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- Idealizzare -
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class="quote">L'idealizzare vuol dire vedere qualcuno non per quello che è ma per quello che ci piacerebbe che sia"

class="quote">Cos'è l'idealizzazione? Cosa si intende per idealizzare?

 

class="quote">Si definisce idealizzazione quella fallacia di pensiero che porta un soggettto ad attribbuire erroneamente caratteristiche ideali ad un soggetto senza che lo conosca o ci sia in modo qualche collegamento.

class="quote">L'idealizzazione viene alimentata da due caratteristiche:

class="quote">- frustrazione, il soggetto è frustrato perché non ha ciò che desidera e idealizzando di fatto è come se si difendesse da questa frustrazione creando qualcosa di illusorio ma appagante, vedendo una cosa o una persona per quello che non è ma per quello che si desidera che sia;

class="quote">- mancato adattamento nella comprensione della personalità, il soggetto non ha una visione chiara della personalità, non comprende chiaramente come consocere le persone, dedurne i tratti quindi almeno che non conosca parti dell'altro casualmente ha questo "spazio di conoscenza" che riempie con l'idealizzazione.

 

class="quote">L'idealizzazione non va confusa con il concetto di fascino, il fascino a differenza dell'idealizzazione non si basa su un'attribuzione arbitraria di caratteristiche ma più su una deduzione errata delle caratteristiche in quanto la persona cade in fallacie comuni come quella dell'effetto cornice (che l'AB definisce come euristica dell'estensione) o altre fallacie dove il soggetto deduce le caratteristiche dell'altro che non si riveleranno reali. L'esempio più comune è "la persona è bella fuori, sarà bella dentro" o "ha un comportamento gentile, sarà sempre così e si rivelerà premuroso",  oppure una persona potrebbe dedurre che siccome una persona dimostra in una situazione di "preoccuparsi" allora è una persona che si preoccupa sempre, attenta agli altri, quando quello potrebbe essere solo un caso o comuqnue qualcosa di più sporadico

 

 

Sia nell'idealizzazione che nel fascino avviene un fenomeno di sopravvalutazione ma per meccaniche differenti.

 

L'idealizzazione si potrebbe pensare come una comodità, la persona costruisce una persona in modo rapido che rispecchia il proprio ideale e fino a quando questa illusione regge la persona prova emozioni reali e soddisfa bisogni e desideri altrettanto reali.

 

 

Smettere di idealizzare ma non riuscire a dimenticare persone idealizzate

Alcune persone potrebbero ritrovarsi in una situazione in cui sono cresciute e hanno smesso di idealizzare per diversi motivi ma non sono riuscite a comprendere che le persone del passato sono state idealizzate, questa persona potrebbe quindi vivere uno spaccato con pensieri come class="quote">"tutti quelli che conosco sono un flop, vorrei andare avanti ma non riesco a trovare qualcuno come la persona che desidero lasciarmi alle spalle" non rendendosi conto che se non avesse idealizzato quella persona del passato anche lei sarebbe stata un flop.

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class="quote">L'idealizzazione come meccanismo difensivo per un sapiosessuale in una realtà mediocre

class="quote">Più una persona ha specifici desideri verso la personalità più è probabile che idealizzi proprio per scavalcare un problema statistico.

 

 

class="quote">L'idealizzazione non va confusa con il fatto che il soggetto mostri e faccia conoscere solo il meglio di sé nascondendo le parti negative, qui non si tratta di idealizzazione ma di una persona che ne vede e giudica un'altra solo per ciò che di positivo ha ignorando quelli negativi. L'errore è di ignoranza in quanto una persona consapevole sa che quando conosce qualcosa di una persona ci sono comunque cose che non conosce e sono ancora da scoprire. L'esempio lampante è su facebook mostrando solo il meglio di sé e le persone nella loro ignoranza credono che quelle persone siano solo quello, non considerando poi che anche ciò che mostrano sia artefatto o un inganno.

