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- Lucidità -
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Cos'è la lucidità? Cosa si intende per lucidità mentale?

Si definisce lucidità quello stato in cui il soggetto continua a prendere scelte e fare azioni pensate, c'è ancora la presenza dell'io.

 

 

Per fare un esempio, immaginate che voi abbiate detto a voi stessi di mettere una data cifra da parte per fare una serie di investimenti sul vostro futuro lavorativo, avete stabilito che per migliorare la vostra qualità della vita è necessario apportare dei cambiamenti che necessitano un risparmio.

Ad un certo punto vi viene una forte voglia di fare una spesa, se questa voglia sarà così forte da spingervi a fare la spesa preferendo il presente al futuro, vorrà dire che avete perso parte della lucidità e ha vinto l'emozione, viceversa se siete riusciti a resistere e guardare alle vostre azioni con responsabilità e conseguenze sul futuro allora vuol dire che siete rimasti lucidi.

La lucidità non va intesa come qualcosa di assolutamente pura, quando salgono le emozioni il soggetto avverte chiaramente la difficoltà a resistere, la difficoltà nel pensiero, si rende conto che c'è una obnubilazione del pensiero.

Qui entra in gioco la temperanza, più il soggetto sarà temperante, quanto più sarà in grado di resistere a quelle emozioni, resistere anche stato di obnubilazione e di passasione, per evitare di avere comportamenti definiti come parossistici e conservare invece uno stato atarassico.

Quando il soggetto cede all'emotività in uno stato di obnubilazione si parla di parossismo, in qualche modo è come se la coscienza si piegasse alla spinta emotiva, il soggetto è come se consciamente scegliesse di farlo ma sotto una spinta del momento.

Mentre si parla di stato atarassico quando il soggetto continua a seguire un comportamento razionale, programmato e sulla base del futuro e dell'investimento.

Solitamente nel parossismo il soggetto usa la coscienza stessa per vincere la dissonanza interna (voglio il presente e voglio il futuro) creando una sorta di autoinganno per sentirsi meno responsabile, diminuire la percezione del danno, autoconvinersi di "si ma cosa vuoi che sia, non faccio un danno importante, posso comunque far combaciare questo sgarro con il progetto che ho".

Quando invece il soggetto non ha più nemmeno uno spiraglio di coscienza e l'emotività ha preso totalmente possesso, concetti come quello di parossismo e obnubilazione vengono meno e si parla di soggetto invasato.

Il soggetto invasato è un soggetto che non ha più nemmeno un briciolo di coscienza, è puramente istinto, automatismo e impulsività. Immaginate un soggetto che ferocemente si muove, urla, compie azioni stereotipate come se fosse un animale, in quel momento vi rendete chiaramente conto che la persona all'interno di quel corpo è momentamente assenta sostituita dall'animale inconscio che vive dentro di lui.

 

Ricapitolando esistono tre livelli lucidità:

- lucidità piena, in questo stato il soggetto non prova emozioni particolarmente intense e quindi non ha particolari rischi, qualsiasi errore che fa è da intendere più su un errore razionale o da automatismo, non guardando al futuro o alle conseguenze;

- lucidità parziale, in questo stato il soggetto inizia ad avvertire le emozioni e la loro pressione del momento. Avverte lo stato di obnubilazione e se sarà abbastanza temperante resisterà e rimarrà in uno stato atarassico, altrimenti cederà per finire in un comportamento parossistico;

- lucidità nulla,  detto stato di invasamento. Le emozioni sono così intense che la coscienza del soggetto sparisce per lasciare posto.

 

La lucidità piena non è da intendere come qualcosa di sempre positivo perché le persone non la sfruttano sempre o non sono sempre razionali. Ci sono soggetti che nonostante non abbiano spinte emotive comunque agiscono a caso, vanno ad istinto, vanno per automatismi, non pensano alle conseguenze, etc.. 

Ci sono soggetti che non hanno progetti o voglia di focalizzarsi su essi in ogni scelta, non hanno una direzione alla loro vita, non sono orientati verso un fine. 

Ci sono soggetti che nonostante abbiano questa aspirazione commettono una serie di errori logici finendo comunque per fare azioni sbagliate quando l'intenzione era giusta.

La lucidità piena, come la lucidità in generale, viene sfruttata da soggetti che hanno uno scopo di vita e una mente razionale.

 

La carenza di lucidità ha effetti sul comportamento stesso producendo il fenomeno dell'impacciato.

 

 

 

 

FINO A QUI

 

 

sopportazione

 

 

Nel linguaggio comune il termine lucidità è diffuso e viene usato per intendere il livello di qualità del pensiero. Sebbene il fenomeno a cui si fa rifarimento sia chiaro comunque le persone hanno visioni e teorie differenti riguardo a ciò che rende il pensiero di "qualità", l'AB con questo articolo intende fornire una teoria approfondita e valida, evidenziando anche quali siano le teorie ignoranti più diffuse.

La lucidità a differenza di quanto si possa credere non considera in modo diretto ciò che rende un pensiero di qualità, cosa che viene invece descritta dalla consapevolezza, ma descrive quello potrebbe inficiare la qualità del pensiero, ciò che conviene che non ci sia affinché il pensiero non ne risenta, qualcosa che si può definire come un rumore di fondo che distrae.

