordi, è comunque in grado di ricordare, implicitamente, i percorsi, svoltando al posto giusto senza che consciamente se ne renda conto, così che il soggetto possa uscire di casa e poi ritornarci anche se consciamente non ricorda il tragitto e alla domanda "ma ricordi il percorso" la risposta è no.

La memoria esplicita invece si potrebbe chiamare memoria conscia, ed è quella che possiamo comunicare, possiamo pensare. Nella memoria esplicita ci sono i nostri ricordi, le nostre credenze, tutto quello che siamo in grado di proferire verbalmente.

Queste due forme di memoria sono indipendenti, per questo quando una persona perde completamente il funzionamento della memoria esplicita è in grado comunque di apprendere qualcosa tramite la memoria implicita, riuscendo a fare azioni anche senza che sappia spiegare o capire come ha fatto.

Come funzionano questi due tipi di memoria? A livello esistenziale sono fondamentali entrambi. Iniziamo ad approfondire la memoria esplicita.

La memoria esplicita, o memoria verbale, si ritiene, secondo i più recenti risultati scientifici, essere composta da quattro fasi di funzionamento:

- codificazione, in questa prima fase si lavora sulla memoria a breve termine, si prepara il terreno per la memoria a lungo termine. Cosa accade esattamente nella codifica? Il soggetto rappresenta nella propria mente la nuova informazione da apprendere, questo vuol dire che è necessario un substrato conoscitivo, dove il soggetto possiede già tutti i concetti necessari per apprendere la nuova informazione. Per dirla in termini semplici tutti i termini usati per descrivere una nuova informazione vanno posseduti precedentemente dal soggetto se no non c'è modo di fare alcuna codifica. Non solo, la codifica non è solo possedere i concetti di base ma anche prendere l'informazione e collegarla con la restante parte della propria visione delle cose, collegarla con qualcosa di simile o di differente, più collegamenti facciamo con la nostra conoscenza pregressa più la codifica avverrà in modo profondo;

- consolidamento, in questa fase le emozioni giocano un ruolo cruciale, quanto più c'è una percezione emotiva di ciò che si è codificato quanto più si imprime il ricordo, si smuovono quelle modificazioni a livello cerebrale che imprimerrano quel ricordo nel nostro cervello. Più si "gioca" con ciò che si è codificato, lo si vive, lo si pensa, ce lo si rappresenta come qualcosa di emotivamente sentito quanto più questo fenomeno avverrà. All'atto pratico arriva il consolidamento quando l'informazioni ha applicazioni pratiche, presenti e futuri. Ci si domanda, come mi torna utile questo? Cosa spiega? Cosa mi dà possibilità di fare? In che modo ci posso agire? Divertirmi? Giocarci? Usate quell'informazione nella realtà o fateci viaggi con la mente. Più sarete abili nell'usarla e provarci emozioni, possibilmente intense, tanto più ciò che avete codificato verrà consolidato diventando in modo definitivo qualcosa di voi;

- conservazione, il ricordo tende ad essere conservato anche in modo illimitato nella nostra mente se in qualche modo questo non perde la codifica e ha un utile percepito emotivamente. Cosa significa non perde la codifica? Che tutti i collegamenti usati al momento della codifica rimangono intatti, non cambiano, non vengono persi. Questo significa che il ricordo, se richiamato e se riutilizzato può essere conservato anche tutta la vita;

- recupero, viene stimolato da elementi simili al ricordo stesso. Il recupero conscio viene definito nel linguaggio comune rammentare e può essere fatto in diversi modi differenti. Il ricordo non è fatto per rimanere buttato nella nostra mente ma per essere usato, l'atto di recupero è intenzionale o non intenzionale.

La codifica è probabilmente la fase dove le persone commettono più errori, in quanto non hanno un pensiero chiaro, non sono in grado di fare collegamenti concettuali fra ciò che già sanno e la nuova informazione, non riescono a fare una rappresentazione chiara e articolata.