 

 

Idealizzazione e controidealizzazione

Si parla di controidealizzazione per intendere il fenomeno opposto, il soggetto arbitrariamente attribuisce a qualcuno le cose più negative e che disprezza. La controidealizzazione potrebbe essere una reazione estrema e altrettando disfunzionale nel momento in cui il soggetto si rende conto del suo aver idealizzato e di quanti danni questo ha portato, quindi per difendersi e tenere tutti alla larga li controidealizza.

La risposta migliore non è quella di controidealizzare ma di iniziare a comprendere le persone nella loro reale personalità senza idealizzarle.

 

Indicatori di idealizzazione o fascino si trovano in questi soggetti che dichiarano di essersi innamorati di persone che non conoscono. L'unico modo affinché ti possa piacere qualcosa che non conosci è perché o pensi senza alcuna base che sia come desideri (idealizzazione) o il valore che si è visto in quel soggetto è stato dedotto a partire da informazioni superficiali (fascino). 

 

"Ho diciassette anni e non so chi sono. Perché? Perché all'inizio provo attrazione per un ragazzo, provo a parlarci per vedere se è il mio tipo e poi, una volta messi insieme, questo interesse cala, non esiste più. Non ho molta fortuna in ambito amoroso: sono stati più i ragazzi rifiutati che quelli con cui sono stata. Ma è già la seconda volta che capita: mi interessa, lo conosco meglio, mi ci metto insieme e poi tutto svanisce come se non fosse mai esistito. E non capisco perché, ho sofferto molto quando il ragazzo che mi piaceva mi ignorava, speravo con tutto il cuore di trovare quello giusto per me, ho passato molte notti a piangere per la totale indifferenza. 
C'è da dire che, di conseguenza, penso anche di essere lesbica. D'altronde ricordo che il mio "primo bacio" l'ho dato ad una bambina quando andavo alle materne, che le scene gay non mi sono del tutto estranei. che capita di sognare di baciare una ragazza; ma non ho mai provato attrazione e non ho mai avuto una relazione con una ragazza. 
ora sono fidanzata da quasi un mese con un ragazzo ma, ripeto, non c'è più interesse, nessuna farfalla nello stomaco quando semplicemente mi abbraccia, nessuna voglia di parlarci, nessun stimolo di trovare un discorso, niente. Apatia
Ho intenzione di lasciarlo ma prima voglio essere sicura di quello che provo e voglio sapere che mi succede. E non voglio nemmeno pentirmene a distanza di pochi mesi come è già successo in precedenza. "

 

 

 

 FINO A QUI

Il problema principale dell'idealizzazione è che la persona potrebbe comunque legarsi emotivamente all'idea, anche di fronte all'evidenza che l'altro non è come si pensa la persona è come se riuscisse ancora ad emozionarsi per le sue convinzioni, per le fantasie che è ancora in grado di fare su quel corpo perché la personalità che c'è dentro non è sufficiente.

 

Queste persone potrebbero affermare frasi come "ho fatto l'errore di idealizzare il mio ragazzo, poi ho scoperto che non è come pensavo e mi è caduto il mondo addosso perché mi sono legato a questa idea e non riesco a lasciarlo, nonostante so che sia diverso non riescono nemmeno a chiuderci".

Questi problemi sono difficili da risolvere perché di fatto sono più problemi uno impilato sopra l'altro, qui non solo c'è l'idealizzazione, c'è il problema della dipendenza, il problema dell'essersi legati, il problema di una serie di fantasie e autoconvincimenti che hanno ancora un potere emotivo.

Come avviene l'idealizzazione? In due modi, uno che potrebbe essere considerato intenzionale e uno non intenzionale dove la persona cade proprio in errore senza desiderarlo.

Nel primo caso la persona di solito finisce per credere in qualcosa che non esiste perché lo necessita, si rende conto che ciò che cerca fatica ad arrivare allora da un aiutino al "caso" creando quando può questa figura di comodo, specialmente quando incontra qualcuno con cui ha già delle affinità.

