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- Irreversibilità -
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"Puoi cambiare quasi tutto, ma non tutto"

Cos'è l'irreversibilità?

L'irreversibilità nella quotidianità non è un concetto diffuso, di solito le persone sono conscie del fatto che per alcune cose non c'è nulla che si posso fare per cambiare, ma non danno un nome a questo fenomeno.

L'irreversibilità non va confusa con "l'impossibilità di cambiare il passato" l'irreversibilità riguarda esclusivamente il futuro e cioè non avere alcuna possibilità di azione per cambiare determinati eventi.

Per comprendere la differenza fra quello che è irreversibile e quello che non lo è necessario introdurre il concetto di "persistenza della conseguenza".

Se ad esempio nel passato si perde una persona a cui si è legati, questo non è da considerarsi irreversibile perché in realtà la persistenza della conseguenza non è data solo dalla perdita ma dal fatto che la persona rimane ancora legata a quella persona, è possibile cambiare quello stato di "abbandono" e sofferenza generica cambiando quel legame.

Mentre se io ad esempio scelgo di mettere al mondo un figlio, questa è una situazione irreversibile, perché per l'intero corso della mia esistenza avrò il problema "figlio" da risolvere (problema non è negativo né positivo), qualche persona potrebbe lanciare delle provocazioni come "uccido mio figlio e termino il problema" ma non è così perché si innescherebbe il problema omicidio e neanche si può allontanare un figlio perché questo potrebbe cercarci al di fuori della nostra "intenzionalità".

Ci sono decisioni e scelte che creano delle conseguenze irreversibili e in quanto tali conviene che una persona sia conscia di questa irreversibilità.

Ma non tutta l'irreversibilità proviene dalle nostre decisioni o scelte alcune possono essere ereditate senza alcuna responsabilità come ad esempio una malattia ereditaria o un abuso in età infantile.

 

Premettendo che non serve a nulla piangere sul latte versato cosa fare di fronte all'irreversibilità?

In questo caso resilienza e ottimismo diventano due metodi convenienti, ma è necessaria un'elevato grado di consapevolezza perché nella maggior parte dei cosi come quello dell'abbandono di una persona, la persona vede l'irreversibilità solo perché non ha compreso come funziona la realtà e la propria psiche, quando non c'è alcuna irreversibilità.

Concludendo potrebbe dire che l'irreversibilità è un concetto che sostituisce parte di significato che ricade nel termine "impossibile",  per comprende che il cambiamento è possibile nella quasi totalità dei casi ma non tutti, chiamati appunti eventi che creano problemi irreversibili.

Per questo la prevenzione gioca un ruolo fondamentale affinché la persona riduca ancor di più i fenomeni irreversibili facendo rimanere solo quelli che esulano dalla sua responsabilità.

 

Prima di concludere conviene soffermarsi su un fenomeno particolare che riguarda le persone che hanno sviluppato una determinata sensibilità che è analogo al concetto di irreversibilità con l'unica differenza che non risiede né nel passato né nel futuro ma risiede nel presente.

Questo fenomeno lo potremmo paragonare a qualcosa di analogo all'intrusività, ovvero una persona non può fare a meno di non pensare a qualcosa che legge o ascolta, il famoso "non pensare ad un elefante rosa" se io ti dicessi questa frase tu non potresti fare a meno non di non pensare all'elefante rosa anche se io ho specificato di non farlo.

Questo fenomeno traslato ad una persona sensibile ci fa rendere conto che la persona non ha scelta di essere sensibile o meno di fronte a determinati eventi ma riguarda il fatto che la persona essendo sensibile se esposta a quell'evento in modo irreversibile inizierà l'escalation emotiva cportandola a provare emozioni che si ha intenzione di provare.

Queste persone cadono nello stesso errore di chi ritiene irreversibile ciò che in realtà non è irreversibile, infatti la loro sensibilità è "difetto" di personalità, è l'eccessiva sensibilità che gli impedisce di essere distaccati dalla realtà, una volta apportata una modifica di desensibilizzazione non c'è più quella irreversibilità che loro credono ci sia.

All'atto pratico la persona adotta uno stile evitante a livello interamente esistenziale cercando di scappare da qualsiasi cosa a cui è sensibile per evitare quella cascata di eventi, cioè preferisce scappare piuttosto che cambiare la propria sensibilità proprio perché la reputa irreversibile, cioè che a prescindere di fronte a quegli eventi ne rimarrebbe comunque impressionata.  (si legga impressionabilità per approfondire).

ultima modifica il: 17-10-2015 - 14:17:59
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