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- Sminuire -
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Cosa si intende per sminuire?

 

BOZZA

Svalutare, evidenzia il fenomeno della reale perdita di valore, il valore non è eterno. La bellezza della gioventù, il valore di una macchina nuova e usata, etc...;

Disprezzare, evidenzia il fenomeno in cui si percepisce al di fuori qualcosa che non piace, che è all'antitesi del valore;

Sminuire, evidenzia il fenomeno di giudicare apertamente qualcosa di minore valore di quello che le si riconosce realmente. Un metodo manipolativo.

 

Sminuire nell'autostima

Una persona si autosminuisce nel momento in cui, a causa di errori percettivi, pensa che gli altri la siano vedendo in un modo minore di quanto la stiano giudicando in realtà.

Ad esempio una persona esterna lo trova gradevole ma il soggetto pensa che l'altro lo stia giudicando in modo diverso, apprezzandolo di meno.

 

Questo error

Elenco di disambiguazione:

- denigrare, diminuire il valore complessivo di qualcuno evidenziando elementi negativi dello stesso, ponendo particolre enfasi sugli stessi;

- autosminuire, riguarda l'autoimmagine, il soggetto sminuisce quando pensa che il valore che ha sia minore di quello che gli altri vedono,

- svalutare, intenzionalmente il soggetto esprime un giudizio minore di quello che vede/pensa verso qualcuno, i motivi sono vendetta o spronare, la svalutazione del genitore e il fallimento educativo, invece di motivarlo otterrà una persona con bassa autostima. La svalutazione massima consiste nel non riconoscere un valore a qualcuno anche se lo si è visto;

- minimizzare, il soggetto tenta di autoconvincersi che qualcosa sia inferiore a quello che è, usato ad esempio per considerare le conseguenze negative di qualcosa che abbiamo fatto o subito. Ha a che fare con il buonismo? Si, se si minimizzano gli aspetti negativi di qualcosa;

- criticare negativamente, esprimere il proprio giudizio senza alterazioni, si parla di critica negativa quando il soggetto esprime la sua visione senza alterazioni o strategie varie.

 

 

Con il termine sminuire si definisce il fenomeno in cui il soggetto in modo intenzionale o meno giudica una persona con meno valore di quello che in realtà possiede.

Questo fenomeno si basa sul formulare un giudizio di valore intenzionalmente errato e negativo. Sminuire vuol dire giudicare qualcuno o qualcosa con un valore inferiore a quello che realmente ha, o per errore o in modo intenzionale ad esempio per far soffrire qualcuno facendogli credere che lo valuta realmente in quel modo oppure svalutare come mezzo per spronare o motivare. La svalutazione diventa svilimento o calunnia (a seconda se sia intenzionale o meno) quando la si comunica ad altri.

 

Invece di apprezzare e riconoscere il valore la persona o non lo vede e se lo vede finge che non ci sia.

 

Si sminuisce quindi in due modi:

- intenzionale, la persona ha percepito il valore esatto ma intenzionalmente lo abbassa per danneggiare l'altro, per spronarlo, per ricevere attenzioni, cioè esterna un giudizio che non rispecchia il valore che ha percepito.

- non intenzionale, la persona ha fatto un giudizio errato e forse nel tempo se ne accorgerà.

Esempio di sminuire non intenzionale è quello in cui una persona giudica la bellezza di qualcuno basandosi su ciò che vede da vestita, per poi rendersi conto una volta che vede quella pesona nuda o con pochi vestiti adosso come un costume da bagno che in realtà l'ha reputata di un valore estetico minore di quello che gli dà ora che la giudica meglio.

Un altro esempio in cui si sminuisce non intenzionalmente è quello in cui la persona deduce erroneamente che l'altro non essendo laureato allora è stupido però poi conoscendolo meglio si rende conto che non è così e che il suo giudizio era errato e aveva sminuito qualcuno.

Si sminuisce non intenzionalmente o perché si è fatto un giudizio affrettato o perché si è fatto un giudizio basandosi su fattori parziali invece che attendere che si avessero più informazioni a disposizione o perché la propria percezione della realtà è distorta.

 

Ci si può sentire sminuiti? No, le persone erroneamente potrebbero usare questo termine per intendere che non accettano e reputano erroti quei giudizi di valore che ricevono dall'esterno e che non concordano con le loro credenze e quanto pensano di valere. Qui si entra nel discorso in cui le persone faticano a capire e accettare il relativismo del valore, non solo che ognuno ha valori differenti ma che persone diverse quantificano in modo diverso qualcosa in base a quanto per loro abbia valore.

