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- Odio -
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Cos'è l'odio?

(dualismo fra repulsione e odio).

Si legga acrimonia.

DA RISCRIVERE

Quando una persona viene percepita come deviante da sé è perché questa persona procura emozioni negative, vive in un modo che pensiamo sia sbagliato e quindi il solo fatto che questa persona interagisca con noi o sia vicino a noi alimenterà questa visione con la relativa comparsa di emozioni negative. 

 

L'odio è quindi quel sentimento interiore che consegue alla stizza, cioè la persona è stizzita dalla presenza di quella persona che viene percepita come deviante e il fatto di non desiderla e averla lontana (o perfino morta) è il sentimento di odio, quindi una particolare evoluzione della stizza che tende alla repulsione e perfino la distruzione purché non sia più con noi.

Da questo odio ci saranno probabilmente risposte comportamenti di ira oltre che tentativi più o meno espliciti di repulsione.

L'odio è un sentimento orientato all'allontamento o la distruzione di ciò che non si accetta mentre l'ira al cambiamento.

 

"se tutti ti odiano o è una tua impressione o sei tu che con i tuoi modi di fare ti fai odiare da tutti"

 

Quando una persona è odiata dalla maggior parte delle persone che incontra è necessario che si faccia delle domande, sul come si comporta, se ci sono errori, se non è il caso che si muova verso altre subculture, etc...

 

L'odio è il sentimento umano che nasce in seguito al risentimento, cioè al non accettare qualcosa o per l'impatto che questo ha nel presente o per l'impatto che si pensa possa avere nel futuro (sbagliato).

Odio e danno?

Mentre il concetto di ira/rabbia spiega il comportamento che una persona mette in atto quando si risente, con il termine odio si pone l'accento sulla componente mentale, sul sentimento che si prova verso persone o oggetti che stanno avendo questo comportamento giudicato negativo e che fa nascere il risentimento.

L'odio ha un'infinità di sfumature basate non solo sull'elemento che ha prodotto il risentimento ma anche sul rapporto che si ha con quel soggetto.

L'odio che si può provare verso un terrorista percepito come completamente deviante da sé è diverso dall'odio che si prova per un partner che ha fatto qualcosa di male nei nostri confronti, eppure il concetto è lo stesso, il sentimento è lo stesso anche se ha sfumature diverse.

Ecco perché si dice che il contrario dell'amore non è l'odio ma l'indifferenza, perché chiunque abbia amato si è reso conto che non solo ha odiato il proprio partner in più occasioni ma che questo fenomeno è stato anche frequente in base a quando il partner era incompatibile.

Quello che ci si rende conto è che invece quando si ama una persona questa non ci potrà mai essere indifferente, proprio per i sentimenti che ci fa provare.

L'odio non va confuso con l'invidia, si legga l'articolo invidia per approfondire.

Si legga risentimento per approfondire.

 

 

Odiare

Detestare, quando l'odio è così acceso che la persona ne comincia a parlare con altri

Aborrire

 

 

 

DA RIVEDERE

 

 

Per comprendere l'odio è necessario avere chiaro in mente il concetto di disapprovazione e devianza.

L'odio è il sentimento che nasce nel momento in cui si disapprova il comportamento dell'altro e lo si percepisce deviante da sé ma allo stesso tempo non si riesce o non si può allontanare quella persona.

- ira (detta comunemente rabbia), descrive quello stato in cui il soggetto perde lucidità a causa delle emozioni negative provate, fra le quali spiccano disapprovazione e risentimento, e inizia ad avere un comportamento parossistico o impulsivo in cui fa uscire fuori ciò che ha dentro. Troviamo nell'ira l'uso di parolacce, alzare la voce

- aggressività, la persona con la sua insofferenza manifesta senza rendersene conto un comportamento che fa soffrire la persona che l'ha fatta soffrire e risentire;

- vendetta, atteggiamento o azioni che hanno l'obbiettivo di danneggiare la persona, in quanto la persona in questo modo si sente meglio e si sfoga;

- odio, la persona ha un comportamento teso ad cambiare, allontanare e infine distruggere ciò che ha percepito come deviante da sé;

- risentimento, la persona non accetta qualcosa in quanto quell'azione o comportamento l'ha fatta soffrire, non si accetta di soffrire;

- disapprovazione, la persona pensa che una scelta o un'azione avrà conseguenze negative;

- intolleranza, la persona si risente o disapprova qualcosa che è diversa da ciò che ritiene essere normale?;

- rancore, la persona continua a provare rabbia e desiderio di vendetta anche a distanza di tempo in quanto non ha dimenticato e continua a provare risentimento;

- ostilità, il comportamento di chi prova risentimento?

- astio, termine generico per evidenziare una persona che ha comportamenti rabbiosi e intenzioni vendicative;

- irritato, la persona avendo un umore già alterato è più probabile che abbia una reazione di risentimento;

 

 

Crimini d'odio, quando la persona a causa dell'odio che prova arriva perfino a compiere atti criminali.

 

L'odio non va confuso con il rancore, mentre il rancore nasce in quanto la persona avverte solo il bisogno di vendicarsi, pensate a due amici che uno fa un torto e l'altro vuole solo vendicarsi, l'odio nasce nel momento in cui si vede l'altro come deviante da sé.

Il sentimento di odio può avere due decorsi:

- uno risolutivo, la persona odia e allontana risolvendo il problema, la cosa è talmente rapida che l'odio sebbene si sia provato non ha avuto tempo di manifestarsi e si dissipata rapidamente perché ormai la persona può essere libera da ciò che non approva;

- uno non risolutivo, la persona ritiene l'altra deviante ma non può allontanarla producendo una serie di problemi.

L'odio è caratteristico di quei rapporti che implicano la vicinanza in situazioni quali:

- rapporti familiari;

- rapporti sociali di vicinanza;

- rapporti amorosi di attaccamento.

 

In alcuni casi l'odio si accompagna all'amore come nel caso del rapporto amoroso dove a volte il partner fa qualcosa che si disapprova e che spinge a dire "non ci vorrei stare più con una persona così".

L'odio è utile perché si pone l'accento sul conflitto interno fra "desidero allontanarlo ma non posso" sfociando quindi in comportamenti quali tentare di cambiare l'altro o arrivare perfino a distruggerlo, spiegando chiaramente la logica che c'è dietro comportamenti estremi quali l'omicidio.

L'odio è la conseguenza di una percezione di devianza che invece di produrre lontananza produce attriti e problemi, la persona prova odio perché sa non approva l'altro con i suoi comportamenti ma al tempo stesso lo deve sopportare anche se non lo desidera.

L'odio non necessariamente si manifesta con comportamenti manifesti, la persona specialmente all'inizio potrebbe riuscire a portare pazienza e a sopportare.

 

Si legga disapprovazione, per approfondire.

 

 

ultima modifica il: 06-02-2018 - 15:11:36
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