Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Bellezza -
riabilita aiuti

bellezza

Cos'è la bellezza? Cosa si intende per bellezza fisica?

La bellezza è un termine diffuso nel linguaggio comune ma che genera un'enorme confusione a causa dei diversi significati che vengono attribuiti a questo termine.

Per comprendere il concetto di bellezza si può risalire all'etimologia del termine, sorprendentemente si scopre che il concetto di bello deriva e si avvicina a quello di buono, etimologia che in questo caso non ci è di alcun aiuto.

Come definire la bellezza allora? La risposta è tramite la pulsione sessuale.

Fin dalla nostra adolescenza abbiamo notato a nostre spese che alcune persone non ci producono alcuna eccitazione sessuale e altre invece si, ecco semplicemente quelle persone che ci eccitano sono le person ebelle. 

Si definisce bello quel soggetto che tramite la sua estetica o la sua personalità (sapiosessualità) è in grado di eccitarci, di far scatenare una pulsione sessuale nei suoi confronti il che si traduce in un'attrazione, nel volere avere quella persona.

Il termine bello diventa così utile, se qualcuno ci eccita invece di dire "mi sta eccitando" si parla di bellezza, che sia poi fisica e/o mentale non fa differenza, sempre eccitazione e relativa attrazione è.

La bellezza diventa il motore attrattivo alla base dell'innamoramento,  più sentiremo attrazione fisica più lo definiremo bello.

Fino a qui le cose sono relativamente semplici ma si complicano ulteriormente nel momento in cui il soggetto riflette sulla propria bellezza o quella altrui, perché?

Perché la bellezza purtroppo non è standardizzata, non esiste una sorta di computer che ti analizza e dice "sei bello tot e per tutte le persone tu sarai così".

Ogni persona ha i suoi gusti, ogni persona ha diversi stimoli che la eccitano sia fisici che mentali, la bellezza ha una sua dinamica che può essere conosciuta si, ma in modo parziale.

La restante parte dell'articolo si concentrerà sulla bellezza dal lato estetico, in quanto sulla bellezza interiore non si può dire nulla se non che è totalmente soggettiva e quasi mai oggettivizzabile, mentre la bellezza estetica ha delle dinamiche più comuni e qualcosa si può capire in più.

Le persone invece di capire questo stato di relativismo estetico, invece di capire le dinamiche di base della bellezza sviluppano tutta una serie di credenze distorte che le portano a creare una serie di visioni errate su di sé ed altri, creando un'autoimmagine (quanto pensano di essere belli) distorta e dando giudizi distorti su altri.

Prima di soffermarci sugli errori più diffusi descriviamo la dinamica di bellezza e di come questa funzioni grossomodo.

Il primo concetto da capire è quello di bellezza oggettiva e soggettiva.

Cosa significa? Mettiamo caso che una persona ci provi con 20 persone, ad una persona piace ed altre 19 no. Cosa vuol dire? Che il soggetto, in base al gruppo di riferimento è oggettivamente brutto (anche se sarebbe meglio parlare di indifferente, vedremo meglio in seguito) mentre per una persona è soggettivamente bello.

Oggettivo e soggettivo ci ricordano che niente è universale, ma che comunque i numeri parlano chiaro e ci aiutano a capire meglio.

Il punto ora è questo, come fa un soggetto ad essere bello? Su cosa si basa la bellezza di un soggetto?

La bellezza ha la funzione di selezione, la bellezza esteriore è percepibile tramite un sistema biologico evoluto che ci permette di capire lo stato di salute di un soggetto tramite i lineamenti del volto, del fisico, sono tutti indicatori di salute, ma noi non siamo dei robot che restituiscono dei valori come fossimo delle analisi, quando percepiamo un corpo in salute siamo programmati geneticamente per eccitarci.

Ci eccitiamo per qualcuno perché il nostro inconscio è come se dicesse "questa persona è forte, è in salute, se ti ci accoppi la prole verrà fuori sana e forte".

Il nostro provoare attrazione e dire che qualcuno è bello è frutto di una coscienza che dà un'etichetta ad un processo che è completamente inconscio.

Possiamo dire che qualcuno è bello perché l'unica cosa che facciamo è sentire la nostra pulsione sessuale verso qualcuno che è un buon partito biologico, il nostro inconscio lo riconosce e ci piace, quello che possiamo fare è solo pensarlo e comunicarlo con l'etichetta "bellezza".