Nel secondo caso invece la persona fa delle fallacie su qualcuno che la portano senza che se ne renda conto ad idealizzarlo, in questo caso più che dare un aiutino al caso la persona potrebbe innamorarsi di qualcuno solo perché ha fatto degli errori nel momento in cui stava tentando di capirlo. L'errore più comune che si può trovare è la fallaccia dell'estensione come già detto.

 

L'idealizzazione ha comunque i suoi limiti, di solito si riesce ad idealizzare meglio le persone chiuse e riservate, perché proprio grazie al fatto che si nascondono e non si mostrano la persona può attribuire a quello che non ha conosciuto o capito qualcosa di arbitrario o fallace.

Non è un caso che alcune persone parlino di "fascino del mistero" proprio ad indicare il fatto che si può idealizzare solo chi nasconde qualcosa di sé, se una persona si apre e si rivela da subito come nel caso delle persone trasparenti ecco che l'idealizzazione non avviene.

Qui si si affaccia sul mondo della seduzione, di persone che iniziano a conoscere questi meccanismi e farci leva intenzionamente ma anche i professionisti che non avendo sostanza da mostrare puntano a fare leva su ciò che il paziente/compratore idealizzerà su di loro.

In sintesi abbiamo un fenomeno che ha più cause:

- riservatezza e mistero da parte di chi si desidera conoscere;

- fallacie deduttive e desiderio di "dare una mano al caso" vedendo nell'altro ciò che più fa comodo;

- assenza di metodo critico, per quanto una persona possa fare fallacie, automatismi e autoconvincimenti sarebbe sufficiente mettersi un attimo in discussione per non cadere nella stessa trappola che ci si è creati o che l'altro sta sfruttando.

 

"Ti credevo perfetto"

Un esempio di idealizzazione inevitabile è quella delle persone perfezioniste, che proprio per i loro standard utopistici riusciranno a trovare la persona "perfetta" solo se saranno loro stessi a crearla.

 

Essere idealizzati senza desiderarlo

Abbiamo parlato di idealizzazione intenzionale e non intenzionale da parte di chi idealizza, ma lo stesso fenomeno accade anche per chi viene idealizzato. Alcune persone investono per essere idealizzate, conoscono il fenomeno e lo sfruttano a loro vantaggio, altre invece vengono idealizzate senza che l'abbiano desiderato, senza nemmeno che se ne siano accorte. Qui il fenomeno si complica perché la linea fra essere idealizzati non intenzianalmente e intenzionalmente non è sempre riconoscibile a causa dell'inconscio. Pensiamo ad un ragazzo che si diverte nel saltare da un fiore all'altro, per quanto sia ingnorante con l'esperienza inizierà a rendersi conto che alcuni comportamenti lo avvantaggiano, questa persona senza che se ne renda conto potrebbe iniziare a sviluppare dei comportamenti che portano il proprio patner ad idealizzarlo, anche se lui esattamente non sa cosa fa o perché lo fa, si rende solo conto con il tempo che quella cosa funziona. Quando si analizza la dinamica di un rapporto, anche se la persona dice di non aver investito per farsi idealizzare va comunque considerata la possibilità che questa persona non si renda conto di ciò che ha fatto e perché, come se avesse avuto un comportamento teso a farsi idealizzare inconscio o comunque automatico senza che ne sia propriamente consapevole degli effetti.

 

 

Tutti i tuoi ricordi più belli potrebbero essere frutto dell'idealizzazione

L'idealizzazione ci rivela un'amara verità, alcuni dei momenti più belli in un rapporto potrebbero essere stati frutto di una considerazione errata dell'altro che a sua volta ha portato a dare un significato ad alcune cose che in realtà non ce l'avevano. Sono cose difficile da capire con il senno di poi, ma a livello generale si potrebbe dire che più i standard sono elevati quanto più è probabile che quell'evento essendo utopistico forse non è accaduto realmente ma è accaduto qualcosa a cui si è attribuito un significato che non aveva.

