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- Convenienza -
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Cos'è la convenienza? Cosa si intende per conveniente?

Letteralmente conveniente vuol dire "venire insieme" ed è un termine utile per descrivere il fenomeno in cui un soggetto posto un obiettivo scorge che alcune strade sono più facili e/o meno dispendiose in termini di risorse come se l'obiettivo stesso "venisse e si avvicinsse a lui".

Da qui il concetto di "scelta conveniente" dove conveniente finisce per indicare quella strada dove il soggetto si ritrova ad avere un percorso più facile.

DA RIVEDERE

Nel linguaggio comune il termine convenienza è diffuso e viene usato per indicare la migliore fra le scelte possibili, quella che viene definita come scelta più conveniente.

Essendo la scelta un fenomeno esistenziale rilevante ne consegue che è fondamentale saper riconoscere quale fra le scelte possibili sia la più conveniente, avere cioè un metodo che dia alla persona modo di capire quale strade sia per lei la migliore.

Il metodo della scelta usato per lo più nella popolazione si basa su istintività o su metodi sbrigativi ed euristici di analisi. Non necessariamente le persone scelgono per convenienza, ci sono persone che scelgono basandosi su giusto o sbagliato o su altri metodi.

La convenienza è qualcosa che scatta nel momento in cui il soggetto analizza l'utile (i pro) e i contro di ogni scelta arrivando poi quindi a prendere questi dati e scegliere il percorso percepito come più conveniente.

Questo ci ricorda che non necessariamente il soggetto si ritrova di fronte a delle scelte, in alcuni casi ha solo un percorso a disposizione e l'unica cosa che può fare è calcolarne gli utili e quindi scegliere se quella strada è da proseguire in quanto i pro superano i contro o meno.

La convenienza è un metodo algoritmico in quanto prima si calcola l'utilità (utilità attesa) e poi si fa una scelta.

 

DA rivedere

L'AB propone un metodo algoritmico e conscio, in cosa consiste questa analisi di convenienza? La persona prende ogni singola opzione di fronte a sé e fa minuziose deduzioni e simulazioni per comprenderne ogni possibile scenario futuro, carpirne ogni possibile conseguenza, la scelta che avrà le migliori conseguenze sarà definita la più conveniente. Dove per migliore vuol dire prendere lo scenario che garantirà due variabili, ovvero una volta simulati questi scenari per le opzioni si può confrontarli e utilizzare due parametri per scartare le opzioni:

- quantificazione del piacere, anche altre scelte potrebbero dare ciò che una persona desidera in questo caso si ritiene la più conveniente la scelta che ne da maggiore come quantità;

- riduzione dei danni e dei rischi, un altro parametro da considerare è anche quello di scegliere la strada che abbia i minori rischi e i minori effetti collaterali.

 

La quantificazione del piacere è un punto di vista nuovo e fondamentale per scartare quelle "presunte convenienze", dove le persone nella loro percezione distorta invece di guardare a ciò che realmente desiderano, a ciò che da piacere puntano a quello che pensano gli darà piacere sulla base di quello che hanno dedotto/idealizzato o è stato loro inculcato.

Per fare un esempio concreto pensiamo alle persone che stanno scegliendo un percorso universitario, chi segue un metodo di scelta sbrigativo potrebbe passare per passaggi brevi come "prendo quella che mi da più vantaggi lavorativi" o "prendo quella che mi piace di più" passando la lista delle sue opzioni con queste regole arrivando ad una conclusione in un periodo mediamente breve di tempo. Queste persone potrebbero passare mesi a rifare questi passaggi per problemi di paranoia, ma in realtà queste pesone rifanno gli stessi brevi passaggi o passano tempo chiedere conferme esterne. Chi segue il metodo della convenienza invece inizierà a prendere ogni scelta, ed inizierà a fare attente deduzioni, inizierà ad immaginarsi in quel contesto, inizierà a rendersi conto che anche se la materia è "interessante" comunque avrà dello studio impartito che non è comunque la stessa cosa, inizia a simulare come si troverà a livello sociale, come spostare gli interessi, gli effetti del luogo, dell'allontamento, passerà insomma giornate intere a simulare ogni variabile che individua e una volta che avrà questi scenari simulati potrà confronarli con i parametri del piacere e dei rischi.

 

La persona arriva alla scelta migliore quando trova un percorso che abbia allo stesso tempo ciò che la persona desidera (un livello sufficiente) con i minori rischi e eventi negativi.

In alcuni casi questa opzione potrebbe non esserci o perché non si arriva ad un livello sufficiente di piacere o perché in ogni scelta ci sono eccessivi rischi, cosa fare in questo caso? In questo caso le opzioni sono due, se la persona si trova ad aver esaurito il tempo a disposizione vuoi un contesto di fallimento educativo o di scarsa strategia preventiva probabilmente non si avrà il tempo di considerare altre variabili, altre strade e quindi si proseguirà nonostante la scelta migliore non sia stata individuata, se invece la persona ha uno stato di serenità tale da prendersi ulteriore tempo conviene scartare le opzioni trovate per trovarne delle altre.

Nel primo caso la persona scegli di fatto di accontentarsi o di accollarsi dei rischi, mentre nel secondo cerca quello che desidera su nuovi orizzonti.

