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- Cognizione -
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Cosa è la cognizione? Cosa è il cognitivismo? Cosa si intende per stile cognitivo?

Per cognizione si intende tutta l'attività del cervello, senza distinzione fra attività conscia e inconscia. Viviamo in un momento storico in cui l'inconscio non è direttamente osservabile e conoscibile se non indirettamente tramite la manifestazione comportamentale.

Il cognitivismo, come corrente psicologica, si è focalizzato prevalentemente sullo studio della coscienza come strumento primario per poter poi intervenire, anche quando il problema è di natura inconscia.

Questo dualismo è fondamentale perché ci fa riflettere immediatamente su dove investire se vogliamo aumentare il potere di regolazione sulla nostra esistenza, se vogliamo intervenire e migliorare le cose.

C'è bisogno di uno sviluppo conscio, in modo tale che la nostra congizione a livello globale sia sempre più basata sulla coscienza e possa avere, quando serve, potere sull'inconscio che produce problematiche.

Quello che molti detrattori della psicologia e psicoterapia non capiscono è proprio questo punto, le parole spese in terapia non servono a risolvere il problema, i problemi non si risolvono con le chiacchiere, le parole spese in terapia sono parole formative per rendere il soggetto più forte a livello conscio, più sviluppato e avere gli strumenti per gestire meglio la sua mente e di conseguenza la sua vita.

Il punto cruciale della cognizione si può tradurre in due parole "stile cognitivo", cioè osservare come il soggetto tende a pensare, a reagire agli eventi, a vivere.

Se un soggetto si fa sopraffare dalle emozioni o se invece la prima cosa che fa quando le prova è di intervenire con la coscienza, come la coscienza interviene, quali strumenti ha per regolarsi, etc...

Lo stile cognitivo è il punto di partenza di tutto, sia che una persona voglia studiare gli altri o se stessa, parte tutto da qui.

Si legga crescita per approfondire da un punto di vista pratico l'intervento di potenzialmente della coscienza.

 

 

DA RISCRIVERE

 cognizione come falcoltà cerebrali, cioè un essere vivente che mantiene una soglia di operatività e quindi agisce in base alla sua personalità e al suo inconscio. Esempio un soggetto emotivo anche se poco lucido mantiene la sua cognizione, la perde nel momento in cui ad esempio a causa di un trauma cranico di uno psicofarmaco si vanno proprio a spegnere o diminuire attività cerebrali che altrimenti avrebbero risposto normalmente.

la cognizione si abbassa nella farneticazione, si trasforma nello stato borderline o parossistico (cala la lucidità ma aumenta l'emotività), rimane inalterata nella distorsone e nei deliri.

 

Il contenuto del pensiero riguarda i fenomeni analitici su un pensiero normalmente funzionante, l'analisi della percezione

La cognizione invece analizza un intoppo nel normale funzionamento cerebrale

 

La psicologia cognitivista

 

lo stile cognitivo viene chiamato anche sistemizzazione, ovvero la propensione ad affrontare la realtà come se fosse un sistema da analizzare, visione opposta a quella emotiva o impulsiva.

APPUNTI:

l'essere opposti all'istinto

 

Adoperare l'io ed il pensiero in generale per processare le informazioni che ci provengono tramite i sensi, elaborarli ed adoperare anche i risultati precedemente acquisiti ed immagazinati nell'elaborazione. Cervello come accumulatore-elaboratore-immagazinatore, può essere tutte e tre contemporaneamente, e partire da un punto qualsiasi.

ultima modifica il: 17-05-2020 - 15:47:21
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