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Cos'è un complesso?

(più è complesso, più aumentano le difficoltà nell'adattarsi e i rischi di crearsi percezioni distorte

collegamento con system tihinkg, il concetto di sistema, più cose che agiscono contemporaneamente )

Ciò che è complesso ovvero che ha numerose variabili ed è difficile per una persona da capire o da raggiungere. L'opposto di semplice. 

Non capire la complessità produce fallacia di generalizzazione ovvero pensare che le cose siano simili se non uguali e quindi metterle sullo stesso piano.

Collegamento con complicità.

 

La realtà, almeno che non venga semplificata o ridotta, è complessa, c'è un enorme sistema che interagisce e più parti si conoscono più si può comprendere, comprenderne la complessità.

Da qui deriva il concetto di complesso psicologico, cioè il vedere la mente come una serie di eventi che si intersecano e definirli in gruppo quando questi hanno un funzionamento collegato.

Il complesso psicologico è quindi l'insieme di più elementi presi in esame perché da un punto di vista funzionale sono strettamente collegati.

Qualcuno potrebbe dire "si ma è tutto collegato" quindi è tutto un complesso. La risposta è si ma questo concetto va utilizzato in modo utilitaristico, cioè guardare ad un collegamento stretto, di vicinanza, prendere una porzione di elementi e dargli un'etichetta così che questo complesso preso in esame possa essere utile per chi lo sta usando.

Un esempio di complesso psicologico utile è ad esempio il complesso di inferiorità, sono si prendono insieme tutta una serie di elementi strettamente collegati per spiegare delle dinamiche.

 

Con persona complessata cosa si intende? Si sottolinea in modo generico che il disturbo o il disadattamento che presenta è frutto di una complessa serie die venti che lentamente l'hanno portata ad essere quello che è, di solito si fa riferimento ad adolscenze e infanzie disfunzionali costellate da eventi negativi, non è quindi una sola credenza distorta, un singolo evento traumatico ma evidenzia origine delle problematiche fatte di numerosi fattori.

 

DA RISCRIVERE SULLA BASE DEL DELIRIO e DELLA PERCEZIONE DISTORZA

Nel linguaggio comune il termine complesso è diffuso anche se potrebbe produrre fraintendimento a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- complesso inteso come qualcosa di "complicato" cioè presenta diverse variabili e sfaccettature;

- complesso inteso come qualcosa di inerente ai disturbi come ad esempio "quella persona è complessata" per intendere che è disturbata;

- complessata per intendere una persona che crea problemi immaginari, una persona che a causa della sua percezione distorta vede problemi laddove non esistono, fa dei collegamenti errati, delle deduzioni errate e finisce per crearsi un problema che lei percepisce reale ma che dall'esterno traspare come immaginario, analogamente al fenomeno ipocondriaco;

- complessata per intendere una persona che ha una iper reazione ad un problema reale

 

a complicare ulteriormente la situazione c'è la definizione psicoanalitica, dove complesso va ad indicare un agglomerato di contenuti psichico a prescindere che sia qualcosa di problematico o meno, ad esempio la coscienza verebbe considerata come un complesso.

 

Il complesso di inferiorità? A che categoria appartiene? Alla categoria del complesso come sinonimo di disturbo o comunque di qualcosa collegato ad esso.

L'AB sceglie di ridefinire complesso sulla base del primo significato utilizzando il termine complesso come sinonimo di complicato e articolato, per intendere qualcosa che per essere capita va approfondita e va considerata nella sua vastità.

In questo modo si va ad eliminare una confusione generale utilizzando termini specifici quali:

- disturbi e debolezze di personalità per intendere ciò che potrebbe generare problemi e blocchi all'esistenza della persona;

- problemi immaginari per intendere questa visione errata della persona per problemi che in realtà non ci sono;

- persona sensibile e con limitate o nulle abilità gestionali e che di fronte ad un problema non ha una reazione lucida e commisurata.

 

Un esempio di persona che si crea problemi immaginari è quella che ripete frasi come "sono grassa, mi faccio schifo, mi odio, non valgo nulla, la mia vita fa schifo" etc.. e quando le chiedi "perché stai così? Per caso qualcuno ti ha rifiutata?" questa risponde che "così si vede lei, che non va bene come è fatta, che è sbagliata, etc.." Persone che invece di basarsi su problemi che potrebbero capitare e che possono essere analizzati li creano con la loro percezione distorta della realtà, sulla base ad esempio di una bassa autostima, una autoimmagine, simulazioni, etc..

Si legga problema per approfondire.

ultima modifica il: 14-09-2019 - 12:52:03
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