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Cos'è la teoria?

Si legga scienza e pratica.

 

DA CANCELLARE

si parla di teoria quando si pensa che quella spiegazione possa essere riusata in modo sistematico, quindi una tesi che acquisisce un significato di ripetibilità.

da riscrivere sull'articolo presuntuoso

[DA AGGIUNGERE, le teorie accademiche, un sunto non chiaro scritto con tecnicismi che è rivolto in pratica solo a chi ha già capito e non è di nessun aiuto a chi desidera capire, la cosa paradossale è che queste teorie accademiche vengono inserite anche in quei siti o libri rivolti a chi desidera capire o imparare, spiegando la situazione assurda per cui le persone necessitino di un maestro che li segua perché di fatto quel libro è inutile, ma il maesto non usa parole? Non sarebbe più efficiente inserire parole "utili" direttamente nei testi?]

Nella quotidianità il termine teoria è diffuso anche se viene relegato prevalentemente all'ambito scolastico o ad ambiti settoriali, dove per teoria si intende una insieme di pensieri, idee e immagini tese a spiegare la logica della realtà, spiegare fenomeni in modo che la persona possa non solo comprenderli ma anche operarci.

Per comprendere cosa sia una teoria pensate ad una industria che usa dei macchinari e che lavora qualche materiale, questo è stato possibile perché l'essere umano ha creato delle teorie valide che sono state in grado di spiegare fenomeni e quindi operare per modificare sostanze, costruire qualcosa che funziona.

Le teorie vengono considerate mediamente soltanto quando c'è un netto riscontro pratico, già a scuola si fa fatica a dare rilevanza alle teorie perché i professori non sono in grado di trasmetterne i risvolti pratici e la persona tende a percepire questo insieme di informazioni tese a spiegare la realtà come qualcosa di inutile e che addirittura non esiste.

L'AB con la ridefinizione di teoria non solo lancia una critica al sistema scolastico ma tenta di sfondare un muro "mentale" per far comprendere alle persone che in realtà sono "piene zeppe" di teorie esistenziali (per lo più ingenue) che usano continuamente per prendere o fare azioni quotidianamente.

La teoria può essere messa alla stregua della credenza, sono fenomeni psichici che si manifestano continuamente ma la persona stessa non considera ciò che fa come tale, non si rende nettamente conto di ciò che crede o delle teorie esistenziali che possiede e che usa.

Questa scarsa considerazione della teoria ha portato ad una diatriba tale che alcune persone si sono convinte che esista una sorta di sfida fra teoria e pratica (esperienza) dimostrando di aver compreso poco del funzionamento psichico.

Dove sta l'errore? L'errore consiste nel confondere un approccio con investimento "teorico" dal fatto che inevitabilmente ogni persona svilupperà necessariamente delle teorie "conscie" a partire dall'esperienza che fa.

Probabilmente questa diatriba nasce dal fallimento educativo e le persone deducono erroneamente "che tutta la teoria è una perdita di tempo" perché quello fatto a scuola non gli è servito praticamente a nulla, senza rendersi conto che quello è un modo fallimentare di fare teoria e non l'unico.

Investire in un approccio teorico vuol dire non solo formulare teorie a partire dalla propria esperienza ma anche studiare altre teorie valide formulate da altre persone che come noi hanno operato in quel settore.

Il problema delle teorie a livello esistenziale è che tentano di descrivere un comportamento così complicato e sul quale è difficile dare delle prove schiaccianti, ad esempio la strada proposta dall'AB è un insieme vasto di teorie che funziona per me (l'autore e scrittore del sito) ma non è detto che funzioni per altri, una persona si ritrova in modo critico a leggere queste teorie, analizzarle e vedere se anche nel suo caso possono essere applicate o comunque se danno uno spunto di miglioramento.

Non stiamo a livello industriale o a livello fisico in cui la teoria porterà ad un applicativo facilmente osservabile e dal quale si può capire se funziona o meno e se può essere replicabile, l'universo ha delle leggi fisiche abbastanza conservative, mentre ogni essere umano ha una sua personalità unica e un inconscio altrettanto unico.

