Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Porno -
togli aiuti

Cos'è il porno?

Si definisce pornografico qualsiasi materiale che riproduca la sessualità in modo esplicito, cioè che contenga contenuti che vanno dal nudo parziale (ad esempio la donna solo con il seno scoperto) passando per il nudo completo (mostrando genitali) fino ad arrivare all'attività sessuale esplicita.

La nudità va calcolcata in base alla cultura presa in esame, in passato anche una gamba scoperta era considerata nudità mentre oggi in pratica si è nudi solo quando si mettono in mostra gli organi genitali e i capezzoli per la donna.

L'utilità di questo concetto è pratica, la nudità di per sé non esiste, basti pensare ai vestiti aderenti che in pratica fanno capire le forme del corpo anche se c'è qualcosa sopra.

Il concetto di nudità va inteso con il fatto che più è osservabile il corpo in parti scoperte o aderenti più è probabile che un osservatore colga la bellezza fisica e se ne ecciti, per questo i genitali ad oggi continuano ad essere coperti perché ritenuti la maggior fonte di eccitazione.

Perché allora associare il porno alla nudità? Perché il porno pone l'accento sull'eccitazione, ci sono parti del corpo che statisticamente hanno quell'effetto ed è una realtà che non si può ignorare.

Il ragazzo andrà su internet a cercare donne in topless o nude, perché desidera eccitarsi, a dimostrazione che ciò che sta facendo è un'attività pornografica.

 

 

Qual è la differenza fra erotico e pornografico? Nessuna o meglio la pornografia è un sottoinsieme dell'erotico. Si definisce erotico qualsiasi prodotto umano produca eccitazione, sarà quindi erotica una scena dove si vede una donna che si masturba sotto i pantaloni, senza che venga mostrato nulla se non il suo atteggiamento di piacere o sarà definito erotico un libro che parla di sesso ma che si può solo immaginare ma non vedere, sarà erotico lo sguardo di piacere che lancia una donna

La pornografia è un contenuto erotico esplicito, la pornografia usa il nudo e l'esplicito per eccitare.

Alla domanda "il porno può essere arte?" non c'è una risposta univoca, per alcune persone sarà arte per altre no. 

 

Arrivati a questo punto arriva la domanda cruciale, perché le persone fanno uso di porno? Ci sono sei possibilmotivazioni:

- gratificazione sessuale, si usa il piacere del sesso come "medicina" per momenti di dolore. Si ricorre al porno online per alleviare il proprio stress, ci sono persone che si gratificano con il cibo quando passano questi periodi, chi nella droga, chi nel conforto delle altre persone e chi cerca gratificazione nel piacere dato dalla visione di contenuti pornografici e dal piacere che ne deriva;

- bisogno sessuale, la persona non è soddisfatta o appagata nella realtà e quindi ricerca nei porno e nell'immaginazione quello che non ha nella realtà, un surrogato che in alcuni casi attenua mentre in altri peggiora il quadro della situazione (a livello psicologico). Detto in altri termini, la persona si masturba fino all'orgasmo perché ha una pulsione sessuale che spinge e che non può soddisfare con nessun partner in quel momento. Detto in altri termini il soggetto usa la pornografia con relativa masturbazione per attuare la cessazione della pulsione, il soggetto potrebbe attuare un meccanismo preventivo, facendo un regolare uso di masturbazione e pornografia per prevenire qualsiasi tipo di pulsione più intensa che lo riporterebbe a soffrire per la mancanza di partner sessuali. Questo punto è ancora più problematico quando il soggetto ha un partner che non lo attrae sessualmente e continua a ricorrere alla pornografia;

- Coolidge effect, a prescindere dall'appagamento sessuale biologicamente siamo programmati per provare piacere nell'avere nuovi partner sessuali, la pornografia viene percepito dal nostro cervello come un'abbondante disponibilità di nuovi partner, anche se fittizia. Questo ci suggerisce che un soggetto anche se ha un partner sessuale potrebbe comunque far ricorso alla pornografia perché in realtà vorrebbe avere più partner e non potendolo fare sfoga il restante bisogno nella pornografia. Attenzione a non confondere il Coolidge effect con il fatto che il soggetto possa avere un partner che non lo attrae più sessualmente e quindi di fatto usa la pornografia per soddisfare il suo bisogno sessuale che con il partner non può più soddisfare. Affinché si tratti di Coolidge effect è necessario che il soggetto abbia bisogno di più donne e quindi nonostante sfoghi parte del suo bisogno sessuale con il partner questo comunque non gli basta;

