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Cos'è la parafilia?

 

Si definisce parafilia qualsiasi attività sessuale devi da quella che può essere considerata come la dinamica di accoppiamento biologica ma che in qualche modo viene vissuta in modo egosintonico e sopratutto consensuale nei confronti di chi pratica sesso con noi.

Per comprendere il concetto di parafilia è necessario comprendere il concetto di perversione.

La maggior parte della popolazione è programmata biologicamente per l`accoppiamento genitale, l`uomo che desidera penetrare e la donna che desidera essere penetrata.

Ma l`attività sessuale che pratica l`uomo è vasta e variegata quindi quello che ad uno potrebbe piacere un`altro potrebbe considerarlo perverso.

Nella perversione trovano spazio le parafilie, dove il soggetto cerca soggetti consenzienti e simili a lui con cui praticare tali attività, ma trovano spazio anche le tanatofilie (termine coniato da me) in cui la carica erotica stessa del soggetto nasce dalla sopraffazione dell`altro, il piacere nasce dal non trovare qualcuno di consenziente, non trovare qualcuno che provi piacere o voglia praticare quell`attività.

Non è da considerarsi tanatofilia uno stupro quando il movente era la forte astinenza o una forte eccitazione che non si riesce a sfogare e non è nemmeno da considerarsi tanatofilia quel sesso disinteressato dove non si pensa minimamente all`altro ma si vive il sesso in modo egocentrico dove si pensa solo al proprio piacere e l`altro viene vissuto con un mezzo.

La tanatofilia nasce dalla precisa voglia di inseguire emozioni di dominio, di distruzione, provocando dolore e sopraffazione nell'altro ed é questo ad eccitare.

Per avere una visione chiara il sesso può essere riassunto in:

- sesso egocentrico, tipico della gioventù o di soggetti egocentrici anche da adulti, 

- sesso disperato, il soggetto arriva a fare cose solo perchè ne ha bisogno e non riesce altrimenti, esplode in comportamenti negativi perchè non ha altri modi

- sesso parafiliaco, il soggetto pratica il sesso cercando partner consenzienti e con le sue stesse perversioni

- sesso tanatofiliaco, il soggetto pratica il sesso cercando partner che in qualche modo devono essere allo scuro, non ci deve essere una preparazione, un essere consenzienti, anche se ciò che si ricerca potrebbe far soffrire. 

 

Il sesso tanatofiliaco presenta due aspetti complessi che necessitano di ulteriori approfondimenti:

- il primo punto è che proprio perchè l'essere umano ha diverse perversioni ci saranno soggetti vittime del tanatofiliaco che in realtà saranno profondamente eccitate e soddifatte da quella sua attività. Pensare che il tanatofiliaco in azione faccia sempre soffrire è un errore. Ogni volta che il tanatofiliaco agisce è come se si entrare in una roulette russa, dove ci sarà gente che soffrirà e gente che voleva proprio quello.

- il secondo punto è che il tanatofiliaco può in qualche modo lavorare sulla sua perversione e riuscire in qualche modo a spostarla verso un sesso parafiliaco. Trovando il modo di riuscire comunque a generare quella fantasia distruttiva senza però distruggere nulla.

Questo punto è altamente complesso, non sempre facile da realizzare, ma ogni soggetto razionale e prosociale è tenuto a ricercare questa strada proprio per evitare di finire in guai penali e altre conseguenze negative.

La difficoltá consiste proprio nel non riuscire più ad eccitarsi se si diviene consci che l'altro in realtà ne sta godendo, l'eccitazione nasce dalla paura, dal dominio, dal dolore, etc...

 

Un modo che i tanatofiliaci hanno trovato per praticare questa attività in modo funzionale è quella di ricercare soggetti con questa predisposizione senza mai però accordarsi su nulla, ma limitandosi a dare una parola di sicurezza cosi`che l`altro se non resiste più o non vuole ha il potere di fermare.

Questo dà modo al tanatofiliaco di generare paura, dominio in un soggetto che non è preparato, facendo tutto quello che vuole e sapendo di poterlo fare anche di fronte a qualsiasi reazione negativa perchè ciò che conta è la parola di sicurezza.

 

Questo metodo non è detto che funzioni per tutti ma è un esempio di come un tanatofiliaco abbia trovato il modo di godere e al tempo stesso annullare il suo potenziale erotico distruttivo.

Ci sono soggetti che godono nel far soffrire e soggetti che godono nel soffrire, questo è l'incastro che funziona facilmente per un parafiliaco con queste perversioni ma su cui è necessario maggiore lavoro per un tanatofiliaco.

 

Il parafiliaco non è esente da rischi, in quanto se non trova partner potrebbe esplodere in comportamenti distruttivi in fase di sesso disperato.

 

Il tanatofiliaco a sua volta si puó distinguere in parafiliaco in conflitto con se stesso e la sofferenza data dall'insoddisfazione e dalla paura di poter fare del male a qualcuno e parafiliaco disinibito che non si fa alcuno scrupolo e agisce.

