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"Avete presente quando le persone negano l'evidenza? Ecco quella è la chiusura mentale!"

Cos'è la chiusura?

(migliorare il collegamento fra dissonanza e chiusura)

La chiusura mentale definisce il fenomeno in cui il soggetto non mette in discussione se stesso, prende per verità assolute ciò in cui crede.

La chiusura si manifesta con assenza di curiosità, non guarda all'esterno, non sente la necessità di migliorarsi, di mettersi in discussione, di andare oltre. Ha già la sua verità e quindi si sente arrivato.

Il soggetto chiuso è come se dicesse "tanto io già so" e quindi tutti gli scenari attinenti li salta rapidamente, avendo già la sua visione interiore con cui costruire la rappresentazione, la sua visione, fare scelte e agire.

Detto in termini tecnici il soggetto chiuso mentalmente è colui che applica una mentalità antiscientifica a tutto ciò che già possiede e sà, viceversa una persona mentalmente aperta è scettica e scientifica verso tutto cià che già sa.

Questo spiegherebbe anche la famosa frase "guardare con gli occhi del bambino" in quanto il bambino non avendo ancora una visione, si vive meglio quello scenario, godendoselo, guardandolo, ha una curiosità che l'adulto chiuso mentalmente non ha.

Per assurdo l'etichetta "essere come dei bambini" in questo caso assume un'accezione positiva, perché diventa sinonimo di apertura mentale, di qualcuno che non è chiuso nella sua visione che ritiene vera ed assoluta.

La chiusura mentale presenta un enorme paradosso, in quanto questa quando è distorta rinchiude il soggetto in una visione del mondo errata ma che non muta, questo spiegherebbe perché ad esempio diversi soggetti continuino a fare gli stessi errori senza rendersene conto, convinti di star facendo bene e non riuscendo ad apprendere da quegli errori.

Senza apertura mentale l'esperienza non diventa formativa, il soggetto è schiavo di convinzioni che vede come verità al punto tale che perfino la realtà stessa viene ignoranta o vista come sbagliata perché "le cose devono andare così".

Quando il soggetto entra in un vortice disfunzionale e negativo e al tempo stesso non cambia si parla di ostinazione.

 

La chiusura mentale si divide in due tipologie:

- chiusura mentale a priori, detta anche rapida, il soggetto non guarda alla realtà esterna perché non gli interessa, ha tutto ciò che gli interessa dentro di sé. Il soggetto non cambia, la sua visione delle cose resta quella e tenderà, in quel versante, a comportarsi sempre allo stesso modo;

- chiusura mentale a posteriori, detta anche difensiva. Il soggetto di fronte a problematiche ed errori conseguenti alle sue azioni ha due opzioni, o accetta che forse le sue verità non sono poi così vere o cerca in tutti i modi di non vedere la realtà dei fatti, di trovare spiegazioni all'esterno, di non guardare alla realtà per quella che è. Il soggetto in questo modo risolve la dissonanza continuando ad essere chiuso, ritrovandosi paradossalmente in una situazione in cui il miglioramento è essenziale per smettere di compiere l'errore. I motivi di questo comportamento sono molteplici, si passa da orgoglio alle implicazioni di accettare che se una cosa è sbagliata forse lo sono tutte.

Nella chiusura mentale il soggetto non progredisce, non migliora, impedisce di migliorare laddove ha una visione valida e sopratutto impedisce di superare visioni distorte sulla realtà.

