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Cos'è l'apertura?

SI legga chiusura.

(la curiosità è un indicatore di apertura mentale)

Arrichirsi, informarsi, non guardare solo a ciò che si sa già e i modi deduttivi, ma orientarsi all'esterno ascoltando altre fonti.

la mente è come un paracadute funziona solo se si apre. Questa frase di Einstein in questo modo acquisisce significato invece di essere solo una frase ad effetto, evidenziando come sia necessario guardare al di fuori per capire la realtà e non solo dentro fra preconcetti, stereotipi, credenze, etc...

L'apertura è tale se il soggetto ha le basi scientifichie, una consapevolezza e sopratutto non ha una mente piena di risposte, a volte nemmeno valide.

 

L'apertura mentale viene definita comunemente come "pensari fuori dalla scatola", cosa vuol dire esattamente questa locuzione? Che il soggetto proprio perché sa di non sapere tutto o che qualcosa che sa potrebbe essere distorta, invece di cercare all'infinito la risposta dentro di sé fra le regole e credenze che già conosce apre la mente, apre la scatola e inizia a pensare a cose che non aveva mai considerato prima, vaga verso nuove possibilità e nel caso le va direttamente a studiare". La metafora intende dipingere la nostra mente come se fosse una scatola, tutto quello che è dentro la scatola è ciò che sappiamo al momento, quello fuori la scatola è ciò che ancora non sappiamo o abbiamo considerato. Il soggetto chiuso mentalmente guarda all'infinito dentro la scatola, quello aperto invece tende a guardare da subito anche fuori, specialmente se dopo una rapida occhiata dentro la scatola non ha trovato risposte soddisfacenti.

DA RIVEDERE

Si definisce aperta una personalità non chiusa, ovvero priva di convinzioni ma che continua a guardare la realtà in attesa di dimostrazioni contrarie e falsificazioni a ciò che crede, pronta a mettere in discussione le sue opinioni o asserzioni.

Una persona aperta è quella che, con velocità diverse, riesce a rendersi conto guardandosi intorno e le conseguenze delle sue azioni che ci sono errori in ciò che pensa o ha fatto.

La persona chiusa viceversa è talmente convinta che non guarda nemmeno alle falsicazioni e dimostrazioni esterne che è in errore, è rinchiusa nella sua visione delle cose.

L'apertura mentale produce un fenomeno inevitabile, cioè il soggetto proprio perché è aperto tenderà nel tempo a cambiare e migliorarsi, arriverà con gli anni (A velocità differenti) a comprendere il mondo, ad averne una visione saggia e valida (anche se alcune convinzioni e una porzione di chiusura potrebbero rimanere).

Ecco perché si usa la locuzione "sei una persona aperta di mente" per indicare quelle persone che comprendono la realtà e riescono facilmente a comprendere gli altri senza cadere in errore, proprio perché sono persone che per questa loro caratteristica crescono e sono cresciute abbastanza senza che le loro convinzioni li abbiano lasciato in una dimensione statica e distorta.

BOZZA

dualismo apertura/accoglienza. L'apertura è della mente, l'accoglienza è nei rapporti.

apertura per intendere una persona che contempla le varie sfumature senza ricadere nella fallacia dicotomica;

apertura per intendere una persona che non ha una visione morale accentuata, più elastica e alla buona, una persona che per questa visione elastica e tendente all'amore non ha problemi nell'accettare il diverso ed accettare anche un'era moderna in continuo cambiamento;

apertura per intendere una persona che non ha una visione assolutistica;

apertura per intendere uan persona che non è intransigente, pensa a sé e non da fastidio alle altre persone;

apertura per intendere il fenomeno in cui le persone tendono a conservare la visione sul fatto che ciò che non conoscono non è tutta la realtà, ci sono altre possibilità che esistono anche se non l'hanno ancora individuate.

apertura per intendere il fenomeno della trasparenza.

 

 

L'AB sceglie di ridefinire sulla base del quinto significato, si legga chiusura per approfondire.

FINO A QUI

Con l'apertura l'AB si riferisce a due fenomeni:

- Apertura emotiva, riguarda l'argomento emozioni in cui la persona tende a comunicarle nei confronti di chi gliele fa provare

- Apertura mentale, riguarda il come la persona affronterà i cambiamenti e il suo percorso di crescita personale.

[da non confondersi con affabilità] 

Apertura nella quotidianità è un termine generico, le persone guardano all'apertura in senso unico come a dire "io comunico tutto ad una persona sia ciò che è emotivo e ciò che non lo è".

Essendo questo un fenomeno complicato l'AB per comodità e chiarezza ha diviso i due fenomeni, rilegando all'apertura solo la componente emotiva, e invece facendo confluire nel concetto di "trasparenza" la comunicazione di tutti quei contenuti non emotivi.

