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- Aspettativa -
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Cosa è l'aspettativa?

Si definisce aspettativa quella emozione che si prova nel momento in cui il soggetto vuole che un agente esterno gli dia quello che desidera o di cui ha bisogno.

L'aspettativa è tale perché quando non arriva ciò che si aspetta, si prova l'emozione della delusione.

L'aspettativa non è l'unico modo che si ha di approcciarsi ad eventi voluti prodotti da agenti esterni, si parla infatti di attesa quando il soggetto non ha un carico emotivo ma è in grado di gestire l'evenienza che ciò che vuole non arrivi.

Qual è la differenza fra attesa e aspettativa? Cosa spinge una persona a vivere così intensamente questo evento esterno? La risposta è nella dipendenza e nell'equilibrio.

Quando qualcosa che vogliamo non possiamo averla da soli e al tempo stesso non abbiamo alternative non possiamo far altro che provare aspettativa verso quella che riteniamo l'unica "salvezza", provando delusione quando non arriva perché inevitabilmente non riceverlo vuol dire rimanere insoddisfatti.

L'attesa è qualcosa che si costruisce con una personalità equilibrata e sopratutto con un'esistenza ricca di altentative in ciò che vogliamo.

L'aspettativa si può vivere in due modi:

- Aspettativa attiva, il soggetto si attiva e agisce per avere ciò che si aspettgenerando il fenomeno dell'ottimismo;

- Aspettativa passiva, il soggetto si limita a non fare nulla pensando che in qualche modo accada comunque generando il fenomeno della speranza.

 

L'aspettativa evolve in speranza quando il soggetto non è in grado di prevedere se, quando e come arriverà e quindi non riesce a formulare un'aspettativa specifica, sebbene voglia quel qualcosa. 

La speranza è tale fino a quando il soggetto crede che tale evento in qualche modo ha delle possibilità di accadere, si parla di disperazione quando il soggetto crede che non possa accadere, un'emozione forte come "cento delusioni".

La sperenza, così come l'aspettativa, può essere vissuta in modo attivo o passivo.

L'aspettativa è tale perché il soggetto nella sua mente, in base a come vede e prevede la realtà, pensa che quell'evento sia possibile, attende quell'evento in uno specifico modo e tempo e in qualche modo si basa su ciò che sta per arrivare per soddisfare le sue emozioni.

Qui nasce la delusione, in quanto il soggetto prova emozioni negative a causa di una soddisfazione che cercava e non è arrivata.

L'aspettativa cessa di esistere nel momento in cui il soggetto ha delle alternative, non dipende totalmente da ciò che può arrivare in un meccanismo mentale che si potrebbe definire come "se arriva ok, altrimenti ho già pronto altro".

L'unico modo per non rimanere delusi è non farsi aspettative, nel senso di non contare su qualcosa, non fermarsi ad "aspettare" ma andare oltre, prepararsi al fatto che non necessariamente avvenga.

L'aspettativa è un fenomeno che ruota intorno alla dipendenza e al sentimentalismo, in quanto l'aspettativa è di fatto una conseguenza in chi dipende da qualcosa (non ha alternative) ed è un modo per provare emozioni intense, in quanto ricevere ciò che si aspetta aumenta il carico emotivo.

Facciamo un esempio di aspettativa passiva, prendiamo l'esempio di un rapporto romantico. C'è una ragazza che conosce un ragazzo, ha un visione dell'amore secondo la quale se un ragazzo la ama realmente allora questo ragazzo la sorprenderà, le farà regali, quindi questa ragazza inizia ad aspettarsi specifice sorprese senza fare nulla, si limita ad attendere che accadano e dopo che passano i giorni e il ragazzo non agisce in tal senso ecco che scatta la delusione.

Ogni volta che avete a che fare con qualcuno è quindi necessario considerare le aspettative passive che questa persona può nutrire verso di noi.

 

Usare attesa e aspettativa come sinonimo impedisce di comprendere la realtà, di capire la differenza fra il fatto che ogni essere umano sia in grado di prevedere il futuro e quindi attendersi ciò che ha previsto e quando in quello che pensa sia il futuro ha un carico emotivo, vuole che ciò avvenga per una questione di desiderio, bisogno o quant'altro.

 

(collegamento aspettativa in base alla normalità e strano, ma poi quale sarebbe la differenza con anormale?

illusione e paradosso di non avere aspettative, la persona dice di non avere aspettative invece ce l'ha, evita solo di dirle così almeno l'altro se non lo fa non gli da il potere di scegliere, di dare o non dare, la persona rimane solodelusa e soffre comunque però perché l'aspettativa ce l'aveva ha solo cercato, stupidamente, di non dirlo con la conseguenza che l'altro nemmeno sapeva)

Si definisce aspettativa quel sentimento che il soggetto prova nei confronti di qualcosa che pensa sia per accadere e vuole che accada perché se ciò non accadrà ne soffrirà, ne rimarrà dannggiato.

L'aspettativa è un fenomeno chiaro, non è la persona a scegliere se sta aspettando qualcosa, l'aspettativa esiste nel momento in cui la persona soffre se ciò che stava aspettando, se ciò che voleva che accadesse non è accaduto.

L'aspettativa si crea in quanto la persona finisce per diversi motivi ad essere dipendente da quell'evento, costruendo una percezione dell'evento per cui se questo non avviene il soggetto ne soffre.

Si parla comunque di aspettativa se il soggetto dopo un'iniziale sofferenza riesce immediatamente ad elaborarla, l'unico modo affinché non sia definibile aspettativa è che il soggetto non provi nulla nel caso quell'evento non dovesse accadere.

L'esistenza del concetto di aspettativa è utile perché ci fa comprendere chiaramente la differenza fra obiettivo e aspettativa, in quanto l'obiettivo non ha una data specifica, il soggetto che crea un obiettivo ragiona per passi da fare, per problemi da affrontare, per imprevisti che possono accadere, mentre nell'aspettativa tutto questo non c'è, la persona finisce per vedere quell'evento come "importante" e se non accade c'è un danno, a prescindere che questo danno possa essere risolto o elaborato.

Porsi un obiettivo vuol dire non farsi aspettative e non rimanere mai delusi, perché in un modo nell'altro, la persona o raggiungerà l'obiettivo o lo cambierà passando ad un altro, non provando mai la delusione di chi invece è entrato nel vortice dell'aspettativa.

 

 

Intorno all'aspettativa si trovano fenomeni paradossali fra i più comuni:

- aspettarsi qualcosa e non fare nulla per realizzarla;

- produrre aspettative sulla base di fenomeni inerenti al merito;

- avere aspettative da qualcuno e non fare nemmeno la richiesta, non far sapere all'altro cosa ci si sta aspettando da quel rapporto.

 

FINO A QUI

 

obiettivi senza aspettativa, la tenacia di chi sa dove sta andando senza farsi alcuna aspettativa

Dualismo aspettativa/attesa

 

l'aspettativa è desiderare che qualcosa avvenga senza fare nulla a riguardo

L'attesa è ciò che la persona nella sua mente simula che possa accadere, una sorta di "prepararsi al futuro" dato che lo si è intravisto e quindi il soggetto entra in una modalità del "se so che accadrà questo in quel momento ed è qualcosa che accetto non posso far altro che attenderlo", l'attesa non è l'unica possibilità di fronte ad uno scenario simulato c'è l'ansia, c'è la preoccupazione, etc.. a seconda di come il soggetto viva quella situazione.

Mi aspetto che tu mi faccia un regalo, attendo che il treno arrivi.

 

Aspettativa probabilistica, la persona si aspetta un comportamento dagli altri perché lo simula in modo valido e non fallace sulla base di ciò che ha chiesto e conoscendo in generale come queste persone si comportano, da qui l'aspettativa di comportamento probabilistico; 

Aspettativa utopistica, la persona ha dei desideri che non esprime e si aspetta che un esterno li realizzi senza conoscerli;

Aspettativa morale o aspettativa rigida, la persona parte dal presupposto che gli altri agiscano sulla base di quello che crede essere delle regole universali e da qui si aspetta che gli altri abbiano un preciso nei suoi confronti;

Aspettativa forzata, la persona non è assertiva e quindi si può limitare a desiderare e sperare;

Simulazione, ciò che penso che succederà nel futuro in base a calcoli e deduzioni al di fuori del campo dei rapporti umani ma intermini più generici un'analisi sul futuro.

 

Quando una persona si aspetta qualcosa è necessario fare chiarezza per capire a cosa si riferisca, la seconda e terza forma di aspettative sono criticabili in quanto il soggetto è probabile che ci vada a rimettere e soffrire. Chi formula queste aspettative lo fa o in quanto persona rigida e quindi "fuori dal mondo" o persona sentimentale che proverebbe una dose di emozioni dall'effetto sorpresa e dall'effetto "avere senza chiedere".

 

"Ciò che non chiedi non l'avrai" o meglio ciò che non chiedi ma ti aspetti è altamente probabile che non l'avrai.

 

FINO A QUI

 

Nella quotidianità il termine aspettativa è diffuso anche se presenta diversa confusione a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- Aspettativa come sinonimo di simulazione "mi aspetto che il mio investimento porti a questo" "simulo che il mio investimento porterà a questo";

- aspettativa inteso come il credere e sperare di ricevere che ciò che si desidera venga fatto da qualcuno in un preciso periodo/momento (a volte anche con precise modalità).

Essendo il primo significato un sinonimo l'AB sceglie di ridefinire aspettativa esclusivamente sulla base del secondo significato, dove con l'aspettativa si va a definire il comportamento di una persona che pensa e spera di ricevere ciò che desidera in un determinato momento o in un periodo specifico, a volte non si tratta di un solo desiderio ma anche di un insieme di desideri aspettandosi anche che tutto avvenga in precise modalità.

Le aspettative esistono nel momento in cui la persona anche se desidera qualcosa non lo richiede (altrimenti sarebbero delle richieste). La domanda è perché le persone se desiderano qualcosa non lo chiedono? Sono due le motivazioni:

- mancanza di assertività, la persona ha delle inibizioni come ad esempio delle paure che la bloccano nel fare richieste;

- sentimentalismo, la persona desidere ricevere quelle cose come una sorpresa, come una testimonianza che l'altro sia la persona dei loro sogni, la persona desidera quindi preferire rischiare di non ricevere nulla per avere queste emozioni intese nel caso l'aspettativa fosse soddisfatta.

Nel primo caso più che di aspettativa conviene considerarla come una richiesta inibita, la persona desidera esprimersi ma non ci riesce e quindi spera che accada lo stesso ma nemmeno la persona stessa ci crede più di tanto.

L'aspettativa invece si basa sul sentimentalismo, sul non fare alcuna richiesta in modo intenzionale perché la persona conta sul fatto che "sarebbe bellissimo riceverlo in questa modalità". Le aspettative si differenziano in base a due variabili:

- la semplicità, le aspettative possono essere semplici e fattibili ma anche divenire articolate ed utopitistiche come ad esempio una persona che si aspetta un preciso comportamento da un ipotetico rapporto dove in pratica questa persona "deve fare mille cose in un preciso modo";

- le azioni intaprese, ci sono persone che si aspettano senza dire nulla e fare nulla altre invece che si aspettano ma in tal versante comunque sono attive, fanno in modo o di lanciare qualche pietra o loro stesse sono le prime a fare quel comportamento aspettando che anche l'altro lo faccia.

 

Questo ci porta a considerare che l'aspettativa è qualcosa di complicato e che si manifesta in modi diversi.

 

 

Le aspettative che si costruiscono non vengono basate solo su quello che una persona desidera ma seguono in parte anche quelli che sono i regolamenti (come quello romantico) e la morale. Ci sono persone che quindi è come se venissero ispirate da questi accadimenti, ad esempio guardando un film iniziano a maturare quella visione e maturare le aspettative che hanno visto in quelle dinamiche.

 

Una persona smette di avere aspettative quando è disposta a rinunciare al sentimentalismo per una visione della realtà più concreta basata sulle richieste o sull'agire in modo diretto per prendersi ciò che si desidera quando è possibile. 

Questo smaschera l'errore comunicativo che fanno le persone quando si mettono a criticare una persona che preferisce "vivere di aspettative" senza capire che non tutti sono disposti a rinunciare al sentimentalismo in modo totale o parziale.

L'aspettativa per alcune persone è  anche un comodo rifugio, persone che non sanno come fare, non hanno le abilità o credono di non avere le attitudini e quindi trovano nell'aspettativa una doppia comodità, avere emozioni intense e non dover fare nulla perché saranno gli altri a farlo per noi.

 

I rischi dell'aspettativa

Le persone quando iniziano a produrre queste aspettative corrono il rischio di divenirne dipendenti, di non pensare ad altro (specialmente nel tempo libero) perché diventano le uniche cose che desiderano. La persona quindi potrebbe finire in un circolo dove le giornate passano senza fare altro, concentrandosi solo su quello che sperano e attendano che accada, investendo le loro risorse per fare in modo che ciò accada. Pensiamo ad una ragazza che desidera essere corteggiata in un determinato modo, la sua esistenza continuerà a ruotare intorno a questo, donna che quindi tenterà di mettersi sempre in situazioni sociali dove questo può accadere, fare in modo di essere appariscente, facendo ruotare l'esistenza intorno a questa aspettativa come se fosse diventa una dipendenza. Anche in questo caso si applica il concetto di equilibrio nelle aspettative dove a prescindere dalla loro concretezza o meno il fatto di averne numerose impedisce alla persona di impostare la sua esistenza sulla base di poche "grandi" aspettative che ha.

 

Aspettativa e perfezionismo

L'aspettativa potrebbe essere confusa con il perfezionismo nella sua variante complessa, cioè una persona desidera un insieme di cose in cui nessun elemento deve mancare. Questo non ha nulla a che fare con il perzionismo si tratta solo di un'aspettativa complessa che per essere soddisfatta necessita che ogni singolo elemento sia presente.

 

Aspettative e fantasticare

Quando la persona ha delle aspettative e si rende conto che al momento non ha nemmeno una persona vicina che potrebbe realizzarle è probabile che si rinchiuda in un mondo di fantasia dove queste aspettative vengono continuamente realizzate.

 

 

Le persone faticano a capire come possano esistere dei sentimenti senza le aspettative:

"

class="messageTitle">Vivere senza aspettative e senza sentimenti.

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Scrivo questo posto perché vorrei conoscere l'opinione di altre persone su un qualcosa che da quando ho avuto conoscenza dei miei problemi mi è sempre ronzata attorno: IL RAPPORTO TRA NOI STESSI, LE NOSTRE ASPETTATIVE E I NOSTRI SENTIMENTI, VERSO GLI ALTRI.

Mi è stato detto spesso che uno dei miei errori nel mio rapporto con gli altri è stato ed è il metterci troppe aspettative, troppe speranze, dargli troppa importanza. Come conseguenza, non solo questo mio comportamento interiore influenzerebbe in maniera negativa il rapporto con l'altro, ma determinerebbe anche tutta quella negatività che si sprigiona a seguito di un fallimento.
Al tempo stesso il fatto che io cerchi di conquistare una determinata ragazza è perché sono mosso da sentimenti, da attrazione fisica, sentimentale ma cmq da qualcosa di istintivo, di interiore che provo e che credo che si possa definire generalmente sentimento.

Perciò chiedo a chi sta leggendo cosa ne pensa: se cioè bisogna vivere senza nè sentimentiaspettative, cioè non provando niente per gli altri, facendo in modo che il rapporto con una persona piuttosto che ad un'altra sia indifferente, sopratutto sul piano interiore. Sia come dire freddo e quasi meccanico. E' davvero così che si costruiscono i rapporto di amicizia e quelli sentimentali?

Oppure esiste un equilibrio tra le aspettative, i sentimenti che si provano e il rapportarsi con gli altri? Esiste una via di mezzo? O le relazioni si costruiscono solo con chi non si prova niente di niente?"

 

FINO A QUI

Questo porta ad un'unica conclusione, nutrire aspettative ha pochi vantaggi ma anche notevoli svantaggi, quale è la scelta dell'AB?

Non essendo i picchi di emozioni indispensabili per essere felici, l'AB ritiene l'aspettativa una scelta incoerente e da scartare, invece di aspettarsi le cose è sufficiente limitarsi a fare delle richieste e senza problemi attendere senza farsi problemi se queste verrano o meno soddisfatte, ma sopratutto rendersi conto che se si desidera avere una persona con determinate caratteristiche al proprio fianco invece di aspettarsi che queste siano universali o si manifestino in nome di un'etica illusoria ricercare da subito una persona compatibile e che possieda tutto ciò che ci è indispensabile.

Invece di investire nell'aspettativa conviene investire nella compatibilità (e come vedremo più avanti nell'autosufficienza) così che una persona possa avere da subito una base reale di ciò che ricerca, senza aspettarsi e nel caso fare anche altre richieste senza aspettarsi nulla.