Gli errori principali nella codifica sono tre:

- non possedere una nozione della terminologia usata nell'informazione da ricordare, dando per scontato che conoscono i significati e le nozioni dei termini usati solo perché sentono di saperli;

- possedere più nozioni su uno stesso termine, questo crea una serie di problematiche a livello di recupero perché la codifica diventa ambigua, il collegamento diventa instabile se lo stesso termine ha più significati possibili. Date una definizione univoca ad ogni termine che usate e troverete miglioramenti nel memorizzare;

- non fare attivamente tutti i collegamenti possibili con la propria consocenza pregressa, in particolar modo non collegare ciò che è attinente, ciò che è simile, ciò che è differente.

Un ricordo è tanto più duraturo quanto più c'è un rimbalzo continuo fra codifica e consolidamento, si legga codifica per approfondire.

Ma tutti i ricordi sono duraturi? No, prendiamo l'esempio della memorizazzione per ripetizione, dove il soggetto tenta di ricordare qualcosa senza seguire la codifica e il consolidamento, probabilmente perché non li conosce e legge e ripete in continuazione fino a quando il ricordo viene memorizzato a livello implicito.

Cioè la persona è come se avesse un eco interiore, una sorta di registratore temporaneo che gli da modo per un periodo non particolarmente lungo di ripetere la nozione per condizionamento, non perché l'ha compresa, non perché l'ha fatta propria e la dimostrazione sta nel fatto che dopo che il soggetto smettere di ripassare, perde completamente il ricordo in quanto quel ricordo non diventa più accessibile essendo implicito.

Ma esiste anche un metodo di studio scarso, dove il soggetto sebbene abbia capito/intuito parzialmente il concetto di codifica e consolidamento, non lo segue in modo completo o effiace, ad esempio fa una codifica parziale, conosce solo alcuni termini e non altri, oppure fa una codifica minima, non collega la nuova informazione in modo esteso. Tutto questo, unito anche ad uno scarso consolidamento produce un ricordo che non avrà vita lunga.

 

 

Questo ci porta al concetto di euristica della sia per quanto riguarda la codifica, che per quanto riguarda il consolidamento, la conservazione e infine il recupero.

Ogni passaggio può essere svolto in modo differente, ogni soggetto sviluppa il suo modo.

 

Alla luce di tutto ciò, qual è il metodo migliore per studiare?

Come prima cosa percepiscine l'utile, se in ciò che stai leggendo non ci vedi un vantaggio la lo stai vivendo come un dovere. Pensa a tutti gli scenari in cui ti tornerà utile saperlo, ragiona in grande. La fase di consolidamento anticipala momentaneamente, mettiti da subito in un mood positivo, in un mood in cui vuoi questa informazione, vuoi ricordarla, vuoi giocarci, etc...

Leggi il testo e soffermati all'inizio sui termini utilizzati, chediti se li conosci tutti e studiati tutti quelli che non conosci fino a possederli in modo completo. Una volta fatto questo elimina eventuali ambiguità nelle terminologie, ogni termine che stai studiando nella tua mente deve avere un unico e solo significato.

A questo punto l'informazione che hai davanti ha un significato pieno per te, parte della codifica è già completata, ora per completare la codifica prendi questa informazione e confrontala con tutto ciò che già sai, costruendo collegamenti con argomenti pertinenti, argomenti simili e argomenti completamenti differenti, trova similutidini, trova differenze, trova collegamenti di ogni tipo.

Esempio, se studi la gravità puoi collegarla con il fatto che nella stazione spaziale che hai visto in TV la gravità non c'è o meglio è sconfitta dalla forza centrifuga,  da qui puoi collegarla con la forza centrifuga che è differente, puoi collegarla con quella volta che hai visto cadere qualcosa da un palazzo e più passava il tempo più l'oggetto accelerava.

Così come è intuibile la fase di consolidamento non va vissuta in modo distaccato da quella di codifica, queste due fasi vanno vissute insieme, tutto il processo va vissuto in modo emotivo. Gioca con i passaggi che scopri, fai dei collegamnti divertenti, pensa all'utile ma anche al dilettevole. Cerca tutti i campi di utilizzo, anche fantasiosi che potrebbero darti un'emozione positiva. Per rifare l'esempio della gravità potresti immaginare di lavorare alla Nasa un giorno come esperto e fare un viaggio intorno alla terra grazie a questi studi, potresti immaginare mentre ti lanci da un paracadute e senti la gravità che ti porta verso il basso chiedendoti come sia. Potresti inventarci un gioco da fare a te stesso, da fare con gli amici, etc... Quante più emozioni riuscirai a creare intorno a quell'informazione quanto più questa verrà consolidata.

