- Decisione -

Cos'è una decisione? Cosa si intende per decidere?

Prima di proseguire è necessario avere chiaro la differenza fra scelta e decisione. Si parla di scelta nel momento in cui il soggetto stabilisce quale strada seguire per raggiungere un obiettivo e l'eventuale ulteriore lavoro da fare quando si hanno più opzioni a disposizione e si può seguire solo una scartando le altre. 

Scegliere vuol dire stabilire un percorso di eventi che sia il migliore fra tutti quelli che si riescono a pensare. A questo punto è possibile capire cosa sia la decisione.

La decisione nasce nel momento in cui il soggetto pensa a tutto ciò che perderà a causa di tale scelta e lo percepisce come un danno, come una perdita, una persona decisa è colei che riesce a scegliere accettando il fatto che comunque c'è una perdita negli altri percorsi, la decisione è di chi agisce sapendo cosa sta per perdere e non si lascia frenare.

Si parla di soggetto indeciso colui che anche se ha fatto una scelta non riesce a proseguirla perché non riesce ad accettare la perdita, non riesce ad accettare la conseguenza di tale scelta.

Facciamo un esempio, Caio è innamorato di due donne, ma in cuor suo sa qual è la donna migliore per lui, ha fatto una scelta, ma all'atto di decidersi, cioè andare dall'altra donna e dirle "fra noi è finita perché ho scelto lei" non riesce, perché farlo significherebbe perderla. L'indecisione in questo caso vorrebbe dire tentare di tenersele entrambe, con bugie e inganni, ma al tempo stesso rischiare di perdere una o perfino entrambe.

Questo ci fa capire chiaramente che l'indecisione comporta comunque delle conseguenze, non è che il soggetto schiaccia il tasto pausa e quindi se la gode, il fatto di non decidersi, così come il fatto di non riuscire nemmeno a fare una scelta, ha le sue conseguenze.

Nel momento in cui il soggetto fa una scelta e poi trasforma quella scelta in azione, sta di fatto anche decidendo, cioè sta tagliando via da sé tutto ciò che non ha scelto. 

Si prende una decisione quando si lascia il proprio partner, quando si lascia il lavoro, quando nello scegliere qualcosa si rinuncia anche a qualcosa.

Ogni scelta implica una decisione, decisioni che a volte sono facili e altre volte sono difficili.

 

Il metodo decisionale si definisce razionale se il soggetto fa scelte prive di errori, cioè prende la scelta migliore possibile per i suoi obiettivi e il suo benessere, sopratutto a lungo termine.

 

"scegliere di non scegliere" è una frase che riguarda l'indecisione? No, nell'indecisione una scelta è stata fatta ma non si ha il coraggio di attuarla.

 

APPUNTI: 

Scelta in fase di conflitto, scelta in fase di dissidio, costruzione delle opzioni, selezione delle opzioni, peso dei valori

la questione di valore

la questione delle conseguenze

i vari pro e contro (pesi decisionali)

la questione dello scopo "sarò soddisfatto?" 

 

Decidere
Ci sono parole che parlano da sé, una di queste è decisione. Una parola buttata così nel linguaggio di tutti i giorni ma che racchiude un denso significato a livello esistenziale.
Decidiamo di continuo, decidiamo anche se non ce ne accorgiamo, ma quale significato ha questo termine? La decisione è la consapevolezza che in una scelta qualcosa si prende e qualcosa si perde, il momento della decisione succede a quello della scelta che come una forbice taglia un possibile vissuto, lo elimina dalla nostra vita.
Nel momento in cui abbiamo di fronte un bivio, scegliamo qualcosa che vivremo ma al tempo stesso tagliamo qualcosa che non vivremo. In molte delle scelte che abbiamo di fronte c'è una perdita.
La cosa forse più terribile da scoprire è che tutto questo non è evitabile, fa parte della vita nella sua limitatezza, rendendo umano e comnprensibile l'evento dell'indecisione.
Una persona indecisa non è quella che non sa scegliere ma è al contrario una persona che ha scelto ma non accetta di perdere qualcosa, sa quello che vuole ma sa anche quello che perde e non accetta che scegliere per prendersi qualcosa equivalga a perdere qualcos'altro.
A volte ci sono scelte che non comportano decisioni, ci sono scelte includenti che apportano qualcosa senza chiederci di eliminare nulla, ma la vita non è sempre così, ci sono casi in cui una scelta implica una decisione e non è mai facile farlo, specialmente se si è consci di quello che si sta perdendo e del valore che possiede.
Quante vite decidiamo ogni giorno, quante vite decidiamo nel loro non viverle, non le viviamo anche se qualcuna di queste con la fantasia e l'immaginazione è come se l'avessimo vissuta.

DA RISCRIVERE

Prima di leggere questo articolo è necessario aver letto l'articolo sulla scelta.

L'AB utilizza questo termine per descrivere il passaggio che c'è fra la scelta e l'azione, un passaggio intermedio chiamato intenzione.

Cosa significa? Che una persona quando agisce ha tre momenti:

- uno in cui compie delle scelte sia su cosa fare sia nel caso scartando determinate opzioni prendendo quella che considera la migliore;

- una volte che compie questa scelta non più alcun tentennamento o altro, crede in tale scelta e quindi diviene intenzionato ad agire;

- l'intenzione poi tramite la volontà diverrà azione, cioè la persona è motivata ad agire e nonostante possa avere anche qualche inibizione la supera.

 

Questo vuol dire che una persona decisa è una persona che una volta fatta la scelta non ha alcun problema (o se ce l'ha lo supera) e quindi è intenzionata ad agire e se ci sarà la motivazione per farlo agirà, mentre l'indeciso è una persona che non riesce a superare la fase della scelta anche se ha selezionato un'opzione non riesce a credeci, non riesce a portarla avanti mentalmente e non raggiunte lo stato di intenzionalità.

L'indecisione non va confuso con un soggetto che non riesce neanche a fare una scelta (quindi fragilità a livello di scelta), l'indeciso è un soggetto che nonostante possa arrivare a compiere una scelta poi non riesce a "decidersi" cioè a crederci come qualcosa che conviene fare. 

Queste tre fasi aiutano a capire chiaramente perché nonostante alcune persone possano raggiungere un livello di intenzionalità poi alla fine comunque non agisca per problematiche di motivazione come l'apatia, la demotivazione ma anche l'inibizione (cioè una forza intensa che spinge all'inazione).

L'essere umano attraversa quindi tre fase:

- fase di scelta;

- fase di decisione dove il soggetto crede nella propria scelta ed intenzionato ad agire;

- fase di volontà, il soggetto è motivato ed inizia ad agire.

 

Cosa causa l'indecisione? La mancanza di un metodo e di un adattamento che dia chiara visione al soggetto di cosa sia realtà, di quanto sia fondamentale agire e della presa di coscienza della validità di ciò che ha scelto. La persona indecisa si trova in una dimensione in cui le emozioni in gioco o le carenze del suo io non gli danno modo di poter credere alla scelta fatta, rimanendo in uno stallo mentale come se non sapesse esattamente cosa fare. Per alcuni versi ci potrebbe essere anche il problema dell'inibizione, una sorta di inibizione del pensiero dove il soggetto non riesce a penasre a causa delle emozioni che prova specialmente se particolarmente intense.

 

FINO A QUI

 

 

 

L'AB propone una visione diversa seguendo l'etimologia del termine. Per l'AB la scelta descrive il fenomeno in cui la persona sceglierà e analizzare le opzioni selezionando fra quelle a disposizione quella o quelle che ritiene essere la migliori, mentre decidere descrive il fenomeno in cui dall'intenzione si passa all'azione, cioè si "decide di agire".

Questo vuol dire che la scelta è un fenomeno che si svolge interamente a livello mentale mentre la decisione si svolge anche a livello di azione, senza l'azione non ci sarebbe alcuna decisione ma ci sarebbe indecisione.

Non sempre una persona ha da scegliere a volte la strada di fronte a sé è una soltanto ma in ogni caso l'analisi di questo percorso ricade nel fenomeno della scelta, la persona sceglie se questa opzione è comunque conviente o se conviene scartarla, in questa fase si compie quel processo mentale che non si ritrova in fase decisionale, fase in cui la persona è concentrata nel trasformare la scelta in azione.

In questo modo si ha una visione chiara e completa di quei due passaggi che una persona affronta nella realtà, prima sceglie cosa fare e poi decide di farlo.

 

In cosa consiste esattamente la decisione? Nel trasformare quella che è una scelta o una intenzione in azioni fisiche.

A differenza della scelta nelle decisione non c'è più alcun pensiero riguardo la convenienza o meno dell'agire, non c'è più alcuna simulazione (sono conponenti della fase della scelta) nella decisione resta la motivazione e l'azione.

Questo vuol dire che nel momento in cui la persona finisce la fase della scelta scatta immediatamente la fase dell'azione almeno che la persona non abbia dei problemi o non sia più motivata ad agire.

Questo vuol dire che terminata la fase della scelta possono accadere quattro cose:

- la persona si decide ed agisce;

- la persona durante il tempo che si è presa per scegliere si è resa conto di non essere più motivata in tale direzione e decide di non agire;

- la persona ha dei problemi inibitori nell'agire e finisce in uno stato di indecisione;

- la persona finge di non aver ancora scelto per poter attuare dei piani manipolativi (si legga scelta per approfondire).

 

Queste sono le uniche quattro possibilità che accadono quando una persona termina il suo percorso di scelta. Come già detto nell'articolo della scelta non è facile da fuori capire se la persona stia ancora scegliendo, se stia ingannando, se sia indecisa, se abbia deciso di non agire, etc.. l'unico modo per scoprirlo è quello di chiederlo tentando di smascherare eventuali bugie o inganni.

 

La decisione è un fenomeno relativamente semplice da comprendere una volta che si è compreso il concetto più complicato che vi è dietro ovvero quello di motivazione, che è il "reale motore" dell'azione, motivazione che si va scontrare con una possibile eventuale inibizione.

Per approfondire il punto in cui una persona non si decide nonostante sia motivata a causa delle inibizioni si legga indecisione.