Per apertura emotiva si intende comunicare alle persone che ci hanno fatto provare un'emozione condividerla.

Questo cosa vuol dire? Vuol dire che ogni emozione che proviamo semplice o complicata che sia, la possiamo comunicare a qualcuno, comunicandola gli trasmettiamo quello che noi stesso abbiamo provato, e come vedremo più avanti questa comunicazione porta a diversi vantaggi a livello esistenziale.

"Qualsiasi emozione provi puoi comunicarla a qualcuno, non conta il contesto del pensiero, questo entrerà nel racconto ma solo per comunicare in modo efficace cosa si stava provando".

Il contenuto del pensiero che avevamo quando provavamo l'emozione lo comunichiamo no per trasparenza o altro ma perchéserve soltanto a ricostruire l'emozione anche nella mente di chi ascolta.

Alcune persone hanno difficoltà a comprendere questo nuovo concetto di emozioni, per loro le emozioni sono solo i grandi "big" come tristezza, gioia, rabbia, quindi per loro apertura emotiva significa dire "sono triste" "sono arrabbiato" "sono eccitato" etc..

Apertura emotiva è tutt altro, apertura emotiva è raccontare diversi dettagli, come il pensiero che avevamo in quel momento, l'evento che l'ha scatenato, vari dettagli, le nostre sensazione, fare degli esempi, fare dei paralleli, il tutto con l'obbiettivo di trasmettere l'emozione, farla provare per quanto possibile anche all'altro.

 

Prima di continuare è necessario specificare che l'apertura è qualcosa non può esistere sempre, non è qualcosa che si può fare sempre e con tutto, anzi è una cosa che si può sare solo in un rapporto autentico.

Per l'AB senza apertura emotiva non è possibile parlare di rapporto autentico ma sarà un rapporto in cui mancherà qualcosa.

Sappiamo che ogni pensiero umano contiene un'emozione quindi ogni volta che stiamo con una persona potremmo comunicare qualcosa, sarebbe un continuo di apertura, è accettabile come stato?

 

Il problema consiste nell'obbiettivo che una persona si prefigge, se l'obbiettivo è la felicità, qualsiasi gioia aggiuntiva si può ottenere perché rifiutarla? Un po' come chi va ad uno spettacolo comico e si lamenta che lo hanno fatto solo ridere per più di un'ora, oppure chi si è mai lamentato di una persona che "sorride di continuo"?

L'apertura è solo un modo di aumentare la gioia nel rapporto, se entrambe le persone sono in grado di godere della gioia condivisa quale sarebbe il problema anche se la persona avesse una continua comunicazione emotiva?

Si pensi alla collaborazione, due persone che collaborano e provano emozioni positive, sono contente di avere al fianco una persona compatibile e quindi nel mentre provano questa emozione, mentre sono contenti di stare con questa persona, glielo comunicano, ogni volta che capita loro di pensarci o di provarlo.

Questo allunga i tempi del rapporto, perché se il nostro obbiettivo era fare qualcosa e questo qualcosa richiede un'ora di tempo se nel frattempo ci mettiamo anche a comunicare ciò che proviamo il tempo totale aumenta. Ma chi ha fretta? Ci sono forse scadenze da rispettare? Scopriamo che la mancanza di apertura comincia ad essere un indicatore di qualcosa, forse l'obbiettivo non è stare "bene" con quella persona, forse la persona è talmente schiava di un'etica ricevuta che non ce la fa ad assaporarsi questa cosa e la vede come una perdita di tempo, sta di fatto che l'apertura è semplicemente una fonte di gioia aggiunta che ha anche dei vantaggi a livello comportamentale della coppia, perché essendo aperti l'altro partner riceve dei feedback che lo aiutano a capire quale comportamento gradisce l'altro e quale gradisce meno o non gradisce.

L'apertura emotiva rappresenta quindi un plus e un modo di aumentare la qualità esistenziale del rapporto aiutando l'altro a comprendere quale comportamento utilizzare.

All'atto pratico l'apertura diventa una costante ciclica, in cui le persone interagiscono provano qualcosa e se lo comunicano e così via, un modo in più di godere insieme del rapporto.

Come comunicare queste emozioni? Questi pensieri?

Il primo fattore è quello temporale, dirli nel momento in cui li si sta provando aumenta l'efficacia comunicativa dato che il nostro atteggiamento e le parole che useremo saranno condite dall'atteggiamente che abbiamo in quel momento, seconda cosa è non farsi alcun tipo di problema, non filtrare niente se di fronte a noi abbiamo una persona compatibile perché farsi problemi, se poi esce fuori qualcosa che invece dimostra che siamo incompatibili ancora meglio, l'apertura vuol dire che ci ha aiutato a mascherare una persona incompatibile.

