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- Sessismo -
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Cos'è il sessismo?

Con il termine sessismo si evidenzia in modo rapido e conciso le discriminazioni e imposizioni basate su preconcetti (per lo più stereotipi) partendo dal genere di appartenenza del soggetto.

Detto in altri termini si definisce sessista qualsiasi azione discriminatoria e impositoria venga fatta su una persona non basandosi sulla sua unicità ma sulla propria visione generale  dove il soggetto partendo dai suoi preconcetti pensa ad esempio che siccome è donna allora sarà anche fatta in un determinto modo, secondo la sua visione stereotipata e inferenziale delle donne.

Esempi di sessismo sono dire che una donna non sa guidare la macchina in quanto donna o è sessista dire che l'uomo in quanto uomo è più freddo e calcolatore o più propenso ad essere un porco.

Il sessismo si basa sul presumere caratteristiche partendo dal generale invece di focalizzarsi sul particolare, finendo per far sentire un soggetto non compreso perché invece di essere conosciuto e valutato sulla base di quello che è realmente, viene giudicato sulla base del suo sesso in quanto il soggetto completa le informazioni mancanti a partire dal fatto che lo vede come una donna o un uomo.

Per comprendere il sessismo è necessario comprendere il concetto di discriminazione e imposizione.

Si parla di discriminazione per intendere il fenomeno del "tu si e tu no" che non è un problema (anche se l'accezione del termine è negativa) ma lo diventa quando si basa su preconcetti. Un conto è dire "ti ho conosciuto e non mi piaci" si discrimina qualcosa che si è conosciuta, un conto è dire "sei donna, non puoi lavorare per me, non sapresti farlo".

L'imposizione invece è ancora più pesante perché sempre sulla base di preconcetti si arriva perfino a dire cosa può o non può fare una persona in quanto uomo o in quanto donna. Un esempio di sessismo in questo caso sarebbe "sei donna, stai in cucina" o "sei uomo, stai lontano dal bambino che ci pensa la mamma".

Il sessismo in definitiva evidenzia il comportamento teso ad allontanare qualcuno o dirgli cosa fare sulla base di preconcetti di genere.

Uno degli errori che si può fare è di pensare che il sessismo sia l'unica forma di discriminazione o imposizione possibile basata su preconcetti ma non è così, pensate a quelle persone che discriminano sulla base dei soldi che uno possiede, usando quella come informazioni da cui dedurre il resto, i preconcetti si fanno su qualsiasi cosa.

Sessismo vuol dire discriminare partendo dal concetto di maschio o femmina, pensando che una persona possa essere conosciuta solo a partire da questa informazione.

Uno degli errori più frequenti che si commette a carico del sessismo è di usarlo come sinonimo di maschilismo producendo una serie di confusioni e fraintendimenti, in quanto il sessismo è uno dei problemi del maschilismo, il maschilismo racchiude o altri fenomeni oltre il sessismo.

 

Un altro problema del sessismo è quando questo viene usato laddove non c'entra, specialmente quando si parla di statistiche di genere e non stereotipi di genere. Se dopo un'analisi statistica si scopre che al 80% degli uomini piace una donna che gradisce provocare, non c'è alcun errore nell'affermare in seguito "alla maggior parte degli uomini piace una donna aggressiva, ad esempio una che si lecca con fare provocante un dito di fronte a loro".

Una donna però di fronte a questa frase potrebbe percepirla come un danno a sé e alla sua immagine, come se non accettasse che "lei potesse rientrare in quella visione" e da questo sentirsi offesa e usare il termine "sessismo" per denunciare questa cosa.

La situazione paradossale è che le persone potrebbero non usare sessismo per intendere un fenomeno chiaro e distinto, come descritto in questo articolo, ma usarlo solo per la loro sensibilità come se queste dicessero "questa cosa mi offende quindi va cambiata".

Di solito questa forma di sessismo nasce da una fallacia autoreferenziale o da statistiche distorte che porta la donna a pensare che quello che stia provando lei lo provino tutte o la maggior parte delle donne.

Questo problema si amplifica quando le donne o le persone non si rendono conto che ciò che le ha offese non è sessismo ma maschilismo. Se un uomo dice "tutte le donne devono essere porche per eccitare e compiacere i loro uomini" sta facendo una generalizzazione che ricade nel problema del maschilismo e non del sessismo, non c'è stata alcuna discriminazione, c'è solo un pensiero distorto di un uomo che con questo suo modo di pensare danneggia in qualche modo il genere femminile.

A rendere ancora più complesso questo scenario c'è anche il fraintendimento da parte della donna della frase che legge, non riuscendone a comprendere il messaggio circoscritto, la persona potrebbe non rendersi conto che la frase ascoltata è privo di preconcetti o generalizzazioni, che potrebbe basarsi su statistiche ma l'averla fraintesa porta all'offesa e al conseguente urlare al sessismo.

 

Questo va tenuto a mente, perché numerose donne "finte femministe" usano questa parola ogni qualvolta si sentono offese da qualcosa, la usano come scudo per la loro sensibilità e tentare di cambiare e piegare il mondo ad essa senza che necessariamente si stia parlando di sessismo nella sua definizione, usando questo termine completamente fuori contesto, se usassero l'appellattivo "maschilista" sarebbe già meno errato.

Ad esempio se un uomo pensa e desidera avere una donna premio, cioè che alla fine di un dato percorso e dati sacrifici si meriti un adonna, questo desiderio è maschilista ma non sessista. Imporre ad una donna di sposare un uomo non è sessismo, potrebbe essere furtto di una visione maschilista o di una consuetudine sociale.

 

 

 

Esempi di sessismo sono:

- con gli uomini ho chiuso, ogni volta che qualcuno mi cerca lo allontano perché sicuramente sarà un pervertito;

- le donne sono pericolose al volante, non mi ci metto in macchina se guida una donna;

- l'uomo è meglio della donna, se posso scarto le donne e preferisco gli uomini;

 

Esempi di preconcetti di genere sono:

- è un uomo quindi alcune cose non le può capire;

- è un uomo, pensa solo al sesso;

- è un uomo quindi è insensibile.

- è una donna quindi avrà fatto carriera con il sesso;

- la donna è stata creata solo per essere sensibile, accudire i figli e procreare;

- le donne al volante sono pericolose.

 

Quello che si osserva fra questi esempi è che nel secondo gruppo di esempi c'è solo il pensiero, il preconcetto di genere mentre nel primo gruppo di esami c'è anche l'azione discriminatoria, il fatto di aver scelto di non aver a che fare con una persona solo per il suo sesso biologico.

Sebbene il preconcetto di genere sia necessario affinché si parli di sessismo non è detto che ogni volta che una persona ha questo preconcetto poi sfoci in un atto sessista, conviene separare la parte mentale dall'atto discriminatorio che si può vare a partire da questo preconcetto.

 

La lista è infinita ed ad ognuna di queste frasi si potrebbe rispondere "si ma perché non parliamo del caso in particolare, lo svisceriamo, lo analizziamo e tentiamo di comprendere meglio la situazione nel dettaglio? Perchè partire da un preconcetto e non dal caso specifico?".

Il sessismo è una forma di discriminazione che è facile da riconoscere proprio perché parte da un preconcetto, cioè nel pensiero sessista si fa un ragionamento a partire dal sesso del soggetto senza invece prendere in considerazione elementi caratteristici della persona che sarebbero più significativi ed esplicativi, questa è la dinamica del preconcetto.

Se io prendessi Carlo e Carla, li mettessi vicino e gli facessi delle domande e una volta conosciuti dicessi "per me Carlo è meglia di Carla, assumo Carlo" non sarebbe sessismo in quanto per l'esaminatore dopo averli conosciuti entrambi stabilisce chi per lui è meglio Carlo, sarebbe sessismo quando una persona dice "assumo Carlo perché è uomo" perché nella sua mente parte da preconcetti dove arriva a concludere che un uomo è meglio di una donna, cioè ha usato preconcetti di genere per arrivare ad una conclusione.

Oppure una persona che afferma una frase statistica come "Le donne sono più sensibili degli uomini" non è né maschilista, né sessista se si basa su numeri, esempi, etc.. i preconcetti e il sessismo nascono quando si smette di pensare al caso particolare e si usano queste statistiche (o ancora peggio stereotipi) come preconcetti "sei donna quindi..." mentre il pensiero valido è "tu sei una persona, una volta che ti conosco, poi ti tratto per quel che sei e nel caso ti discrimino anche ma senza basarmi su preconcetti".

Va comunque compreso che una discriminazione su base statistica è meno stupida e meno pesante di una discriminazione basata su stereotipi o generalizzazione, la prima si basa su rischi e probabilità reali, la seconda solo su pensieri distorti del soggetto.

 

Un altro indicatore di sessismo e di preconcetto di genere è nel momento in cui si chiedono spiegazioni la persona risponde "perché le donne sono così" o "perché gli uomini sono così" dimostrando che ciò che è stato pensato o fatto non è stato basato sul caso specifico ma su preconcetti a partire dal genere. 

 

Cosa non è sessismo:

- oggettificazione, se un uomo desidera una donna solo per il suo corpo e viceversa una donna per un uomo non è sessismo, così come non è sessismo se una donna o un uomo desiderano oggettificare e vendere il loro corpo o immagine per i motivi più disparati e delle persone alimentano tale "mercificazione". Quindi dire ad una donna o a un uomo "quanto sei bello/a mi ti farei" non è sessismo, una donna o un uomo che soffrono perché ascoltano questa frase sono soggetti problematici, doppiamente problematici se non se ne rendono conto;

- pensiero semplicistico, alcune persone hanno una visione della realtà insufficiente per comprenderla e quindi potrebbero spaziare fra opposti come "santa/puttana" "uomo di successo/sfigato" questo non è sessismo né preconcetti di genere, sono solo giudizi affrettati di persone che nell'analizzare le cose non hanno modo di comprenderle a pieno nelle loro sfumature e profondità. Un uomo che dà della troia ad una donna solo perché veste in un determinato modo non è sessista, è solo un uomo che dividendo le donne solo in due categorie (santa o puttana) non potrà far altro che chiamarla puttana ogni qualvolta questa ha dei comportamenti giudicati negativi, quando la realtà di quella donna è invece maggiormente complicata ma non potrà essere colta con quella rigidità mentale, non la si potrà capire se la si ritiene puttana solo da come si veste;

- libertà di essere schiavi, se una donna desidera essere casalinga, sottomessa e schiava sessuale di qualcuno non è sessismo. Ognuno è libero di vivere come desidera, anzi sarebbe sessista se qualcuno gli impedisse di esserlo e non sono rari i casi di "sessismo paradossale" dove ad esempio le donne lottano affinché una donna non sia casalinga "imponendogli di non esserlo", una sorta di sessismo al contrario dove le persone è come se dicessero "tu sei donna e quindi non devi fare questo o quello" e facendo la stessa pressione e violenza che farebbe l'uomo quando questa desidera essere lavoratrice ma gli impone di essere casalinga sulla base dei suoi preconcetti o visione delle cose;

- insulto del semplicistico, diretta conseguenza della visione semplicistica della realtà, se per una persona vestirsi in un determinato modo è da troia o fare un determinato lavoro è da "falliti" non sarà sessista se quella persona insulterà, offenderà o giudicherà qualcuno sulla base di quella che è la sua visione delle cose. Dire sei troia perché donna è sessista, dire sei troia perché ti vesti così non è sessismo.

 

 

 

Vediamo ora nel dettaglio le possibili conseguenze del sessismo:

- misoginia/misandria, tu sei uomo/donna quindi a prescindere da chi sei nella tua unicità e quanto vali ti odio, La logica è che il soggetto vede le donne o gli uomini come tutti uguali e nel suo caso specifico vede qualcosa che odia, quindi odierà un genere intero a causa del suo preconcetto;

- discriminazione, tu sei uomo/donna quindi a prescindere da chi sei nella tua unicità  e quanto vali io agisco basandomi sui miei preconcetti. 

 

Il femminismo è un movimento che è nato in risposta al maschilismo, e quindi anche in risposta al sessismo (anche le donne possono essere sessiste con altre donne).

 

Tre domande potrebbero evitare di commettere errori vedendo del sessismo laddove non c'è, la prima domanda è questa "si sta giudicando la persona basandosi sulle sue caratteristiche o si sta giudicando la persona limitandosi a guardare il sesso biologico e poco altro?".

La seconda domanda è "c'è discriminazione?" Altrimenti il problema non è da considerarsi sessismo ma al limite maschilismo.

La terza, che serve principalmente al soggetto per capire se poi è realmente maschilismo o meno, è "l'immagine o la frase che pensi sia maschilista sta realmente facendo delle generalizzazioni o sta lanciando un messaggio statistico? Sta realmente lanciando un messaggio che danneggia tutte le donne? O sta danneggiando solo te perché ti senti offesa in qualche modo? Potrebbe essere che in realtà questo sia un tuo problema di sensibilità e non un reale problema a carico del genere femminile?".

Se alle prime due domande una risposta facile c'è alla terza no, perché il soggetto potrebbe non rendersi conto dei suoi problemi, della sua sensibilità e rimanere rinchiuso in un problema che crede reale quando non lo è, è solo suo.

 

Un esempio di maschilismi chiamato erroneamente sessismo "avrà fatto carriera con il sesso" e la donna afferma "è una frase sessista".

 

 

 

 

  

Seguirà ora un video interessante di uno youtube che si è reso conto del fatto che si usi questo termine in modo non solo improprio ma anche errato e per nascondere problematiche del soggetto.

 

 

 

 Una spiegazione dal web interessante:

sessista pensare che in quanto donna, il suo ruolo sia solo e soltanto quello o pochi altri.
É sessista racchiudere una donna in una specifica ed unica dimensione umana.

Non è sessista credere che esista una tendenza di genere, è sessista non valutare la persona che ti troverai d'avanti per quello che è, ma per la distribuzione media delle caratteristiche in base al sesso.

Noi siamo noi, non la distribuzione media statistica."

 

ultima modifica il: 06-09-2017 - 1:58:35
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