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Cosa è il corteggiamento? Cosa si intende per corteggiare?

 

Si definisce corteggiamento quel fenomeno in cui un soggetto dà senza aspettarsi nulla in cambio nell'immediato con l'intenzione di costruire un rapporto, avvicinando l'altro a sé facendogli capire che è un rapporto in cui ha da guadagnarci.

Ma cosa si dà esattamente? Qualsiasi cosa possa far piacere all'altro, non fermiamoci al mazzo di rose o alla scatola di cioccolatini, corteggiare è anche essere presenti, mandare un pensiero carino, chiacchierare facendo stare l'altro bene, fare piccoli regali speciali.

Il corteggiamento è una presenza costante dove si fa in modo che l'altro stia bene a seguito delle azioni che facciamo nei suoi confronti, senza chiedere niente in cambio nel momento in cui le facciamo.

Per poter comprendere a pieno questo concetto è necessario rendersi conto di alcune dinamiche umane, altrimenti rimane difficile da capire.

Di quali dinamiche stiamo parlando? Non tutti i rapporti nascono con dietro un immediato interesse reciproco e sopratutto non tutti i rapporti partono quando c'è un interesse reciproco immediato. Cerchiamo di spiegare meglio.

Alcune volte ci piace qualcuno, sia questo un potenziale partner o un potenziale amico, ma al momento l'altro non ci considera nemmeno, attuando  comportamento di cortesia iniziamo a catturare l'interesse dell'altro e di conseguenza poter far nascere qualcosa. 

Le persone erroneamente credono che gli altri ci considerino, ci guardino o che in genere gli altri siano attenti a trovare i potenziali valori intorno a sé, ma non è così, la gente è passiva, è cieca e solo se la "imbocchi" apre gli occhi, il corteggiamento alcune volte serve a questo, a catturare l'attenzione di qualcuno affinché ci guardi e tramite questo sguardo possa capire se possiamo piacergli o meno.

In altri casi invece anche se c'è un interesse reciproco alcuni rapporti non partono comunque, prendiamo il caso in cui una donna anche se è interessata all'uomo desidera comunque sentirsi speciale, avere questa fase di attenzioni e di doni rivolti solo a lei, sono gusti e solo capendoli si può operare al meglio nella realtà.

Comprendendo questi due scenari dell'essere umano tutto inizia ad avere senso, corteggiare diventa fondamentale per rompere il ghiaccio ma anche in quei rapporti dove c'è un interesse reciproco ma non basta.

Il corteggiamento non è un dare disinteressato, sebbene il soggetto dia senza aspettarsi nulla in cambio in quel momento, in realtà si aspetta diverse cose, ha aspettative verso quel rapporto, vuole costruirlo, vuole qualcosa dall'altro, solo che è in grado di capire che in alcuni casi c'è bisogno di tempo affinché si crei un sentimento, si crei dell'affetto e dell'interesse anche dall'altra parte e in altri casi il corteggiamento serve a sbloccare l'altro, a far uscire tutto quello che già prova per noi.

Il corteggiamento, sebbene evidenzi solo l'aspetto del dare per costruire il rapporto, non impedisce che possa al tempo stesso attuare altre strategie quali quella di esibire alcuni valori per attrarre l'altro o creare valore, cioè attuare quello che viene definito come seduzione.

La questione si complica perché corteggiare di per sé è un valore, ma che va tolto momentaneamente dall'equazione perché non è detto che basti, prendiamo il caso in cui il soggetto è interessato ad un potenziale partner, ma l'altro non lo caga, inizia a corteggiare e l'altro lo nota, ma notandolo non scorge comunque nessun valore che possa dare il via ad un rapporto sessuale, ecco che il soggetto potrebbe rincacare la dose non limitandosi solo a corteggiare ma cercando anche di sedurre.

Un esempio di comportamento seduttivo potrebbe essere quello in cui l'uomo inizia a capire cosa alla donna piace e lo mette in atto, dandogli quello che quella donna vuole da un potenziale partner.

In alcuni casi specifici il corteggiamento ha anche un effetto seduttivo, ma sono casi particolari, non è possibile estrapolare una regola, alcune donne ad esempio per il solo fatto di essere corteggiate potrebbero iniziare a provare qualcosa per il corteggiatore ma non è detto che avvenga sempre, può succedere.