Ecco perché quando le persone esprimono il giudizio di bellezza basandosi su altre regolette, come ad esempio fa una donna quando osserva un'altra donna, il rischio di giudizio distorto è elevato, arrogandosi il diritto di poter prevedere come questo soggetto venga giudicato dagli altri.

Il giudizio di bellezza è sacrosanto quando un soggetto lo esprime nella sua relatività cosa gli trasmette l'altro, esprime ciò che prova, tutti gli altri sono da prendere con le pinze perché è molto probabile che siano fuffa.

Per ricapitolare la variabile centrale che viene giudicata dal nostro inconscio è quella della salute e questa salute è determinata geneticamente per una parte, mentre dallo stile di vita, dall'alimentazione, dallo sport dall'altra.

Per capire questo concetto prendete un attore o un top model del passato, seguitene la carriera, guardatelo in foto, molti di questi attori hanno avuto una fase dove eranno bellissimi, perché in forma e in salute e poi a causa di droghe, sedentarietà, fumo, alcol e sovrappeso essere diventati molto più brutti.

Questo è il concetto da tenere a mente, a parità di genetica potete esprimere al meglio la vostra bellezza o lasciarla sopita e diventare più brutti a causa di uno stile di vita sbagliato.

Detto in termini più semplici, siate magri, mangiate bene (non solo la quantità ma anche la qualità) e fate sport e esprimerete la vostra massima bellezza in base alla genetica che avete avuto.

Ma non riducete tutto ad una questione di peso o di magrezza, una magrezza che viene da un soggetto che sta a dieta una settimana mangiando poco e nulla con una faccia smorta e cadaverica è completamente differente da una bellezza di chi mangia bene e fa sport tutti i giorni.

La salute è principalmente collegata a sistemi biologici interni più complessi, ormoni, sistema immunitario e tante altre modifiche biologiche che poi si manifestano con uno specifico corpo e specifici lineamenti.

Capire questo punto sulla salute è fondamentale perché tante persone si cruogiolano dietro l'errata convinzione che sono nati così e non possono farci niente quando non hanno mai fatto nulla per esprimere il loro massimo stato di bellezza curando il lato della salute.

 

Ora che si è compreso il concetto di bellezza oggettiva e soggettiva e si capito quanto conti la genetica e la salute nella bellezza esteriore si può passare a comprendere il fenomeno in generale.

Ci sono altri tre punti importanti da analizzare:

- l'illusione dei social. Le foto a causa di leggi ottiche non dipingono l'esatta realtà, cosa significa? Bisogna essere ferrati di fotografia per capirlo nel dettaglio ma a seconda delle impostazioni che una macchina fotografica o un telefono, l'immagine scattata viene deformata otticamente. Non è una fantasia, sono leggi ottiche studiabili, nel web è pieno di articoli o  video che spiegano come le diverse impostazioni distorcano le linee dell'immagine e di conseguenza le proporzioni del nostro corpo e la relativa percezione. Non solo, anche le luci e le ombre hanno l'effetto di accentuare alcuni lineamenti e nasconderne di altri, per questo la bellezza in una foto può variare enormemente e quasi nessuno ha le competenze fotografiche per far uscire una foto quanto più aderente alla realtà. Anzi solitamente le persone più esperte cercano strategicamente di sfruttare queste regole della fotografia, quando possibile, per migliorare l'immagine e la loro estetica, cioè distorcono intenzionalmente la loro immagine in meglio per ingannare eventuali osservatori. Altre persone si limitano a scattare una quantità elevata di foto per poi selezionare quella che secondo loro li descrive meglio per come sono realmente o addirittura li migliora. Chiunque sia un minimo esperto del funzionamento dei social riesce a vedere la significativa differenza che c'è fra foto e realtà se conosce il soggetto di persona. Per non parlare del problema dei filtri, di photoshop dove si interviene in posto produzione per cambiare la foto in meglio, un vero e proprio trucco. Se non potete giudicare qualcuno dal vivo cercate di guardare i video, qualsiasi giudizio su foto sarebbe distorto e vi porterebbe solo fuori strada mentre il video, grazie al movimento ci fa capire qualcuno come è realmente senza che il singolo fotogramma ci tragga in inganno. Lo specchio ha problematiche analoghe, quello che vedete nello specchio oltre che essere speculare presenta distorsioni varie per leggi di rifrazione sulla superficie imperfetta dello specchio, se volete capire esattamente come siete non potete affidarvi né a foto né a specchi, puntate una telecamera ad una giusta distanza, spogliatevi e filmatevi, muovetevi, giratevi, quello che vedrete nel video è quello che vedono le altre persone;

