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- Apatia -
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Cos'è l'apatia? Cosa si intende per essere apatici?

Si definisce apatia o stato apatico quello stato in cui il soggetto nonostante desideri sentire dentro di emozioni intense per qualcosa non sente niente nell'ambiente in cui è immerso.

Fondamentale è comprendere il concetto di stato, infatti lo stato di un soggetto prende in considerazione sia la sua sfera emotiva e cognitiva ma anche la sua sfera ambientale.

L'apatia nasce quindi dal fatto che il soggetto in quel dato momento si ritrova da una parte in una realtà esterna che non lo stimola e che al tempo stesso lui non è in grado di percepire come stimolante o attivarsi per attuare una trasformazione/investimento che la renda stimolante.

L'apatia non va confusa con l'anedonia, che è lo stato in cui il soggetto di fronte a stimoli che normalmente lo eccitavano ora non gli trasmettono più niente, l'apatia è uno stato che definisce un fenomeno più o meno transitorio di assenza di stimoli passionali, senza che questo indichi necessariamente qualcosa che non va.

Facciamo degli esempi per capirci, immaginate due ragazzini che nascono in un paese di 100 abitanti, sono gli unici due ragazzini, uno di questi è apatico, il pomeriggio non sa cosa fare, esce e vede il nulla e torna a casa a fissare il vuoto, l'altro esce corre per i boschi, è appassionato di flora e fauna, ogni giorno scopre sentieri nuovi e inizia a fare progetti per il suo futuro, tante cose che vuole costruire e fare in quel paese, interagisce positivamente con quei stimoli.

Il ragazzo che è in stato apatico viene percepito dai genitori che decidono di trasfersi in un paese pieno di maggiori stimoli e in questo nuovo contesto, anche il ragazzo che prima era apatico trova qualcosa di stimolante, si integra in una comitiva di persone e inizia a sviluppare la passione per il calcio.

L'apatia non è necessariamente una colpa del soggetto, è un concetto complicato dove da una parte si può spiegare con la passività del soggetto, ma dall'altra c'è anche una componente che alcuni stimoli non necessariamente possono diventare piacevoli.

Il fenomeno è complesso e va studiato prima di poter non solo decretare se un soggetto è apatico o meno, ma anche per comprendere quali sono le responsabilità del soggetto, se effettivamente ha poche possibilità che non rientrano nelle sue passioni o se invece è responsabilità del soggetto essere in quella condizione e quanto sia responsabile.

Nello stato di apatia il soggetto è conscio del suo stato, o meglio è conscio del desiderio di vivere eventi passioni anche se potrebbe non comprendere eventuali sue responsabilità nel suo stato apatico.

L'apatia caratterizza quelle esistenze prive di scopo e con pochi obiettivi doverizzanti, in una vita piena di obiettivi o con uno scopo l'apatia è praticamente nulla.

L'apatia si didive in:

- apatia generale o cronica, il soggetto usa il termine apatico per intendere che è immerso in una situazione dove non ci sono stimoli significativi, non sta provando emozioni significative in quel momento, dove si trova;

- apatia specifica, il soggetto attraversa casi sporadici e transitori di apatia.

 

 

 

 

L'apatia ha quattro possibili risvolti:

pigrizia, il soggetto si è posto un obiettivo a livello conscio senza che vi sia un reale substrato emotivo e motivazionale dietro, ma senza passione e motivazione sufficiente e quindi fallirà l'obiettivo, il soggetto dirà a se stesso "lo so che avevo detto di farlo ma non ce l'ho fatta";

- abulia, il soggetto non riesce nemmeno a porsi un obiettivo, non sentendo nulla dentro di sé, nessuna voglia, nessuna emozione  significativa rimane in uno stato di "non so quello che voglio";

