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Cos'è una categoria?

DA RISCRIVERE SULL'ARTICOLO GENERE

[categorie ad hoc, quelle momentanee

inserire qualcosa in una categoria per errore di distorsione o superficialità, non si scava e basandosi sulle evidenze e su conclusioni iniziali si categorizza, il problema euristico della categorizzazione]

La categoria è un termine che nella propria mente viene usato per raggruppare e di conseguenza "categorizzare" qualsiasi cosa osserviamo nella realtà che possieda determinate caratteristiche.

Questo processo mentale viene chiamato giudizio.

Il ruolo del giudizio è fondamentale perché con questi termini si dà un significato a porzioni di realtà e di conseguenza ce la si può rappresentare.

Avere il termine "cane" nella propria mente e usarlo per giudicare e raggruppare animali con determinate caratteristiche ci aiuta a capire meglio la realtà anche perché poi al cane e alla verranno unite altre informazioni come "mi piacciono i cani" o "un cane una volta mi ha spavenatato" "uno mi fa ferito" "un cane mi ha salvato" "ho conosciuto una persona che aveva un cane ed era fantastica".

Lo stesso facciamo con le persone abbiamo sviluppato termini come "buono, bravo, cattivo, simpatico, stupido, lento, furbo, etc..." ad ognuno la persona associa specifiche caratteristiche e poi li userà per categorizzare e capire la realtà intorno a sé.

Sviluppare delle categorie aiuta a capire meglio la realtà ed è per questo che di solito quando si parla di giudizio le persone che hanno capito cosa sia e sanno che è "inevitabile giudicare" in quanto si giudica per capire la realtà, dove al limite conviene a volte non comunicare il proprio giudizio o non espremirle ed è per questo che alcune persone invitan al "non giudicare" riferendosi al comunicarlo e non al "non farlo nella propria mente".

 

Come nascono le categorie? Le categorie nascono nel momento in cui la persona osservando o facendo esperienza nella realtà si rende conto di alcuni particolari che si ripetono, di particolari che compongono particolari strutture e da questo nascono le categorie.

Se si potessero osservare le categorie sviluppate nella mente di una persona probabilmente si osserverebbe una struttura tassonomica dove da elementi più visibili e diffusi chiamati generali ci si addentra in elementi sempre più particolari, in dettagli producendo delle categorie di nicchia che di solito non interessano ad ogni persona.

 

Con il termine genere si fa riferimento quindi alla categoria precednete che ha per l'appunto "generato" la categoria presa in analisi e che dalla quale si instradano altre categoria.

Pensate alla categoria cane e poi alla categoria gatto, entrambe queste categorie scendono dalla categoria "animali" che è una categoria più generale.

Questo ci suggerisce anche cosa sia l'errore di generalizzazione, cioè la persona invece di prendere il caso particolare si ferma ad un livello più generale e questo impedisce di capire cosa stia succedendo perché non si focalizza sui particolari necessari per rappresentarsi la realtà.

Ogni categoria viritualmente potrà essere "genere" di un'altra, riprendiamo l'esempio fatto fino ad ora dove abbiamo visto il passaggio da "categoria animale" a "categoria gatto" a sua volta dalla categoria gatto si potrebbe passare alle varie specie, quindi categoria gatto siamese, poi da categoria gatto siamese si potrebbe passare a categoria gatto siamese che ha un determinato pelo, e così via..

Si legga genere per approfondire.

DA CANCELLARE

 

Le categorie di giudizio si costruiscono sulla base delle norme.

DA RISCRIVERE SULLA NUOVA DEFINIZIONE DI ETICA

[collegamento fra categoria e genere]

Categorie del non consapevole: etiche ed esperenziali basate sulla certezza.

Categorie della consapevolezza: oggetivamente valide, proveniente da uno studio scientifico e statistiche.

 

Cos'è una categoria? Le categorie sono un termine che si è incontrato a scuola durante le lezioni di filosofia, un concetto buttato in modo talmente astratto che forse quasi nessun studente ha mai compreso di cosa si tratti. Ma basta tirare in ballo un altro concetto il "giudizio" che le categorie diventano qualcosa di pratico. Qualcosa che tutti usiamo senza rendercene conto e che fino ad ora non avevamo dato un nome, dato che "ogni essere umano che abbia appreso l'etica e abbia conservato un ragionamento euristico tenderà a categorizzare, dato che categorizziamo ogni qualvolta giudichiamo,  un giudizio senza categorie nemmeno potrebbe esistere ed è per questo che categorie e giudizio sono due concetti strettamente correlati. Pregiudichiamo perchè abbiamo dei parametri, cioè cerchiamo di fare entrare quel giudizio in una categoria, ad esempio dei valori, bello o brutto, o una categoria etica giusto o sbagliato, o altre categorie più soggettive, ad esempio quella delle marche, quello è "griffato" inteso come buono, quello non è "griffato" inteso come cattivo.

Ogni giudizio quindi è un pregiudizio? Si, il concetto di pregiudizio confonde le persone, tende a far considerare il giudizio come qualcosa di "positivo" e il pregiudizio come qualcosa di "negativo" come se i due fossero scollegati e correlati alla volontà del soggetto. Mentre conviene considerare alcuni giudizi come più o meno influenzati dai giudizi analoghi precedenti, ma per ogni giudizio esistendo una categoria c'è una minima influenza (euristica della disponibilità).

L'esempio della compatibilità, abbiamo compreso come la compatibilità sia qualcosa che non ha nulla a che fare con un giudizio, ma sia un percorso, cioè la persona investe affinchè possa approfondire se ci sia sia "affinità" sia la possibilità di tollerare le eventuali "differenze", cosa che non si può validare con un banale giudizio. Ma quando una persona arriva a scegliere quella persona come target da amare, alla fine del percorso di validità, cosa sta facendo? La inserendo nella categoria delle persone da amare? No, perchè una categoria nasce come metodo euristico, tramite le categorie io posso giudicare velocemente, le categorie non sono solo un contenitore, sono un mezzo affinchè si possa giudicare, ma quando una persona non giudica, ma analizza studia approfondisce, dopo inserisce quel risultato in un contenitore psichico, mnemonico, che fa parte dell'organizzazione psichica. Da qui si comprende come la categorizzazione sia un mezzo euristico affinchè con poche variabili, analissi approssimative si possa giudicare e far rientrare quel giudizio nelle categorie pre-esistenti, ecco perchè ogni giudizio è un pregiudizio.

Cosa accade quando una persona smette di giudicare, che la conoscenza viene organizzata, non c'è il bisogno di giudicare per cercare una certezza su cui aggrapparsi, si può vivere ed esistere senza un giudizio continuo, ma in alcuni casi ricercando la validità in altri lasciando che sia così senza giudicare, durante la condivisione con qualcuno può capitare che esso dica o faccia qualcosa che non ha a che fare con la condivisione, perchè giudicare?

Categorie etiche.

Con uno studio approfondito il giudizio viene meno, sostituito da una organizzazione del risultato dell'analisi e dell'osservazione in base alla validità, e inserito in contenitori variabili, e correlabili alla consapevolezza e al costruttivismo. Cioè ogni persona può organizzare la realtà come vuole, costruendo i significati e le definizioni, quello che fa l'AB con il puzzle della consapevolezza, non è impore uno standard ma spingere le persone ad approfondire maggiormento e creare più contenitori concettuali e più accurati.

ultima modifica il: 28-12-2016 - 17:11:24
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