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- Dissolutezza -
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Cos´è la dissolutezza? Cosa si intende per persona dissoluta?

(si parla di disinibizione quando il soggetto elimina alla radice la paura, dissolutezza quando la paura rimane ma non la sente momentaneamnete

l'euforia produce dissolutezza)

Si parla di dissolutezza per evidenziare quel fenomeno in cui il soggetto nonostante sia sottoposto a dei vincoli interni, riesce momentaneamente a non sentirli, ad eliminarli.

Immaginiamo una persona che ha paura di fare il primo passo ma che improvvisamente dopo aver bevuto diversi alcolici riuscirà a farsi avanti senza nessuna paura, quello che è successo viene definito come dissolutezza essendo solo il prodotto di un cambiamento momentaneo e non profondo a livello di personalità.

La dissolutezza non va confusa con l'irresponsabilità, cioè quando una persona in un dato scenario non si rende conto di ciò che sta succedendo, non vede le le sue responsabilità e quindi non scatta dentro di sé il freno perché non c'è coscienza di ciò che sta facendo, delle conseguenze, dei pericoli.

La dissolutezza agisce su tre tipologie di vincoli interni:

- vincolo ubbioso, il "questo non si fa" senza che ci sia un reale motivo, ma la persona avverte le emozioni negative che la frenano di rimando a quelle persone che l'hanno educata in tal senso, come se temesse loro più che l'evento in sé;

- vincolo condizionato, riguarda tutte le paure ed emozioni negative sviluppate dal soggetto, a prescindere che la persona le abbia comprese o meno. Qui si entra nell'ambito del conflitto interiore, del fatto che la coscienza vuole andare in una direzione ma le emozioni conflittuali negative lo impediscono;

- vincolo morale (distorto o meno), percezione della responsabilità delle proprie azioni. La persona percepisce delle conseguenze negative e quindi sa che qualcosa è sbagliato e tende a non farlo.

 

La dissolutezza riguarda queste tre tipologie di vincoli, quindi non esiste un significato univoco alla dissolutezza, una persona che è dissoluta su vincoli ubbiosi tende a trarne dei vantaggi, acquisendo una connotazione positiva, una persona che è dissoluta nei vincoli morali (non distorti) è una persona che finirà per fare azioni di cui pagherà amaramente le conseguenze.

 

La dissolutezza esiste solo all'interno della storia del soggetto, una persona che non ha paura di nulla non è dissoluta, è priva di inibizioni e quindi si definisce disinibita. Si può parlare di dissolutezza solo se la persona riesce a sciogliere momentaneamente un freno inibitorio  che la caratterizza.

 

Da questo possiamo capire che una persona quando agisce lo può fare in quattro modi:

- disinibito, non ha alcuna paura in ciò che fa

- irresponsabile, non si rende conto delle conseguenze, la persona non pensa alle conseguenze e non ha nemmeno nessun condizionamento (probabilmente perché è la prima volta che lo fa) che possa far scattare un'inibizione inconscia;

- coraggioso, il soggetto sente il freno della paura, la spinta a non fare, ma la motivazione vince;

- dissoluto, il soggetto non sente più la paura, in qualche modo l'ha sciolta momentaneamente, sa del pericolo, lo vede, ma non lo sente e per questo agisce come senza freni interiori.

 

 

 

 

 

Cosa genera dissolutezza?

Euforia, il soggetto a causa dell'umore elevato non avverte più alcun condizionamento negativo, si sciolgono i vincoli condizionati;

Parossismo, la persona in quel momento è sopraffatta dalle emozioni positive spingendola ad agire impulsivamente, si sciolgono vincoli ubbiosi o morali;

Neutralizzazione,  il soggetto tramite una serie di ragionamenti arriva a conclusione che è meglio godere del presente anche se ciò causerà sofferenza futura, si sciolgono vincoli morali e a volte anche ubbiosi.

 

 

 

DA CANCELLARE 

(nuova ipotesi, irresponsabile colui che non pensa alle conseguenze quindi non ha quell'inibizione che avrebbe se ci pensa, dissoluto colui che non ha condizionamenti negativi o se ce li ha vengono meno momentaneamente dall'euforia del momento)

 Il termine dissolutezza letteralmente significa ciò che è disciolto, facendo riferimeno alla similutidone con il sale che una volta inserito in acqua apparentemente sparisce.

Ma in campo esistenziale a cosa si riferisce questo fenomeno? Al comportamento responsabile, o meglio all´assenza di quest´ultimo.

Si definisce dissoluta una persona che quando agisce non non considera le conseguenze anche se le conosce complice l´euforia del momento.

Si legga irresponsabile per approfondire.

 

dissolutezza da competitivtà emotiva

 

 

Irresponsabile, non ci penso alle conseguenze, non penso al dopo quindi non c'è nulla che possa

Dissolutezza, ci penso ma non mi fa alcun effetto grazie competitivtà emotiva del momento, cioè dalla disforia o euforia.

 

La differenza con la mania?

La differenza con l'edonismo?

 

 

Mania e depressione

Euforia e disforia

 

 

 

Mania, il soggetto è accecato

Euforia,

Irresponsabile, non percepisce le conseguenze

 

L'errore di pensare che qualcosa sia sbagliata per qualcun altro quando potrebbe non essere così

 

 

 

 

 

ultima modifica il: 05-03-2019 - 15:11:01
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