 

Che un soggetto sia parafiliaco o tanatofiliaco, ha solo la strada del dialogo con il partner per cercare di trovare un modo per far funzionare le proprio perversioni senza arrecare danno o rimanere insoddisfatto.

 

La tanatofilia può essere analizzata per gravità di impatto, un soggetto che ha il desiderio di uccidere è nettamente differente dal soggetto che ha voglia di far piangere o dal soggetto che vuole infliggere qualche livido, etc...

 

In tutto questo che ruolo gioca il feticismo? Il termine feticismo è solo un termine utile a descrivere l'oggetto reale che costituisce il particolare che fa esplodere l'eccitazione.

Il sesso ha una componente fisica e una psicologica, queste due componenti si mischiano ma comunque possono essere analizzate anche separatamente.

Ad esempio il feticista dei piedi avrà diversi motivi psicologici, ma in ogni caso l'oggetto è il piede.

Oppure l'uomo che desidera che la sua donna vada con altri avrà qualche particolare aggancio fisico, ad esempio gli piace vedere in particolar modo la vagina della propria donna dilatata da un altro o gli piace avere una foto o un video.

Il concetto di feticismo evidenzia un lato fisico particolare che sviluppa l'eccitazione, a volte è facilmente definibile a volte meno, ma c'è quasi sempre.

 

DA RIVEDERE

Per poter comprendere la parafilia è necessario specifica cosa sia l'accoppiamento biologico e per farlo possiamo citare il mondo animale. Nel mondo animale, quando non vi è l'intervento dell'uomo, l'accoppiamento avviene tramite un iter di selezione dove l'esemplare migliore (per bellezza estetica, forza fisica, etc..) arriva ad accoppiarsi, compiendo un atto sessuale in cui gli organi sessuali entrano in contatto fra loro, solitamente per pochi secondi, dove l'uomo eiacula nella femmina e va via.

Nell'essere umano questo scenario si trasla tramite la dinamica di innamoramento dove i soggetti tramite la bellezza (esteriore, interiore, etc..) si innamorano, si attraggono e arrivano al desiderio di unirsi sessualmente. 

Ci piace qualcuno fisicamente perché la sua bellezza è un indicatore del suo stato di salute, le dinamiche di selezione biologiche vengono in questo modo rispettate. Quando una donna è attratta dall'uomo vigoroso o dall'uomo intelligente comunque sta compiendo, che se ne accorga o meno, una selezione.

Ma nell'essere umano questa modalità non viene sempre rispettata, siamo esseri complessi e la nostra coscienza è in grado di alterare in modo significativo questo meccanismo biologico, producendo comportamenti variegati.

La parafilia è quindi una manifestazione di sessualità diversa, diversità che va analizzata su due macro categorie:

- dinamica di eccitazione, dove il soggetto si eccita ed è attratto da qualcosa che non segue una dinamica biologica di selezione e attrazione verso l'alfa, sia esso fisico, caratteriale, di status, etc..;

dinamica di accoppiamento, dove il soggetto è spinto a sfregare ed usare il suo organo genitale su qualcosa di differente dell'organo genitale dell'altro. Per intenderci il sesso orale è da considerarsi parafiliaco. Anche la tempistica cambia, l'uomo è in grado di ritardare l'orgasmo e la donna di provare orgasmi multipli e non cessare mai l'attività sessuale.

 

Affinché si tratti di parafilia è sufficiente che ci sia una sola di queste due componenti, suggerendoci fin da ora quanto sia complesso il fenomeno, in quanto esistono dinamiche di parafilia parziale in cui muta l'eccitazione ma rimane l'accoppiamento classico e così via.

 

Arrivati a questo punto è necessario fare un distinguo in quanto un uomo potrebbe dire "ma se sono attratto in particolar modo da i seni di una donna sono parafiliaco?" la risposta è no, per due motivi. Il primo è che il soggetto ha detto in particolare, quindi vuol dire che comunque il resto conta, il secondo è perché i seni sono uno dei migliori indicatori dello stato di salute biologico della donna. Glutei e seno sono le prime cose che un uomo guarda proprio perché è in essi che sta il maggior indice di salute.

Diviene parafilia nel momento in cui per il soggetto conta solo quello, come se il corpo non ci fosse più, come se il corpo non facesse più parte dell'equazione, perdendo anche il senso di indice di salute, dove ad esempio l'uomo ricerca solo un seno enorme e se lo trova si eccita. 

Oppure una donna che cerca un uomo che la faccia sentire sicura, che la faccias entire bene è parafilia? No, fa parte della dinamica di selezione di quello che si pensa essere il partner migliore per sé e per la propria prole.

Comprendere la parafilia da un punto di vista dell'eccitazione non è sempre facile, perché è necessario scavare per cercare di capire quale sia il movente di tale eccitazione.

Mentre è più facile capire la parafilia dal punto di vista dell'esecuzione in quanto qualsiasi rapporto non si consumi fra i due organi genitali è da considerare parafiliaco, un uomo che lecca la vagina di una donna sta compiendo un atto parafiliaco.

