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"Credere senza cercare dimostrazioni"

Cos'è la fiducia? Cosa si intende per avedere fiducia?

Si definisce fiducia l'atto in cui il soggetto crede a qualcosa o qualcuno senza che questo dia dimostrazioni a riguardo, senza essere scettici e utilizzare il metodo scientifico.

Esistono due tipologie di fiducia:

- fiducia totale, il soggetto si fida di qualcuno totalmente

- fiducia parziale, il soggetto si fida di qualcosa o qualcuno parzialmente, ogni tanto ci crede e ogni tanto è scettico, come se facesse dei "test" ogni tanto.

 

Come nasce la fiducia? 

-fiducia da affidabilità, il soggetto non dà fiducia all'inizio ma dopo tot dimostrazioni abbassa la guardia e tende a fidarsi senza ricercare continuamente dimostrazioni, è un soggetto scettico solo all'inizio e poi elimina lo scetticismo

- fiducia da credenze, al soggetto è stato fatto credere che di alcune figure ci si può fidare, del medico, del carabiniere, insegnante, etc..

- fiducia da riprova sociale, se gli altri si fidano allora mi fido anche io

 

 

Dare fiducia per scelta, in alcuni rapporti la fiducia è una condizione necessaria per iniziare a costruire qualcosa, almeno inizialmente ed è per questo che la fiducia parziale diventa lo strumento fondamentale per chi si rende conto che lo scetticismo non è sempre la scelta migliore per i danni che può fare, specialmente sul nascere di qualcosa.

La fiducia parziale, mista ad una strategia di prevenzione e di investimento parziale, diventa necessaria in numero frangenti della vita dove lo scetticismo impedirebbe ad alcune cose di nascere.

Immaginate di conoscere qualcuno, ogni cosa che vi dice lo mettete sotto torchio per capire se è valido o meno, finirete per apparire antipatici e distruggere sul nascere un ipotetico rapporto.

 

DA RISCRIVERE

La fiducia risponde alla domanda "l'altro mi darà quello che voglio? Quello che gli chiedo? Quello che mi ha promesso? Mi farà soffrire? Mi proteggerà?"

La fiducia è il sentimento positivo che nasce nel momento in cui dall'esterno ci si aspetta che ci dia cose positive, che mantenga ciò che ci promette o ciò che gli chiediamo di fare, che facciaciò che ci dà piacere e benessere e/o che non ci faccia qualcosa che ci fa soffrire, che non ci menta, non ci inganni, manipoli, sfrutti.

La fiducia va intesa come un bipolo, difficilmente ci sono sfumature intermedie, la persona o sviluppa delle credenze che portano a fidarsi o a non fidersi.

 

La fiducia è di due tipi:

- fiducia a prescindere, qui si tende a dare una fiducia senza chiedere nulla, accade questo perché sono state educate così e hanno avuto persone vicino durante la loro crescita di cui si potevano fidare,

- fiducia da conquistare, la persona non si fida di niente e di nessuno fino a quando non avrà le dimostrazioni che lo porteranno a credere di potersi fidare.

 

A sua volta la fiducia si può conquistare in diversi modi a seconda di come il soggetto arriva a credere di potersi fidare:

- Fiducia costruita sulla base di indicatori, il soggetto si limita ad osservare ciò che ha di fronte e in base a ciò che vede e alle sue credenze deduce. Dalla conclusione che otterrà capira se può o meno fidarsi, se ciò che ha di fronte potrà danneggiarlo con i suoi modi di fare, se potrà dargli ciò che vuole.

- Fiducia costruita su test e dimostrazioni (scientifica o semiscientifica), il soggetto mette l'altro alla prova, in una sorta di modalità scientifica non riesce a fidarsi senza che vi siano episodi, che confermino la possibilità di fiducia. Solitamente qui il soggetto ragiona in termini semiscientifici, cercando solo esperimenti che confermino l'ipotesi di fiducia senza compiere quelli che tentino di falsificarla;

- fiducia condizionata, dall'inconscio nascono sentimenti che spingono una persona istintiva a vederlo come dimostrazione di fiducia.

 

(esiste anche la mancanza di fiducia a prescindere)

 

Il primo tipo di fiducia rende  vulnerabili e fa in modo che le persone possano approfittarsene almeno fino a quando la persona non si rende conto che non si può fidare di quella persona, che è in realtà una persona novica, accorgendosene proprio dai danni subiti nell'aver dato fiducia.