- lena, detta anche forza di volontà, il soggetto si pone un obiettivo e sviluppa delle tecniche in grado di generare una motivazione supplementare, ad esempio il soggetto si autoinfligge punizioni se non lo fa, oppure si premia, lo dice a qualcuno in modo che se non rispetta verrà giudicato negativamente. Il soggetto sfrutta tutta una serie di meccanismi mentali che lo portano a sentire una motivazione aggiuntiva, l'obiettivo viene ancora percepito con apatia ma trova la motivazione ad agire da altri punti;

- manipolazione della motivazione, il soggetto si pone un obiettivo e per impedire di essere pigro sviluppa tramite un ragionamento interno o un aiuto esterno un modo di percepire la situazione che lo fa passare da apatia a passione laterale, trova la scarica motivazione che però non è eterna ma è appunto basata sulla percezione del momento e che potrebbe non durare. A differenza della lena il soggetto inizia a provare emozioni che non sono strettamente collegate, ad esempio inizia a farlo per competizione.

 

L'apatia può evolvere a disturbo? Si come ogni cosa, in alcune dinamiche e circostanze può divenire un disturbo.

 

Quando vince l'apatia il soggetto entra in uno stato comportamentale di inerzia, la quale è accompagnata da ricerca di distrazioni, come l'uso della televisione o qualsiasi altro meccanismo di intrattenimento che allieti la passività di quel momento.

Ma come abbiamo visto pocanzi un soggetto apatico può avere le sue vittorie, può reagire a tale apatia riuscendo comunque in un'azione.

Questo ci fa riflettere su quanto sia "sudato" un obiettivo raggiunto che il soggetto ha vissuto frequentemente in apatia, e quando invece sia stato "facile" per un soggetto che invece l'ha vissuto quasi sempre con passione.

 

Tutto questo porta ad un'unica conclusione, una persona saggia compie il suo percorso di individuazione, una volta che sa cosa vuole e sa dove sono le sue passioni raggiungerle sarà solo questione di tempo e nonostante tutte le difficoltà sarà comunque una "passegiata" farlo.

 

 

 

 

Qual è la differenza fra apatia e depressione? 

Il soggetto depresso non ha più voglia, non ha slanci, non ha obiettivi e quelli che aveva li ha persi, è pervaso dall'anedonia che a sua volta è causata da tutto il dolore che prova, dalla tristenza pervasiva che ha.

 

L'apatico vuole qualcosa ma non sa cosa, il depresso non vuole più niente, l'accidioso si pone obiettivi ma li fallisci perché non motivato.

A volte potrebbe esserci un mix, ad esempio un soggetto è in parte apatico e in parte accidioso, etc...

 

 

APPUNTI:

 

elenco di disambiguazione in atarassia

Accidia vs autorealizzazione e autoaffermazione

 

accidia, la risultate di un'apatia che va oltre il momento presente, l'accidia passa solo se ci si distrae o per attività secondarie come doveri o piccoli piaceri, ma ritorna nel momento in cui ci si rende conto che la propria esistenza non ha uno scopo, non si riesce a dare significato al tempo, non avere nulla da fare che abbia un significato di realizzazione per il soggetto. L'accidia non è una scelta ma una conseguenza di una serie di carenze accumulate nel percorso esistneziale fino a quando il soggetto si ritrova che non sa cosa fare. Accidia passa per doveri, piccoli piaceri e spinte inerziali?

ozio, il soggetto si riposa con attività piacevoli e passive in un contesto di "lavoro", negozio (non oziare mai e lavorare solo). L'ozio può esistere solo in un contesto di attività, una persona che ha posto diversi obiettivi e lavora per essi riposandosi ogni tanto. Ad esempio l'ozio di un genitore che dopo aver lavorato e svolto compiti di famiglia si prende delle ore per riposarsi e per sé.

