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- Rinforzo -
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Cos'è il rinforzo?

Nella quotidianità il termine rinforzo non è utilizzato, è una definizione psicologica per descrivere in modo approfondito fenomeni come "premio" e "punizione".

Nel linguaggio comune il termine che più si avvicina a quello di rinforzo è ricompensa, il quale viene usato quasi totalmente con accezione positiva, quindi ad intendere un rinforzo positivo, un premio dato ad un comportamento per aumentarne la frequenza, per farlo ripetere. 

Per definire il rinforzo usando termini già ridefiniti dall'AB potremmo dire che il rinforzo è qualcosa di paragonabile alla "motivazione inconscia" con l'obbiettivo cioè di generare delle sensazioni in grado di "motivare" senza che si faccia uso della coscienza, la persona va avanti semplicemente perché quelle azioni sono state condizioante in modo che stimolino sensazioni positive.

Immaginate lo "studio" viene percepito come qualcosa di noioso se la coscienza non è in grado di trovare piacevole quell'azione, l'inconscio non aiuta la situazione perché non da alcuna sensazione quando studiate, il rinforzo vuol dire condizionare la persona in modo che lo studio diventi qualcosa che quando praticato dia sensazioni positive inconscie, sensazioni che "motivino" la persona. 

Il rinforzo è possibile grazie al condizionamento, dove per rinforzo si intende l'uso strategico di quest'ultimo in modo da associare degli eventi in modo che un evento "piacevole" condizioni un evento neutro, facendo produrre le stesse sensazioni anche all'evento che era inizialmente neutro.

 

Saranno queste sensazioni a spingere la persona ad agire in un determinato settore in alcuni casi portandolo anche verso obbiettivi lontani nel tempo al pari di quello che è il metodo "motivazionale", il rinforzo è ciò che influenza pesantamente il mondo animale dotato per lo più di istinto e che può influenzare o comunque è una componente di "minore entità" per l'essere umano, che si somma a numerose altre variabili.

 

Quale è la logica del rinforzo? Abbiamo due possibili azioni nel rinforzo:

- premio, la persona viene "premiata" cioè viene dato qualcosa o viene fatto qualcosa che è in grado di produrre piacere alla persona, si fa un uso del condizionamento positivo, cioè si usa un evento che genera sensazioni positive per condizionarne un altro ed è facile dedurre dall'esterno che si sta "premiando" una persona, dando qualcosa che altrimenti non si sarebbe data proprio per incentivare la persona su quella strada.

- punizione, è l'esatto opposto del premio e serve per generare volonrepulsiva, sensazioni negative che disincentivino quel comportamento.

 

La logica del premio di solito può portare in inganno perché potrebbe far pensare che la persona sapendo di ricevere un premio lo fa usando una "motivazione" conscia, ma qui la logica del premio è inconscia, la persona nel momento in cui sta praticando l'azione neutra viene fatto coincidere anche il premio in modo che le due componenti fra di loro si associno, si condizionino a livello inconscio, è inutile che la coscienza si renda conto del "premio", l'obbiettivo del rinforzo è quello di generare sensazioni a livello inconscio, non quello di spingere la persona ad usare l'anticipazione che è una componente conscia della motivazione.

Il rinforzo proprio perché si basa su qualcosa di inconscio è possibile anche applicarlo su se stessi.

 

Come sappiamo il condizionamento è efficace solo se i due eventi sono "simultanei" o quasi, questo spiegherebbe un caso eclatante di punizione fallimentare dell'educatore che tende a punire anche quando ormai il suo "educando" ha già commesso l'errore da tempo.

Questo produce un paradosso, perché l'educatore tenta di punire per l'errore, a livello conscio è anche possibile che la persona recepisca il messaggio, ma l'inconscio associerà la punizione agli eventi che stanno accadendo in quel momento e non al misfatto di cui parla l'educatore, producendo quel fenomeno paradossale dell'essere propensi a rispettare quelle regole quando è presente l'autorità, perché è lì che la punizione inconscia si attiva, essendo condizionata dall'educatore e non per il fatto che veniva enunciato a livello conscio, quasi tutte le persone esposte a questo fallimento si rendono conto che quelle regole che sono state loro inculcate sono più facilmente trasgredibili se non c'è un'autorità nei paraggi perché a causa del fallimento del rinforzo è l'autorità ad attivare queste sensazioni negative.

Se siete degli educatori e desiderate educare per punizione ricordatevi che non ha alcun senso punire dopo che l'errore è stato compiuto perché a livello inconscio si condizionerà altro dato che ormai quell'evento è passato da tempo, limitatevi a punire quando cogliere qualcuno sul fatto altrimenti limitatevi solo a "spiegare" le regole che volete trasmettere nella futura persona chiusa mentalmente.

 

Premiare un essere umano è qualcosa che diviene più complicato di quanto si possa mai immaginare, si pensi ad esempio all'istrietismo, se nell'educazione la persona è stata resa istrietica anche un'approvazione come un "bravo" diventa un premio che si può dare a qualcuno, per questo non è facile rendersi conto di come anche solo una parola, un gesto, o qualsiasi altro evento che sia in grado di generare sensazioni nella persona possa essere usato per rinforzare positivamente o negativamente un comportamento.

Questo ci porta a comprendere che il rinforzo può essere qualcosa che si può costruire con difficoltà su un essere umano una volta che si comprende ciò che gli da piacere e ciò che gli da dispiacere e presentare a seconda dei casi questi eventi ogni qualvolta la persona sta producendo un comportamento che desideriamo o invencitavare o disencentivare, ma al di fuori di questo è probabile che le persone ma anche altri eventi senza che ci sia una specifica volontà finiscano per rinforzare dei comportamenti.

Immaginare due persone che si rapportano una persona è "sensibile" negativamente alla risata altrui, ma l'altro non lo sa, capita che ogni volta che una persona dice qualcosa l'altro ride ma non con "cattiveria" portando nell'altro questa sensazione negativa per un evento che era inizialmente neutro, qualcosa che andava di fare, ecco che dopo poco la persona smetterà di dire questa cosa perché le risate dell'altro l'hanno condizionata, rinforzando in modo negativo quel comportamento e facendo in modo che non lo produca più, il tutto senza che l'altro se ne accorga.

Il rinforzo gioca un ruolo rilevante nello sviluppo primario per due motivi:

- l'uso della punizione avrà conseguenze disfunzionali a livello esistenziale, perché quanti più eventi negativi si generano nella persona quanto più aumenterà l'effetto cascata generando inibizioni casuali oltre quelle che la persona aveva intenzione di fare;

- con il premio invece si può aiutare il bambino a superare con agilità delle tappe sociali imposte che altrimenti farebbe difficoltàò a suoperare, oltre che incentivarlo nel seguire la strada della crescita personale.

 

Il rinforzo trova quindi due ruoli:

- il primo è quello di compromesso per persone adulte che non sono in grado di motivarsi e possono ripiegare sul rinforzo, tentando di condizionarsi per farsi piacere quel percorso che li porterà agli obbiettivi posti;

- il secondo è quello di metodo quasi fondamentale per un'insegnante di vita che vuole con il premio aiutare un bambino che sta crescendo e incontrerà inevitabilmente delle difficoltà, quindi aiutarlo con sensazioni inconscie positive fino a quando non sarà in grado di sviluppare una coscienza consapevole ed autosufficiente.

Il rinfornzo ci da anche un monito, cioè che quanto più si fa uso della punizione quanto più è probabile che la persona abbia inizioni casuali date da condizionamenti casuali nati dall'aumento di probabilità di "eventi" negativi presenti nella persona.

 

Il rinforzo è alla base delle abitudini e dei comportamenti costanti

Il rinforzo avviene in numerosi modi, fra i premi non c'è sempre il dare qualcosa che dà piacere ma anche l'eliminare qualcosa che procura dolore, una soddisfazione data dall'eliminazione del bisogno.

 

APPUNTI:

rinforzo positivo e eliminazione del bisogno

Si legga la definzione di condizionamento per approfondire

Traite il rinforzo e la punizione impariamo.

ultima modifica il: 22-11-2018 - 10:36:50
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