 

Con questo metodo chiamato convenienza si intende dare uno strumento conscio approfondito che prediliga il dispendio massimo di risorse mentali per avere la scelta più accurata e pensata possibile, metodo che implica che la persona non cada in fallacie e non abbia una percezione distorta generale delle cose altrimenti da metodo efficace ed accurato diventa una "trappola cognitiva" da cui non se ne esce fuori.

 

Alcune persone anche se scelgono questo metodo potrebbero ritrovarsi in alcuni casi a non poterlo seguire, questo accade per persone che non hanno  abbandonato la loro morale, la loro educazione ricevuta e potrebbero finire per fare scelte morali, o nell'inseguire regole romantiche/sociali dell'amicizia e dei rapporti intimi. Qui non si tratta del punto precedentemente descritto dove la persona ritiene conveniente la sua morale, ma proprio di persone che riescono a comprendere cosa sia per loro conveniente ma comunque sono obbligate a fare scelte morali, scelte che sanno non essere le migliori per loro.

Sono persone che sono state educate in un modo tale da percepire alcune situazioni più a livello emotivo, e per loro fare una scelta non è più una questione di trovare la strada migliore ma fare quella scelta che non li faccia sentire in colpa, non li faccia soffrire o che non lo faccia ad altri dato che nella loro chiusura mentale pensano di sapere quali siano le emozioni e reazioni altrui.

Una persona che crede che i suoi valori le porteranno convenienza è quella che sceglie di sposarsi perché sposarsi è un valore, sono persone che potrebbero non fare alcuna simulazione sul futuro ma prendere quella scelta basandosi solo sul "concetto", sul fatto che sia un valore così come per la stessa logica lo consigliano a chiunque, per poi divorziare dopo poco o passare un'esistenza di inferno. Una persona che invece fa una scelta morale invece che di convenienza potrebbe essere quella che va ad un funerale per non sentirsi in colpa quando sa che la scelta conveniente per lei sarebbe non andarci.

I limiti della convenienza

La convenienza si basa su deduzioni e simulazioni quindi non è una scienza esatta, ma sarà più valida quanto minori saranno le fallacie che la persona compirà nel fare questo percorso simulativo. Può succedere che qualche scelta sarà comunque errata ma nell'insieme, una persona che ha una percezione non distorta avrà comunque più scelte valide non che errate ed arriverà comunque a costruirsi un futuro che corrisponde a ciò che desidera, che è un po' la base del successo duraturo per ogni cosa, gli errori e i problemi ci sono in ogni cosa, è la quantità, l'attitudine, quante statisticamente riesce comunque ad andare a fare la differenza. Qualsiasi persona abbia un'esistenza al top avrà fatto le sue scelte errate, i suoi errori, la differenza con chi ha un'esistenza disastrata la fa la quantificazione, quest'ultima è una persona che per lo più ha fatto scelte errate o ha scelto di non scegliere e esistere a caso.

 

Il problema di non aver preso coscienza di ciò che si desidera, di quali siano le cose che maggiormente piacciono, di come si desidera costruire il proprio futuro.

 

Le scelte istintive sono prive di componente simulativa e per questo anche se nell'immediato potrebbero spingere la persona verso qualcosa che da piacere potrebbero rivelarsi disastrose nel futuro. Una variabile fondamentale nella scelta è il tempo e la componente simulativa del futuro, perché una persona non vivsolo nel presente ma anche il futuro e scelte che compiamo oggi potranno avere conseguenze anche nel futuro, per questo una scelta istintiva potrebbe rivelarsi disastrosa perché è una scelta che considera solo il presente grossomodo anche se una persona nella sua percezione distorta potrebbe attribuire a quelle sue sensazioni un potere divinatorio che non hanno, sono solo sensazione basate per lo più sul condizionamento e che rispondono agli stimoli presente. Ci sono scelte "banali" sul cosa mi mangio oggi e fare un errore potrebbe costare pochi euro che finiscono in spazzatura ma ci sono altre scelte con conseguenze diverse. Riprendiamo l'esempio dell'università dove una persona si basa istintivamente sul "è una cosa che mi piace quindi la faccio" ritrovandosi poi in un ambiente che forse non gli piacerà, una realtà che non gli piace e forse la stessa università che tratta un argomento che trovava interessante in modo "noioso", dimostrando come qualsiasi scelta istintiva o euristica in generale, sono talmente riduttive da rivelarsi completamente casuali per il futuro, casualità che in campo esistenziale si trasforma probabilmente in sofferente o comunque che non rispecchia i propri desideri o aspettative. Qui si tratta di una persona che si iscrive ad un'università mesi in anticipo e potrebbe rischiare di perdere un anno (se non di più) a furia di fare scelte errate.

 

La quantificazione del piacere 

La quantificazione del piacere è l'indicatore più accurato per avere maggiore soddisfazione, per il raggiungimento di ciò che si desidera, per alcune persone questo passaggio potrebbe essere difficile da comprendere o perché hanno una visione dell'esistenza basata su doveri e sacrifici o perché non riescono a comprendere pienamente che sono motivati dal piacere, finendo per pensare più in termine di obbiettivi 

 

[da scrivere l'articolo sul come affrontare la scelta universitaria]

 

ultima modifica il: 07-12-2017 - 11:29:14
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