 

La codifica consolida da un punto di vista della struttura cognitiva del linguaggio, il consolidamento è come se fissasse questa struttura nella nostra psiche in un modo emotivo ed essendo noi esseri emotivi, questa informazione è come se diventasse parte di noi, prendesse senso con la nostra esistenza.

Questo spiegherebbe perché soggetti che si limitano a ripetere a pappagallo perdano dopo poco quell'informazione perché non c'è una codifica, non c'è un utile.

Se vuoi ricordare qualcosa per tutta la vita è necessario seguire al meglio il percorso di codifica e consolidamento, non ignorando quello di mantenimento che gioca un ruolo secondario, ma comunque fondamentale.

 

 

Le emozioni alterano sia il processo di codificazione che di rievocazione

"Studio poco o studio molto, il risultato e le sensazioni che provo durante e dopo le interrogazioni sono uguali:
- Durante l'interrogazione sento un blocco - o un vortice - in testa che impediscono il fluire dei pensieri. Il risultato è chiaro, non riesco a parlare e sono paralizzato;
- Dopo l'interrogazione ovviamente sono demoralizzato e mando a quel paese lo studio e le relazioni sociali, nascondendomi nel mio mondo di libri e computer.
Ho parlato ai professori del mio problema ma, anziché darmi una mano, mi dicono che devo impegnarmi di più. Ora non so quanto più possa impegnarmi se, dopo aver passato 3 mesi a studiare sempre le stesse cose di fisica, prendo 3 nell'interrogazione non riuscendo a dire nemmeno le definizioni più semplici e ovvie. 
Ansia? Non lo so. Il mio medico pensava di sì e mi ha prescritto dei calmanti (vagostabil e samefast) da prendere la mattina. A dicembre hanno funzionato alla grande, ma adesso sono del tutto futili. A volte mi capita di riuscire a ripetere bene e l'ansia c'è e mi pervade tutto il corpo. Però non intacca minimamente l'esito della verifica orale.
Il "blocco mentale" si presenta anche durante i compiti in classe e quando parlo normalmente coi miei amici. Mi capita spesso di non riuscire a ricordare le parole che voglio dire e tentare di trovare un sinonimo per quella diventa vano."

La codifica è un processo ad euristica lenta, se si provano emozioni intense come si fa a svolgerlo in modo lento e lucido? Lo stesso vale per la rievocazione, che alterano il processo euristico.

 

 

 

Non rendersi conto del metodo che usa per memorizzare è inefficace per l'obiettivo di ricordare sul lungo periodo

"Da diverso tempo credo di avere dei problemi di memoria che hanno un certo riscontro negativo nella mia vita e mi fanno preoccupare per il futuro.
Ad esempio, penso a tutti gli esami universitari che ho dato e in cui ho preso voti anche alti ma di cui non ricordo praticamente nulla. Ed è una situazione angosciante: nell'immediato perché molte di quelle nozioni sono fondamentali per il percorso di laurea magistrale e nel futuro poiché come professionista non potrò permettermi di dimenticare certe cose.
Mi succede lo stesso anche con i libri di narrativa: oltre ad avere difficoltà a memorizzare i nomi, dopo poco tempo dalla lettura sarebbe per me un'impresa riassumere la trama senza andare a rileggere qua e là alcuni pezzi."

 

Ho imparato che le persone dimenticano ciò che dici... cio che fai, ma non dimenticano mai come li fai sentire... (Maya Angelou) 

 

Il paradosso del codifica e delle basi che non si possiedono

L'esempio della matematica e che per ricordare una formula sia necessaria avere delle basi matematiche chiare e profonde

 

Appunti:

- il ruolo del disegno e dell'immagine, codificate quante più immagini possibili, anche queste aiuteranno, ciò che ricordate se non è completamente astratto se ha un senso materiale lo ricorderete ancora meglio

 - Esempi di consolidamento

La memoria esplicita quando viene recuperata tende ad essere influenzata da due effetti, effetto primacy e recency, specialmente se non è stata fatta una codifica profonda e complessa. 

 

ultima modifica il: 25-06-2019 - 17:49:47
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