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- Nichilismo -
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Cos'è il nichilismo?

Una definizione univoca di nichilismo non esiste, il tentativo di questo articolo è di dare un significato utile e che rispecchi grossomodo la visione contemporanea di questo termine.

Per comprendere il nichilismo è necessario comprendere il concetto di etica/morale e di omologazione. Si parla di etica per intendere la visione che un soggetto ha riguardo a ciò che farebbe bene alla società in cui vive e ciò che farebbe male, si parla di morale per definire la visione di giusto e sbagliato del soggetto (Come si fanno le cose) e si parla di omologazione per intendere il fenomeno per cui un individuo tende a formarsi secondo la visione culturale che lo circonda, quindi mentre cresce si omologa (in modo più o meno spontaneo) con la società che lo circonda.

Secondo il nichilismo quando un gruppo di persone manifesta una visione di giusto comune (ammettendo che non vi siano stati errori da chi l'ha analizzata statisticamente e abbia scambiato qualcosa di marginale per diffuso) questo è frutto dell'omologazione o casualità (cioè dove un'insieme di persone si ritrovano a manifestare la stessa visione), questa quindi non va presa come testimonianza di qualcosa di giusto assoluto o come prova che quella è la visione giusta, valida e vera ma è solo una visione condivisa di un gruppo e nient'altro. 

Le persone che vivono in questi gruppi dove hanno una visione morale ed etica condivisa tendono a vedere la loro visione come assoluta, vera e giusta proprio perché condivisa da quelli che il soggetto definisce come "tutti".

Come a dire "tutti la pensiamo così, tutti viviamo così, quindi questo è il modo migliore di vivere, l'unico". Non solo, solitamente in queste visione assolutizzate c'è anche, per assurdo, una visione di valori condivisi, pensando che tutti devano trovare piacevole qualcosa, debbano inseguirla e pensando che sia sbagliato per gli altri non farlo. 

Il nichilismo altro non è che una corrente di pensiero che tenta di mettere in discussione tutte queste persone e le loro convinzioni, ricordandole che non c'è nulla di assoluto.

 

Il nichilismo esattamente cosa va a sciogliere? Tre elementi:

- le norme assolustiche, il soggetto si rende conto che le norme sono relative ad un gruppo, può uscire da quel gruppo per andare in un altro gruppo con norme differenti e più consone;

- valori assolutistici, il soggetto risveglia la sua sinderesi e può trovare e inseguire obiettivi senza che debba necessariamente inseguire quelli che gli sono stati inculcati o omologati dalla società;

- regole morali, non è detto che le cose si fanno necessariamente o solo nel mondo in cui gli altri gli hanno detto.

 

Il nichilismo è solo un punto di partenza, un modo di risvegliare lo scetticismo per andare oltre le convinzioni etiche assolutistiche, per andare contro l'ubbia che annebbia le menti, sopratutto quando queste sono basate sul "tutti la vedono così quindi è giusto così". Quindi il nichilista è colui che annulla qualsiasi visione partorita a livello culturale e percepita come universalmente vera.

Il nichilismo può evolvere in due modi:

- nichilismo scientifico, il soggetto si rende conto che le uniche risposte valide sulla realtà le abbiamo dalla scienza, facendo convogliare il nichilismo in scetticismo per ricercare al massimo un'etica soggettiva o oggettiva ;

- nichilismo assoluto, il soggetto rifiuta anche la validità scientifica, tutto quello che è detto e fatto dall'uomo può essere errato, finendo probabilmente per vivere una vita solipsista o istintiva.

Il nichilismo per estensione afferma che "anche se una cosa è sempre stata fatta così non vuol dire che sia giusta o che sia la migliore possibile, si possono trovare strade alternative migliori".

Il nichilismo sorge quasi spontaneamente nel momento in cui si viaggia, si vedono culture diverse e ci si rende conto che esistono campane differenti da quelle che si sono ascoltate per anni.

Un esempio di frase smontata dal nichilismo è "senza il valore della famiglia la società crolla" oppure "senza i valori di un tempo tutto andrà peggio, la società andrà allo sbando".

C'è anche da dire che se la visione morale di un gruppo, se la cultura sviluppata in luogo esiste è perché oscilla fra l'utile e necessario, fa parte delle fondamenta stessa del funzionamento della società in quel luogo, ma un conto è riconoscerne l'utilità e un conto è legittimarne la validità.

Il nichilista razionale è in grado di comprendere questa visione, capire che qualcosa che esiste anche se è illusorio comunque può essere utile.