Per questo conviene comunque scindere il fenomeno del corteggiamento da quello seduttivo, un conto è corteggiare dando piaceri generici e un conto è sviluppare quei valori specifici che l'altro ricerca, valori che ci aiutano a costruire, se li abbiamo, il rapporto che vogliamo avere.

 

 

 

Ricapitolando il corteggiamento può avvenire in due circostanze:

- corteggiare qualcuno di cui si sa già esserci un interesse reciproco, il corteggiamento diventa quindi una sorta di "Fase iniziale" a volte gradita e a volte necessaria. Pensiamo alla donna che senza che si senta corteggiata non riuscirebbe mai a concedersi ad un uomo o iniziare un rapporto anche se c'è un interesse;

- corteggiare qualcuno di cui non si sa esserci un interesse reciproco o si sa che l'interesse non è reciproco. Qui il corteggiamento viene accompagnato anche dalla seduzione e sopratutto non si ha la certezza che funzioni. Il soggetto potrebbe dare per poi trovarsi con qualcuno che dopo un po' non vuole avere un rapporto con lui.

 

Il secondo punto ci ricorda che in pochi sono disposti a corteggiare in scenari incerti, mentre nel primo scenario nessuno si farebbe problemi a corteggiare, se sa cosa significhi farlo e quanto convenga farlo.

Qualcuno a questo punto potrebbe chiedersi, si ok ma cosa dare? Quanto dare? Non c'è una risposta univoca, ogni soggetto si ritroverà ad avere dei metodi e delle credenze a riguardo. Un esempio lo possiamo trovare in quello che oggi viene definito love bombing.

Il love bombing è una forma di corteggiamento che un uomo usa per avvicinare una donna, come funziona? L'uomo riempie la donna di attenzioni estreme, regali, promesse, con l'obiettivo di farle vivere il "sogno romantico", buongiorni, chiamate, messaggi, sorprese, il tutto fino all'estremo. 

Questa dinamica dà modo all'uomo che usa questa tecnica la possibilità di fare colpo su quelle donne bisognose di tutto questo, producendo un affetto tale da garantirsi ad esempio un rapporto anche se dopo tutto questo viene tolto, perché quella donna poi non potrà più fare a meno di ciò che ha assaggiato.

 

Qual è il confine fra corteggiare ed essere dei zerbini? Un soggetto che corteggia si rende conto se la sua strategia sta funzioando o meno e ad un dato momento probabilmente accetta il fatto di aver fallito e chiude i ponti, lo zerbino invece è un soggetto che crede che corteggiare qualcuno sia sufficiente, non sa sedurre e non comprende il fenomeno della seduzione, rimane quindi a dare in continuazioen sperando che prima o poi cambino le cose, finendo per diventare di fatto uno zerbino.

 

Il corteggiamento può essere falso? Ni, il corteggiamento è per definizione qualcosa di interessato, un comportamento di chi è abile socialmente e sà quanto sia importante dare senza chiedere nulla al momento.

Allora perché la risposta è ni? Perché il corteggiamento può essere vissuto in due modi differenti:

- c'è chi lo fa in modo genuino, si diverte mentre corteggia e sopratutto dà all'altro qualcosa che sente dentro, mette in gioco la sua personalità, le sue emozioni. Ad esempio un uomo vede una donna e se innamora, vuole corteggiarla e attua tutta una strategia che sente al momento, che lei le ha fatto nascere, ad esempio l'ha vista e si è innamorato del verde dei suoi occhi e le regala un vestito abbinato dove scrive "incantato dai tuoi occhi e per me questo vestito li valorizza al meglio". 

- c'è chi lo fa con pesantezza, seguendo degli schemi, non lo sente come un piacere o con una spinta dentro e tende ad usare degli schemi rigidi con ognuna. Messaggi ripetuti, stessi libri da regalare, stesse mosse, etc...

Nel secondo caso c'è il rischio che chi subisce questo corteggiamento se ne accorga e non la prenda bene, facendo fallire tutto il piano iniziale di avvicinamento e creazione di un rapporto.