- formazione, tentare di conoscere la sessualità e migliorare la sua conoscenza/abilità, il soggetto fa uso di porno per istruirsi, per comprendere, sopratutto se giovane. Questo punto è abbastanza controverso perché da una parte il porno mostra qualcosa di reale e dinamiche reali sessuali ma dall'altra mostra dinamiche di finzione o dinamiche statisticamente non rappresentative della realtà, guardare solo pornostar non aiuta a capire come sia invece mediamente una donna "non porno star". La controversia nasce dal fatto che il porno è istruttivo se si riesce a scindere la parte fiction altrimenti rischia di dare una visione errata della realtà all'usufruitore. Forse la categoria pornografica amatoriale è la migliore per questo obbiettivo formativo. La formazione però non è destinata solo ai novizi ma anche a chi vuole migliorarsi ad esempio conoscendo nuove posizioni, la persona vede i porno solo per essere ispirata e usare quei giochi nella sua realtà sessuale. La visione del porno in questo caso viene vista come un modo per aumentare la propria creatività, come qualcosa da condividere con il partner per sperimentare;

- condivisione, il porno viene usato per arricchire la vita sessuale con il partner, sopratutto nei preliminari, nello stimolarsi per poi dedicarsi al rapporto sessuale con il partner. Diventa una forma di gioco che può assumere forme differenti ma la cui finalità non è mai sostitutiva all'altro o ad altre persone. In questa categoria si inserisce anche il proprio porno autoprodotto, dove una coppia ad esempio si filma e poi si riguarda. Non solo, vedendo quali porno il vostro partner preferisce potrete capire e conoscere tante cose di lui che sarebbe difficile dire altrimenti.

 

Questi punti ci suggeriscono quanto sia errata e semplicistica la posizione statica delle persone che giudicano il porno o un bene o un male senza capirne la complessità del fenomeno e della motivazione dell'usufruitore. 

 

 

I primi tre punti  sono quelli negativi, la persona arriva ad un punto in cui per problematiche reali si rifuggia nella pornografia, ciò che in realtà sta vivendo è una realtà con dei problemi che sarebbe meglio risolvere.

Evidenzia una realtà in cui il porno isola, rinchiude il soggetto in delle abitudine che comunque non lo aiutano in nessun modo, diventando solo un momentaneo palliativo ad una realtà di vita che ha dei problemi che non si vuole vedere o non si sa come risolvere.

 

 

Gli ultimi due punti invece sono positivi, ci ricordano che non si può giudicare un mezzo a priori ma da come lo si usa e perché. Qui il porno non è qualcosa che isola ma al contrario spinge alla condivisione, aiuta a capire come muoversi.

 

Il quarto punto, quello sulla formazione, ha dei rischi. Sarebbe meglio che questa formazione avvenisse per altri canali anche, come a scuola. 

Per fare un esempio di questi rischi, un ragazzo potrebbe dalla visione di questi porno dedurre "se non sono super dotato non darò mai piacere alla donna" dimostrando come il porno in questi casi abbia fatto più danni non che altro.

 

 

 

 

Perché le persone non guardano il porno?

Ci sono due tipologie di persone che non guardano i porno:

- la prima è quella che non possiede alcuna delle cinque motivazioni, quindi semplicemente non li guarda perché non ha motivi per farlo;

- la seconda è perché inibita, nonostante il possibile piacere, voglia e curiosità non l'ha mai fatto a causa del senso di colpa, imbarazzo, vergogna o qualsiasi altra emozione negativa.

 

 

 

Porno e rapporto privo di libido

Immaginate questo scenario, siete una donna e il vostro partner vi ricerca una volta a settimana mentre lui nel frattempo guarda porno ogni giorno a volte anche due volte al giorno. Cosa dedurreste? Una delle conclusioni più stupide che si fanno è che il porno abbia ridotto la libido del rapporto ma non è affatto così.

Se la persona smettesse di guardare porno probabilmente per "disperazione" potrebbe ricercare con maggiore frequenza il partner, ma sarebbe solo un svuotarsi con il partner piuttosto che da soli, questo darebbe l'illusione che si desidera maggiormente il partner ma non è così.

La realtà è che se non si fa sesso con una persona è perché non si è innamorati e attratti sessualmente, in base al livello di innamoramento c'è una diversa frequenza di rapporti sessuali, questa è la cruda realtà dei fatti ed è inutile illudersi che la causa sia nella pornografia, la pornografia è una conseguenza.

 

Come ci si comporta in questi casi? Capendo se è possibile far innamorare nuovamente il partner e come farlo. Il porno in questo caso è una risorsa, guardate i stessi video che guarda il vostro partner e cercate di capire quanto siete distanti fisicamente e psicologicamente dai soggetti presenti in quel video. Se la distanza è appinabile e sopratutto se volete farlo.