 

Facciamo ora un esempio di chiusura mentale diretta, quella difensiva. Prendiamo l'esempio di una persona che ha sviluppato convinzioni riguardo ad un presunto modello alimentare perfetto o comunque "buono/valido". La persona crede che si debba mangiare cinque volte al giorno, che si debba mangiare sempre al solito orario, non si debba sgarrare, si debba mangiare molta frutta e verdura, etc... i soliti clichet semplicistichi ed errati che numerose persone sviluppano. Questa persona inizia questa dieta e prova frequentemente dolore di pancia, malessere, stanchezza o altro. Invece di aprirsi alla realtà e guardare ciò che i fatti dicono, cioè che quella dieta forse tanto buona non è, specialmente per lei, si chiude e arriva alla conclusione del "il mio punto debole è lo stomaco". Cioè pur di non guardare alla realtà e aprirsi ad essa, tende a salvare le convinzioni interne con questa conclusione di comodo e falsa del "la mia pancia è il punto debole, forse perché me la sono rovinata anni fa" quando la realtà indica che nel suo caso è la dieta ad essere sbagliata, vanno capiti gli errori, le azioni fatto che portano a quelle specifiche conseguenze.

Il soggetto chiuso tende a non comprendere la realtà, sopratutto nelle sue sfumature, venendo penalizzato anche nel problem solving, in quanto se rimane focalizzato su un'unica soluzione errata non riuscirà a vedere soluzioni alternative, ad esempio se un soggetto come prima risposta che si dà alla domanda "come trovare un partner" sia la bellezza esteriore, finirà penalizzato da questa credenza e relativa chiusura perché non potrà percepire tutte le possibili soluzioni alternative che potrebbero portarlo a trovarsi un partner senza ricorrere necessariamente alla bellezza esteriore.

Nella chiusura il soggett non guarda i feedback, non vede cosa c'è fuori e quando lo vede tende a distorcerlo pur di conservare la sua verità interiore.  

L'apertura mentale esiste nel momento in cui il soggetto grazie ad una mentalità scientifica è in grado di conservare un continuo scetticismo verso i suoi pensieri e la sua visione delle cose, rimane quindi curioso e aperto alla realtà e ai feedback per modificare il suo sistema di credenze interiori.

La correlazione fra chiusura e presunzione, la correlazione fra apertura e mentalità scientifica.

Quando una persona viene spinta intenzionalmente o casualmente ad uscire da un punto di vista specifico sul quale ormai si era fissata, si parla di defusione.

Si legga rigidità.

(collegamento con testardaggine e ostinazione)

DA RISCRIVERE

(aggiungere l'ostinazione del chiuso mentale

una persona che salta a conclusione e finisce per vedere solo la sua realtà e punto di vista si definisce chiusa? La persona chiusa è limitata al suo unico punto di vista oltre che al fatto ch non può migliorare, non si mette in discussione, non parte dal presupposto di poter fare errori e quindi migliorarsi

la chiusura mentale data dalle proprie convinzioni,la chiusura mentale data dal fatto che su alcune certezze si reggono altri costrutti mentali e quindi si definendo a priori per evitare di far crollare la propria visione del mondo)

Si definisce chiusa mentalmente una persona che raggiunge nella sua mente una dimensione che si potrebbe definire come "prima vengono le mie convinzioni e dopo la realtà stessa".

La persona chiusa mentalmente è quella persona che sviluppa una percezione del mondo da cui perde il contatto in quanto le cose per lei vanno come pensa e quando non succede esclama "è impossibile" "è sbagliato" "non doveva andare così" tentando di dare spiegazioni negazionistiche piuttosto che rendersi conto che è la sua visione delle cose a cambiare per poter comprendere il mondo.

Come si arriva alla chiusura mentale? A causa delle convinzioni, la persona sviluppa una percezione della realtà scettica, manca del concetto di visione probabilistica dove si vede come un agente infallibile dal controllo illimitato, che quando agisce "Se faccio tutto perfetto non possono esserci errori".

Quindi convinzioni (illusioni di verità) e illusioni di controllo sono alla base della chiusura mentale e del percepire la propria visione come superiore ai feedback che la realtà esterna continuamente ci dà, dove la persona invece di vedere il feedback negativo e pensare a quale errore possa aver fatto arriva a conclusioni assurde quali "è la realtà ad essere sbagliata, le cose devono andare come dico io".