 

 

Elenco di disambiguazione:
 
-denigrare, evidenziare anche i lati negativi di qualcosa o qualcuno e quindi produrre delle macchie nella reputazione che altrimenti sarebbe stata limpida in quanto ogni persona tenta di mostrare solo il meglio di sé. La denigrazione si basa su eventi reali, non c'è alcuna bugia o realtà distorta, solo evidenziare gli aspetti negativi di qualcuno o qualcosa;
 
- svilire, dire il falso in modo intenzionale su qualcuno perché si ha l'obbiettivo di danneggiare il soggetto tramite questo bugie su di lui, facendolo sentire peggiore o rendendolo peggiore agli occhi degli altri in modo comunque da danneggiarlo;
 
- calunnia, dire il falso in modo non intenzionale su qualcuno perché la persona ha percepito in modo distorto degli eventi o perché essa per prima ha ascoltato notizie non false dette da altri e a cui ha creduto e ha ripetuto ad un'altra persona. L'utilità di questo concetto sta nel sottolineare come a volte la realtà inganni, le apparenze portino le persone in errore e a credere qualcosa di falso senza che se ne accordano diventando così persone che calunniano e la persona calunniata si ritrova a difendersi non dalla "cattiveria altrui" ma dalla stupidità altrui;
 
- screditare, obbiettivo far perdere di credibilità ed effetto autorità al soggetto quindi andando anche a colpire il suo status sociale. Si può screditare qualcuno usando la denigrazione, ma anche lo svilimento e la calunnia;

- mortificare sentimento di mortifazione che possono provare soggetti fragili quando vengono attaccati da quelle persone che hanno come punto di riferimento e che vedono con il loro mondo, attacco che li porta a provare una sensazione che si potrebbe descrivere come "se la propria vita non avesse più significato". Questo fenomeno è frequente nei bambini ma anche in soggetti adulti con una personalità generalmente fragile e che continuano a dipendere da una o poche persone, il fenomeno consiste che la persona proprio perché è fragile e dipende da un'altra persona crea una situazione nel quale questa può esercitare questo potere su di lui;

- svalutare, evidenzia il fenomeno in cui in base al cambiamento della persona che giudica o al cambiamento dell'oggetto giudicato si osserva con la distanza di tempo un valore minore di quello che si era inizialmente dato. Questo fenomeno è inevitabile e si basa sia su meccanismo psicologici che fisici. Una svalutazione psicologica potrebbe essere data dal fatto che una donna più passa il tempo meno ha valore per l'uomo per una questione di dominio e di trofeo, sentendola propria non avrà lo stesso valore di una "conquista recente" oppure il fatto che qualcosa sia sul mercato da tempo e sia tecnologicamente obsoleto gli fa perdere di valore se paragonato a qualcosa con tecnologia più recente;

- squalificare il fenomeno in cui si cambia il giudizio di qualificazione fatto nei confronti di qualcuno in un primo momento, cioè una persona che si pensava avesse un determinato livello di abilità o attitudine per poi però cambiare idea. Pensate ad un professionista che avete assunto per un lavoro perché lo ritenevate qualificato ma quando agisce di fronte ai vostri occhi vi porta a cambiare idea al punto che questo nuovo giudizio di squalifica vi porta perfino a licenziarlo per cercare un nuova persona più qualificata. Questo concetto è utile perché ci ricorda che si possono prendere degli abbagli sul valore di qualcuno;

- diffamazione/ingiuria,  la diffamazione una calunnia o uno svilimento che vengono proferiti non ad una sola persona ma a più persone. Si parla di ingiuria quando il soggetto del discorso è presente, diffamazione quando è assente;

 

 

 

Su internet esiste differenza fra diffamazione e ingiuria? No, usare la rete fa si che il fenenomeno sia solo quello della diffamazione in quanto seppur il soggetto leso possa essere "presente virtualmente" non ha lo stesso potere che avrebbe se fosse una "contesa faccia a faccia". Questi due termini sono utili quando si parla di interazioni reali, un conto è dire qualcosa con la persona presente che ha diritto di replica, un conto è diffamarla alle spalle, rendendo l'ingiuria un reato meno grave della diffamazione. Questa differenza su internet cessa di esistere.

 

 

 

 

L'opposto dello sminuire è la lusinga nell'ambito del valore, dove un soggetto andando a giudicare positivamente l'operato di qualcuno va ad apprezzarlo in modo falso per ottenere un vantaggio.

 

APPUNTI:

Si sminuire intenzionalmente così che la persona creda che sia inetta, ovvero che abbia dei deficit attitudinali immutabili, sono persone che sentenziano giudizi di inettitudine facendo danni in termini di autostima specialmente in persone fragili come quelle in fase di crescita.

- si può sminuire qualcuno per vendetta si? Si

- si può sminuire qualcuno per motivarlo? Si

ultima modifica il: 15-12-2018 - 16:12:47
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