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"La creatività non si basa sul creare, ma sull'accumulare e trasformare"

Cos'è la creatività?

Si definisce creativa la capacità di un soggetto di pensare e creare qualcosa che sia unico e si distingua nettamente da tutto il resto.

Per comprendere la creatività è necessario fare un distinguo con il concetto di unicità. Tutto è unico, per quanto un soggetto possa sforzarsi di essere uguale a qualcos'altro non ci riuscirà mai.

Ogni persona è unica e fa le cose in modo unico, quindi cosa distingue l'unicità dalla creatività? L'investimento che differenzia in modo netto un prodotto.

Facciamo un esempio, immaginate che si prendano due persone e si chieda loro di salire sul palco per leggere un testo. Entrambe salgono e lo leggono a modo proprio, ognuno usa la propria cadenza, in automatico ha degli accenti differenti e chiunque può dire che quel testo è stato letto in modo unico da entrambi a causa delle minime differenze.

Ora immaginate che uno dei due non si limiti a leggere quel testo a sua modo, lo trasformi un po', inizi a muoversi o danzare, ci aggiunga tutta una serie di "attività" che non erano previste con il fine di creare un qualcosa che sia "significativamente" differente dalla classica lettura.

Cosa ne viene fuori? Un prodotto arricchito differente e che suscita emozioni completamente differenti e tutto è stato frutto della creatività del soggetto che ha scelto di arricchire, in base a dei ragionamenti che ha fatto lui, il testo da leggere.

Questa aggiunta è stata possibile perché il soggetto ha sviluppato delle specifiche caratteristiche che l'hanno portato a pensare che fare quelle aggiunte avrebbe reso tutto più bello.

Creativi si diventa, non si nasce, lo si diventa studiando in un settore, conoscendone le regole, consocendo tutte le possibilità di azione.

Per divetnare creativi è necessario smontare la chiusura mentale che spinge le persone a credere che le cose si fanno in unico modo, esistono infiniti modi di fare una cosa, il limite è appunto la creatività, è necessario eliminare la paura di sbagliare, come si può essere creativi se si ha paura che modificando qualcosa poi risulti sbagliata all'esterno? Per essere creativi è necessario sapere, non si può pensare di arricchire qualcosa se non se ne conosce nulla a riguardo.

Queste sono le tre caratteristiche che rendono un soggetto creativo, apertura mentale, conoscenza del settore e coraggio di accettare la possibilità di sbagliare. 

La creatività tende erroneamente ad essere considerata un qualcosa di innato ma le cose non stanno così. La creatività è qualcosa che si acquisisce nel momento in cui si accumula, si studia, si fa propria una conoscenza e si trasforma tutto ciò che si è accumulato mettendoci altre parti di sé, la propria restante identità, le proprie emozioni, il proprio gusto.

La creatività è il prodotto di una formazione tale da dare modo al soggetto di possedere strumenti interiori da trasformare e ricomporre per creare qualcosa di unico.

Se volete essere creativi in qualcosa è necessario che prima di tutto quel qualcosa diventi pane quotidiano, è necessario leggere, guardare, studiarne i contenuti con costante e noterete che lentamente inizieranno a nascervi curiosità, voglia di provare, voglia di sperimentare, idee proprie, noterete che la creatività non sarà necessario nemmeno cercarla, verrà lei da voi.

La creatività si potrebbe considerare come la conseguenza di uno specifico percorso, se leggete che una persona ha fatto una cosa, potrete chiedervi cosa succedesse se lo facessi anche io? Se lo facessi con questa variante? O se facessi qualcosa di completamente opposto? 

La creatività non ha nulla di innato, la creatività è di chi studia, di chi si appassiona alle cose e le guarda in modo critico, in modo curioso, in modo che possa prendere e trasformarlo mettendoci se stesso dentro ciò che sa e che fa.

In definitiva non mettetevi su un foglio aspettando e sforzandovi di essere creativi, leggete, studiate, guardate e lasciate che la mente sia libera di riempirsi e di trasformare e vedrete che poi un foglio non vi basterà più talmente enorme sarà la creatività che ne conseguirà, ma non pensate che la creatività arrivi dopo una ricerca di cinque minuti, è una diga che dovrete riempire giorno dopo giorno e che sarà un fiume in piena ma solo dopo che l'avrete riempita goccio dopo goccia.

Per parlare in termini realistici inizierete ad essere creativi dopo un periodo più o meno lungo di studio, di interesse verso l'argomento anche se qualcosa potrebbe iniziare ad arrivare anche da subito.

 

Approfondiamo ora il lato dell'abilità da sviluppare per avere creatività. L'abilità si può definire ulteriormente in:

- maturare una sapienza di base nel settore, cioè capirne le dinamiche, conoscere i termini di riferimento, saper comprendere il linguaggio;

- approfondire la conoscenza, visionare e ascoltare ogni persona che opera nel settore in cui vogliamo diventare creativi. La finalità è quella di diventare abili;

- sapienza, fondamentale per sperimentare, per acquisire maggiori informazioni, questo punto è fondamentale per impedire al soggetto di fermarsi di approfondire ma al contrario continuare a fare esperimenti per capire quanto non sa, quanto ancora c'è da scoprire

- eliminare qualsiasi visione assolutistica, non c'è unico modo di fare le cose, non c'è il mod giusto e sbagliato, entrare nell'ottica di cose che ci sono innumerevoli modi di fare qualcosa e di arrivare ad un risultato.

 

Queste quattro caratteristiche spiegano quella che si può definire come "legge della trasformazione creativa" dove nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma.

L'atto creativo non è inventarsi qualcosa dal nulla, ma trasformare tutto ciò che già si sa ed è stato appreso in qualcosa di totalmente nuovo.

L'uomo diventa creativo quando accumula così tanti elementi da poterli trasformare, specialmente se elimina dentro di sé il limite della visione assolutistica.

Questo accumulo è favorito dalla sapienza, dall'eliminare qualsiasi illusione di sapere, molte persone non diventano mai creative perché si illudono di sapere quando in realtà sanno poco o nulla, quindi rimangono dei vasi vuoti o semi vuoti che non possono trasformare nulla.

Un esempio concreto, immaginiamo due persone che si amano ma che sprofondano poco dopo in una routine, fanno sempre le stesse cose, stesse uscite serali, il sesso lo praticano sempre allo stesso modo, etc...

Se interrogati questi due soggetti è probabile che rispondano che sanno tutto dei gusti dell'altro, quando in realtà sanno poco e nulla.

Cosa succederebbe se questi due soggetti si svegliassero dalla loro illusione di sapere? Inzierebbero a parlare, cheidersi cosa piace, ma non solo, non si limiterebbero a chiedere ma anche a fare esperimenti, ad esempio portando l'altro in un luogo per vedere se gli piace, proporre un'attività, presentarsi con un modo nuovo e differente a letto.

Ma per fare queste nuove cose è necessario informarsi, vederle altrove, trovare lo spunto da trasformare per la propria situazione.

Vedete come si è riaccesa la creatività una volta messo mano sulla sapienza? Se siete illusi di aver capito tutto (in questo caso del partner) di aver capito in generale i gusti degli altri, finirete per rimanere intrappolati in una routine, la creatività risiede in parte nel dialogo, nella curiosità, nello sperimentare, se pensate di avere risposte definitive a tutto, non riuscirete ad essere creativi.

 

L'illusione di sapere è la prima cosa da eliminare per sbloccare il fiume della creatività, per attivare la curiosità, la voglia di sperimentare e la voglia di trovare alternative da testare, da provare, da usare. 

Il secondo blocco da eliminare è quello della visione assolutistica, dopo di che la formazione di base e la formazione approfondita saranno due conseguenze di una voglia di essere creativi che ormai si è accesa.

Per riassumere quanto detto fino ad ora  

"Se una persona passa l'intera infanzia a prendere ordini o ad aspettare di prenderli con relativo permesso prima di agire come ci si può aspettare da questa persona iniziativa e creatività?"

 

La creatività può in alcuni casi essere un semplice passo in avanti, una rielaborazione unica in base alla visione di quel soggetto consapevole, altre volte una persona potrebbe trasformare e aggiungerci nuovi elementi al punto tale da generare un prodotto così creativo da essere considerato come innovativo.

Se guardiamo al progresso vediamo che le scoperte che si susseguono in alcuni casi sono lineari (un uomo della preistoria non avrebbe potuto inventare uno smartphone) ma in altri il balzo è più drastico come se un singolo pensatore con la sua creatività più accentuata fosse riuscito a fare un salto maggiore, un salto di innovazione ma che comunque non viola le leggi della trasformazione creativa, trasforma ed usa ciò che ha avuto a disposizione in un modo più creativo e articolato di altri.

 

 

Frasi come  "ma non mi viene" "non so cosa fare" "non ho idea di cosa si possa fare o come" sono frasi che indicano una personalità che ha carenze in uno o più di quelle quattro caratteristiche necessarie affinché si possa essere creativi.

 

 

Creatività e intelligenza fluida

Per essere creativi è necessario sviluppare un'intelligenza di base, detta anche fluida, dove il soggetto è in grado di capire come sviluppare le abilità, come e dove andare a formarsi nell'ambito in cui desidera essere creativo.

 

Le persone non sanno sperimentare, hanno la creatività sotto il culo

Questo è quello che mi viene in mente ogni volta che guardo alle persone nella loro mediocrità, viviamo in un momento storico dove il fallimento culturale ed educativo genera soggetti che non sono quasi per nulla creativi. Questo si spiega con il fatto che le persone siano illuse di sapere, non abbiano una mentalità scientifica, tutto questi li rende illusi di sapere, quindi non sono curiosi, non sperimentano e la creatività muore.

Non solo c'è l'illusione di sapere, i soggetti vengono cresciuti anche con una visione assolutistica, quindi sono intrappolati in "si fa così e basta".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ultima modifica il: 13-12-2019 - 11:07:27
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