 

 

Una delle parafilie più comuni è quella del feticismo dove il soggetto prova eccitazione per una singola parte del corpo o oggetto e si concentra totalmente su di esso.

Il feticismo per essere definito tale deve essere sufficiente sia come mezzo di eccitazione che di soddisfazione del desiderio, cioè ad esempio si può definire feticista dei piedi un soggetto che a prescindere della fisicità di chi ha di fronte sarebbe in grado di eccitarsi con i piedi e consumare il suo intero rapporto su di essi.

Numerose persone usano impropriamente questo termine per definire un "plus", per riprendere l'esempio di prima un soggetto che fra le tante cose poi si concentra sul seno non è da considerare un feticista. Il feticista del seno è colui che a prescindere del corpo della donna, di tutto il resto, sarebbe in grado di eccitarsi e concentrarsi solo su di esso.

Arrivati a questo punto appare evidente che l'essere umano possa considerarsi un essere parafiliaco, nel senso, che ogni soggetto ha qualche parafilia, o nella condizione di eccitazione o nella condizione dell'atto. Alcune parafilie sono diventate talmente comuni che nessuno si sorprende, anzi ci si aspetta che ci siano, come il sesso orale, il sesso anale, il sesso con il seno, il vestirsi in un certo modo, l'essere un po' violenti, praticare dinamiche come quelle BDSM, etc...

 

Le parafilie ci ricordano che c'è tutto un mondo, anche largamente accettato, di fantasie eccitatorie oltre una sessualità classica.

Ogni persona tenderà a vivere queste parafilie in modo diverso, ma è innegabile che alcune di queste abbiano una componente antisociale, spingano il soggetto a comportamenti che danneggiano la società, parafilie che potremmo definire negative.

A questo punto è necessario rendersi conto che le parafilie possono assumere una connotazione negativa, antisociale.

Pensiamo a:

- pedofilia, il soggetto è eccitato da soggetti non ancora maturi sessualmente violando totalmente la dinamica biologica;

- eccitazione per lo stupro, il soggetto è eccitato dalla violenza che lo stupro esercita su chi lo subisce;

- eccitazione per l'uccisione o la tortura.

 

Le parafilie quindi conviene distinguerle per quelle che ricercano il consenso, che non provocano danni e vengono vissute nella intimità e quelle socialmente pericolose che non ricercano il consenso e possono provocare danni in quanto la sessualità è una pulsione potente.

 

 

 

 La parafilia quando può diventare un disturbo? In tre casi:

- il soggetto non ha altri canali di eccitazione oltre quello parafiliaco, necessita costantamente della parafilia e vive questa situazione con sofferenza;

- il soggetto si rende conto che le sue pulsioni sono distruttive e vive questo come un conflitto interno;

- il soggetto non accetta queste sue parafilie, le vive con conflitto e non riesce a trovare il corraggio o il modo di soddisfarle con persone consenzienti o con le sue stesse parafilie. 

 

 

Come vivere al meglio le proprie parafilie? 

Eliminado tutti i condizionamenti e le ubbie ricevute sulla sessualità, scoprire ciò che eccita e riconoscere le proprie parafilie, conoscerle a fondo, studiarle vedendo come gli altri l'hanno vissute e praticate, cercare persone consenzienti con cui condividerla, scoprile, viverle. 

Questo vale per tutto, anche per i casi più estremi come la pedofilia, ad esempio il pedofilo potrebbe cercarsi un partner che abbia un corpo che assomigli a qualcuno in età prepuberale, confessargli questa fantasia in modo che sappia come vestirsi, come "recitare" la parte del bambino e lasciare che questa componente prettamente distruttiva trovi invece uno sfogo positivo, in un partner consenziente che accetti e apprezzi, senza la necessità di reprimersi a vita.

Per ogni uomo che ha la voglia di stuprare c'è una donna che ha la fantasia di essere stuprata e organizzandosi, si può fare in modo che anche questa cosa più scabrosa diventi fonte di piacere per entrambi, sia chi fa, sia chi subisce.

Non arrendetevi, c'è la persona con cui potrete fare di questa parafilia un plus e non un malus alla vostra qualità di vita, senza che nessuno ci rimetta ma tutti ne abbiano da guadagnare.

 

Come vivere al meglio la sessualità con il partner? 

Ricordando che anche lui probabilmente possiede e che possono essere sfruttate per migliorare la sua sessualità, la sessualità di coppia. Non dare per scontato che ciò che ci accende accenda anche l'altro, solo conoscendole e ricordandone l'importanza potrai migliorare la sessualità nella coppia.

 

Qual è la differenza fra parafilia e perversione? La perversione giudica la sessualità del soggetto in base alla normalità culturalmente riconosciuta, la parafilia invece giudica le differenze su base biologica e su come è costruita la nostra sessualità da un punto di vista pulsionale e come può deviare.

 

Esempio di parafilia che ci fanno capire quanto possa deviare la sessualità umana:

- coprofilia

- necrofilia

 

 

ultima modifica il: 05-05-2020 - 23:38:08
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