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- Follia -
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Cos'è la follia?

Si definisce folle qualsiasi persona perda il contatto con la realtà, su uno o più punti, non riuscendo a distinguere quello da cui crede da quello che è reale, specialmente quando la realtà ce l'ha sotto gli occhi e la ignora.

La follia è la pratica conseguenza di una chiusura mentale in settori dove tale credenza produce un danno diretto dal soggetto, dove è chiaramente osservabile dall'esterno.

La follia è cioè un termine che un osservatore può usare quando ci si rende conto di come il soggetto sia chiuso nella sua percezione distorta, cieco alla realtà nonostante i danni che questa visione produce nella sua esistenza.

 

Collegamento con pazzia, tutto ciò che non è normale.

 

DA RISCRIVERE

 

Nel linguaggio comune il termine follia è diffuso anche se potrebbe produrre fraintendimento a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- follia come sinonimo di anormalità;

- follia come sinonimo di pazzia, persona che ha perso il senno, concetto ignorante di chi non riesce a spiegarsi determinati comportamenti;

- follia come sinonimo di comportamenti estremi, persone che fanno azioni per cui ad unalisi critica si sarebbe scelto non farlo.

 

L'AB sceglie di ridefinire la follia sulla base del terzo significato, termine che così diventa utile per spiegare diversi episodi comportamentali.

Da una parte c'è la pazzia, un termine che indica un significato che non esiste se non nelle paure delle persone più ignoranti termine che va ad indicare uno stato duraturo e irreversibile. Da una parte c'è invece la follia che va a definire quei momenti circoscritti e di "breve" durata dove una persona si imbatte in delle scelte e in un comportamento che si rivelerà altamente disfunzionale e che viene dettato da specifiche circostanze.

Ma cosa causa questo stato di follia? Sono tre le cause:

- ignoranza ed euforia, la persona che aveva delle inibizioni funzionali a causa dell'effetto euforico entra in uno stato maniacale che lo fa apparire come un folle all'esterno;

- stato borderline, la persona entra in uno stato di nulla lucidità dove agisce per impulso, degli impulsi

- farneticazioni che spingono la persona a dei comportamenti lucidi ma  frutto di una visione altamente alterata della realtà.

 

Nel primo caso la persona rimane confusa perché nella sua mente ha finalmente raggiunto ciò che non riusciva a fare per le sue inibizioni eppure sembra che questo sia stato "un danno più che un vantaggio" cosa che non riesce a capire proprio a causa della sua ignoranza che lo spinge a desiderare ed agire in modo disfunzionale.

Nel secondo caso troviamo una persona che è la prima a definirsi come folle e si rende conto che c'è qualcosa che non va.

Nel terzo caso troviamo una persona che analogamente al primo punto del maniacale si ritrova con una percezione della realtà completamente alterata, una persona così ignroante che fa e dice cose disfunzionali e che al tempo stesso traspaiono all'esterno che la porteranno a definirla come una folle per le scelte che la persona fa in queste situazioni.

 

Statisticamente è più probabile assistere ad uno stato di follia da stato borderline non che dagli altri due stati, quello che appare evidente è che ogni stato ha la sua causa e se si va ad intervenire nella personalità del soggetto questi episodi di follia possono essere eliminati completamente.

 

 

 

DA RIVEDERE

Nella quotidianità il concetto di follia è diffuso ma presenta diversa confusione a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- folle come giudizio verso quelle persone che fanno qualcosa di diverso dalla norma e fuori dagli schemi "ma come ti vengono in mente determinate cose? Sei proprio un folle" oppure "ma cosa hai fatto? Perché non fai le cose come tutti gli altri? Sei proprio un folle";

- folle come sinonimo di pazzia, cioè qualche problema a livello psicologico o neurologico.

 

In entrambi i significati la follia altro non è che un sinonimo per questo l'AB sceglie di ridefinirlo per dare nome e risalto ad un altro fenomeno esistenziale, fenomeno in cui persone nutrono aspettative senza considerare minimamente né la reale probabilità che tale evento accada né investendo in alternative, un'aspettativa illusoria che l'AB appunto definisce follia.

Il folle è colui che senza farsi alcuni problemi inizia a nutrire aspettative, a volte spinto proprio da quelle credenze illusorie che ha sviluppato che lo spingono a credere in un mondo giusto, in un modo con regalmente precisi, i suoi e che secondo la sua visione del mondo ciò che si aspetta arriverà realmente.

Per altri invece la follia è un modo inevitabile per sperare, per avere almeno un po di piacere nell'illusione dell'aspettativa credendo che arriverà, un po' di piacere che pagheranno a caro prezzo, con la sofferenza quando ciò che aspettano non arriverà.

La follia non è semplice "aspettativa" ma il metodo che le persone usano nel creare aspettative, un metodo euristico che alcune persone nemmeno si rendono conto di possedere, nemmeno si rendono conto di quello che scelgono e fanno quando iniziano a nutrire aspettative, per queste persone essere folli rientra nel loro stile esistenziale passivo, come se iniziassero ad aspettarsi le cose quasi per istinto, facendo dei percorsi mentali automatici e brevi.

