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Cos'è la lena?

(aggiungere collegamento con impegno

la grinta è una delle motivazioni più comuni che si possono usare nella lena

usare la rabbia verso qualcosa per motivarsi, la stizza per distruggere, vendicarsi, cambiare, 

pensare alla sofferenza che si sta provando come qualcosa che sparirà immediatamente finita l'opera, questa la rende meno pesante e dal minore potere conflittuale)

Per capire cos'è la lena è necessario avere chiaro in mente il concetto di motivazione e di come questo motore all'azione nasca da desideri e bisogni, cioè dal raggiungimento del piacere o dall'allontamento del dispiacere.

Si parla di lena nel momento in cui il soggetto si rende conto che l'obbiettivo che si è posto non ha alcun desiderio o bisogno attivo che riesca a motivarlo e che l'unico modo che ha per mantenere il motore attivo è che sia lui per primo a fare in modo che mentalmente avverta un bisogno o un desiderio almento provvisorio per continuare ad agire.

L'esempio classico di lena positivo è quello dell'autopremio con pensieri come "se oggi farai questa attività questa sera ti farai un regalo e ti potrai comprare quello che desideri" cioè il soggetto si motiva dandosi dei premi.

L'esempio classico di lena negativo è quello del "fallimento sociale" dove la persona inizia a pensare a cosa penserà la gente di lui se non lo facesse o se si fermasse e così crea un bisogno all'azione per evitare il giudizio esterno.

La lena la si può immaginare come un asino che da solo si mette o la carota davanti la bocca per continuare a camminare o si autobastona per continuare a camminare.

Il limite principale della lena è che richiede un continuo lavoro attivo perché questo metodo è limitato nel tempo, sopratutto perché potrebbero sorgere dei pensieri automatici che remano contro il soggetto ad esempio da una parte la persona tenta di fare pensieri motivanti che creino desideri o bisogni, ma dall'altra parte la stessa percezione del soggetto rema contro con pensieri "ma chi te lo fare" o "tanto non serve a nulla".

Questo ci fa capire che la lena difficilmente resiste sul lungo periodo ma può essere efficace per contrastare invece i cali momentanei dati dalla demotivazione.

Parlando in termini tecnici la lena si presenta in due scenari:

- abulia, il soggetto manca completamente di motivazione;

- pigrizia, il soggetto non ha sufficientemente motivazione.

La lena serve a colmare il gap ed arrivare ad una motivazione sufficiente.

 

Qualcuno a questo punto potrebbe chiedersi "perché la lena è provvisoria? Perché se una persona non si immagina lo scenario di "gli altri mi disapproveranno" poi questa non resta motivata in modo perenne?

La risposta è nella personalità e nei pensieri automatici, quando una persona è motivata dal bisogno vuol dire che quel bisogno è una costante della sua esistenza e scatta in modo automatico e scontato. Per una persona succube del giudizio altrui sarà praticamente scontato che percepirà costantemente il bisogno di fare per il giudizio deglia altri e questo la motiverà costantemente grossomodo, quando una persona però non fa questo passaggio in modo immediato ma presenta una sensibilità al giudizio per poter avvertire il bisogno è necessario che ci vada a pensare, pensieri che non sono frutto della sua personalità e che solo andando a tenerli costantemente attivi si può produrre questa motivazione "artificiale" che è la lena.

La lena è un aiuto anche nel fenomeno della grinta, dove il soggetto aumenta la motivazione per superare l'inibizione e il conflitto interno.

 

 

 

L'esempio di lena positiva, è la sfida con se stessi, oppure aggiungersi un premio ad esempio, se raggiungerò l'obbiettivo mi concederò una vancanza.

 

  

La lena sfruttando l'essere tirchi:

"L'unica cosa che me ne fa uscire se pure di poco, è andare in palestra. Da bravo tirchio che sono, sapere che ho pagato l'abbonamento è di poco più forte della pigrizia"

La persona paga qualcosa così poi è costretto ad andare per non sentirsi in colpa nell'aver sprecato soldi.

  

 

Un altro esempio di lena:

"non avevo mai usato agende ma siccome quella mi piaceva particolarmente ( mi dispiaceva lasciarla nel cassetto) mi sono costretta ad usarla e così mi è venuta un'idea che mi ha aiutata molto in questo anno a vivere meno alla giornata. Si tratta di una specie di sfida con me stessa, ho ideato uno schemino che si suddivide in questo modo:
miglioramento sociale/relazionale,
miglioramento lavorativo/economico,
miglioramento salute/fisico,
miglioramento "culturale"
Ogni cosa che mi prefisso di fare durante il mese rientra in una di queste categorie. Ad esempio il proposito di uscire con una nuova persona rientra nel miglioramento sociale/relazionale, il proposito di fare un colloquio di lavoro rientra nel miglioramento lavorativo/economico, il proposito di leggere almeno due libri al mese rientra nel miglioramento culturale ecc
alla fine di ogni mese assegno un punteggio ad ognuna di queste categorie in base a ciò che sono riuscita a fare.
Alla fine dell'anno faccio il calcolo di tutto e se raggiungo il punteggio che mi ero prefissa mi faccio un regalo consistente (che so un viaggio o un nuovo computer) per natale, altrimenti non me lo faccio. Questanno non sono riuscita a raggiungere il punteggio che mi ero prefissata dunque niente regalo, spero ciò mi incentiverà per fare del meglio l'anno prossimo, però comunque come ho già detto questo metodo mi ha aiutata ed incentivata molto a fare di più di quello che avrei fatto di norma.
Se avete intenzione di provare a fare qualcosa del genere poi fatemi sapere."

ultima modifica il: 29-10-2017 - 13:53:33
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