La società odierna si potrebbe definire come una società che facilita il nichilismo irrazionale in quanto una visione etica largamente condivisa inizia a non esserci più, la frammentazione e la conoscenza di questa frammentazione pone già una visione più critica, dove il diverso inizia ad essere visto come alternativa e non come "la fine" però al tempo stesso le persone non hanno una base logica per fare deduzioni valide e il nichilismo tende a portarli a conclusioni irrazionali.

Il nichilismo evidenzia come sia necessario partire dall'analisi di un gruppo, vedere qual è la percezione dei valori, rendersi conto che può essere frutto di un'omologazione e poi andare a scoprire realmente, tramite il metodo scientifico, quale siano le possibili strade etiche, comprese le alternative, che funzionano per quel gruppo di persone, a prescindere di quali sono i valori.

L'esempio della droga, immaginiamo un gruppo di persone che ha come pensiero di giusto etico come quello di non drogarsi, ma questo proibizionismo è disfunzionale perché alimenta attività mafiose che danneggiano quel gruppo di persone stesse, un nichilista proprio perché è scettico sa che quella visione non è valida e conviene seguire altre strade sia etiche che morali. 

Il nichilista può essere costruttivo nel suo scetticismo, parte dall'analisi della morale condivisa di un luogo e se questa è valida la conferma ricordando che comunque non è l'unica possibile, nel caso questa non fosse valida la contesta spingendo per l'abbattimento di questa e per la sostituzione con qualcosa di più valido.

Il politico, se vuole davvero migliorare le cose, è una figura nichilista che dalla sua analisidella situazione tenta di andare oltre la morale condivisa e dalla cultura per apportare cambiamenti migliorativi.

Viceversa si parla di nullismo quando il nichilismo è portato all'estremo, il soggetto proprio perché pensa che non ci sia nulla di universale precipita in credenze distorte come "niente ha più senso" perdendo completamente di vista concetti quali adattamento e integrazione sociale, finendo per inseguire un modello esistenzia che lo renderà un disadattato perché dimentica che comunque è necessaria fare una scelta etica e culturale per integrarsi in specifici gruppi.

Disfattismo, soggetto che si limita a criticare senza fornire alternative.

Pagina di disambiguazione pessimismo.

 

Il nichilismo non produce necessariamente un percorso di cambiamento e di crescita, si legga trascendenza per approfondire.

 

Il nichilismo razionale solitamente porta sempre alla stessa conclusione "non serve a nulla seguire dei dettami condivisi pensando che siano giusti o veri, ciò che conta è pensare al proprio benessere e costruirselo sulla base dei fatti, su chi si è, senza farsi intortare dagli altri".

Il nichilismo irrazionale invece solitamente porta alla conclusione "la vita è inutile, non c'è una direzione, nulla ha senso, che serve investire se non si sa cosa è giusto o sbagliato? Se si può sbagliare? Se ognuno vive a modo suo? Tanto vale andare a caso o arrendersi!".

 

L'opposto del disfattismo lo troviamo nel progressismo, che è all'esatto opposto concettuale dove invece di distruggere basta si punta a migliorare ciò che già c'è.

 

In conclusione un nichilista può distruggere per costruirsi qualcosa di meglio o può distruggerne per rimanere senza nulla e vivere paradossalmente peggio. 

 

Vita nichilista, vita solipsista, vita istintiva, vita presuntuosa. 

I quattro modi di vivere la vita. 

 

Esempio pratico di nichilismo

Chi è nato dopo gli anni 80 avrà avuto modo di distruggere facilmente i valori ereditati dalla religione cristiana, trovandone delle incoerenze, il non essere al passo dei tempi etc... quella distruzione di un valore che non si riconosce o non si sente proprio, anche se socialmente diffuso è il nichilismo.

Poi sta al soggetto rimanere con un valore di meno o trovarsene di nuovi.

 

 

Il buon nichilismo

Il nichilismo buono è ciò che porta un soggetto a sviluppare una visione della realtà funzionale, libera da tutto ciò che gli è stato dato da fuori e che è distorto, ha una visione morale funzionale, ha una visione sinderetica, comprende il concetto di relativismo delle norme in base al gruppo e sopratutto sviluppa una propria visione etica, cercando di distinguere e al tempo stesso capire la differenza che c'è fra fare il proprio bene e il bene della collettività.
Non solo, il buon nichilista in tutto questo conserva la legge, rispettandola e al limite battendosi per migliorarla con il voto e con proteste legali.

ultima modifica il: 14-06-2020 - 15:57:02
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