- il problema dei vestiti. I vestiti possono migliorarci o peggiorare la nostra estetica percepita semplicemente perché creano delle forme alternative o le nascondono. Per poter dire se qualcuno è bello o no è necessario guardarlo nudo, qualsiasi giudizio con i vestiti sarebbe inevitabilmente falsato, anche in minima parte;

- il problema del giudizio complessivo. A parte soggetti feticisti, il corpo viene giudicato nel complesso. Comprendere questo punto è fondamentale perché un soggetto potrebbe illudersi che una singola parte possa fare una differenza abissale, ma la differenza è solo marginale perché veniamo giudicati complessivamente e quindi ogni singola parte ha un peso relativo. Come vedremo molte persone cadono in questa trappola dando al difetto un eccessivo peso ma anche alle parti "forti" pensando che abbiano un potere attrattivo miracoloso, come l'esempio della donna che pensa che le tette grandi siano sempre un plus, fallacia probabilmente alimentata dal fatto che qualcosa di grande attrae l'attenzione e pensa erroneamente che solo perché tanti maschi guardino (attenzione) allora siano necessariamente belle.

 

Cosa può fare una persona per capire quanto è bella? Poco e nulla, un soggetto razionale cura il suo stato di salute, cerca di indossare meno vestiti possibili o vestiti che non nascondino le sue curve (tanto prima o poi se piacete a qualcuno dovrete spogliarvi e quando vedrà per quel che siete realmente se non gli piacete non avrete il rapporto restandoci doppiamente male) e che non li distorcano eccessivamente per dare una reale prospettiva di sé ed esporsi agli altri per capire la bellezza che ha dai feedback.

Dopo essersi esposto alla realtà diventa necessario interpretare al meglio i feedback, senza cadere nell'errore del "mi sta guardando quindi piaccio".

Se il soggetto ci prova in modo diretto è più facile avere un feedback in quanto l'altro risponderà chiaramente mi piaci anche tu o non mi piaci, dagli sguardi non si può capire nulla in modo definitivo.

Il problema è che di fronte non abbiamo solo una persona che ci valuta per il sesso, per non parlare del fatto che quando incontreremo un sapiosessuale questo non ci giudicherà per l'aspetto esteriore ma interiore, ci sono persone che oltre il sesso cercano altro e quindi anche se ci reputano belli (siamo attraenti sessualmente) potrebbero comunque non voler venire con noi per altri motivi come incompatibilità di caratteri o di scopo, per non parlare del fatto che ci sono persone che mentono appositamente.

Diventa quindi importante anche parlare con la persona per ascoltare il feedback, parlarne, discuterne e anche analizzare se questo feedback sia valido o meno.

Alla fine di questo lavoro resta un numero statistico, dove la persona può dire "ho chiesto a 20 persone di venire a letto con me, a 10 sono piaciuto fisicamente e altre 10 no, questa è la mia piacenza media" che è un dato da prendere comunque con le pinze, vincolandolo al contesto (cosa che capiremo meglio più avanti).

Qualsiasi altro modo di stabilire la bellezza di un soggetto è per lo più frutto di deliri e distorsioni più o meno contorti dove la persona segue delle regole soggettive per stabilire la bellezza propria o altrui pensando di poterla capire o dedurre dall'immagine fisica.

Come detto prima l'esempio della donna che ne guarda un'altra e non prova nulla ma in base a come appare deduce da quelle forme la sua bellezza per gli uomini, come vedremo più avanti si può fare un lavoro del genere ma non in questo modo e non con questa presunzione.

Non ci si può mettere nella testa dell'umanità tutta, non si può prevedere gusti e modi di giudicare degli altri, chiunque tenti di fare questa cosa è solo un soggetto che non ha compreso la bellezza, non ha compreso la relatività umana e generalizza o la propria esperienza o quelle poche esperienze che ha potuto vedere dal vivo, generando regole distorte che lo butteranno sistematicamente fuori strada.

Alcune persone riescono ad ignorare questa critica pensando "si vabbè ma posso comunque grossomodo capirese una persona è oggettivamente bella" e la risposta è no.