 

 

Qual'è l'alternativa all'idealizzazione? Per alcune persone l'idealizzazione è una necessità, per persone che sono sentimentali e che hanno problemi nel trovare la persona che ricercano.

Per non idealizzare è necessario puntare a consocere e innamorarsi di ciò che si conosce, di ciò che è realmente l'altro ma quante persone sono disposte a fare questo? Quante a ridimensionarsi per rendere questo partner reale? Quanti a rinunciare all'emozioni intense che regala l'idealizzazione? Quante ad entrare in un'ottica di trasparenza alla ricerca della compatibilità?

Questo spiegherebbe perché alcune persone finiscano per ripetere lo stesso film ogni volta, idealizzano, stanno bene, sognano ad occhi aperti poi dopo un po' il sogno finisce, si trascina avanti il rapporto e infine si chiude, perché è l'unico modo che hanno per stare con qualcuno e provare quelle emozioni, che anche se frutte di un'illusione vengono percepite come reali.

 

Ma per alcune persone questo film non comincia perché?

Perché a differenza delle persone medie hanno un metodo critico che le fa svegliare immediatamente dal sogno nel momento stesso in cui l'altro si avvicina a loro. Cosa accade esattamente? Che queste persone fino a quando ruotano a debita distanza riescono ad idealizzare ma è sufficiente vederlo da vicino e parlarci per capire rapidamente che era solo una loro fantasia e quindi far finire l'idillio ancor prima che sia iniziato.

Queste persone sono condannate perché da una parte desiderano qualcosa che non esiste se non idealizzandolo e dall'altra non riescono ad idealizzare in modo così prolungato da portare quel rapporto avanti almeno per un po'.

 

In linea generale idealizzare fatto per convenienza o meno porta la persona ad instaurare un rapporto con una persona che non conosce realmente e che statisticamente si rivelerà incompatibile.

Quali sono i pensieri delle persone nei confronti dell'idealizzazione? Ci sono diversi pensieri che impediscono alla persona di uscire da questo stato, uno dei più diffusi riguarda le credenze che per conoscere qualcuno sia sufficiente interargirci guardarlo non rendendosi conto che solo domandando, scavando, chiedendo si può conoscere qualcuno, specialmente se si aggiunge il rischio che l'altro stia perfino recitando o comunque investendo per favorire l'idealizzazione.

Chiunque abbia un minimo ci consapevolezza sui rapporti e sulla personalità si rende conto quanto sia fondamentale scavare se si vuole conoscere chi si ha di fronte.

 

In sintesi dall'esterno non è facile capire se chi abbiamo di fronte ha idealizzato per convenienza, per errore o perché "fregato da chi aveva di fronte" perché ci sono persone che tendono a dare per scontato che quando incontri qualcuno lo conosci facilmente, tendono a dare per scontato che quelle che sono le loro euristiche funzionino (quando in realtà per lo più li portano in errore) e tendono a non redendersi conto di quegli automatismi che scattano quanto più si è frustrati e alla ricerca del piacere finendo per vedere nell'altro ciò che ricerchiamo quasi fosse una necessità. 

Prendiamo un esempio dal web:

"Non mi piace mai nessuno! (22 anni zero esperienze). 