Una persona chiusa finirà per non essere nemmeno accorta.

Attenzione a non confondere la persona chiusa con l'egocentrismo "questa cosa mi piace, non è possibile che a te non piace, è così buono".

Il chiuso è "ho fatto la torta allo stesso modo dell'altra volta, quindi deve essere uguale e deve piacerti, non è possibile che ora non ti piaccia e l'altra volta si" la persona invece di dire "ok la realtà mi sta dicendo che il sapore è diverso, quindi anche se io credo di aver fatto uguale qualcosa invece è andato diversamente alterando il sapore" la persona rimane chiusa nella sua visione e non cambia.

Essere chiusi mentalmente non vuol dire esserlo in tutto, ogni persona ha estensioni differenti. Ci potrebbe essere la persona che è chiusa su alcune cose e altre che sono chiuse su numerosi punti.

Come si sviluppa la chisura mentale? In diversi modi, quello più diffuso potrebbe essere quello della "singola dimostrazione" dove il soggetto definice qualcosa certo sulla base di una singola dimostrazione.

Come si comporta una persona non chiusa, una persona non chiusa vive in modo scientifico, sa che la realtà è difficile e lunga da comprendere, segue la linea delle ipotesi, tesi e teorie senza saltare alcun passaggio e lasciando che solo gli elementi validi rimangano nella sua mente, conservati sempre con scetticismo.

La persona non chiusa pensa per "credenze" sempre pronte ad essere messe in discussione, la persona chiusa pensa per "convinzioni" le quali la staccano dalla realtà perché nella sua mente non c'è nemmenoc onsiderata la possibilità di errore, "le cosono sono così e devono andare così punto" da qui la realtà del chiuso di fronte alla dissonanza fra realtà estenza e aspettativa di come invece si pensava fossero andati gli eventi.

 

Da qui il concetto di apertura mentale, la persona pronta a cambiare immediatamente la sua visione su qualcosa in base agli eventi, le dimostrazioni e la falsificazioni/confutazioni ma anche solo nell'ascoltare ipotesi esterne su cui fare dei test per tentare di dimostarle, anche se vanno contro ciò che si sa o crede.

 

 

La chiusura mentale non va confusa con il delirio che invece evidenzia una struttura fatta di credenze, viaggi mentali articolata alla base della convinzione del soggetto. Il delirio è un ingarbugliamento di credenze (e non necessariamente convinzioni) per spiegare una visione che ha radici più profonde e non è spiegabili con una singola credenza/convinzione.

 

Il delirio descrive due possibilità:

- una persona su un dato argomento può sviluppare una serie di convinzioni concatenate;

- una persona su un dato argomento può sviluppare diverse credenze distorte, ongnuna collegata, quindi anche se potenzialmente la persona riesce a mettere in discussione una di queste poi la visione d'insieme resta distorta e con il tempo la persona tende a riacquisire comunque la visione distorta proprio perché c'è un groviglio di credenze che punta in un'unica direzione, dandogli una visione d'insieme distorta e difficile da superare se non si attacca l'intera matassa.

Immaginate di trovare un nodo all'interno di un gomitolo completamente intrecciato, questa è la difficoltà che si ha nel secondo caso.

La chiusura invece descrive qualcosa di più semplice, cioè il fatto di vedere una cosa come vera staccandosi dalla realtà.

 

 

 

Conseguenze della chisura mentale:

- la persona in quel versante specifico non accetta e accoie nemmeno altre ipotesi che potrebbero aiutarla a migliorare, crescere e mettersi in discussione e trovare errori;

 

Elenco di disambiguazione nell'articolo egocentrismo.

 

APPUNTI:

La chiusura mentale ha a che fare con la difesa delle proprie credenze perché altrimenti ogni cosa fatta sarebbe sbagliata? Il castello costruitovi sopra sarebbe da buttare giù? No

 

ultima modifica il: 01-12-2019 - 11:14:14
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