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Cos'è l'estetica?

A livello etimologico questo termine significa "percebile con i sensi". Il significato che invece ha preso nel linguaggio comune lo si potrebbe definire con questo gioco di parole ovvero "est" più "etica" ovvero "etica dell'esteriorità" che a sua volta si traduce nello studio di quelli che possono essere i fattori che sono alla base di ciò che viene percepito come bello dimostrando il desiderio di capire come funzioni mediamente la bellezza e la dinamica che vi è dietro.

Chiunque parli di estetica oggi fa riferimento a quello che crede o pensa essere fatto per piacere a quante più persone possibili (o comunque almeno di quelle persone a cui è orientato quel prodotto) cosa che diviene fattibile su piccola scala ma sempre meno su larga scala.

L'estetica che punta a fare i grandi numeri potrebbe rivelarsi efficace, pensiamo alla apple che assume dei designer con l'obbiettivo di poter piacere e vendere ad un numero enorme di persone.

Diventa illusoria quando invece pretendere di poter essere giudicata positivamente da qualunque essere vivente dandogli una connotazione universale, un po' come il soggetto che crede che se avesse il corpo in un determinato modo piacerebbe al mondo intero. 

Che ruolo ha l'estetica nell'ambito di tutti i giorni? Per alcune persone enorme in quanto sono alla continua ricerca di capire cosa sia bello per gli altri, quanto sono belli loro e quanto sono belli quando tentano di valorizzarsi.

 

La piacenza è l'esempio di come un soggetto lasciando perdere l'estetica punti ai feedback per capire a quante persone piace mediamente, questo perché l'AB ritiene che oltre il principio di salute sia praticamente impossibile tentare di capire la dinamica di bellezza e che sia meglio puntare alla logica di piacenza per avere qualcosa di più valido.

 

 Se una persona vi guarda e si interessa a voi senza che vi conosca è altamente probabile che ci sia un interesse sessuale:

"Ho sempre la sensazione che in qualunque rapporto, a qualsiasi livello, instauri con un uomo ci sia sempre un'attrazione sessuale da parte sua.
Oppure mi capita spesso di notare ragazzi/uomini che mi guardano e io mi sento subito a disagio, perché interpreto quei comportamenti sempre in modo sessuale.
Così inizio a fare delle fantasie e ripensarci in modo ossessivo, convinta che le loro intenzioni fossero quelle.

Ora io non sono una gnocca, neanche una appariscente... ma nemmeno una cessa, insomma.

A voi capita qualcosa del genere con l'altro sesso?"

ultima modifica il: 30-05-2017 - 16:36:25
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