 

 

Apatia, l'assenza di emozione, che si traduce in un'assenza di motivazione. Quando qualcosa non suscita nulla e per questo

Pigrizia, la motivazione è bassa e non sufficiente a generare un'azione. Le persone erroneamente usano il termine pigro anche quando sono apatici, ma la differenza di significato è utile per comprendere il concetto di motivazione sufficiente all'azione;

inibito, c'è un'emozione repulsiva che spinge al non fare, si può vivere in modo conflittuale se c'è voglia di fare o in modo tatale se l'unica emozione è l'inibizione e nient'altro;

Depressione, l'effetto in cui una persona prova emozioni negative così intense da oscurare quelle piacevoli, l'umore è negativo e le emozioni che spingono al fare e all'azione si affievoliscono fino a sprofondare nell'assenza di esse, una sorta di apatia indotta e momentanea chiamata anedonia quando si tratta di emozioni positive non più percepite;

Anedonia, l'apatia su ciò che di solito dava emozioni positive;

indolenza, una specifica forma di apatia basata sull'assenza di sofferenza, ad esempio uno studente che studia solo per la paura di essere bocciato, vienen definito indolente quando non ha più paura e non sente più quel "dolore" e quella "paura" che prima lo motivavano;

abulia, evidenzia un fenomeno prevalentemente psicologico in cui la persona non riesce consciamente e razionalmente a trovare obiettivi per sé a sapere cosa vuole, una persona che tenderà ad agire prevalentemente seguendo l'istitno ed altro, una persona che vive nel presente e farà fatica a prendere delle scelte o sapere quando resistere ad alcune emozioni.

 

 DA CANCELLARE

 

 

Letteralmente apatia si traduce in "assenza di passione" che in senso stretto finirebbe con l'essere l'equivalente di significato di atarassia, cioè una persona che è lontana dall'intensità emotiva ed è tranquilla.

Nel linguaggio comune il termine apatia ha assunto un significato preciso e mentre nell'atarassia c'è una "voluta assenza di emozioni intense" nell'apatia il soggetto percepisce questa assenza in modo negativo, finendo anche per creare una serie di pensieri che ancor di più peggiorando il quadro dell'umore.

L'apatia sebbene sia una costante umana, nel senso che è praticamente scontato che alcune cose ci suscitino emozioni intense e altre, diventa un concetto utile per descrivere quel cambiamento in cui il soggetto stesso si sorprende in negativo di una reazione diversa dal solito, dal fatto che quelle emozioni che in precedenza avevano una intensità adesso sono diminuite, usando frasi come "mi sento anestetizzato".

L'apatia ha quindi una duplice utilità in ambito esistenziale:

- comprendere e specificare che qualcosa non viene sufficientemente sentita da smuovere qualcosa, da produrre una conazione significativa;

- evidenziare un cambiamento in negativo da quello che in passato si percepiva come passionale.

L'apatia come cambiamento in negativo può essere causata o dalla depressione o da un cambiamento di personalità e quindi di sensibilità.

L'apatia è strettamente collegata alla pigrizia, non sentire più emozioni intense aumenta le probabilità che il soggetto non agisca più in tal senso.

L'apatia genera in soggetti che non conoscono questo fenomeno, che non comprendono la mente umana e cosa stia succedendo una serie di pensieri negativi e catastrofisti che peggiorano rapidamente il quadro, generando una depressioen ancora più intensa o attacchi di panico e manifestazioni di derealizzazione per il cambio netto e repentino del quadro umorale, questo perché tutto ciò che il soggetto pensa non fa altro che spaventarlo e buttarlo ancora più giù.

L'apatia in alcuni casi potrebbe essere causata da un cambiamento di personalità, cambiando il modo di vivere e sentire, ma in altri casi potrebbe essere il sintomo di una depressione e quindi collegato solo ad un fenomeno transizione a causa dell'umore negativo intenso che si prova in quel periodo.

 

L'apatia è quindi un termine utile che descrive quel fenomeno percepito negativamente dal soggetto, una persona che in quel momento non si spiega perché non ci sia una risposta emotiva intensa come al solito.

L'apatia aumenta la probabilità di impigrirsi, meno si sente e meno "energie" e volontà ci sono per l'azione.

 

Si legga motivazione e depressione.

 

La differenza fra apatia e 

 

 

ultima modifica il: 22-04-2021 - 20:58:13
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