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- Assolutismo -
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Se avessi poteres assoluto cambieresti il mondo? Le leggi? Come vanno le cose?
 
Cos'è l'assolutismo?
 
 

L'assolutismo evidenzia quell'errore in cui si finisce per credere che esista un unico modo di fare le cose, ne esista un migliore in assoluto e tutti gli altri siano inferiori o sbagliati.

Si legga rigidità per approfondire

 
BOZZA
Assolutismo, pone l'accento sul non rendersi conto che qualcosa va sempre contestualizzata, che la complessità cambia il significato di qualcosa che non ha un significato unico e assoluto
Universalismo, pensare che qualcosa sia valida per tutti, ad esempio la religione cristiana con i suoi dettami
 
DA RIVEDERE
 
A livello etimologico assoluto vuol dire che non ha limiti, in campo esistenziale l'assolutismo si riferisce ad una specifica forma di pensiero in cui le credenze del soggetto scadono nell'errore di focalizzarsi su un solo nesso causa effetto finendo per vanificarlo perché la realtà è data da un insieme di effetti che si interesecano e si influenzano a vicenda.
L'assolutismo consiste quindi nel prendere un nesso causa effetto che di per sé può essere anche valido e portarlo all'estremo pensando che in qualsiasi scenario quella sia la variabile importante.
Nel pensiero assolutistico non si comprende il concetto di influenza e di complessità, non si comprende il concetto di elementi circostanziali e che quindi un'effetto non può essere stabilito a prescindere, ma va visto in un'ottica di numerosi effetti e variabili che coesistono.
Un esempio di assolutismo è "se sei bello hai le donne se non sei bello non ce l'hai" regola costruita osservando quei casi in cui una persona bella riusciva meglio ad avere partner, non riuscendo ad estrapolare invece delle regole più elastiche e che spieghino meglio la realtà.
Una regola che non scade nell'errore assolutistico potrebbe essere "se possiedi un valore hai possibilità di attrarre e interessare qualcuno ma poi sono numerose le variabili in gioco, ogni persona agisce in modo differente verso ciò da cui è attratto e vanno considerati anche gli elementi che allo stesso tempo producono una repulsione".
 
Mentre la prima frase è assoluta, la seconda non lo è, anzi fa comprendere la complessità e la circostanzialità degli eventi.
 
Le persone assolutistiche potrebbero essere abbagliate dalla statistica, ad esempio se in discoteca vedono che effettivamente le persone belle ha statisticamente più successo prendono quella regola e la assolutizzano a tutto non rendendosi conto che un'iniziale analisi valida "in discoteca la bellezza è il valore che tende a contare di più per attrarre" non è più valida quando la si riporta all'esterno della discoteca con circostanze differenti, variabili differenti e ancora più complesse.
 
L'assolutismo si regge su due punti:
- il primo è la pseudoscienza, la visione assolutistica viene sorretta solo da dimostrazioni parziali o errate, mancando al soggetto una visione scientifica d'insieme che gli farebbe puntualmente cadere qualsiasi assolutismo;
- il secondo è il bisogno di assolutismo collegato al controllo o alla rappresentazione facile degli eventi, un assolutismo è rassicurante e porta ad una conoscenza rapida, senza dubbi o incertezze, viceversa senza assolutismi lo scenario diventa particolare, le variabili vanno conosciute e studiare, tutto diventa complesso e le regole in gioco cambiano a seconda della situazione.
 
 
 
 
Universo, universalizzare. Mettere tutto insieme
 
 
è così per tutti, non è generalizzazione questa?
 
 
 
Generalizzare, errore statistico in cui il soggetto non distingue la differenza fra ciò che è normale e frequente e ciò che invece è particolare. Se 6 uomini su 10 tradisocno, vuol dire che è normale per gli uomini tradire, non che tutti gli uomini tradiscono. Si generalizza perché tutto diventa più facile, tutto è meno complesso, non esiste il caso particolare ma la realtà ce la si rappresenta più facilmente, se è uomo è anche una persona che tradisce. Si generalizza per facilitare la rappresentazione, cioè è un'euristica mentale rapida;
 
Riduzionismo, focalizzarsi su poche variabili pensando che siano quelle importanti e che il resto non conti. Qual è la differenza con l'assolutismo? L'assolutismo si basa sull'acquisizione di regole che danno al soggetto il potere di agire o rappresentarsi la realtà in modo immediato, agire o pensare di conoscere sulla base delle regolette acquisite. Nel riduzionismo invece c'è l'atto intenzionale di scartare informazioni o variabili concentrandosi su "poche" ritenute importanti o fondamentali, per avere una comprensione meno complessa dello scenario, più facile anche rapida a cui arrivare. Il riduzionismo e semplificazione, differenze?
 
 
 
L'assolutismo si differenzia dal circostanzialismo, s
 
 

Si definisce assolutistico quel pensiero che nasce nel momento in cui il soggetto crede che una cosa sia valida per tutti.

 

ultima modifica il: 28-07-2019 - 10:56:02
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