Se una persona è in perfetta forma/salute fisica è probabile che sia bello oggettivamente ma non possiamo comunque stabilirlo se non con dei feedback

Se vediamo una persona ricevere tanti feedback possiamo a partire da quelli farci un'idea ma sarebbe un azzardo fare conclusioni a partire da delle regole soggettive, anche perché i gruppi in cui si inserisce un soggetto sono mutevoli.

Volete un esempio? Prendete Naomi Campbell ai tempi in cui è top fisicamente, modella, una bellezza oggettiva in gruppi enorme, andate in un gruppo di uomini che preferiscono le donne in carne, sono attratti da donne formose e non da donne magre, cosa scoprirete? Che in quel gruppo di uomini Naomi è oggettivamente brutta o indifferente.

Sorpresi? Il punto è che non si può eliminare dall'equazione il gruppo che osserva, il giudizio di bellezza è fatto da persone reali, in carne ed ossa, gruppi variabili, mutevoli nel luogo, mutevoli nel tempo, etc...

Se una persona dalla sua esperienza stabilisce che piace mediamente a 5 persone 20, non può illudersi che in ogni gruppo che la osserverà questa statistica verrà riportata in questo modo.

Perché nella vita ci esporremo sempre a gruppi limitati e piccoli, la stessa Naomi Campbell che si sposta in un paesino e finisce in uno di quei posti dove gli uomini per lo pià vogliono donne in carne si ritroverebbe comunque a non essere così bella come invece è abituata a sentirsi.

Potete incaponirvi quanto vi pare, la bellezza è un concetto troppo relativo per poter fare dei calcoli esatti, per pensare di poterla stabilire e prevedere a tavolino, guardate ai feedback, guardate ai numeri e potrete capire la bellezza di qualcuno in base al gruppo di riferimento che l'ha giudicata.

Più i numeri sono alti più saranno statisticamente significativi ma non potranno mai fare una previsione totale, non potremmo mai sapere se a qualcuno piaceremo o no con certezza, la piacenza ci aiuta a ragionare in generale.

Ad esempio un uomo che ci ha provato con 20 donne e solo 1 gli da detto di sa che per lui trovare partner sessuali non è facile, questo vuole dire che mediamente quando si lascia farà fatica a trovare un'altra donna a cui piace, ma è un concetto generale non predittivo.

Un soggetto totalmente razionale si arrende all'idea che non potrà mai sapere esattamente quanto è bello se non grosso modo, non può fare granché previsioni ma può usare questo dato per capire se è necessario fare un miglioramento o meno, se abbiamo un livello di bellezza tale da poter realizzare gli obiettivi che ci interessano. 

Ad esempio una donna che ha bisogno di attenzioni si rende conto che una piacenza bassa come 2 su 20 inizia ad essere un problema, oppure un uomo che ha una piacenza 0 su 20 si rende conto che è un problema non piacere a nessuna perché rischia di rimanere senza un partner sessuale.

In sintesi quanto si parla di bellezza liberatevi il prima possibile da tutte queste credenze distorte accumulate e se siete curiosi di sapere quanto siete belli esteticamente nel vostro stato attuale di salute iniziate a parlare con gli altri, a parlare con persone del sesso opposto che potete attrarre sessualmente e analizzate i feedback, tenendo sempre a mente che il giudizio è relativo a chi ci osserva, i gruppi sono mutevoli, variabili e un giudizio su grandi numeri comunque non è qualcosa di predittivo che ci aiuta a capire sempre cosa sta per succedere (ricordatevi l'esempio di Naomi Campbell di fronte ad un gruppo di uomini che preferiscono le donne in carne).

Fate attenzione perché basta qualche kg in più o in meno per variare anche significativamente in termini estetici, basta un periodo in cui vi trascurate fra alimetazione e altri stress fisici per aver cambiamenti, non dimenticate mai questo punto perché è fondamentale, la bellezza è mutabile se voi mutate fisicamente.

La salute è un fenomeno in cui anche piccoli cambiamenti possono avere effetti significativi, non ci sono regole generali, ogni persona reagisce a modo proprio.

State attenti ai giudizi degli altri, il mondo è pieno di persone con deliri sulla bellezza, ma anche persone cattive che mentono quando giudicano, dare peso a questi giudizi vuol dire suicidarsi in termini esistenziali e di autoimmagine, date sempre più importanza ai fatti non che al resto ad esempio, ci provate con 20 persone e solo con 5 finite a letto, le altre quindici no e nemmeno vi "cagano", questo è un fatto, cinque donne vi hanno accolto nel loro corpo e 15 no, ma di queste 15 qualcuna vi mangiava con gli occhi e altre nemmeno vi guardavano, anche questo è un fatto che può dirci se l'attrazione fisica c'era.