Per l'AB è folle colui che ogni volta che si aspetta qualcosa non si pone queste due domande:

- "ma ciò che mi sto aspettando ha qualche probabilità di realizzarsi?" 

- "nel caso quello che aspetto non arrivasse potrei rimanerne indifferente perché ho un'alternativa a cui puntare?".

 

Tutte le persone che non si pongono queste due semplici domande sono dei folli potenziali, follia che si concretizzerà nel momento in cui l'aspettativa da loro creata non è reale e non hanno alcuna alternativa, follia che pagheranno a caro prezzo dato che rimaranno con una delusione e nessuna alternativa da seguire.

Questo ci fa comprende perché le persone alcune volte non rimangano deluse e altre no, essere folle vuol dire non prevenire e creare aspettative come viene, sarà il caso per queste persone a determinare cosa accadrà dato che loro attivamente non fanno nulla né per prevenire né per costruirsi alternative.

Una persona che usa un metodo per tentare di aspettarsi cose concrete e investire nelle alternative potrebbe comunque fare errori e trovarsi in una situazione analoga a quella del folle, comunque questo stato sarebbe diverso dalla follia, la persona non ha agito spegnendo la testa ha agito usando la testa ma facendo degli errori che l'hanno portato in uno stato analogo a quello del folle, è un evento statisticamente raro e guardando l'esistenza da un punto di vista più alto, quante volte potrà capitare a persoen di fare errori e trovarsi in quello stato e quante volte invece capiterà al folle di rimanere deluso e senza alternative? Ovviamente la differenza è abissale e non è qualche errore a giustificare il comportamento disfunzionale del folle.

 

Per alcune persone la follia è l'unica strada che hanno a disposizione perché sono persone che non hanno modo di direzionare i propri desideri, persone che non sono in grado di costruirsi alternative e la follia è l'unico modo di godersi in minima parte quei desideri che non sono concreti, quei desideri che non potranno essere mai realizzati, godendoseli a caro prezzo con la speranza fino a che la realtà non la cancella.


Per tutti gli altri l'alternativa c'à, direzionando i propri desideri verso elementi più concreti, cambiare la propria personalità, investendo in alternative in modo che la persona sappia in anticipo cosa scartare e cosa tenere e su cosa investire in tutti quei campi di piacere che non ricadono nell'autosufficienz aspettandosi solo cose che hanno una probabilità concreta che accadono e che anche se non accadono ci sono alternative per andare oltre, eliminando definitivamente l'emozione di delusione ma mantenendo la possibilità di aspettarsi qualcosa che ricada al di fuori della nostra autosufficienza.

 

Concludendo potremmo dire che la follia è una caratteristica che riscontriamo in due gruppi di persone, persone con un nullo livello di consapevolezza e che creano aspettative senza pensarsi e persone che anche se si rendono conto più o meno che si aspettano cose che probabilmente non esistono si ritrovano bloccati in una personalità che non riescono a cambiare, non riescono a direzionare i loro desideri e per questo la follia è l'unica cosa che più di tutto li avvicina a ciò che desiderano, aspettandosi e sperando che prima o poi accada.

 

L'AB sceglie la strada dell'autosufficienza e dell'aspettativa strategica, rivolgendosi soltanto in campi dove si hanno probabilità che l'aspettativa diventi reale e sopratutto facendo in modo che se l'aspettativa viene disattesa ci sia un'alternativa con cui andare subito oltre, questo genera un qualcosa che è diverso dall'aspettativa classica dato che non c'è delusione nel momento in cui viene disattesa.

 

Essere folli non vuol dire essere folli su tutto, la persona può arrivare in alcune parti a direzionare alcuni desideri, investire in alternative ma rimanere comunque bloccati in alcuni settori dove non riesce a cambiare e quindi rimanere folle esclusivamente su quel versante, uno dei casi più frequenti di questo fenomeno è sui rapporti, persone che per il resto dell'esistenza trovano autosufficienza, riescono a direzionare desideri, investire in alternative poi però ad esempio in questo settore finisco per creare comunque aspettative non concrete e rimanere delusi.

 

La delusione del folle che si accumula, a volte fino ad esplodere!

"Spesso mi capita di provare un senso di frustrazione nelle relazioni umane. Mi creo troppe aspettative sulle persone a me care, e puntualmente vengo deluso da atteggiamenti che sono l'opposto di quello che avrei pensato di ricevere. Così accade che per un singolo evento non atteso, inizi ad accumulare frustrazione, dopo la terza, la quarta volta che mi sento ferito da quella persona (a cui do un valore altissimo), la frustrazione si trasforma in aggressività che mi fa ribollire il sangue, scoppiare la testa, col risultato che non ce la faccio più a tenermi tutto dentro e con quella persona ci litigo, anche pesantemente...e così inevitabilmente allontano da me chiunque a cui voglia bene, perché da me certe reazione non se le aspetta...finisco col diventare l'orco cattivo della situazione....passato il periodo dell'aggressività, la frustrazione si trasforma in sensi di colpa per quello che ho distrutto con le mie mani.....io non so come fare"

ultima modifica il: 07-05-2018 - 16:54:17
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