Questo vuol dire che un pensiero ignorante resterà un pensiero ignorante nonostante la persona possa rimanere lucida cioè se una persona ha un pensiero ignorante pieno di distorsioni, lacune di significato o fallacie anche se lucido resterà un pensiero di bassa o nulla qualità, cosa che si constata anche dalle azioni e scelte che conseguono; mentre una persona che sa cosa fare, ha un livello di consapevolezza e attitudine potenzialmente effiace potrebbe comunque fallire a causa della mancata lucidità, cioè di questo "rumore" psichico che va ad interferire con le reale potenzialità del conscio. Nelle persone con "potenziale" ma che hanno problemi di lucidità si osserva questa efficacia incostante, persone che a volte sono efficaci altre invece nello stesso contesto invece non lo sono più, a dimostrazione che c'è qualcosa che va ad interferire con quelle che sono le potenzialità dimostrate in altre occasioni.

Quali sono le variabili che creano questo rumore di fondo? Due:

- l'intensità delle emozioni, all'aumentare dell'intensità aumentano le probabilità che la persona abbia un'influenza umorale fino ad arrivare allo stato borderline dove agisce di impulso;

- schizofrenia, parte della mente è come se avesse "vita propria" e inizia a mandare continuamente alla coscienza contenuti come immagini, audio, flash video che interferiscono.

 

Questo rumore di fondo genera quel fenomeno definito "deconcentrazione", cioè il riuscire a convogliare le proprie risorse psichiche verso un unico punto senza che ci sia qualcosa che distragga all'interno della propria mente, detta anche deconcetrazione da fottori interni.

Un fenomeno lampante è quello delle interrogazioni scolastiche dove ad esempio la paura dell'insegnante, di parlare di fronte a qualcuno, di fronte alla classe o la paura di fare errori possono portare ad un umore influente o perfino uno stato borderline che diminuisce o annulla le reali potenzialità dell'alunno.

 

Mentre la causa emotiva è comprensibile (si legga umore e borderline per approfondire), la schizofrenia è più difficile da decifrare dato che trova origine in dei traumi di infanzia così rilevanti da aver segnato la psiche della persona al punto da averla scissa, fenomeno più raro e che capita nei casi di fallimento educativo più estremi.

 

Una minore lucidità non implica necessariamente una perdita di efficacia, la persona quando perde lucidità si deconcentra ma quello che potrebbe seguirne casualmente potrebbe non arrecare danni, il fenomeno esiste e va considerato come rischioso, immaginate una persona che sta portando una macchina ubriaca, ogni persona sa che la persona ha meno riflessi, ma non tutte le persone ubriache poi fanno un incidente, non si commetta l'errore di assolutizzare un rischio e di pensare che minore lucidità=fallimento.

 

Non confondere la deconcentrazione esterna con quella interna, le persone tendono ad usare la scusa della deconcentrazione esterna per nascondere a se stesse e agli altri quella che in realtà è demotivazione o abulia (cosa che implica il fallimento di essersi scelti un obbiettivo che non si è motivati a seguire) a volte anche la deconcentrazione interna, in realtà il fenomeno è quello della motivazione o di un pensiero ignorante dietro, attenzione a non confondere la reale causa.

Pagina di disambiguazione nell'articolo calma.

 

Lucidità ed automatismi

Come abbiamo già detto essere lucidi è uno stato in cui mancano delle emozioni intense che possono alterare o sostituirsi all'io, questo vuol dire che abbiamo pensieri che anche se lucidi possono spaziare fra ignoranza e consapevolezza, ma ci sono anche gli automatismi da includere ovvero la possibilità che la persona agisca tramite dei metodi automatici ed euristici sia con lucidità che scarsa lucidità (questa seconda condizione è più frequente), si legga automatismo per approfondire.

 

 

La perdita di lucidità è un fenomeno umano, ma alcune persone ignoranti potrebbero non conoscerlo e pensano che stanno per diventare "pazze", un racconto dal web:

"Sensazione di stare per perdere il controllo.

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Salve a tutti. Riporto una cosa che mi era già successa l'ultimo anno di liceo, non ci ho dato molto peso perchè era l'ultimo anno di liceo,è normale essere un po'stressati. Ma stasera è accaduta nuovamente.Sostanzialmente è una sensazione di stare per impazzire,avevo voglia di urlare o anche di spaccare qualcosa o anche di far male a qualcuno,tipo tirare un pugno a quello che mi stava vicino in aula studio o di spaccargli il pc. Ho deciso di andarmene perchè la sensazione la tenevo a bada un po' a fatica. Non capisco perchè succeda questo, mi sento quasi sempre agitato e preoccupato ma non mi capita quasi mai di avere pensieri del genere. Durante l'ultimo anno di liceo la cosa si manifestava sotto forma di nasuea: mi veniva da vomitare e dovevo andare in bagno,sciacquarmi la faccia mangiare e bere qualcosa,poi passava. Spesso questa sensazione mi viene quando bevo caffè,non sempre le due cose sono correlate ma spesso sì. è strano,mi chiedo perchè succeda. A voi è successo qualcosa di simile?"
 
 
Il calo drastico delle prestazione al calare della lucidità
racconto dal web da analizzare:
"
Ciao ragazzi, da piccolo intorno agli 8 anni,
ero un bambino timido ,ma non sempre, dipendeva dalla situazione in cui mi trovassi,
comunque ricordo che degli amici di mio padre un giorno mi fecero scrivere delle frasi "per vedere se avevo imparato a scrivere" ad un certo punto io mi presi un po' d ansia e dalla timidezza per la situazione, e ricordo di non aver ricordato come si scrivesse il mio cognome. ... tutto questo ancora oggi quando lo ricordo mi spaventa, perche' non so cosa possa essere successo... e' un ricordo che a volte rimuovo,ma quando si presenta mi fa paura...
Secondo voi cosa puo' essere successo, panico?ansia? Ma sul proprio cognome la vedo una cosa grave pero'...
Grazie in anticipo spero mi risponderete..
ultima modifica il: 20-12-2018 - 20:42:42
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