Poi ci si può parlare, ma questi sono fatti a cui si deve guardare e non alla madre che dice "ma no sei bellissimo" o all'amico che dice "ma dai che piaci" o all'inividioso che ci dice alle spalle "sei un cesso", invece di perdere tempo con questi giudizi non validi conviene parlare con le persone che ci hanno rifiutato per cercare di capire il perché del no ma sempre ricordando che le persone sbagliano, specialmente quelle che della vita non hanno capito nulla, le persone mediamente capiscono poco di bellezza.

In sintesi i giudizi sinceri ed espressi in modo valido sono pochi, proprio per questo concentratevi più sui fatti non che alle parole, quando parlate con qualcuno per un feedback assicuratevi che questo sia valido, non prendete tutto per oro colato. 

 

 

Analizziamo ora nel dettaglio il giudizio di bellezza e del perché nel corso dell'articolo abbiamo detto che il giudizio "brutto" era stato espresso erroneamente.

 

Quando qualcuno ci guarda o guardiamo qualcuno possiamo esprimere quattro differenti giudizi estetici:

- bellezza piena, l'attrazione è tale da creare una sorta di sconvolgimento interiore. Pensate a quando vedete qualcuno e non potete fare a meno di guardarlo, vi girate se lo vedete per strada, sentite la vampata dentro, etc...;

- bellezza scarsa, l'attrazione è minima ma c'è, solitamente questo tipo di giudizio lo si esprime più consciamente per uno sforzo attentivo non perché lo si è sentito dentro quando qualcuno ci fa notare una persona, ci chiede un parere, etc... Il mondo è talmente pieno di persone che ci "piacicchiano", alla fine è sufficiente stare in forma e non avere particolari problemi genetici per piacere, in minima parte, alla maggior parte delle persone. Solitamente le persone esprimono questo giudizio con la locuzione "carino" per dire non mi dispiace ma non è che farei follie o mi sconvolge per l'attrazione che mi fa provare;

- indifferenza, l'altro si vede come qualcuno che non suscita alcun tipo di emozione tramite l'estetica, non viene giudicato né bello né brutto, ma come qualcuno che "non mi dice niente";

- bruttezza, l'altro si vede come qualcuno che ha un'estetica tale da generare ribrezzo, da generare una forma di repulsione, non solo non c'è interesse ad avvicinarsi ma c'è l'interesse ad andare via, a scappare, allontanarsi da una persona che produce tramite quell'estetica quel tipo di emozioni. Anche per la bruttezza si può fare la stessa distinzione della bellezza, cioè bruttezza scarsa e bruttezza piena.

 

Questa scala è fondamentale perché ci illumina sul fatto che la bellezza non è dicotomica, non c'è il bello e brutto ma ci sono emozioni quantificabili, ci sono sfumature di eccitazione sessuale che spaziano da quella intensa allo zero e poi c'è perfino la repulsione per l'estetica, il ribrezzo per qualcosa al punto da definirla brutta.

Ecco che possiamo capire che raramente una persona normale estetica è brutta, è per lo più indifferente e finirà per piacere a qualcuno, fra bellezza piena o bellezza scarsa.

 

 

A confondere sulla bellezza c'è il concetto di appariscenza, cos'è l'appariscenza? Allora immaginate di essere in un gruppo, anche se siete carini o belli affinché qualcuno vi giudichi è necessario che l'attenzione si posi su di voi.

Ecco perché una donna tettona è invidiata, perché riceve attenzioni, le stesse attenzioni che poi confondono la visione della donna che facendo deduzioni errate non riesce a capire che comunque quella è solo attenzione, non è detto che tutti gli uomini che poi hanno posato lo sguardo abbiano trovato il tutto bello.

Investire sull'appariscenza non garantisce nulla a livello estetico, probabilmente questa cosa la imparano sulla loro pelle tutte quelle donne che si fanno un seno enorme, vedendo una significativa differenza in termini di attenzioni ma senza che poi migliori il lato effettivo di giudizio e attrazione, di bellezza, anzi peggiorando in alcuni casi.

