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- Opinione -
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"Qualcosa è opinabile perché manca di dimostrazioni signiticative, l'opinione descrive tutta quell'attività di pensiero umana priva di solide dimostrazioni scientifiche e di un percorso che possa quanto meno indicare la validità di ciò che si afferma".

Cosa è un'opinione?

L'opinione è quella visione del mondo in cui il soggetto è in grado di allontanarsi da quello in cui sta credendo in quel momento, riconoscendone che è solo un'ipotesi che necessita di dimostrazione impedendo che quel pensiero alteri le sue emozioni o la percezione della realtà.

In assenza di dimostrazioni possiamo costruirci solo tre visioni della realtà:

- una realtà opinabile, sviluppando opinioni che ci impediscono di distorcere ciò che vediamo senza prenderle per vlide

- una realtà inferenziale, causata dalla presunzione, sebbene sia solo un'ipotesi il soggetto non la sente e non la considera come tale perché crede che il suo pensiero abbia un potere dimostrativo, usa le regole mentali per stabilire se qualcosa sia vera o meno;

- una realtà ubbiosa, ereditare una convinzione o possederla inculcata per condizionamento, un dato di fatto dato a cui il soggetto crede fin dal momento in cui gliel'hanno trasmesso.

 

 

Quando invece un soggetto ha qualche dimostrazione e crede di aver raggiunto una verità grazie a quelle si parla di 

Sviluppare opinioni è fondamentale per impedire che una credenza o conclusione, non supportata da nulla, ci alteri umore, comportamento tramite la percezione alterata della realtà, ma sopratutto aiuto a discutere, a disputare, confrontarsi con gli altri senza apparire testardi, senza apparire come persone convinte dal nulla, persone presuntuose o ubbiose.

 

SI legga scienza e credenza

Le opinioni sono fondamentali anche perché rimangono in sospeso in attesa di una dimostrazione futura, incentivano a cercare dimsotrazioni e falsificazioni.

 

Un test per riconoscere le persone che fanno opinioni da chi fa inferenze è nel come si comporta un soggetto davanti ad una differenza di pensiero.

Se il soggetto ha inferenze tenderà a scontrarsi con l'altro, reagire negativamente come se la diversità di pensiero fosse una minaccia per quella sua convinzione che ha generato senza prove a supporto.

Viceversa chi partorisce un'opinione, riconoscendo che si fonda solo su ipotesi, è aperto alla differenza di opinione, si confronta anche per vedere come la pensano gli altri o se gli altri hanno qualcosa di più valido da fornirgli.

Il soggetto che ha opinioni, ma anche tesi, è più aperto al confronto di pensiero, al dibattito, mentre chi produce inferenze, conclusioni tende ad essere eristico, a vedere la differenza di pensiero come una minaccia alla propria visione partorita e dimostrata senza sforzi.

 

Chi è un'opinionista e a cosa serve?

Il ruolo dell'opinionista nella nostra società è fondamentale per fornire spunti di riflessioni in tutti quegli scenari in cui non c'è modo di avere dati scientifici completi, perché questi sono totalmente assenti o parziali.

L'opinione come sappiamo può essere di due tipi, razionale e irrazionale, e di conseguenza l'opinionista può fare un discorso razionale (privo di errori logici) o irrazionale (con errori logici) e questo, specialmente per chi ha un'influenza, vuol dire spargere razionalità o irrazionalità negli ascoltatori.

 

DA RISCRIVERE

Si definisce opinione qualsiasi elemento esposto dal soggetto che manchi di dimostrazioni o dati, si basi solo su deduzioni del soggetto. 

Perché conviene distinguere opinione da ipotesi? Perché l'opinione descrive il fatto che qualsiasi persona, sia quella con una mentalità che non, cerchi di comprendere qualcosa quando non ha dei dati per farlo, colmare il vuoto, di darsi risposte a qualcosa che non conosce.

L'ipotesi, per definizione nasce nel momento in cui il soggetto avverte la necessità di cercare dimostrazioni, l'opinione invece descrive il fenomeno generale a prescindere che il soggetto si renda conto che quello che sta facendo sono delle ipotesi o meno. a prescindere da quale percorso epistemologico adotterà.

Per questo conviene parlare di opinione scientifica e opinione non scientifica a seconda di come il soggetto la formula, come si comporterà in termini di dimostrazione e falsificazione.

Qui si arriva al primo problema, ovvero che le persone non si rendono conto di avere una propria opinione delle cose, questo cosa significa? Che una persona potrebbe vedere delle dimostrazioni laddove non ci sono, pensare che con le sue deduzioni, esperienze e credenze abbia in mano una "prova e dimostrazione" che in realtà non c'è.

Non solo, c'è anche un secondo problema dove le persone che riescono in qualche modo a fermarsi e rendersi conto che non hanno dimostrazioni, non hanno basi solide per dimostrare nulla o comunque validarla con delle falsificazioni, potrebbero in qualche modo finire per credersci lo stesso a quell'opinione per comodità, per necessità.

 

Questi due problemi si possono descrivere in termine di fallacie:

 

- evoluzione indebita, far passare qualcosa di non dimostrato a credenza per necessità o comodità, aumentando la probabilità di una percezione distorta;

- dimostrazione indebita, il soggetto non comprende cosa dimostra o meno ciò che ha e non si rende conto che ha trasformato in credenza quella che era solo un'opinione, con una serie di ipotesi ancora da dimostrare.

 

Elenco di disambiguazione:

- Parereconclusione rapida che il soggetto può intuitivamente compiere su elementi superficiali ed evidenti che ha di fronte;

- credenza, qualcosa che il soggetto ritiene valido o vero ed usa per rappresentarsi la realtà, comprenderla e fare scelte;

- fermezza, il modo di agire prudenziale e consapevole di chi usa opinioni non validate senza illudersi che siano valide, ha un modo di fare differente e maggiormente pronto al mettersi in discussione rispetto a chi invece è finito per crederci e basta;

- convinzione, il soggetto non è disposto a mettere in discussione qualcosa in cui crede

- delirio, un particolare tipo di convinzione che ha l'effetto di alimentare un disturbo o una problematica del soggetto;

- dogma, descrive quel fenomeno delle convinzioni in cui si cerca di inculcarle, trasmettere, di creare un soggetto che "viva di convinzioni" annullandone lo spirito critico e orientandolo a vedere la realtà in quel modo e basta, senza domande, con un'illusoria ed estesa certezza di verità.

 

Quando chiediamo a qualcuno qualcosa, quello che crede o quello che ha concluso in assenza di dati ci sta comunicando la sua opinione, cioè la sua visione e percezione delle cose.

Perché allora usare sia il termine percezione che opinione? La percezione pone l'accento sulla fase della visione della realtà in base a ciò che crediamo, l'opinione descrive una fase di scoperta dove si stanno costruendo le nuove credenze.

Nell'opinione il soggetto si affaccia su un argomento dove non possiede dei dati e potrebbe "vagare con la mente" formulando ipotesi e spiegazioni.

Questo ci ricorda che una percezione distorta è causata da una stratifacazioni nel tempo di fallacie di opinione, accumulatesi sotto forma di credenze e convinzioni che il soggetto usa per spiegarsi la realtà, per comprenderla.

 

 

La fallacia di dimostrazione indebita crea il fenomeno chiamato come presunzione, il soggetto presume qualcosa senza averlo dimostrato.

Nelle fallacie di opinione notiamo anche che il soggetto manca di consapevolezza e/o di una visione scientifica della realtà.

 

 

 

 

 

Si rimane nell'ambito dell'opinabile quando manca un percorso di dimostrazione scientifica, in quel caso non si tratta più di opinione ma di discussione di fatti.

 

 Suggestione da opinione

Il solo fatto di averlo pensato attiva risposte emotive, specialmente paranoiche, una possibilità da cui difendersi

 

 

ultima modifica il: 25-03-2019 - 11:05:44
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