L'AB propone comunque un insieme di teorie e ritiene che la strada con investimento in approccio teorico sia la migliore per sfruttare non solo l'esperienza altrui ma anche quella di altri, solo un ingenuo che commette fallaccie pensa che la teoria sia fallimentare solo perché a scuola gli è stata proposta in modo "fallimentare", o sono state proposte teorie "vecchie" e "superate".

Per quanto riguarda il lato esistenziale non è possibile sempre discutere con le teorie di qualcuno se l'assioma su cui si basano è differente, alcune teorie sono talmente collegate a questa premessa che non avrebbe alcun senso pratico discuterle se prima non si è d'accordo con l'assioma stesso.

 

 

 

"La teoria è il tentativo dell'essere umano di comprendere la logica della realtà, allo stesso modo di come a livello industriale si tenta di comprendere e piegare la fisica e l'universo a proprio vantaggio per creare prodotti sempre più sosfisticati ed efficienti per venderli, così nel campo esistenziale, con teorie esistenziali valide,  si piega e si usa la realtà più prossima per la agire efficacemente."

"La personalità sta all'identità, così come la teoria sta alla logica. Allo stesso modo di come sia impossibile scoprire un'identità, ma ci si può avvicinare ad essa tramite la personalità, allo stesso modo sappiamo che esiste una logica dietro ogni realtà e possiamo avvicinarci ad essa formulando teorie".

 

 

 

APPUNTI:

- la diatriba teoria o esperienza che ha creato una serie di illusione e credenze errate, come se una fosse meglio dell'altro e così ia

- la teoria che serve per spiegare le cause, la teoria che serve ad agire e programmare le azioni, non si può ridurre la teoria ad un unico significato perché queste due forme di teorie sono diverse.

 

La teoria è uno strumento di organizzazione della conoscenza per arrivare a comprendere la logica degli eventi e quindi a partire da causa, effetto o conseguenza dedurre dei pezzi mancanti, ad esempio osservando una persona di fronte a noi con le teorie di personalità in base al suo comportramento possiamo comprendere alcune cose, o comunque abbiamo dei strumenti per domandare, indagare e conoscerla proprio perché prima è stata definita una teoria.

 

L'illusione del trovareu na teoria errata o non efficace e distruggere l'intero sistema di teorie e dire, ma lasciamo perdere e pensiamo solo all'esperienza e vivere di cose concrete, ritornando praticamente ad essere degli animali che vivono di esperienze ed istinto, invece di pensare a migliorare e progredire del mondo teoretico per avere un'esperienza facilitata e migliore a livello qualitativo grazie alla conoscenza.

 

DA CANCELLARE

Analizziamo la teoria nel dettaglio, una teoria è un insieme codificato di:

- di cause, effetti e conseguenze per quanto riguarda la parte validata

- di supposizioni, congetture , e presunzioni per quanto riguarda la parte non validata e quindi ipotetica

E' necessario a questo punto considerare il ruolo cruciale delle induzione e del metodo induttivo, perché è tramite questo che arriviamo a conoscere e comprendere gli effetti.

Ma come si arriva a questo? Come fa una persona a individuare cause, conseguenze? A formulare delle congetture?

La risposta è nei metodi teoretici, che possono essere tutti diversi fra loro, c'è chi si basa più sull'osservazione, chi sulla deduzione, chi sulla induzione, chi sulla immaginazione, ciò che conta è alla fine il salto teorico, cioè quanto di tutto questo poi possa essere validato, cioè quanto si possa avanzare.

Il confronto la logica ci ricorda che c'è sempre qualcosa da scoprire e validare, il percorso della teoria è virtualmente infinito, ma ogni passo in avanti porta dei vantaggi concreti e immediati.

Con le teorie quindi si avanza alla scoperta di una logica universale, alla quale forse non arriveremo mai, ma andare avanti sarà comunque un progresso che aumenterà la qualità esistenziale dell'umanità.

E' necessario ora separare una teoria che avanza in campo industriale, interessata per lo più alle logica della fisica a livello atomico dalle teorie invece in campo psicologico.

In quest'ultimo ambito assistiamo a due fenomeni prevalentemente, uno che potremmo definire "ricercatori di teorie ingenue" costituito da una schiera di persone che a causa del fallimento educativo, formulano continuamente teorie sulla base della propria esperienza esistenziale, senza né studiare alcuna fonte valida, senza né possedere metodi di ragionamento efficaci, facendo svolgere il tutto in un approccio distorto.

Mentre l'altro fenomeno è quello che riguarda il campo della psicologia, in cui si tenta di formulare teorie in modo oggettivo e scientifico senza cadere negli errori dei ricercatori ingenui.

Il progresso umano quindi si compone di un progresso in campo tecnologico e di uno in campo psicologico,  quest'ultimo però è nettamente arretrato nei confronti del primo, tale da portare l'AB a definire l'attuale periodo storico come "medioevo tecnologico".

Il medioevo sarà superato quando i ricercatori ingenui in campo psicologico/esistenziale si estingueranno, e ogni persona sarà in grado di essere uno psicologo almeno per quanto riguarda solo il suo campo esistenziale.

Anche perché consapevolezza ed essere psicologi sono due cose equivalenti, o meglio essere psicologi è condizione necessaria alla consapevolezza.

Ho letto un articolo interessante a proposithttp://www.psicologianeurolinguistica.net/2013/08/crescita-personale-le-nostre-teorie.html in cui ci si pone la domanda "le nostre teorie psicologiche sono valide?".

Con questa domanda si tenta di portare il lettore ad essere conscio che probabilmente molte delle sue teorie o credenze sono ingenue, cioè o non valide o non replicabili per altre persone.

Nel l'articolo c'è un video che crea confusione, perché da quella visione del video l'unica cosa che è possibile fare è inferenze e giudizi, chiedendo a chi visiona di rispondere cosa ha visto.

Personalmente non sono cascato nell'errore grazie al metodo che uso della "sospensione del giudizio e dell'analisi", la mia risposta è stata "figure geometriche che si muovono", cosa che nessuno può mettere in discussione.

Quel video non dimostra che le persone formulano delle teorie ingenue, ma che giudicano e concludono in fretta a partire da quello che osservano.

Come già detto la teoria è finalizzata a comprendere la logica che muove gli eventi, non a spiegare come le persone giudichino a partire dalle informazioni che già possiedono.

Quello che l'autore voleva dimostrare è come la persona arriva alle inferenze, con il termine inferenza si intende appunto il formulare teorie rapidamente o comunque senza alcuna base oggettiva e senza autocritica.

Un esempio di inferenza potrebbe essere quello della superstizione, le persone dopo una serie di credenze distorte ed errori di ragionamento o l'utilizzo di metodi euristici arrivano all'inferenza secondo il quale parte degli eventi siano guidati da entita ultraterrene.

L'inferenza quindi si basa su:

- metodi euristici o comunque non validi

- approccio distorto

 

Concludendo con una teoria una persona è in grado sia di spiegare un fenomeno dal punto di vista di cosa lo può causare o l'ha causato, qual'è l'effetto in gioco, e quale è la conseguenza o le possibili conseguenze, ma non solo è in grado di formulare anche supposizioni, congetture e presunzioni. 

Fin quando una persona si può spingere è correlabile alla teoria stessa, di quanto questa sia articolata e accurata.

Un esempio di teoria potrebbe essere la teoria dell'AB dell'emotività, la quale dice che la causa "sensibilità" porta tramite un effetto individuato nel coinvolgimento e travolgimento la persona a prendere delle decisioni rapide, dettate dai riflessi, dal risentimento, dalla rabbia, da questa teoria facendo finta che abbiamo di fronte una persona che ci dice che ha appena litigato con un partner possiamo ad esempio suppore la causa e cioè una mancanza di rispetto, che l'ha travolta, e da questo presumere che agendo per rabbia abbia aggredito il partrner e quindi abbiano litigato.

Basta fare una serie di domande per validare questa teoria, o fare delle domande mirate per formulare l'ipotesi in modo più accurato dall'immediato.

Si chiama metodo ipotetico infatti la formulazione di supposizioni, presunzioni e congetture e si può fare in diversi modi.

Le teorie come abbiamo detto tentano di spiegare la realtà, e quindi non sono solo necessarie al progresso tecnologico parlando in generale di scienza, ma sono nel piccolo necessarie per ogni persona affinché possa dedurre, come può una persona dedurre se non sa nulla di come sono correlati gli avvenimenti la realtà, se non conosce la logica della realtà? Non è sufficiente avere metodi di deduzione se non si conosce la realtà.

La teoria quindi non va vista solo come la parte industriale umana, come la parte relegato al progresso, ma conviene vederla come un concetto universale che spazia soprattutto nel campo esistenziale. 

 

"se ad una persona le si dice qualcosa che non va (causa) questa potrebbe arrabbiarsi perché ogni persona non accetta di sentirsi dire alcune cose o subirle (effetto) e questo potrebbe farle arrabbiare, farci litigare, far accadere situazioni spiacevoli (conseguenza)"

In questo modo la persona può programmare un azione che eviti questo conveniente, e l'azione potrebbe essere iniziare alcune frasi delicate con "non ho intenzione di offenderti, quindi pesa le mie parole...".

E' lampante come quella teoria sia un vantaggio per i rapporti e le relazioni che quella persona avrà.

Per questo un bambino deduce e agisce in modo diverso da un adulto, e una persona scarsamente consapevole deduce in modo diverso da una più consapevole, perché possiedono teorie diverse, un numero diverso di teorie e anche un numero diverso di teorie valide da quelle non valide (si legga inferenza).

Ora però arriviamo al primo paradosso, perché mentre le teorie industriali e tecnologiche sono sottoposte a critica, revisione di validità, etc.. quelle esistenziali del singolo non sono criticate da nessuno, nemmeno dal singolo stesso, eIl metodo analitico è il metodo algoritmico più efficace per generare teorie. quindi quanto sono valide queste teorie esistenziali?

Ecco che si arriva finalmente al concetto di metodo, cioè di come formuliamo queste teorie.

Le teorie lo possiamo o formulare a partire dal nostro bagaglio di personalità più osservazione diretta e quindi usando un metodo diretto, oppure si possono imparare o apprendere.

 

Nel caso della formulazione diretta sono due i metodi più rilevanti usati:

- metodo scientifico algoritmico

- metodo euristico inferenziale

Il paradosso già citato prima è causato dal fatto che le persone non applichino il metodo scientifico all'esistenza, anche se paradossalmente lo conoscono e lo applicano in un loro settore specifico di studio.

L'errore più frequente sulle teorie  è la costruzione della stessa sulla base di una sola osservazione di realtà, "è successo una volta, so come è successo, succedesempre così", questo fa parte del metodo euristico inferenziale.

Riguardante invece le teorie imparate o apprese possiamo citare la famosa "morale della favola", conviene modificare questo fenomeno con "l'inferenza dalla favola" in cui il bambino crea una teoria non valida, riduttiva, ma di comodo per l'educatore, infatti il tutto avviene in modo assistito e volontario tramite questo racconto pronunciato per avere un controllo etico sull'infante.

 

Credenze teoretiche? La teoria quindi è l'insieme di credenze che la persona acquisisce e che usa per spiegarsi la logica, e eventualmente fare deduzioni che colmino dati mancati (supposizioni o presunzioni).

Se queste teorie sono distorte, se i metodi deduttivi sono fallaci non è difficile comprendere quali sono le conseguenze, la persona sarà scarsamente efficace e tendenzialmente disfunzionali agendo paradossalmente con conseguenze che avranno un impatto negativo sulla qualisità della sua esistenza. Questo dimostra quanto sia conviente razzerare tutte le teorie acquisite con il metodo inferenziale per ricominciare da zero con un metodo scientifico algoritmico.

 

Dando uno sguardo alla quotidianità si osserva come il termine teoria sia scarsamente utilizzato allo stesso modo come è scarsamente utilizzata e considerata la logica, dando solo rilevanza alle cause per il senso di colpa, cioè pensando in termini di è colpa mia o non è colpa mia? 

Questo spiega perché mediamente le persone non guardino al futuro almeno che non siano paranoiche.

 

Teoria e analogia, 

 

Le teorie oggettive e le teorie personali

Facciamo un esempio di teoria personale efficace.

La gravità è stata scoperta da Newton? Tutti risponderebbero di si, ma io risponderei di no, se nel 1600 o anche prima di cristo (lettera minuscola voluta) tu avessi chiesto ad un vecchietto se la mela dell'albero fosse caduta a terra, lui avrebbe risposto di si senza conoscere la teoria della gravità, Newton è stato il primo ad organizzare le finformazione riguardante la gravità, inserirle nella Fisica, scrivere una legge matematica, è stato in grado di spiegare, di argomentare, e formulare una teoria oggettiva cosa che il "vecchietto" non sapeva fare.

Ma il vecchietto aveva la sua teoria di gravità che era in quel contesto altrettanto efficace, con la sua teoria non ci spedivi un uomo sulla luna ma comunque era in grado in modo meno accurato di gestire anche lui la gravità perché la conosceva in modo più limitato.

Newton poteva calcolare la velicità, l'accelerazione, il vecchietto no, entrambi conoscevano la teoria ma Newton era enormemente avvantaggiato perché aveva sviluppato una conoscenza più avanzata.

 

« Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere. » karl popper

 

 

DA RIVEDERE CANCELLARE

Nella quotidianità la teoria è ciò che l'AB ha definito inferenza.

L'AB ridefinisce teori

La teoria è il mezzo con cui si arriva alle inferenze, il metodo più usato oggi e ritenuto più efficace è il metodo scientifico in cui tramite congetture e/o speculazioni si costruiscono teorie che poi diverranno inferenze.

L'essere umano però è pieno di inferenze  home made, ottenute chi sa con quale metodo euristico e quale teoria astrusa.

Bozza vecchia

La teoria è una simulazione basata sui modelli acquisiti alla ricerca di principi che possano far funzionare la nostra esistenza, teorizzare per ricercare la funzionalità e l'ottimizzazione esistenziale. Nel momento in cui queste teorie travano validazione, formano un principio o ne modificano uno già esistente, durante questo processo di simulazione si può anche arrivare ad indurre nuove regole oppure andare a modificare/formare un nuovo modello. Teorizzare quindi fa parte dell'ultima catena di montaggio del pensiero, per arrivare alla formazione di un principio che influenzerà tutto il costrutto e la conoscenza appena codificata, dato che andrà a costituire o modificare le premesse nel ragionamento. Un passivo utilizza la parola concetti al posto di teoria, perdendo anche la componente pratica. Esempio: sto ricercando e indagando sulla base di questa teoria, teoria che si basa a sua volta su un modello appreso o indagato per arrivare alla formulazione di un principio, principio che è necessario per la formazione di una strategia operativa. Per chi disprezza la teoria meno padroneggi la teoria è più probabilmente avrai bisogno di prove ed errori. Quanto tempo ci sarebbe voluto per far scoprire la possibilità di costruire navi di ferro? Quanti miliardi di miliardi spesi per spedire navicelle sulla luna "sperando" che prima o poi qualcuna arrivi. COn la teoria, con i calcoli teorici, con la consapevolezza e deduzioni non certe, è possibile aumentare l'efficienza, delle risorse spese, e di dimuinire i rischi del metodo per "prove ed errori".

ultima modifica il: 16-05-2017 - 0:34:22
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