L'appariscenza è un fattore da considerare ma che non ha nulla a che fare con la bellezza, un elemento che è unna componente strategica perché comunque per eccitare qualcuno, per essere belli ai suoi occhi è necessario che il suo sguardo si posi su di noi, che ci guardi.

Ecco che alcune donne si tingono i capelli, si mettono i tacchi per essere più alti, scoprono parti del corpo per attirare lo sguardo tramite una nudità, tutte strategie che aumentano l'appariscenza dandogli vantaggi sopratutto in luoghi affollati.

 

Abbiamo modo di sapere se l'altro ci ritiene realmente belli e non ci sta prendendo in giro? Si, con la scala dell'innamoramento, in base a quante volte l'altro vuole fare sesso con noi (se è oggettosessuale) possiamo capire quanto gli piaciamo fisicamente.

Se non si è ancora arrivati al sesso lo si può stabilire in base a quanto ci guarda, come ci guarda, quanto ci tocca, etc...

 

Qual è la differenza fra bellezza e fascino?

Con il concetto di fascino si parla di quelle persone abili nel rendere un valore facilmente accessibile all'esterno, nel caso della bellezza fisica sarà affascinante chi si sa vestire in modo tale da far capire chiaramente quale sia la sua bellezza, con vestiti che non nascondono ma ansi risaltano le forme che fanno capire agli osservatore come sia fatto il soggetto.

 

Ossessione estetica

I soggetti più razionali avranno provato sulla loro pelle la difficoltà nello stabilire la bellezza in modo definitivo, leggendo questo articolo si scopre che una persona non potrà mai sapere esattamente quanto è bella perché il mondo è variegato e relativo, l'unica cosa che può fare è giocare con i numeri, stabilendo un livello medio di piacenza che ci aiuta a capire più o meno quanto piacciamo ma che non ci dà nessuna garanzia di prevedere con esattezza come verremo giudicati nella vita reale di tutti i giorni.

Cosa ha prodotto questo? Che alcune di questi soggetti sono rimasti ossessionati da questa incognita sulla loro estetica, continuando inutilmente a cercare una risposta definitiva che non può essere trovata, soffrendo per questa situazione anche se non ne possono a fare meno, perdendo tempo e risorse per cercare una risposta definitiva. Questa ossessione nasce ad esempio da donne che vogliono avere la assoluta certezza di essere bellissime e ogni feedback negativo, anche se sporadico, le manda in tilt oppure donne che non riescono a capire perché alcuni uomini impazziscano per loro ed altri invece non piacciono affatto, etc...

 

Tralasciando i soggetti razionali concentriamoci per un attimo su quelli irrazionali che arrivano a stabilire un grado estetico in modo definitivo, come fanno? Esistono prevalentemente due modi:

- autoimmagine o immagine da risultato. Il soggetto sulla base di un singolo feedback stabilisce se qualcuno è bello o brutto, cambiandolo rapidamente. Ad esempio un giorno una donna ci prova con lui e stabilisce "sono bello", dopo una settimana ci prova con un'altra e viene rifiutato e dice fra sé e sé "sono brutto";

- bellezza calcolata sulla base di regole. Il soggetto guarda l'estetica dell'altro e sulla base di regole sull'estetica sviluppate in modo soggettivo e arbitrario stabilisce la bellezza a tavolino. Questi soggetti conservano questa illusioni concentrandosi solo sugli eventi che dimostrano la loro illusione e non che la falsificano. Esempio stabiliscono che uno è bello, si concentrano su tutte le persone che lo travano bello e quando qualcuno lo giudica brutto dice "ma no non ha visto bene" oppure "sta mentendo è solo invidioso" o ancora "quella persona non ha gusto, non si può giudicare brutta questa persona" e in questo modo riescono a conservare la loro visione distorta.

 

 

Le regole distorte sull'estetica nascono in due modi, alcune vengono sviluppate da sé e altre vengono incorporate da altri.

Immaginate degli adolescenti, c'è una donna di nome Claudia che ha sviluppato delle regole di bellezza, ma queste regole sono distorte e le usa per giudicare sé e le altre donne, fra queste c'è Giulia una sua amica che ascolta Claudia giudicare gli altri e non avendo un metodo scettico finisce per assorbire quella visione distorta degli eventi.

 

Bellezza e qualia

Non potremmo mai sapere con certezza quanto siamo belli per qualcuno, l'esatta emozione che prova, possiamo sentire e capire il nostro giudizio di bellezza basato sulle emozioni che qualcuno ci suscita. Come già detto nel corso dell'articolo possiamo dedurre quanto piaciamo a qualcuno tramite il livello di attivitità sessuale (livello di innamoramento) che questo soggetto ha intenzione di avere con noi. Per una donna è ad esempio facile da capire che per il suo uomo è bellissima se questo la desidera fisicamente ogni cinque minuti, la tocca, si eccita, etc...

 

 

Possono esistere regole estetiche valide? Si, a patto che queste siano generali e basate su evidenze dimostrabili.

Prendiamo la regola della salute espressa in questo articolo, che ci dice che più un soggetto è in salute/forma quanto più esprime al meglio quei lineamente che altri esseri umani trovano eccitanti.

Questa regola non garantisce nulla, ma ci suggerisce che è probabile che all'aumentare della salute aumenti la piacenza media del soggetto.

Altre regole simili potrebbero essere quelle in cui un soggetto impara a riconoscere i lineamenti della salute e guardandoli su un soggetto può dire, questo soggetto tenderà a piacere.

Oppure un soggetto guardato i vari top model, ne studia le caratteristiche che si ripetono e quando le osserva in altri soggetti può affermare che forse quel soggetto ha un'elevata piacenza, perché parte da un punto di rifermento.

Vedete queste regole come sono generali e possibilistiche? Non danno garanzie, non fanno previsioni accurate ma ci aiutano solo a fornire delle indicazioni, poi saranno sempre i feedback e i numeri a farla da padrone.

Ecco che quando qualcuno dice "ma Eleonora è bellissima, guardala come è bella" diventano giudizi privi di qualsiasi validità e anzi ci aiutano a capire la stupidità del soggetto che esprime con leggerezza una conclusione che non potrebbe fare sulla base delle sue regolezze distorte.

Diverso è se Eleonora affermasse "hai visto come è in forma Eleonora in questo periodo? Assomiglia ad una top model, non mi meraviglierei se quest'estate al mare facesse girare ogni uomo che incontra".

Guardate questo giudizio come è differente, innanzitutto passa dalla certezza alla possibilità, in secondo luogo ha elementi reali che possono suggerire un'elevata piacenza, ovvero l'aver sviluppato un fisico simile a quello delle top model (bellezza già validata da feedback reali) e terz'ultimo fa delle possibili previsioni, non si sbilancia con conclusioni definitive come fossero vere.

 

 

Gli errori logici commessi maggiormente da chi sviluppa regole distorte per stabilire la bellezza di un soggetto:

- il primo è quello del difetto, quando giudichiamo qualcuno bello ci rendiamo conto che è bello nonostante non sia la persona più bella, capiamo subito che c'è un margine di bellezza e capiamo subito anche quali sono i punti che più si allontanano da ciò che ci piace. Il difetto in questo caso viene visto come una cosa non sempre negativa, anzi è proprio da questo che nasce il detto "la bellezza sta anche nell'imperferzione" in quanto si rimane nel margine di bellezza nonostante si allontani dall'ideale di bellezza. Le persone però quando si autogiudicano non sono in grado di comprendere questo punto e potrebbero dedurre erroneamente che qualsiasi cosa non rispecchi "l'ideale" diventi automaticamente brutto, finendo per cadere in errore a causa della loro rigidità di pensiero e di regole che non sono in grado di dedurre le varie sfumature di bellezza a partire da un minimo fino al massimo. Per fare un paralello uno studente che ha preso 9 ad un compito in classe perché ha commesso un solo errore ha comunque portato a casa un ottimo risultato, l'errore non l'ha fatto passare da 10 a 0, la stessa cosa vale per la bellezza, un singolo difetto non ha il potere di distruggere tutto. Solo chi ha una mentalità dicotomica cade in questo errore, non riesce a comprendere come funzioni cose complesse e le varie sfumature di giudizio. La bellezza, come già detto più volte è frutto di una traduzione di ciò che l'nconscio giudica e questo giudizio l'inconscio lo fa sull'estetica tutta di una persona, in modo complessivo. Questo cosa vuol dire? Che l'incoscio parla al soggetto in termine di emozioni e queste emozioni sono una risultante. Il nostro inconscio non ci manda una lista di cose belle e brutte ma ci comunica soltanto emotivamente se qualcosa ci piace o meno. Questo vuol dire che se le regole per presumere il giudizio inconscio degli altri non riescono a a produrre un risultanto complessivo vuol dire che non si ha un metodo efficace per presumere la bellezza, cioè che è un metodo incompleto o distorto. A livello pratico questo in cosa si traduce? Nel fatto che ogni qualvolta una persona pensa "ho il naso brutto" o "ho la pancia brutta" oppure "ho il seno bello" dimostra di non aver compreso nulla della bellezza, la bellezza o la non bellezza esistono solo come elementi totali e complessivi, una parte del corpo non può essere bella o brutta, l'analisi delle singole parti è necessario ma è solo un passaggio che dovrà sfociare in un giudizio complessivo, se ciò non accade il metodo è errato. 