 

 

Corteggiamento non è fare gesti, plateali o meno, per dimostrare all'altro il proprio interesse

Alcune persone erroneamente pensano che il corteggiamento sia fare una sorta di "dichiarazione velata" ma il corteggiamento non è niente di tutto questo. Il corteggiamento è far stare bene l'altro, poi se chi riceve tali comportamenti è un minimo intelligente capirà l'interessamento ma se una persona si pone come obiettivo solo di fare capire il proprio interessamento ha fallito.

L'abilità di saper corteggiare sta proprio nel saper essere efficaci nello fare stare bene l'altri, facciamo un esempio, un uomo vuole una donna, le fa un regalo costosissimo, questa la riceve e si sente imbarazzata, in difficoltà, perché non sa cosa fare, se accettarlo o meno, non ha disponibilità economiche per ricambiare, etc.. in conclusione quel gesto che una persona ingenua pensarebbe essere stata una buona mossa in realtà è un fallimento colossale in termini di corteggiamento.

Anche regalare un cioccolatino da 20 centesimi è una buona mossa se chi lo riceve è contento in quel momento, sta bene. Non pensate che il corteggiamento sia fare gesti di dichiarazione, non create regole rigidi, ogni persona è caso a sé e si è abili corteggiatori se ciò che facciamo fa stare bene l'altro.

 

Sapere quando fermarsi nel corteggiamento

Il corteggiamento nasce nel momento in cui si vuole avviare un rapporto con una persona che non ci caga o che anche se ci caga e ci vuole ha bisogno di sentirsi speciale. Fin qui ci siamo, nel secondo caso se il soggetto è un abile corteggiatore ha praticamente il risultato garantito, dopo un tot periodo di corteggiamento avrà il rapporto che desidera.

Ma nel primo scenario il rapporto non è garantito quindi la prima cosa che ci si deve chiedere è "quando fermarsi?" La risposta è che se l'altro ci ha guardato e non ha trovato valore, se abbiamo tentato di sedurlo (creando valore) e anche qui non ci siamo riusciti allora conviene lasciar perdere. Personalmente parlando io punto alla strategia dei sette giorni, cerco di sedurre l'altro in 7 giorni e se dopo questi giorni dall'altro non arriva segnale di interesse, lascio perdere. Conviene darsi una scadenza altrimenti si rischia di rimanere impantanati in una situazione da cui non se ne asce.

Alcune persone hanno corteggiato per anni, con annessi tentativi di seduzione e alla fine ce l'hanno fatta, ma hanno comunque rischiato che tutto finisse nel cesso. Non illudetivi che alla fine debba per forza andare bene.

 

Elenco di disambiguazione: 

- Corteggiare / essere cortesi, si sfrutta il principio di reciprocità o del dare per far stare bene l'altro e quindi aumentare la probabilità che scelga di costruire un rapporto con noi, il corteggiamento viene usato per indicare solitamente per i rapporti sessuali, ma concettualmente è valido per qualsiasi tipo di rapporto;

- Galanteria, lo stesso comportamento descritto nel corteggiamento che continua ad essere eseguito anche dopo che la fase del corteggiamento è terminata. Mantiene quello stile di dare per per primo, di essere premuroso, anche se il tutto è finalizzato all'avere qualcosa in cambio, non esiste il corteggiamento o la galanteria senza un obiettivo;

- Premurosità, evidenzia l'atto di interessarsi all'altro, se ci sono problemi, se manca qualcosa, se vuole qualcosa, la premurosità è il comportamento di chi ha compreso come funzionano i rapporti, ha raggiunto il punto di Sonder e sa che per funzionare

- Generosità, evidenzia il fenomeno dello scambio in cui si tende a dare di più di quello che si riceve per scelta, ad esempio perché si è felici di ricevere e per ringraziare l'altro si dà di più;

- Gentilezza, evidenzia l'atto di fare o dare qualcosa a qualcuno senza ricevere niente in cambio di materiale, ma lo si fa per aumentare ad esempio la stima e considerazione da parte di quella persona, la reputazione sociale, un ritorno di immagine al fine di integrarsi socialmente. Il ritorno c'è ma è non diretto, non immediato, migliora i rapporti e un ritorno futuro;

- Diplomazia, fare attenzione nell'usare termini, modi di fare o messaggi che possano offendere l'altro, farlo soffrire, facendo scattare emozioni negative che renderanno difficoltoso il dialogo e l'obiettivo che si aveva con quel soggetto;

- Affabilità, evidenzia la facilità che si ha nell'interagire con persone che hanno abilità sociali o che hanno un comportamento sociale simile al nostro, è il giudizio che si esprime quando si ha a che fare con queste persone con cui è facile interagire, ci si sente a proprio agio da subito, si tendono a fare le cose allo stesso modo, ci si sente a proprio agio per il fatto che l'altro sa come comportarsi con noi;

- Garbo, una persona diplomatica viene definita dall'esterno come garbata, se qualcuno ci giudica in quel modo vuol dire che abbiamo un metodo diplomatico efficace;

- Cordialità, interagire e approcciarsi mostrando emozioni positive, sorrisi, anche se dentro si soffre. Per questo la cordialità non è sempre autentica, c'è anche quella fittizia ma è efficace lo stesso. Il fine della cordialità è di risultare simpatici, promuovere la costruzione di rapporti e integrazione sociale.

 

Possiamo ora proseguire nell'analizzare il concetto di corteggiamento.

La prima cosa che va analizzata è la qualità stessa del corteggiamento, cioè se la persona corteggiata lo trova piacevole, lo trova non banale, lo trova interessante.

Il corteggiamento va visto come un gioco implicito, il corteggiatore non dice perché lo sta facendo ma il corteggiato sa che c'è un fine, ma se il tutto viene svolto in modo efficace viene comunque gradito e accettato.

Quando il corteggiamento va a senso unico il corteggiatore potrebbe "stancarsi" per problematiche insite alla persona corteggiata che non fa nulla, non risponde e "non sta al gioco" anche se è interessata e ciò che succede le sta piacendo.

Si parla di "frustrazione del corteggiatore" quando la persona corteggiata non risponde in alcun modo, questo accade se la persona corteggiata non è minimamente interessata o se ha una personalità che tende a non dare nulla, alla passività o al non dare nulla nello specifico caso del corteggiamento proprio per testare il corteggiatore.

Queste strategie di frustrare il corteggiatore potrebbero essere disfunzionali e portare una donna ad essere perennemente lasciata durante le fasi di corteggiamento.

Questo ha portato anche diversi corteggiatori a lasciar perdere immediatamente tutte quelle persone che non danno feedback positivi al corteggiamento, che lo lasciano andare perennemente e continuamente a senso unico.

 

Il corteggiamento è qualcosa di romantico? No, il corteggiamento può essere fatto in modo romantico ma non necessariamente.

 

 

 

Il corteggiamento si regge su simpatia, abilità sociali e sopratutto essere in grado di essere i direttori di questo gioco, sulla creatività e abilità nel dare all'altro qualcosa che lo farà stare bene.

 

FINO A QUI

Uno dei principali limiti del corteggiamento è il rischio di fare un buco nell'acqua, non sapere come l'altro sta recependo, cosa l'altro prova, c'è il rischio che l'altro viva il tutto come un'amicizia oppure che il corteggiamento si stia rivelando inefficace.

Per questo le persone tendono ad inserire una tensione sessuale, almeno in questo modo possono comprendere se l'altro è quanto meno attratto in tal senso, ma non sempre questo è possibile.

A questo punto la persona potrebbe chiedersi "fino a quanto insisto?" Qui una risposta unica non c'è, probabilmente la scelta migliore è quella di continuare a corteggiare fino a quando lo si trova piacevole, se ad un determinato punto le cose vanno così per le lunghe o la situazione inizia a divenire non più piacevole conviene lasciar perdere, ognuno però fa a modo proprio e può insistere in base a ciò che crede.

Ogni situazione è a sé in base a diverse fra variabili fra le quali feedback, fraintendimenti, qualità del rapporto di corteggiamento, quando si sceglie di corteggiare qualcuno in pratica si sceglie di addentrarsi in una zona imprevedibile, proprio perché è un gioco a carte coperte, in cui la parte più a rischio ed esposta è quella del corteggiatore.

Questo ci fa comprendere come il soggetto che corteggi necessiti di una personalità non vulnerabile a tutti questi rischi che corre come la possibilità di essere rifiutato, perdita di interesse, il fatto che l'altra possa chiudere all'improvviso la porta che prima aveva aperta, il fatto di esporsi, il fatto di potersi sentire inferiori, etc...

Il corteggiamento non ha nulla a che fare con i complimenti e la seduzione, sono due cose distinte come si vedrà nel corso dell'articolo.

A questo punto è necessario fare due approfondimenti:

- il primo è che parlare di solo sesso potrebbe confondere qualcuno, specialmente a causa di decenni di romanticismo che hanno portato ad associare il corteggiamento all'amore, ma la logica del comportamento si basa sul sesso che poi una persona lo faccia per amore (cioè che ci sia altro oltre la componente sessuale) è una cosa secondaria, questo è fondamentale per capire la realtà e rendersi conto che non tutte le persone che corteggiano lo fanno per amore, c'è chi lo fa per solo sesso e chi oltre il sesso ci vede altro, ma la costante è il sesso non l'amore. Il corteggiamento esiste anche nell'amicizia? Potrebbe ma è più raro;

- il secondo è che corteggiare non ha niente a che vedere con il flirt, questo termine inglese è necessario per descrivere quel tipo di comportamento che due persone mettono in atto quando si piacciono e sono particolarmente disinibite iniziando un gioco fatto di doppi sensi, di manifestare l'interesse reciproco, di giocare prima di arrivare a qualche contatto fisico.

 

 

Ricapitoliamo i tre motivi per cui si corteggia:

 

 

- sentimentalismo, alcune persone complice la loro personalità provano un piacere significativamente più altro con questi giochi mentali, specialmente le persone che hanno bisogno di idealizzare o comunque sono sapiosessuali;

- strategia dell'eliminare i conflitti nella persona a cui piaciamo;

- strategia obbligata perché la persona è disposta a concedersi solo a chi la corteggia.

 

Una persona è libera di puntare solo al sesso e chiederlo, numerosi rapporti sessuali e d'amore sono iniziati in modo esplicito dove ci si è limitati ad esprimere il proprio interesse, scoprire che era ricambiato e arrivare al rapporto.

Il corteggiamento è utile se non necessario in determinate sistuazioni dove potrebbe fare la differenza fra arrivare a concludere qualcosa o no, detto in altre parole in alcune situazioni il corteggiamento è superfluo, in altre è utili e in altre necessario a seconda di chi avremmo di fronte.

Questo ci ricorda come a differenza di quello che alcuni ramantici spacciano per universale anche il corteggiamento va capito come fenomeno e la persona in primisi è necessario che si chieda "a me piace? Lo voglio fare?" e poi "la persona che mi piace che rapporto ha con il corteggiamento?".

Questo produce un dilemma di non facile risoluzione in quanto quando ci piace qualcuno che non conosciamo come ci si comporta? La risposta è quella del "il mare è pieno di pesci" ovvero di comportarsi come meglio si desidera, se all'altro non piace o si fa un errore tentare di recuperare e nel caso l'errore fosse irrecuperabile andare oltre perché "il mare è pieno di pesci".

Per chi invece non desidera rischiare l'unica alternativa è quella di andare lenti, tentare in modo diretto o indiretto di conoscere l'altro e poi progredire, ad esempio sfruttare la simpatia e un'amicizia iniziale per capire un minimo chi abbiamo di fronte e poi andare avanti con il corteggiamento o meno.

 

Il corteggiamento può essere per sempre? No, il corteggiamento necessariamente termina alla conclusione del primo rapporto sessuale, ormai non è più un gioco tacito, quello che può continuare però è quel comportamento che verrà svolto in modo leggermente differente, dove ad esempio la donna potrebbe dire "mi piacerebbe che tu continuassi a comportarti come all'inizio, con sorprese, con quelle battute" di solito quello che si desidera comunicare è di continuare con quell'impegno, con quel tipo di comportamento anche se il contesto è differente e si è passati dal gioco pre rapporto al viversi il rapporto in un modo analogo. 

 

Alcune donne potrebbero erroneamente affermare "se una persona smette di corteggiarmi finisce il rapporto" quando quello che intendono è che desiderano che lapersona abbia un comportamento simile a quello avuto durante la fase di corteggiamento, perché coincide anche con quello che desiderano, che piace loro, il sentirsi desiderate, che l'altro "regga il gioco", etc...

 

 fino a qui

Facciamo un esempio, un uomo sceglie di corteggiare una donna e comincia ad interessarsi a lei, a contattarla, ad esprimere alcuni complimenti e a proporre dei giochi verbali che piacciono a questa donna. Se il rapporto va avanti così dove lui fa e lei reagisce (lo stesso discorso è se è la donna a corteggiare l'uomo) si parla di corteggiamento mentre se la donna a sua volta inizia a proporre e fare, parlando ad esempio di sé e di cosa apprezza nell'altro, iniziando a fare dei giochi e delle battute a doppio senso o comunque facendo dei giochi che parlino di sesso ecco che il corteggiamento iniziale si è evoluto in flirt dove entrambi stanno svolgendo un ruolo attivo.

A prescindere che sia stato corteggiamento o flirt i due hanno giocato e dopo un periodo variabile di tempo hanno sfogato la loro tensione sessuale, il corteggiamento a questo punto inizia a cambiare e sta alla persona capire chi ha di fronte per capire come finirlo per farlo evolvere o cambiare in altro.

Se la persona sarà efficace in questo passaggio allora conseverà l'attenzione e il rapporto con l'altro a prescindere che sia sessuale o amoroso.

Questo discorso è valido solo se la persona è interessata ad andare avanti mentre non è di interesse a chi ha intenzione di raggiungere il rapporto sessuale per una o più volte senza il desiderio di portare avanti quel rapporto.

 

Quali sono i requisiti per corteggiare? Questo fenomeno richiede tre componenti:

- adattamento sociale di base, saper interagire con gli altri, capire le norme, mettersi nel punto di vista dell'altro, in sintesi saper portare avanti un dialogo senza problemi;

- repertorio di simpatia e di avviare una conoscenza con l'altro riuscendo a generare benessere fin da subito;

- adattamento specifico nel corteggiare, cioè trovare dei giochi che creino tensione sessuale senza che rientrino in una sessualità diretta, cioè un conto è dire "cosa ti farei" un altro conto è dire "chissà se il gelato l'hai solo mangiato o a volte l'hai usato in altri modi".

 

 

 

Il corteggiamento è un'altra variabile che complica il quadro dei rapporti e impedisce a persone socialmente disadattate di capire i rapporti umani, pensate all'uomo che erroneamente pensa solo che sia una questione di bellezza esteriore o soldi e non riesce nemmeno minamente a concepire che una donna potrebbe desiderare di essere corteggiata o potrebbe essere sapiosessuale, demisessuale.

 

 

 

Perché nella società il corteggiamento viene portato avanti prevalentemente dall'uomo? La società italiana è stata pervasa nei secoli da quello che si potrebbe definire come "la sindrome della donna come madonna o come puttana" che si potrebbe riassumere come la rigidità mentale di vedere una donna o come una santa quasi privata di qualsiasi carica sessuale o di come una puttana in quanto il sesso la rendeva impuira e meritevole di disapprovazione.

Il corteggiamento a senso unico è stato inevitabile in cui l'uomo doveva impegnarsi e la donna resistendo e giocando poteva comunque dimostrare a sé e agli altri che era una madonna, che era casta e anche se poi faceva sesso con altri era sudato, quindi diveniva accettabile.

 

 

Ricapitolando potremmo dire che le linee guida del corteggiamento sono:

- far capire che si è interessati senza mai ammetterlo esplicitamente ma conservando un alone di mistero;

- mantenere un rapporto che sia interessante, che alluda al sesso, abbia una tensione sessuale senza che questa si manifesti inizialmente e che poi inizi con un crescendo.

 

Il corteggiamento non implica finzione, alcune persone durante la fase di corteggiamento potrebbe fingere quello che non sono (si pensi al narcisista) ma altre potrebbero non fingere e giocare come desiderano, mostrare fin da subito quello che sono, etc..

 

Il corteggiamento non va confuso con la seduzione ovvero quei comportamenti tesi a produrre innamoramento nell'altro, pensiamo al seduttore romantico che tenta di produrre emozioni nella donna che desidera avere e questa seduzione è efficace perché più la donna si emoziona più si innamora perché è quello che desidera. Corteggiamento e seduzione possono coesistere ma vanno distinti in quanto sono due fenomeni differenti, con obbiettivi differenti.