In terzo luogo nell'apertura si possono inserire tutte quelle emozionie e pensieri che riguardano il futuro, ovvero trasmettere cosa si desidera fare insieme all'altro, così da far trasparire le emozioni che la persona prova ed andrà a provare, quindi inserendo progetti rendendo chiaro quanta gioia questi diano essendo di coppia.

Di fatto l'apertura va a braccetto con la trasparenza, nel momento in cui una persona è trasparente e racconta tutto di se, mentre racconta della sua personalità della sua storia e si emoziona, per coerenza comunica anche ciò che prova nel raccontaglierlo, cioè la persona in pratica comunica tutto.

Nella quotidianità si potrebbe confondere l'apertura emotiva con il bisogno di tirare fuori quello che si prova, la differenza fra l'apertura emotiva e una qualsiasi esternazione è l'intenzionalità di condividere la gioia con il fine di migliorare la qualità del rapporto (una sorta di feedback) ma anche di condividere le emozioni tramite l'affetto.

 

Ci sono casi in cui si assiste ad una apertura filtrata, cioè per diverse cause la persona anche se tende all'apertura emotiva qualcosa tende a non comunicarla, le cause possono essere le più disparate, inibizioni, incompatibilità latente, menzogna, etc.. e questo è un indicatore comunque di un rapporto non autentico.

 

Immaginiamo uno scenario concreto in cui due persone stanno collaborando per una passione comune, e dopo un'ora uno dice all'altro:

"Sono stato così bene con te che il tempo sembra volato, coltivare questa passione insieme gli da una gioia aggiunta non indifferente, per non parlare di quanto sia migliorato grazie a te, non potrei chiedere di meglio, mi fai provare delle emozioni stupende ogni volta che stiamo insieme".

Una frase così elaborata indica l'intenzionalità di condividere per apertura anche se un conto è dedurlo un conto è chiederlo, nel caso ci si renda effettivamente conto di questa condivisione intenzionale le persone arrivano ad un doppio traguardo, cioè una doppia gioia data dalla condivisione dell'attività e dalla condivisione della gioia, dando un preciso ruolo all'altro e trasmettergli ciò che ci ha dato.

 

Quando l'apertura diventa un bisogno o un'ossessione:

Capita a volte che le persone, per il bisogno di certezza, arrivino a sviluppare il bisogno che l'altro si apra continuamente così da sapere cosa prova, il famoso "feedback", si passa da un opposto all'altro in questo caso, anche se limitatamente al feedback in questo caso la persona ha un bisogno continuo di sapere cosa sta provando l'altro altrimenti ne rimane stabilizzata al solo pensiero che l'altro potrebbe non provare le stesse cose di prima.

 

 

Cos'è l'apertura mentale?

La predisposizione al cambiamento di pensiero, eliminare ogni certezza e preparsi al fatto che ogni credenza attuale possa essere smentita, il principio di falsificabilità scientifica applicata al campo psichico ed esistenziale.

La chiusura mentale è quindi sviluppare certezze, sviluppare verità, codificare qualsiasi cosa come "vera fino a prova contraria, con la tendenza a confutare tutte le prove contrarie e partire per difesa" apertura mentale invece è "tutto ciò in cui credo per ora è probabile valido ma sono il primo a tentare di falsificarlo e accolgo volentieri ogni persona che tenta di falsificarlo".

C'è un'abbissale differenza fra il primo e il secondo, anche se il primo cambia idea solo dopo un notevole attacco esterno tendando di non cambiare idea su alcuni concetti di base, il secondo invece è alla continua ricerca del cambiamento e della falsificabilità così da poter migliorare di volta in volta che scopre qualcosa di distorto all'interno di sé.

Molte persone addirittura usano la chiusura mentale come mezzo difensivo, cosa succede? Che non accettano il giudizio che una persona  fa su di loro o una credenza generale che hanno su di loro e quindi lanciano l'attacco "sei una persona chiusa mentalmente, cambia idea perché quello che dici non è valido" è questa la difesa di cui si parlava, non c'è accettazione della critica, non c'è discussione,  c'è risentimento perché non accetta tale situazione.

Una persona che accetta la critica non parte con la difesa, ma parte con la discussione, vedendo la situazione come un'opportnità e non come qualcosa di cui risentirsi.

Ed è durante la discussione che si arriverà a comprendere se la critica era fondata e c'è qualcosa da rivedere  o se invece la critica alla fine non si era rivelata fondata, ma non c'è un vincitore non è una gara, entrambi vincono perché entrambi stavano puntando alla crescita personale di cui il maggiore beneficiario era il ricevente ma anche il "critico" allo stesso modo cresceva scoprendo qualcosa di nuovo.

ultima modifica il: 20-02-2019 - 12:48:25
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