Il secondo tipo di fiducia richiede che l'altro prima faccia dimostrazioni, ma comunque non garantisce perché la persona potrebbe essere brava ad ingannare e generare fiducia o il soggetto potrebbe a causa di distorsioni finire per fidarsi quando non c'erano elementi validi per farlo. 

In linea generale essendo la fiducia un sentimento basato su credenze, credenze che a loro volta nascono dalla percezione e l'intelligenza del soggetto, sono passabili di distorsione, si può manipolare la fiducia, ingannare una persona o la stessa persona senza accorgersene può fidarsi o meno di una persona facendo errori di pensiero a riguardo.

Più una persona è intelligente e conosce il metodo scientifico (non cadendo in bias di pensiero) quanto più la fiducia sarà valida aiutando il soggetto a capire chi o cosa tenersi vicino e chi invece lontano, sulla base dei suoi obiettivi e della sua sensibilità.

 

La fiducia può essere analizzata, anche per aiutare un soggetto a rendersi conto che forse è caduto in errore sia per quanto riguarda la fiducia verso qualcuno, sia nel non darla la fiducia quando invece elementi indicano di si.

Per poter comprendere la fiducia è quindi necessario chiedere e chiedersi, quali sono le credenze e i sentimenti in ballo in questo momento? Cosa sta credendo la persona che lo porta a fidarsi o non fidarsi?

 

Nella fiducia ricadono tutti gli errori più frequenti di pensiero, fallacie, credenze distorte, pensiamo alla donna che dopo un'esperienza negativa con uno o più uomini stabilisce che gli uomini sono tutti uguali, crea uno stereotipo che lo porta in una situazione di pregiudizio nella quale non si fida più di nessuno, non dà più fiducia a prescindere.

 

 

Cosa produce l'assenza di fiducia? Inibizione e allontamento, se non ci possiamo fidare che l'altro ci dia cosa ci ha promesso o che non ci faccia soffrire iniziano a insorgere dinamiche di inibizione, conflitti interni, che generano allontamaneto, che allentano o distruggono il rapporto.

 

Si può riconquistare la fiducia? Si ma è difficile in alcuni casi perché non potendo cancellare degli eventi non si può eliminare il dubbio, esempio, una donna vuole un uomo che non la tradisca, se viene tradita una volta farà fatica a fidarsi di nuovo perché da quell'evento potrà arrivare alla credenza " e se lo farà di nuovo?". Indicando che l'uomo dovrà trovare un modo di dimostrarle in modo definitivo che non lo tradirà più e non è sempre facile generare questo tipo di dimostrazioni quando c'è già una prova a sostegno contrario.

 

Quando una persona si fida nasce il comportamento definibile come confidenza

La confidenza si basa sul fatto che il soggetto agisce senza timore, credendo che l'altro faccia il proprio benessere, un comportamento disinvolto, privo di inibizioni.

La confidenza può generare mancanza di rispetto, overconfidence (detta anche mancanza di rispetto) dove la persona non temendo l'altro fa cose che lo fanno stare male. Questo ci ricorda che se l'altro ha fiducia in noi, facciamo in modo di fargli capire che non di deve temere, ma non lo conosciamo abbastanza potremmo disinibirlo e farci fare cose negative.

 

Elenco di disambiguazione:

Fiducia, mi fido, di chi o cosa? Sono credenze riguardo ciò che accadrà in futuro, riguarda comportamenti, previsioni di moti di oggetti inanimati, credere a promesse ricevute, al comportamento delle altre persone;

Speranza, riguarda il credere che qualcosa di positivo accadrà, anche se non c'è fiducia verso qualcuno o non si sa nemmeno chi sarà e come farà a far accadere qualcosa di positivo:

Aspettativa, evidenzia il fenomeno del voler qualcosa da qualcuno o da qualcosa, senza specificare se ci sia fiducia o meno, se si faranno azioni o meno, 

Confidenza, il comportamento che scaturisce dalla presenza di fiducia. 

Overconfidence, troppa confidenza o iperconfidenza 

 

 

 

 

 

FINO A QUI

Nella fiducia possono subentrare anche concetti più complessi, ad esempio una persona si potrebbe fidare basandosi sulla stima delle potenzialità, cioè credere che chi ha di fronte abbia potenzialità per il futuro. Solitamente queste persone quando percepiscono che gli altri non si fidano delle loro potenzialità affermano "quella persona non crede in me".

La fiducia di per sé è un concetto semplice una volta capito che si basa su credenze o sentimenti inconsci, ma la parte complessa potrebbe essere nella complessità della credenza stessa e nella sua eventuale distorsione.