- il secondo è quello di generalizzazione, il soggetto non riesce a capire il concetto di gusto soggettivo, di preferenza, di eccitazione soggettiva e questo lo spinge a creare regole universali distorte.

 

 

 

Bellezza e orgoglio

Alcune persone non riescono bene a capire la differenza fra estetica finalizzata all'accoppiamento e trovare partner stabili o occasionali e l'estetica finalizzata alla competizione. Prendiamo una donna, questa donna potrebbe nella sua confusione mentale definirsi brutta ma ciò che sente e che vorrebbe trasmettere è che in realtà sa di avere un potenziale attrattivo, di poter avere anche diversi uominini ma per lei ciò che conta maggiormente è il fatto di non raggiungere un determinato livello estetico o di non essere la più bella del mondo e quindi di sentirsi inferiore esteticamente ad altre donne, sviluppando paure come "e se l'uomo che sta con me poi guarda le altre" o "e se mi lascia per altre".

 

 

 

 

Bellezza e dismorfopatia

Un soggetto che sviluppa una visione distorta di sé in negativo (si vede più brutto di quello che è) e ne soffre viene definito disformopatico, si legga il relativo articolo per approfondire.

 

 

Il paradosso del "devo piacere a me non a te"

Alcuni soggetti esprimono questa frase, cosa vogliono dire? Perché dicono queste frasi? Per poter comprendere questa fase è necessario ricordare che l'estetica ha finalità seduttive, cioè il nostro corpo può garantirci un partner sessuale e attenzioni, non ha altre finalità sociali.

Quando una persona dice il mio corpo deve piacere a me e non a te sta scardinando questo modello, perché lo fa? La risposta è difensiva, probabilmente è una persona che ha sofferto così tanto il giudizio estetico da sviluppare un meccanismo difensivo di questo tipo.

Come funziona questo meccanismo? La persona si autoconvince di qualcosa che in realtà non esiste, crea delle regole di bellezza a cui aspira in modo che possa dire a se stessa "io sono bella, mi piaccio" e fare così da scudo a tutti quei giudizi negativi che in questo modo non la fanno più soffrire.

La persona riesce in questo modo a farsi scivolare addosso il fatto di non piacere perché in qualche modo si sente bella, come se potesse dire "mi giudichi brutta? cazzi tuoi che non capisci che in realtà sono bella".

Chi ha un minimo di scetticismo di comprensione della bellezza si rende conto che queste persone in realtà si sono rinchiuse in una bolla distorta, una bolla difensiva da una realtà che gli fa male, che li fa soffrire.

Solitamente sono persone che non riescono ad accettare di essere brutti o indifferenti per qualcuno, persone che vogliono piacere a tutti, che sono in continua competizione con il mondo e dopo una serie di anni passati a soffrire, al punto in cui perfino non escono di casa alcune volte, sviluppano questo metodo difensivo per conservare la loro personalità "malata" e al tempo stesso difendersi dal mondo che li fa soffrire con i suoi giudizi.
Ad esempio una persona dice che vuole dimagrie per piacere a sé stesso, ma nel momento in cui è magro gli altri gli dicono che sta meglio con qualche chilo in più.

Anche se queste persone hanno ragione il soggetto ha bisogno di uno standard assoluto, poco importa che questo standard lo renda più brutto, l'obiettivo di quello standard è di poter poi difendersi da qualsiasi tipo di giudizio negativo. 

L'uomo magro è immune ai giudizi negativi, se non piace ad una donna potrà dire a se stesso "io ora sono bello perché sono magro è lei che non capisce".

Questo soggetto è ormai distante dall'avere una comprensione della bellezza valida, per scelta e un po' per distorsioni preesistenti, vive un delirio di comodo, al punto tale da poter perfino ignorare i feedback esterni.

 

 

  

 

ultima modifica il: 29-04-2019 - 12:30:36
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe