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- Stimolo -
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Uno stimolo è un evento esterno o psichico in grado di far suscitare un'emozione o un sentimento, gli stimoli in età adulta sono quasi tutti condizionati, propagati durante il corso dell'esistenza negli elementi più comuni che abbiamo intorno.

Si legga elicitare.

 

DA RISCRIVERE

Stimolo, cos'è uno stimolo? Nella quotidianità viene confusa con la volontà con l'interesse,  o con le sensazioni, in cui le persone possono esclamare ad esempio "mi sento stimolato a.." oppure "è stimolante" o "sento lo stimolo di..". Lo stimolo è  un concetto appartenente al condizionamento e ai riflessi.

Estensione del stimolo, il condizionamento si basa sull'estensione di un riflesso ad un altro stimolo che era neutro, quindi se prima teoricamente quel riflesso era prodotto da un solo stimolo, dopo il condizionamento questo riflesso è stato esteso a due stimoli.

Ma lo stimolo non produce solo un riflesso comportamentale, ma anche un pensiero, una emozione, in modo anche variabile in base alle circostanze. Se io ti dicessi "Bicicletta", probabilmente nella tua mente si formerebbe l'immagine di una bicicletta, ma che tipo? Sarebbe  una sola? Oppure rievocheresti anche un ricordo connesso ad essa? Una emozione? La linearità e predittività che c'è in laboratorio diventa un'utopia nella realtà, ma quello che ci interessa è che "io ti ho dato uno stimolo" e "tu hai avuto una risposta" (non dedurre ingenuamente che tutto sia riducibile al comportamentismo).

Gli stimoli quindi sono estendibili ed è sulla base di questa estensione sia diretta che indiretta che possono essere spiegate alcuni disturbi come quello da ansia generalizzata ma che nel sito appunto viene descritta come "ansia estesa".

Estensione

Stimoli ed istinto. Una volta che la persona spegne la stanta intrapsichica dell'istinto, non vi è più nessuno stimolo, ma vi rimane un'io che analizza la realtà, pensa, fa scelte etc..

DA MODIFICARE

Un evento che può essere associato ad un apprendimento, rievocandolo. Non si può ridurre il condizionamento ad uno stimolo, nel senso che il condizionamento non esiste senza lo stimolo, per la capacità di elaborare e di imparare che ha la persona passiva. Si può considerare stimolo nel momento in cui una persona o un oggetto condiziona un'altra persona direttamente o indirettamente, per poi prendere questo stimolo ed elaborarlo ed incorporarlo in una credenza e convinzione o in uno schema. Il fallimento del comportamentismo è stato quello di ridurre il comportamento ad uno stimolo-risposta, anche se il comportamentismo è arrivato ad inserire una componente elaborativa questa non è sufficiente a spiegare come nella realtà una persona possa elaborare ed andare oltre l'elaborazione arrivando a definire, oppure continuare ad elaborare ciò che ha codificato al punto di stravolgere l'evento che lo ha condizionato, dall'altra parte c'è il cognitivismo che partendo dall'errore del comportamentismo è andato oltre "sopravvalutando" le capacità psichiche illudendosi che una persona non possa essere condizionata, non possa rimanere nell'ambito di riflessi elaborati. Il comportamentismo ha ridotto, e generalizzato, il cognitivismo ha invece generalizzato la possibilità di andare oltre I riflessi illudendosi. I condizionamenti sono inevitabili durante lo sviluppo primario, ed è necessario insegnare alla persona sviluppare l'io per ricodificare i condizionamenti e controllare l'emotore. Quindi come adoperare razionalmente la possibilità di condizionare con i stimoli? Adoperando come premi, premi per spingerlo alla ricerca, insegnando ad essere indipendente ed autosufficiente. Le punizioni si ritengono irrazionali mentre il premio può essere adoperato razionalmente per un condizionamento temporaneo, in cui poi la persona può ricodificare ad influenza. Lo stimolo è uno degli errore di due correnti della psicologia, il comportamentismo e cognitivismo. Stimoli ed activebeing L'activebeing non si illude sulle potenzialità delle persone, la consapevolezza statistica ci fa rimanere con i piedi per terra, in cui la persona media, è una persona passiva che prende decisioni con un'altra componente emotiva, facendo considerare le loro azioni come reazioni, cioè riflessi. Alcune persone possono continuare con la consapevolezza limitata lo sviluppo ma rimanere bloccati in qualche livello della sopravvivenza, alcuni possono arrivare a vivere passando allo sviluppo secondario, ma statisticamente parlando la maggior parte delle persone continuerà a sopravvivere illudendosi che quella sia la vita.

ultima modifica il: 21-02-2018 - 23:36:16
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