Non mi piace mai nessuno sessualmente parlando, e il fatto è che mi prendo anche delle grosse sbandate per diversi tipi (e insomma avrei fantasie su di loro), quando però sono certa di avere fatto colpo, di piacere al tipo ecco che il tipo in questione mi fa assolutamente schifo! Appena mi accorgo che lui ci starebbe oppure che gli piaccio e fa il carino con me tutto l'interesse sparisce e vorrei non doverlo più vedere perché mi fa schifo. Questa storia va avanti da parecchio e ho rifiutato in malo modo diversi ragazzi per questo motivo, nel senso che mi prendevo una cotta per uno, cercavo in tutti i modi di farlo innamorare, poi una volta certa di piacergli non riuscivo neanche più a parlargli per il disgusto (lo so è orribile da dire). A causa di ciò mi ritrovo a 22 anni con zero esperienze. Adesso la solita storia si sta ripetendo, mi piaceva un ragazzo che fa il militare. Avrei fatto di tutto per parlargli e conoscerlo se mi metto in testa di fare colpo veramente ci riesco (anche perché sono abbastanza attraente) e ora che ho ottenuto di piacergli ecco che mi fa schifo, di solito il mio cervello trova un difetto random nel ragazzo per giustificare questo disgusto (nel caso del povero ragazzo militare è basso, così adesso l'unica cosa che penso è :"che schifo è troppo basso"). E insomma questa situazione è brutta, mi sembra di avere il cuore di pietra, non saprei come affrontare la cosa. Stavo pensando di costringermi a continuare la conoscenza col ragazzo militare per vedere fino a che punto posso arrivare. Oppure dovrei rassegnarmi al fatto che ho il cuore di ghiaccio e non potrò mai amare nessuno."


Questo racconto non è casuale ma è scelto esattamente per il livello di sfida ed errori che insinua nella mente di un lettore poco attento. La conclusione a cui si potrebbe arrivare è che questa donna in realtà sia una che se la tiri ma non lo ammette né a sé né agli altri oppure che sia una donna che si diverte a far soffrire qualcuno. Ma non avrebbe alcun senso perché lei stessa ammette di avere un problema e di soffrire ma per come espone la cosa è più facile che si fraintenda piuttosto che la si capisca, specialmente dove afferma "trovo un difetto random" come se fosse sua intenzione smontare l'altro.

In realtà ciò che accade è l'esatto opposto non è lei a smontarla e non si tratta di un "difetto random" ma uno dei tanti difetti che escono per il semplice fatto che la persona avvicinandosi inizia a vedere meglio come è l'altro in  realtà.

L'errore di questa ragazza è che ha un'elevato standard nella ricerca di un partner e probabilmente anche notevoli aspettative ma a differenza di altre donne ha un metodo critico che la porta a smascherare immediatamente la sua idealizzazione.

Fino a quando queste persone sono lontane le idealizza, probabilmente anche per un effetto "stronzo" donna a cui piace questo uomo sfuggente ma quando si avvicinano ecco che ogni illusione cade e la persona perde di interesse.

 La reazione di questa ragazza è di "schifo" proprio ad intendere quanto non accetti che un partner sia diverso da ciò che ricerca. Questa ragazza probabilmente a differenza di altre donne si è risparmiata notevoli sofferenze con il suo metodo critico, ma al tempo stesso non si è goduta minimamente un rapporto che ricerca anche se illusorio come invece fanno altre persone.

il problema di fondo è quello di avere uno standard così elevato da non trovare persone compatibili (sopratutto sotto il profilo dell'affinità). Fino a quando questa donna conserverà questo metodo critico e questo standard elevato rimarrà bloccata in questo circolo di iniziale idealizzazione, avvicinamento per poi finire rapidamente nel vedere quello che è scacciarlo. 

 

Cosa succede quando una persona che nel suo essere squilibrata desidera e pensa continuamente ai rapporti senza però riuscire a stringerli per vari motivi e al tempo stesso idealizza quelle persone? Che prova un intenso senso di mancanza e di abbandono verso queste persone che crede perfette ma non le conosce e non si avvicina per vedere che è in errore finendo per provare questi sentimenti negativi, anche intensi, per qualcosa che in realtà esiste solo nella propria mente.

Questo spiegherebbe perché alcune persone che non hanno avuto dei rapporti o ne hanno avuti pochi manifestino una estrema sofferenza a volte, come se si stessero perdendo una cosa "immensa" a dimostrazione di come considerino quei rapporti in modo idilliaco e non riescono ad esempio a pensare diversamente.

ultima modifica il: 03-10-2017 - 11:07:47
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