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- Disprezzo -
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Cos'è il disprezzo? 

(disprezzo verso ciò che ci fa provare ribrezzo e ciò che ci indigna, danno chimico, danno fisico)

Il fenomeno comportamentale collegato al percepire qualcosa che ha un valore negativo, che suscita emozioni negative e che per questo viene visto come qualcosa da eliminare o allontanare.

Apprezzare, comportamento collegato a ciò che ha valore;

Sprezzare, quando qualcosa non ha volore ci comportiamo come se non esistesse, solitamente il comportamento sprezzante si manifesta come se fosse un dispetto, ma in realtà è indifferenza pura. Si sprezza ciò che è insignificante per il soggetto. La locuzione sprezzante del pericolo ha un'accezione negativa, in quanto il soggetto è indifferente rispetto a qualcosa che invece gli converebbe disprezzare, considerare per il potenziale distruttivo;

Disprezzare, comportamento collegato a ciò che produce un danno, viene percepito emotivamente come qualcosa di potenzialmente lesivo.

 

Le manifestazioni del disprezzo sono prevalentemente di due tipi:

- micro, come le micro espressioni, piccoli cambiamenti di comportamento

- macro, l'odio, l'allontamento, la rabbia.

 

"collegamento con essere trattati con sufficienza"

(collegamento con squallido

collegamento con vile

sprezzante colui che esprime il proprio disprezzo)

Si legga apprezzamento per approfondire.

Il disprezzo evidenzia  come un soggetto non si limiti a "non apprezzare" cioè non riconoscere un valore in qualcosa ma evidenzi come ciò veda rientri fra quelle cose che potrebbero essere definite come antivalore, qualcosa che suscita emozioni negative e sgradevoli che sono all'opposte del desiderio.

Facciamo tre esempi per capire:

- Una donna dice al marito "grazie che mi fai sentire apprezzata" evidenziando come il marito ogni giorno anche piccole cose faccia trasparire quanto desideri la moglie e quanto la veda come qualcosa che ha una volore, da prendersi, da tenersi, etc..;

- Una donna dice al marito "perché non mi apprezzi mai" evidenziando come il marito di fatto non consideri più la moglie, la moglie si sente come indiffernete per l'altro sotto ogni aspetto e vede il rapporto più come una simbiosi e l'avvio di una routine ma non percepisce più di essere un valore per l'altro, non sente più un desiderio e il piacere nell'altro nel fare qualcosa;

- Una donna dice al marito "perché mi disprezzi?" evidenziando come alcuni comportamenti del marito l'abbiano fatta sentire "uno schifo" cioè dal comportamento e atteggiamento del marito sia trasparito come alcune cose di lei non gli piacciono e gli suscitano perfino emozioni negative in alcuni ambiti come l'aspetto estetico, il carattere, etc..

 

Un po' come nella bellezza anche qui si ritorna la concetto di "mi piace, non mi dice niente e non mi piace" cioè a differenza di come diverse persone erroneamente credono l'interesse umano non si basa su due poli ma su tre poli.

Un esempio di disprezzo lo troviamo quando una persona con i suoi modi di fare ci trasmette emozioni negative che non sono collegabili ad una condotta morale ma proprio all'atto in sé, pensate ad una persona che trova particolarmente fastidiosa una persona che le ulra contro finendo quindi per disprezzare chi si comporta così.

La linea che divide valore e moralità è sottile in quanto in entrambi i casi si parla di risposte emotive, la differenza rimane concettuale ovvero nel valore la persona va a giudicare ciò che gli interessa e desidera avere o interagire mentre la moralità va a descrivere ciò che si approva o non approva ovvero quelle dinamiche che a prescindere dall'interesse un soggetto condivide e ritiene accettabili intorno a sé e quelle che invece non lo sono.

 

 

Perché si è diffuso il detto "chi disprezza compra?" proprio per intendere che alcune persone stanno esprimendo un giudizio di valore finto perché in realtà desiderano o riconoscono un valore che per altri motivi non intendono manifestare, pensate ad una persona che dice "che brutto non mi piace" anche se in realtà lo desidera ma per una questione di orgoglio non intende concedere questo feedback positivo.

Il disprezzo diventa una tattica di difesa in quanto interessarsi a qualcuno lascia intendere che possa essere un giudizio di valore positivo e la persona come unico mezzo difensivo dice "no in realtà mi sono interessato solo perché mi fa schifo non perché mi piace". Questo nasce dal fatto che di solito le persone quando non trovano qualcosa che gli piace, cioè qualcosa che per loro ha un valore, semplicemente non si interessano è una cosa che immediatamente entra nell'indifferenza, una persona per lo stesso motivo tende a disprezzare solo se quell'elemento non ha modo di non guardarlo come ad esempio ritrovarsi in un rapporto idealizzato e una volta scoperto chi ha realmente di frotne rendersi conto che non gli piace o che addirittura le fa "schifo come persona" a livello di valore ma potrebbe essere anche morale.

Quante volte avrete ascoltato persone parlare di "sentirsi invisibile" o voi stessi vi siete sentiti invisibili, la logica è quella del valore, se non mettete in mostra ciò che avete di valore o comunque mediamente non avete nulla o quasi da offrire per le persone intorno sarete come dei fantasmi, invisibili.

 

Disprezzo, contempt e risentimento

In lingua italiana l'emozione inglese di "contempt" è stata erroneamente tradotta con disprezzo, ma a livello analitico si sta parlando di risentimento. Si faccia attenzione quindi a non confondere l'emozione facciale che l'AB chiama risentimento con il fenomeno del disprezzo e dell'apprezzamento.

 

 

ultima modifica il: 24-05-2020 - 14:15:19
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