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- Ignoranza -
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Cos'è l'ignoranza? Cosa vuol dire essere ignoranti?

Si legga sapienza.

DA RISCRIVERE

Per comprendere l'ignoranza è necessario prima comprendere cosa sia la consapevolezza con il relativo stato di inconsapevolezza. Si definisce consapevole un soggetto che riconosce i limiti di ciò che sa, concettualizzando anche che alcune cose non le sa, cose che esistono, che potrebbe sapere ma che in quel momento non sa e che fanno parte della sua inconsapevolezza.

Il soggetto nella sua mente ha chiaro cosa sa e saprebbe riconoscere immediatamente qualcosa come inconsapevole quando la scopre ad esempio all'improvviso, riconosce che quella cosa esisteva già, aveva considerato che c'erano cose che non sapeva e quando queste si manifestano anche se dopo la manifestazione possono essere conosciute, facevano parte di quello che il soggetto etichettava come inconsapevole, c'era ma non ne conosceva nulla se non l'ipotetica esistenza di qualcosa non definibile.

L'ignoranza è l'assenza di consapevolezza e inconsapevolezza, l'ignorante pensa solo a quel che sa non pensando minimamente all'esistenza di qualcosa che non ci sia.

L'ignorante finirà per fare scelte e azioni completamente differenti dal soggetto consapevole, che sarà più prudente, più attento e motivato a scoprire cosa non sa, sapendo delle sue lacune percettive, specialmente se in qualche contesto si rende conto di sapere poco.

L'ignorante invece tende a pensare di sapere sempre abbastanza, le informazioni che possiede vengono viste comunque come sufficienti perché non avverte la lacuna di pensiero, quel che ha viene usato per arrivare a conclusioni e nel caso fare scelte e azioni.

 

L'ignorante non si rende conto di ciò a cui va incontro proprio perché non ha una mentalità in grado di renderlo consapevole, il mondo inizia e finisce sulla base di ciò che sa, quello che non sa è come se non esistesse. 

 

Una persona che sceglie di non sapere viene definita erroneamente ignorante, ma va definita come una persona inconsapevole per scelta, preferendo non aumentare la sua consapevolezza.

Perché alcune persone fanno questa scelta? Per tre motivi:

- sa che conoscere creerà dei cambiamenti, come agirà, come sceglierà, cosa sentirà, scegliere di non conoscere è un tentativo di non cambiare, non rischiare che il cambiamento produca un nuovo scenario che sebbene sia più consapevole sia diverso e non più gradevole, come ad esempio per il sentimentale che preferisce conservare diverse illusioni;

- pigrizia, conoscere richiede uno sforzo che per ils oggetto non ne vale la pena, specialmente se ha credenze come "quando servirà realmente lo farò"  o "mi basta andare a naso, istinto o intuito" e altre;

- mancata percezione della convenienza, il soggetto non si rende conto del potere e del miglioramento che c'è nel conoscere, nell'arrivare a sapere e comprendere, nel miglioramento e nella crescita.

 

L'ignorante invece è tale non perché l'ha scelto ma perché ancora non ha sviluppato dei concetti basi per poter entrare in uno stato di consapevolezza, rendersi conto dei limiti del suo sapere.

Socrate stesso parlò di consapevolezza intendendola come "so di non sapere".

 

FINO A QUI

 

Dualismi:

- consapevole - inconsapevole. Collegato al sapere.

- contezza - incontenzza. I limiti del proprio sapere.

- ignorare - conoscere. 

 

La differenza fra sapere e comprendere, sono collegati?

 

 

Ignoranza con contezza, ignoranza senza contezza. Il soggetto può sapere di non conoscere qualcosa oppure può non sapere di non conoscere qualcosa.

L'ignorante senza contenzza, colui che non sa e non sa di non conoscere, di non avere abbastanza per comprendere, sono quelli che più fanno danni a livello sociale?

 

Colui che sceglie di ignorare, perché?

 

 

Su cosa si basa invece l'ignoranza senza contezza:

- illusione di conoscenza, di sapere sufficiente o di consapevolezza (sapere tutto), questo punto alimenta  l'ignorante senza contezza

ultima modifica il: 11-08-2019 - 11:26:55
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