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- Ortoressia -
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Cos'è l'ortoressia?

 Si definisce ortoressico un soggetto che scarta un cibo che desidera e trova appetitoso, sulla base di credenze distorte e non valide, il soggetto non segue il metodo scientifico e deduce che un cibo è "dannoso" o che sia dannoso mangiarlo ad un certo orario senza che ciò che stia asserendo abbia validita.

L'ortoressico è colui che organizzando la sua dieta sulla base di credenze non valide eliminando quei cibi che ritiene non sani.

Attenzione quindi perché non può essere considerato ortoressico chi invece elimina dei cibi appetitosi ma che siano effettivamente un problema per la sua salute.

Esempio chi elimina le patatine confezionate industriali, chi elimina cibi raffinati o elimina alimenti ricchi di conservanti potenzialmente nocivi non può essere considerato ortoressico se non in casi estremi che verranno citati durante l'articolo.

L'ortoressico è guidato dalla percezione che ie fa nel modo in cui pensa di ottenere uno stile di vita e alimentare migliore quando in realtà lo peggiora.

L'ortoressico si distingue quindi per:

- errata percezione del pericolo, l'esempio più comune "i grassi fanno male", la percezione distorta del soggetto lo porta a vedere danni laddove non ci sono. Non solo, non comprende che sebbene qualcosa possa essere realmente dannosa (come alcuni conservanti) il danno non è immediato, non c'è la morte istantanea, ma sono elementi che possono facilitare l'insorgenza di patologie se assunti sul lungo periodo.;

- chiusura mentale e presunzione, il soggetto non ha pensieri validi, al più semiscientifici andando a vedere solo dimostrazioni (parziali e manipolabili) per autoconvincersi di essere dalla parte della ragione quando è solo un'illusione. Ad esempio un articolo evidenzia come assumere verdure possa far bene alla salute, da lì convincersi che le verdure siano il bene assoluto ed inserirle in ogni pasto pensando che quell'articolo giustifichi questa sua scelta ma non è così. Per non parlare di tutti le ubbie o conclusioni distorte su cui il soggetto si basa, come ad esempio credenze per nulla valide trasmesse dalla nonna.

 

L'ortoressico è tale perché smette di seguire la fame (tranne quando raggiunge livelli parossistici in cui sprofonda in un circolo di abbuffamento non lucido) per inseguire la sua visione alimentare nel mangiare il cibo "giusto" al momento "giusto" della giornata, ad esempio come la credenza che a pranzo vadano mangiati alcuni alimenti e a cena altri, arrivando ad un paradosso alimentare in cui il soggetto a volte finisce per mangiare perfino quando non ha fame, in Italia questo punto è talmente normale che diverse persone si impongono di mangiare ad orario di pranzo o cena perché "così si fa", indicando come la cultura italiana tanto decantata per essere ottima dal punto di vista alimentare in realtà non lo sia affatto se analizzata attentamente.

Gli errori più frequenti dell'ortoressico sono:

- non seguire il tempo in cui si ha fame pensando che ci siano degli orari specifici in cui mangiare;

- non seguire la voglia nel momento in cui si ha fame ma ciò che crede sia giusto mangiare.

 

Non si è ortoressici quando:

- si segue la fame, il soggetto mangia solo quando ha fame e ciò di cui ha voglia;

- si eliminano o limitano alimenti sulla base di credenze valide, ad esempio un soggetto che elimina un alimento iper calorico e ricco di conservanti o sostante dannosse, non è da considerarsi ortoressico, specialmente se sostituisce quell'alimento con qualcosa di altrettanto appetibile rimanendo sempre coerente con il punto sulla fame.

 

Il concetto di appetibilità e fame sono un punto cruciale per capire come mangiare e distinguere un soggetto ortoressico da uno non ortoressico.

 

 

 

 

L'ortoressia evolve prevalentemente in tre manifestazione comportamentali elencate per grado di pericolo:

- Ortoressia generica ( o leggera), la persona mangia tutto anche se mentalmente si fa un po' di paranoie, le credenze comunque sono poche e di scarsa rilevanza, tipo tanti dolci fanno male, oppure i grassi animali sono peggio dei vegetali, oppure i grasi saturi fanno male. Grossomodo il soggetto segue la fame senza che queste credenze incidano più di tanto a livello salutistico. Sono persone che ogni tanto fanno qualcosa, ma grossomodo ciò non incide;

 

 

- L'ortoressia limitativa, il soggetto continua a seguire lo stimolo della fame e l'unica cosa che fa è privarsi di specifici alimenti considerati dannosi. Il soggetto non si impone orari, segue la fame fino a quando questa casca su alimenti percepiti buoni e viene ignorata su quelli percepiti "cattivi";


- Ortoressia sostitutiva, come suggetti il termine stesso la persona si organizza un piano alimentare non seguendo la fame. La persona comincia a scegliere i cibi da mangiare e gli orari a cui farlo. Non è detto che il soggetto sostituica tutto il suo piano alimentare, ogni caso è diverso, ci sono persone che modificano solo una parte fino ad altre che modificano tutto. Questo avviene perché le credenze sono più radicate e complesse, la persona ha dei motivi che la spingono a fare queste modifiche perché ci crede. In sitntesi la persona inizia a definire degli schemi alimentari da seguire in modo sistematico apportando cambi significativi alla dieta (rispetto a quella che ci fosse seguendo la fame) con tutte le conseguenze a cui questo può portare.

 

Il vegano è da considearsi un ortoressico? Si se ignora lo stimolo della fame per specifiche voglie non riuscendo mai a sostituirle con qualcosa di altrettanto appetibile. La fame è il mezzo con cui il nostro corpo ci comunica cosa ci serve, fra micro e macronutrienti, non seguire questo meccanismo è un suicidio biologico. 

Il vegano è da considerarsi non ortoressico se riesce in qualche modo a "soddisfare" la sua fame, con tutti cibi vegani, senza mai ritrovarsi con la voglia di bistecca o frittata a cui deve resistere.

 

 

Un esempio comune di paradosso ortoressico

Uno dei paradossi più frequenti nell'ortoressico generico (per intenderci la nonna che guarda la televisione) è eliminare il sale e continuare a cucinare con fiumi d'olio. Sentendo alla televisione "il sale fa male" lo elimina pensando di star facendo qualcosa di positivo, finendo paradossalmente per compensare il sapore perso con fiumi d'olio. Qui oltre che evidenziare l'ortoressia "il sale fa male" si evidenzia come a volte questi soggetti facciano più danni alimentari invece che diminuirli.

 

 

 

Appunti:

- migliorare la fame

- i danni maggiore che subisce un ortoressico sono a livello di micro e macronutrienti, oltre che danneggiare la salute dello stomaco

ultima modifica il: 22-05-2019 - 19:58:49
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