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- Romanticismo -
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Cos'è il romanticismo?

Con il termine romanticismo si definisce quel periodo storico che segue a quell'illuministico in cui c'è un parziale rifiuto della ragione e una rivalorizzazione del sentimento o dell'emozione.

 Il romanticismo è un movimento culturale complesso, l'obiettivo di questo articolo è quello di analizzare questo concetto da un punto di vista esistenziale.

Cosa si intende per soggetto romantico? Si definisce romantico chi ricerca l'emozione più intensa possibile anche a costo di illudersi.

Ma cosa vuol dire esattamente? Facciamo un esempio, prendete una qualsiasi opera letteraria o cinematrografica definita romantica, noterete che l'obiettivo è quello di suscitare emozioni al punto da favorire scelte irrazionali o stravolgimenti della realtà, descrivendo cose che non avverrebbero nella vita reale.

Quante volte vi sarà capitato di esclamare o ascoltare persone deluse da un'educazione romantica affermare, "tanto queste cose non avvengono nella vita reale" quasi a dispiacersi di qualcosa che è così potente ma al tempo stesso relegata ad un mondo fantastico o che comunque difficilmente avviene nella vita reale.

Ecco che il termine romantico ha un significato chiaro, tutti quanti vogliamo provare emozioni, o meglio tutti i soggetti provano emozioni e sono in qualche modo governati da essi, il romantico è colui che preferisce mettere da parte la ragione quando questo gli dà modo di sentire di più.

Il romanticismo è all'esatto opposto dell'adiaforia dei stoici, cioè predisporsi mentalmente a diminuire le passioni, a diminuire l'intensità emotiva.

Essere romantici vuol dire andare alla ricerca dell'emozione e fuggire intenzionalmente dalla razionalità, per rifugiarsi in un mondo di illusioni, promesse, idealizzazione, sfruttando la parola come mezzo potente per far provare emozioni intense a noi a e a chi abbiamo vicino.

Il romantico racconta a se stesso e agli altri una storia inventata e/o distorta, una storia che emoziona lui e emoziona altre personalità con componente romantica.

Uno dei tanti assurdi del romanticismo è che solitamente chi lo vive non è pienamente consapevole di ciò che sta facendo, è figlio di un'educazione romantica che gli permette per l'appunto di non vedere quell'illusione, godendosi totalmente quelle emozioni che lo inonando di piacere.

Il soggetto romantico ha mediamento un'adolescenza e una gioventù stupenda, piena di storie di amore e di amicizie bellissime, anche se a volte ci sono momenti brutti, ma le emozioni sono talmente intense che chiunque di queste persone che hanno potuto provare queste emozioni intense non può non affermare di essere stato fortunato.

Ma le scelte fatte in questo periodo tendono ad essere disastrose quindi già dopo i 30 anni la vita di questi soggetti inizia a peggiorare sensibilmente, specialmente se rimangono romantici e continuano a fare scelte irrazionali.

Qui si apre un bivio, il soggetto si sveglia e inizia a porre rimedio alle scelte romantiche, la vita migliore ma rimane il ricordo di una vita bella vivendo quella sua attuale come inutile e vuota, anche se necessaria.

Poi c'è il soggetto che rimane romantico con una qualità della vita che peggiora sempre di più.

Un esempio di soggetto romantico è questo, l'uomo convinto che amerà per sempre la sua donna, la sposa, le fa promesse, investe tutta la sua vita convinto che sarà per sempre e non vuole pensare al fatto che non sia così, lo pensa e ciò è sufficiente per fargli provare un'emozione intensa e farlo provare alla persona amata, anche se un giorno si lasceranno e pagheranno a caro prezzo tutta quell'illusione è innegabile che nel mentre hanno provato emozioni che un soggetto razionale non potrebbe mai provare.

Il romanticismo cavalca la potenza delle illusioni, la potenza delle parole, la potenza che ha l'uomo di creare emozioni, ignorando la razionalità, per fornire visioni che fanno bruciare di passione.

Le illusioni sono di varia natura, c'è quella di non guardare all'essere umano, ignorare la dinamica dello scambio, del corteggiamento, la dinamica del corteggiamento, della sessualità e tante altre ancora.  

Qual è la differenza fra romanticismo e sentimentalismo?

Con il termine sentimentalismo ci si riferisce solo al fenomeno dell'emozione pensata, ci sono soggetti romantici che sono anche sentimentali e soggetto romantici che si limitano a godere di quelle emozioni intense senza necessariamente trasformarle in sentimenti.

  

L'emozione è un imperativo, l'assioma della vita e la ragione è quasi un nemico, qualcosa che ostacola nel raggiungimento di emozioni intense. 

Il soggetto non romantico non rifiuta le emozioni ma non è disposto a sacrificare il suo futuro per inseguire illusioni che potenziano le emozioni, si può essere felici anche senza i picchi del romantico.

Ogni persona ha una sfumatura differente di romaticismo, vuoi perché alcune cose non riesce a non pensarle essendo fatto in un certo modo, vuoi perché alcune cantonate ricevute hanno fatto ridimensionare la sua componente romantica.

Il romanticismo non va inteso sempre come qualcosa di "totale".

 

 

Il romanticismo può essere vissuto in due modi:

- passivo, si vive prevalentemente di aspettative e si ricerca qualcuno che ci faccia emozionare, nell'immaginario comune in Italia la donna rappresenta lo stereotipo della romantica passiva, la donna che cerca l'uomo a cui concedersi, l'uomo che la faccia vivere, sognare ed emozionare. Stereotipo che crolla sempre di più in una realtà fluida e complessa dove non ci sono più ruoli culturalmente definiti;

- attivo, colui che si dà da fare per creare emozioni, per sconvolgere l'altro, per creare quel film fatto di promesse, azioni e parole che emozioni entrambi e faccia vivere l'avventura emotiva.

 

 

Esiste un romanticismo funzionale? La risposta è si ma è raro.

Essere romantici è un po' come una roulette russa, un po' come una lotteria, si può avere una combinazione di eventi fortuiti tale che si vive qualcosa che non distrugge, che funziona, che regola emozioni intense senza fare particolari danni così come si può vivere quel rapporto romantico che devasta tutto.

Esempio? Si trova un partner romantico che scegliamo per le emozioni intense che ci fa provare,partner che alla fine fine non è così particolarmente incompatibile e problematico, nell'inseguire l'illusione romantica alla fine comunque il rapporto reale funzionicchia.

Qualsiasi cosa sia irrazionale avrà conseguenze casuali, imprevedibili, c'è a chi va bene e chi va male.

Statisticamente parlando un rapporto romantico funzionale è un rapporto che ha un inizio romantico e poi il rapporto si "raffredda" un po' e i due soggetti scoprono che insieme possono funzionare come coppia.

Una volta definito cos'è il romanticismo arriva un altro bello scoglio da spiegare, ovvero il collegamento concettuale fra amore e romanticismo.

Siete pronti? Bene, l'amore romantico è un paradosso.

L'amore per definizione è qualcosa che si basa sullo scambio, sul dare al partner ciò che lo fa stare bene, sulla conoscenza dell'altro, parlare, dialogare e conoscere.

L'amore per definizione implica una certa dosa di razionalità che il romanticismo rifiuta, questo fa si che l'amore romantico non esista se non nell'illusione nella mente della persona che crede di amare ma in realtà agisce casualmente e non farà mai sentire l'altro amato se non casualmente e/o parzialmente.

Come si spiega? Con il bombardamento emotivo che impedisce di avvertire mancanze e nasconde la realtà.

All'inizio di un rapporto romantico, entrambi i partner provano emozioni intense, vivono una sorta di sogno emotivo, sono come due tosicci storditi e inebriati dalle emozioni.

Di fatto quelle sono due persone che hanno dei bisogni, dei sogni, dei progetti, dei gusti e una certa compatibilità, ma la droga romantica annebbia tutto, un po' come il tossico che mentre è fatto non avverte la fame e non mangia.

Ecco perché il paradosso, in realtà quei due soggetti non si stanno amando, non c'è amore, se non lo scambio di emozioni intense, se non la droga emotiva che scorre in quel rapporto e nient'altro.

L'amore romantico di fatto non esiste, c'è un'illusione di amore romantico, è una realtà dura da digerire ma chi conosce e ha compreso il concetto di amore ha di fronte a sé due scelte, o ama o insegue il romanticismo illudendosi che quello che prova sia amore.

 

Ci sono alternative al romanticismo? Si, una felicità razionale è possibile.

Per fare un esempio di rapporto bello ma non romantico, un uomo potrebbe corteggiare una donna senza mentirle, senza farle promesse false, riempiendola di lettere vere e razionali dove descrive le sue emozioni o sentimenti, di regali, di attenzioni, facendo anche emergere parte dei suoi difetti senza nasconderli, non sarà potente e magico come le illusioni romantiche che tendono a mostrare tutto perfetto, ma è qualcosa che può emozionare e anche intensamente senza scadere nell'irrazionalità.

 

Il romanticismo come si apprende? Si, in diversi modi, guardando gli altri, vivendo rapporti con persone romantiche, guardando film, leggendo libri.

Ma non c'è solo l'esterno, l'esterno potrebbe influenzare la forma, ma è anche una conseguenza logica, se io ti dico "ti amo ma so che un giorno finirà" non avrà lo stesso potere di "ti amo per sempre, qualsiasi cosa succede sei la donna perfetta per me" anche se dopo qualche giorno la tradisce con un'altra.

Questo spiegherebbe anche perché il romanticismo tenda ad omologarsi nelle illusioni che le persone vivono, si pensi al periodo in cui ci fu un boom di lucchetti sui ponti degli innamorati a seguito del film "io e tre tre sopra il cielo". Le persone attingono dai film e libri, dai racconti romantici.

Alla luce di tutto questo appare evidente che due soggetti romantici non necessariamente hanno la stessa visione, l'omologazione aiuta ma non è detto che questo accada sempre.

 

 

Si può parlare di corrente romantica per evidenziare la visione più ricorrente, alimentata in un periodo storico da libri, serie tv, film che la modificano volta per volta, andando quindi ad incidere statisticamente sulle aspettative e modi di comportamento nei rapporti con la finalità emotiva.

Questo ci fa capire che se in una generazione c'è una maggiore incidenza di rapporti romantici malati, si può andare a cercare la causa in ciò che in quel periodo ha più segnato le persone.

Detto in altre parole la cultura può modulare i numeri di romantici e il loro modo di rapportarsi, una cultura differente produce un romanticismo differente.

In ogni luogo e periodo storico c'è una corrente romantica dominante ma questo non implica che quella corrente valga per tutte le persone romantiche o sarà immutabile nel tempo, cioè alcune persone possono venire omologate o influenzate a fare determinate aspettative e avere determinate comportamenti che sono mediamente più diffusi di altri.

  

APPUNTI:

Ruolo attivo e passivo nel romanticismo 

- un'altra aspettativa illusoria del romanticismo è aspettarsi che nel momento in cui c'è amore l'altro per magia non farà più che ci farà risentire, questo crea un doppio risentimento, la persona si risente sia per il fatto in sé che per ilf atto che l'altro proprio perché ci ama non doveva sbagliare.

- romanticismo per dovere; 

- la teoria del romanticismo come difesa contro la repressione sessuale, spiegherebbe perché le donne sono più propense a sposare il romanticismo in toto mentre gli uomini no, dato che la repressione sessuale si concentra di più sulle donne.

- come spiegare il romanticismo ad una persona che l'ha assorbito tutto a livello conscio? In cui quello che sente non ha una componente pensata ma al contrario prima sente e poi agisce? Anche se è possibile dare una spiegazione conscia a tali fenomeni una persona che è romantica leggendo non ci si ritrova proprio perché è una cosa che viene esperita per lo più a livello conscio, come l'innamoramento ad esempio la persona sente l'innamoramento ma non ne comprende la logica che vi è dietro.

- romanticismo e l'esempio dell'esclusività per far comprendere come il romanticismo abbia creato anche delle regole che spiegano la realtà come "se l'altro ti da la possibilità andare con altri, non è geloso, vuol dire che non ci tiene".

- la teoria secondo la quale il romanticismo si sia evoluto come strumento per aggirare la repressione sessuale e avere uno spiraglio per fare sesso almeno con una persona senza inibizioni

- il romanticismo conscio può esistere? La risposta è si se la persona accetta le incoerenze e quindi attua una sorta di "ridimensionamento" dello stesso, accettando comunque che il romanticismo puro è una utopia che porta solo ad un periodo illusorio per poi cadere nel "disastro" 

- in accordo con quanto appena detto il romanticismo è oggettivamente a livello teorica qualcosa che può essere bello, se eliminassero la dipendenza e tutto ciò che ha a che fare con la mancanza autosufficienza rimarebbe la compnente del sorprendere il partner, organizzare qualcosa che serva a far provare belle emozioni,  ma allora perché non concentrarsi solo su questo versante, pensando solo a godersi il rapporto con autosufficienza senza rimanere ancorati ad un romanticismo non autosufficiente?

- l'essere umano non può applicare per pulsione il romanticismo

- nel romanticismo proprio perché non c'è spinta nella conoscenza ci si finisce per innamorarsi e legarsi in una persona idealizzata non della persona stessa, cioè che conta è appunto trovare qualcuno di usabile per sentire e provare emozioni intensissime.

 

- le conseguenze del romanticismo le possiamo trovare anche a livello di illusione che i due sessi acquisiscono e che creano problemi con il rapportarsi fra i due sessi, facciamo un esempio a livello sessuale, le donne che tentano di interpretare il comportamento maschile come "se non mi abbraccia non ha desiderio sessuale" perché seguono le regole romantiche che hanno.

Il paradosso romantico dell'eliminare parti della propria autonomia, mettersi emotivamente nelle mani dell'altro per potenziare il sentire.

ultima modifica il: 07-06-2020 - 16:49:12
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