Come già scritto nel corso dell'articolo una persona potrebbe corteggiare e sedurre al tempo stesso vedendo nel corteggiamento un gioco utile a capire se la seduzione sta sortendo effetti, ma la seduzione serve solo nel caso l'altro non sia innamoramento e non ci desideri o se si è intenzionati ad aumentare questo desiderio.

 

 

Il corteggiamento ha un'accezione tendenzialmente positiva perché è un fenomeno sentito, dove la persona gioca e si mette in gioco, anche se poi è da analizzare le motivazioni del soggetto e come si comporterà, pensiamo al corteggiatore narcicista che va leva sull'idealizzazione o sull'illusione che si corteggi per un impegno maggiore arrivando a fare sesso con una persona che se avesse saputo che era solo sesso avrebbe declinato.

Quando una persona parla di corteggiamento è necessario capire di cosa stia parlando, perché frequentemente le persone confondono corteggiamento e seduzione.

 

Non accettare di corteggiare senza che evolva in flirt

Per alcune persone il corteggiamento diventa un problema se non vedono che non evolve in flirt, cioè se percepiscono l'altro come un attore passivo che si limita a stare al gioco e nient'altro finendo per interrompere il loro corteggiamento e andare altrove. Come per alcune persone potrebbe essere il contrario non accettando o avendo problemi con il fatto che il loro corteggiamento evolva in flirt.

 

Corteggiamento fine a se stesso

La persona corteggia ma poi si ferma prima di arrivare al sesso. L'esempio della donna sposata che si lascia corteggiare o flirta per il piacere di farlo senza che si senta in colpa perché crede che il tradimento sia solo "agire e fare sesso" se non arriva al cloue allora non è tradimento, lo vede come un modo di riuscire a resistare in un rapporto mongamo con i problemi di frustrazione che comporta. Questo fenomeno lo si spiega con il fatto che corteggiamento e flirt danno piacere a prescindere che si arrivi al sesso o meno, si pensi alla persona istrionica o al fatto di giocare e fantasticare. Questo è possibile prevalentemente per tree motivi:

- la persona sa che è sbagliato e che è come se fosse un tradimento ma lo vede come qualcosa senza prove, senza rischi e quindi per il piacere che dà lo insegue lo stesso specialmente se è frustrata nel rapporto;

- la persona sa che è sbagliato ma perde il ritegno, complice il fatto che non lo considera tradimento totale o completo ma si ferma prima che lo diventi anche fisicamente;

- la persona non lo ritiene sbagliato, pensa che non sia tradimento e quindi si lascia corteggiare o flirta per questo piacere anche se per evitare problemi lo tiene nascosto al partner.

 

E quando una persona non ha un rapporto monogamo ma nostante tutto si ferma prima del sesso come lo si spiega? In tre modi:

- inibizione, la persona è inibita e all'atto di fare sesso comunque non è pronta e quindi il gioco si ma non riesce ad arrivare ai fatti nonostante lo desideri, cosa che potrebbe sembrare da fuori che non lo desideri;

- piacere psicologico, la persona ha finto interesse sessuale solo per giocare ma in realtà l'unica cosa che desiderava era appunto il piacere di sentirsi desiderata o il gioco del corteggiamento o flirt, una persona che desiderava questa componente psicologica senza desiderare realmente l'altro, se non in modo marginale e non sufficiente ad arrivare al rapporto;

- interesse secondario, la persona ha finto ogni cosa dal piacere e interesse sessuale al piacere del gioco solo perché da questo rapporto otteneva altri interessi come ad esempio l'altro che nel frattempo faceva regali, pagava cene, etc...

 

 

Questo ci fa capire come in alcuni casi le persone potrebbero narcisticamente fingere un desiderio sessuale o comunque far intendere che si vada in una determinata direzione solo per far continuar il gioco e usare l'altro per i propri interessi non facendosi problemi a lasciarli alla fine a bocca asciutta, il caso della persona sposata che si ferma prima di procedere quando durante il gioco aveva fatto intendere altro, la persona che desidera solo giocare, la persona che desidera altro e gioca solo per questo, etc..

 

 Per le donne viene usato il termine civetta e civettare quando una persona intende disapprovare il fatto che abbiano corteggiato loro per prime un uomo.

ultima modifica il: 23-06-2019 - 19:31:36
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