Facciamo un esempiose una persona non selezioa il partner o la persona trovando delle reali affinità, finirà necessariamente per idealizzazione e aspettarsi qualcosa nel futuro, dato che nel presente scarseggia.

 

Ricapitolando possiamo affermare che l'aspettativa nasce da cause e motivazioni differenti, in totale sono tre, rielenchiamole:

- Aspettativa per aumento del piacere nel desiderio, basata su due livelli, aspettativa con richiesta ed aspettativa senza richiesta;

- Aspettativa per necessità di conferme e certezze, la persona ha delle credenze illusorie secondo le quali se richiede qualcosa (ma anche e sopratutto se non lo richiede) e poi lo riceve deduce da questo evento che le caratteristiche di personalità nell'altro, senza minimamente considerare che i moventi potrebbero essere infiniti, fra i quali ci sono anche quelli di manipolare o truffare;

- Aspettativa etica, la persona crede in dei regolamenti universali e sulla base di questi crede di potersi aspettare delle cose sapendo che anche gli altri rispetteranno quelle regole.

 

Cosa accade quando le persone ricevono una mole di delusione tale da destabilizzarli o mandargli l'umore a terra per un periodo rilevante di tempo?

Alcune persone si rendono conto che il rischio che corrono per loro non è tanto più conveniente al punto da affermare frasi come "basta non mi aspetterò più nulla, non serve a niente" frasi che possono sembrare efficaci ma che di fatto non portano a nulla se la persona non risolve alcune parti della sua personalità, ovvero le credenze intorno ai regolamenti, la necessità di certezze e la ricerca di emozioni intense, non può fare a meno di aspettarsi anche se non investe nella selezione per compatibilità e non diventa autosufficiente.

Se la persona non lavora in questi campo inevitabilmente tenderà ad avere delle aspettative perché da qualche parte finirà per ricercare soddisfazione, una persona insoddisfatta vuoi o non vuoi finisce inevitabilmente per aspettarsi qualcosa.

Stesse conseguenze per quelle persone che invece di fare richieste e attendere senza aspettative di venire soddisfatti finiscono per costruite tutto un sistema di aspettative solo per godere di più con il rischio di rimanere delusi.

 

Aspettativa ed autosufficienza

Per eliminare l'aspettativa è necessario anche essere autosufficienti, perché se la persona non ha una base con cui completarsi da sola è scontato che le mancanze quando si trasformeranno in bisogno spingeranno per costruirsi aspettative, per eliminare le aspettative la persona nella sua autosufficienza può limitarsi a richiedere alle persone intorno a sé ciò che ricerca e non essendo mai disperato e non facendo dipendere la sua felicità da nessuno, troverà piacere con calma quando qualcuno accoglierà tale richiesta.

 

L'aspettativa può essere un test che rileva le caratteristiche di personalità, quanto più una persona nutre aspettative quanto più è probabile che sia o una persona "drogata di emozioni" o che in nome dell'etica e del giusto nella sua chiusura mentale si aspetti che gli altri combacino con le regole inculcate.

 

 

Aspettative multiple concentrate in un'unica persona

Alcune persone, sopratutto se romantiche, tendono non solo a produrre aspettative ma anche a concentrarle tutte in un'unica persona, rendendo il tutto ancora più utopistico. Qui il problema non è tanto nell'aspettativa ma è un problema riguardante i desideri, descritto nell'articolo dell'accontentamento e del bisogno, se una persona desidera tante cose solo da un'unica persona è un fenomeno, che ci costruisce poi anche delle aspettative è un problema secondario e diverso. 

 

Esempi:

Aspettative romantiche più comuni basate sul regolamento "mi aspetto che l'uomo paghi quando andiamo fuori a cena"

Aspettative romantiche più comuni per aumentare il piacere "mi aspetto che faccia ciò che mi piace senza che glielo dico"

APPUNTI:

- aspettarsi le cose è normale (indicatore di etica)

 

L'altro giorno ero con il mio ragazzo, siamo andati a cenare fuori, mi aspettavo che al momento del conto avrebbe pagato lui per me invece mi ha chiesto di dividere a metà, sono rimasta profondamente delusa.

All'interrogazione ieri a scuola pensavo di aver preso almeno 7 invece mi ha messo l'insufficienza, sono rimasto molto deluso sia da me che dal professore.

ultima modifica il: 25-09-2019 - 12:51:56
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