 

 

 

Cosa è il soft porn? Tutto ciò che gioca sul fatto che la nudità può essere aggirata. Cioè una donna può vestirsi in bikini, mettendo un reggiseno che lascia vedere tutto e una mutandina minuscola. Questa donna è concettualmente non nuda, specialmente se si trova in spiaggia ma qualsiasi uomo che la guarderà è come se la stesse vedendo nuda. Un altro esempio di soft porn lo si ha per esempio quando una donna mette i panta collants (pantaloni aderenti) e una maglietta stretta senza reggiseno. Sono vestiti che non fanno il ruolo di mascherare, la persona è nuda di fatto anche se è vestita. Non c'è nessuna nudità o atto sessuale, ma è come se fosse porno, specialmente se il soggetto fa anche rimandi espliciti alla sessualità come leccarsi un dito o succhiarselo.  

 

Esempio dal web di bisogno sessuale a causa di una distanza fisica:

"La cosa che mi crea maggiore turbamento è però che in questa fase di allontanamento fisico tra noi due (cosa di cui io ci soffro) faccio sempre più frequentemente ricorso alla pornografia e all'autoerotismo. Mi pare di aver letto più volte in questo forum che questa sembra essere una conseguenza comune a molti di coloro che si trovino in situazioni simili. Nell'immaginario pornografico o erotico del filmati che vedo, l'oggetto che proietto rimane sempre mia moglie per la quale nutro sicuramente sentimenti d'amore e una forte attrazione fisica. Cioè non la sostituisco alla pornografia ma ne compenso la sua mancanza."

Questo è il caso in cui una persona ricorre alla pornografia perché è inappagata sessualmente dato che l'altra persona non le concede il sesso e per non scadere nel solo "autoerotismo" lo si condisce con del porno per renderlo almeno un po' più gratificante.

 

 

 

 

 

 Il porno e il problema dei contenuti prevalentemente maschili

Se a creare film e scene porno sono uomini è probabile che il materiale che venga prodotto sia sulla base dei gusti del regista lasciando il pubblico femminile mediamente all'asciutto.

Questo ha diverse conseguenze:

- entrare in un sito porno e vedere i contenuti più piaciuti e visti dà l'idea di quale sia la sessualità dell'uomo, se la maggior parte dei visitatori di quel sito sono uomini;

- donne o persone che hanno gusti più particolari potrebbero non trovare contenuti per i loro particolari gusti o farlo con fatica;

- donne o uomini sensibili ad alcune tematiche che ricadono nei gusti più diffusi si ritrovano in una situazione paradossale nella quale fanno fatica a vedere e anche solo accettare che quella sia la visione sul sesso comune, non potendo usufruire di quei siti che vengono costruiti ad hoc per quella maggioranza di pubblico. Ci sono persone che hanno bisogno di pornografia ma che faticano a trovare contenuti adatti a loro.

 

 

Il porno e le conseguenze negative

La visione di materiale pornografico che rischi ha a livello esistenziale? Ne ha diversi, fra quelli più rilevanti troviamo:

- rischio dipendenza, il soggetto con una vita vuota potrebbe riempirla completamente con questo piacere immediato da ricercare;

- rischio di preferire il virtuale al reale, collegato in parte con il punto precedente, alcuni soggetti potrebbe rimanere intrappolati in una morsa in cui preferisco soddisfarsi con il porno piuttosto che spendere energie, andare incontro a rischi, per trovare partner sessuali non solo meno attraenti ma anche problematici o che potrebbe rifiutarlo. Quanto più il rapporto con l'altro sesso viene percepito dispendioso o come una zona insicura quante più sono le probabilità che, avendo conosciuto l'immediatezza e falicità del porno, il soggetto preferisca questa strada alla sessualità reale. Generando una realtà paradossale dove il soggetto non percepisce più il porno come un surrogato ad una sessualità reale.

- perdere l'effetto diga, immaginate che il vostro partner sia fuori una settimana. Al ritorno vivrete delle intense sensazioni di desiderio, di una pulsione accumulata. Ma se nel frattempo avete ricorso alla pornografia tutto questo verrà appiattito, perdendo l'effetto della diga in piena.

 

 

APPUNTI:

- analisi del primo punto  questo punto e i vari casi di frustrazione sessuale:

- il primo caso di frustrazione deriva dal fatto che la persona desidera avere un partner sessuale ma non ne ha;

- il secondo caso di frustrazione deriva dal fatto che la persona desidera avere più rapporti quando è vincolata in un rapporto monogamo, il porno le da modo di "immaginare di possedere" tutti i partner diversi che desidera;

- il terzo caso di frustrazione vede la persona avere rapporti sessuali non appaganti a causa di mancanze come la bellezza del partner, l'abilità sessuale del partner o a causa di inibizioni o causa sdi deficit di abilità tali da impedirgli di portare il sesso a livello appagante.

ultima modifica il: 14-06-2020 - 13:54:56
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe