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- Oggettività -
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Cos'è l'oggettività? 

Si definisce oggettivo qualsiasi elemento sia creduto e quindi condiviso da un numero significativo di persone, usando solitamente la maggioranza.

Pensiamo al fatto scientifico "la terra gira intorno al sole" prima che Galileo lo dimostrò scientificamente alcune persone potevano averlo ipotizzato, ma la maggior parte delle persone credeva che fosse la terra a girare intorno al sole e quindi questa era di fatto una realtà oggettiva anche se non valida. Ci sono voluti anni affinché la realtà oggettiva cambiasse e si avvicinasse alla realtà scientifica.

Per questo l'AB definisce:

- soggettivo, qualsiasi visione una persona abbia;

- oggettiva, qualsiasi visione sia ripresa dalla maggioranza dei soggetti in un gruppo a prescindere che sia valida o meno ;

- scientifica/valida, qualsiasi visione abbia un riscontro scientifico, sia stata cioè dimostrata e validata. Non richiede l'oggettività, una sola persona può credere in tutto il mondo e rimarrà comunque un dato di fatto valido e scientifico;

- paradigma, quando ci sono sufficienti dati per affermare una teoria essere solida e l'unica, scartando tutte quelle meno solide o considerate parzialmente errate. La fase paradigmatica arriva quando la scienza progredisce sufficientemente per avere così tanti dati da stabilire quale sia la teoria dominante scientificamente parlando. 

 

Da qui nascono concetti come "la scienza non è democratica" o "non si può stabilire la verità per alzata di mano". Il fatto che numerose soggetti credano una cosa non la rende vera.

Con questa triade di significati ci si rende conto come ad esempio esistano numerose realtà oggettive non scientifiche, pensiamo all'oroscopo, alle religioni e a tutta una serie di luoghi comuni che o non hanno una dimostrazione scientifica o hanno addirittura una dimostrazione scientifica che ne dimostra la non validità  (come nel caso dell'oroscopo).

Quando non c'è un dato scientifico oggettività e soggettività giocano comunque un ruolo cruciale, facciamo l'esempio della bellezza.

C'è Maria, questa ragazza viene giudicata da un gruppo di ragazzi, dieci per l'esattezza, nove di questi ragazzi dicono che è brutta ma c'è Mario che invece la trova carina.

Questo cosa significa che Maria, in rapporto al gruppo che la sta giudicando è oggettivamente brutta ma soggettivamente bella (per Mario).

La suddivisione oggettivo e soggettivo ci aiuta a capire la realtà, l'oggettività ci dice qual è la visione più diffusa su qualcosa, quella che mediamente incontreremo per la maggiore, la visione soggettiva ci ricorda che quella oggettiva non è totale, ci sarà qualcuno che la pensa comunque diversamente.

Rendersi conto che qualcosa è oggettivo è fondamentale perché il soggetto sa che a prescindere dalla validità di tale visione è necessario tenere conto di quello per integrarsi o stare anche solo vicino a quel gruppo di persone per evitare problemi.

Ci si rende conto che realtà oggettivi esistono a prescindere della loro validità ed è necessario fare i conti con esse senza appellarsi alla scienza sperando che "gli altri si sveglino o capiscano".

Un altro punto utile sul concetto di oggettività è che il fatto che esista un pensiero maggiormente condiviso e in alcuni casi assoluto (di tutto il gruppo) nasce proprio perché si circoscrive un gruppo di persone, quando si prende la popolazione mondiale nella sua interezza il concetto di assoluto e di "presente in tutti" diventa un'illusione.

Così come il concetto di soggettivo ci fa comprendere che chi abbiamo di fronte potrebbe avere una visione tutta sua a prescindere, anche questa, della validità di ciò che pensa.

Non solo il soggettivo ci ricorda come elementi come i gusti e i sentimenti siano insindacabili e non giudicabili in un'ottica di validità, quindi al più l'unica cosa che si potrebbe fare è scandagliare la soggettività di quella persona.

 

 

L'oggettività esiste in rapporto al gruppo preso in esame, ad esempio esistono realtà oggettive famigliare dove un figlio fa i conti con i pensieri condivisi dai suoi parenti.

Realtà oggettivi locali, realtà oggettive mondiali, realtà oggettive di un gruppo di amici, etc...

 

Quando ad una persona si consiglia di viaggiare lo si fa fra le varie cose anche per questo perché ci si rende conto di come spostandosi anche solo di qualche centinaia di km tutte quelle "oggettività" o perfino pensieri universali crollino sotto i colpi della diversa realtà che li circonda. 

 

L'illusione della finta oggettività, si da voce ad alcuni facendo passare un messaggio condiviso sperando che il ricevente deduca che "lo dicono tutti allora è vero". Ogni volta che ascoltate qualche persona dire qualcosa prima di saltare a conclusione chiedetevi si ma quante su? L'oggettività esiste sulla maggioranza reale e non è sempre facile calcolare la maggioranza su numeri elevati.

 

appunti:

Una cultura si può definire moderna quando la quasi totalità della popolazione per lo più di paradigmi, abbandonando visioni non valide.

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ultima modifica il: 11-04-2019 - 21:10:13
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