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- Desensibilizzazione -
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Cos'è la desensibilizzazione?  Si legga l'articolo sulla sensibilità prima di proseguire.

 

 

APPUNTI, per quanto uno possa desensibilizzarsi non è possibile possibile arrivare ad uno stato di sensibilità nulla, come ad esempio annullare l'empatia, anche se esistono degli stati nulli (si pensi ad esempio gli psicopatici per la psichiatria) questo stato è da ritrovarsi non nella volontà della persona ma in difetti genetici o traumi infantili.

La desensibilizzazione mirata non tende a far scomparire le sensazioni o annullarle ma a diminuirle di intesità per rimanere sempre in uno stato di emotività attiva.

La desensibilizzazione consiste nell'agire sul pensiero o sul condizionamento ricevuto che attiva la sensazione inconsciamente, affinché questo stimolo.

 

L'esempio del cane di Pavlov ha creato una disinformazione devastante, prima di tutto percHé ha portato attenzione solo ad un condizionamento conscio senza dare rilevanza a fenomeni come quello della rimozione e della sublimazione, seconda cosa la teoria secondo la quale uno stimolo condizionato sparisce con il tempo non spiega perché dei condizionamenti inconsci non spariscano mai durante il corso dell'esistenza fino a quando non ci si va ad intervenire.

La desensibilizzazione può avvenire anche casualmente si pensi l'immunizzazione delle nuove generazione esposte a tanti stimoli senza possibilità di scelta, una condizione facilitante data anche da ambiente mediamente più protetto  che spinge verso desensibilizzazione e non verso traumi.

 

 Una storia da analizzare per comprendere il relativismo della sensibilità e di come argomenti simili possano attivare sensazioni diverse.

Mio figlio di 10 anni ha dovuto imparare la canzone per oggi.La scorsa settimana,hanno visto il bambino con il pigiama a righe. Molte Mamme,non erano d'accordo,dicevano che era troppo crudo come film,che i bambini erano ancora "piccoli" che si sono impressionati molto,vedendo il film.
Ma mi sono chiesta,perchè si impressionano con un film,e però non si impressionano a giocare a 7,8,9 anni,con videogiochi violenti,brutali,dove si ammazzano persone,per finta,dove trovano "forte" il sangue che scorre,o le teste che saltano. 
Io ho trovato,che è stato molto utile fare vedere ai bambini questo film. Mio figlio,è vero,è rimasto un pò spaventato,ma mi ha fatto moltissime domande su i campi di concetramento,abbiamo fatto insieme molte ricerche. I primi due giorni dopo il film,era un susseguirsi di domande,non riusciva a capire come fosse stato possibile tutto quello che è successo. Poi,parlandone , piano,piano si è tranquillizzato. 


Ricordare può far male,specialmente,chi il trauma dei campi di concentramento li ha vissuti,ma noi,magari,ricordiamo una volta l'anno,loro convivono con questo orrore da anni.

ultima modifica il: 17-10-2015 - 14:17:59
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