 

La fiducia non va intesa come sempre totale, la fiducia nasce da credenze, ce ne possono essere diverse o a volte solo una, di una persona potreste fidarvi in qualcosa ma non fidarvi in altro.

 

La fiducia assume un ruolo centrale nelle paure del soggetto, in quanto la paura lo spinge all'allontamento, ad inibirsi, alla paranoia e solo con la fiducia, cioè con la credenza che in quel caso non avverrà ciò che teme, può essere scevro da queste emozioni negative.

Questo si traduce di fatto nella zona di comfort, cioè il soggetto non ha paura di qualcosa solo quando in quello scenario si fida di ciò che ha vicino, crede che in quel caso ciò che teme non accadrà.

La fiducia diventa un bisogno quando il soggetto ha paura, per poter vivere senza di essa.

Questo ci suggerisce che quanto più il soggetto sarà sensibile ad emozioni negative di varia natura, quanto più la fiducia sarà un bisogno, una necessità per poter vivere serenamente.

 

La domanda a questo punto è "come fa la fiducia a funzionare?", la risposta è in due elementi:

- validità, una persona con una mentalità scientifica sa che non esiste una verità assoluta, una certezza e che ciò in cui crede ha dei margini, definiti margini di validità, ma nonostante tutto riuscire a sviluppare una credenza valida aiuta il soggetto 

- verità, il soggetto non ha una mentalità scientifica e vede quella credenza come vera, una fiducia che si basa sulla rigidità mentale stessa del soggetto che l'ha partorita.

 

Dal concetto di fiducia basata sulla validità nasce il concetto di fiducia dinamica, il soggetto continuerà nel tempo a ricercare dimostrazioni sulla credenza stessa, senza mai che questa diventi una fiducia cieca.

 

La fede si basa sulla volontà di non mettere nulla in discussione ma di difendere in ogni modo possibile ciò che si crede, la fiducia invece è frutto della percezione, se ci sono elementi che portano a fidarsi ci si fida altrimenti si smette di fidarsi.

 

 

La fiducia per sua natura non è eterna perché tutto cambia, ci sono persone che sono consce di questo e sono in allerta, facendo confluire questo aspetto nella fiducia dinamica, altre persone che invece lo ignorano e quindi potrebbero trovarsi amare sorprese.

 

La confidenza, quando l'interazione è segnata dalla fiducia, quindi scevro da qualsiasi paura o paranoia, 

 

La differenza fra fidarsi di qualcuno e riporre fiducia

Questo punto è fondamentale per comprendere un aspetto fondamentale dell'interazione umana, ovvero il fatto che il comportamento dell'altro non è indipendente da ciò che facciamo noi. Quando analizziamo la fiducia di qualcuno ci stiamo limitando a guardarlo come esterni, ma quando riponiamo fiducia in qualcuno stiamo intervenendo e cambiando lo scenario, in quanto alla persona è come se dicessimo "ti sto dando una possibilità di fidarmi di te, mi comporto come se mi fidassi quindi lasciandoti anche la possibilità di non farlo ma sta a te" il soggetto in pratica si prende anticipatamente i vantaggi di una fiducia concessa senza nulla e per questo potrebbe essere maggiormente motivato a seguire tale fiducia risposta, cosa che potrebbe non aver fatto se non fosse stata riposta fiducia in lui.

Questo è un modo non solo di plasmare la realtà in positivo ma anche di accelerare i tempi, nel caso il soggetto comunque disattendesse la fiducia risposta sarebbe un rapido modo di arrivare a conclusione che non ci si può fidare di quella persona in quel versante.

 

La fiducia dinamica è tale anche quando il soggetto lascia dei dubbi o crea sfiducia, cioè la persona si rende conto che anche se al momento non ci si può fidare di quella persona è necessario continuare a tenere gli occhi aperti perché potrebbe cambiare, potremmo aver fatto un errore e scoprire dopo un po' che ci possiamo fidare.

 

FINO A QUI

 

Si definisce fiducia quel sentimento che nasce dalla certezza che ciò che si teme non accadrà. Una donna che soffre di gelosia, di possessività teme che il proprio partner possa abbandonarla o tradirla, questo cosa vuol dire? Che questa donna faticherà a stare con un uomo quando c'è la possibilità che questo possa accadere, in quanto il tutto evolverebbe in una serie di paranoie e tentativi di controllo rendendo il rapporto un inferno.

Mentre quando c'è la fiducia la persona, nonostante conservi queste vulnerabilità, avendo la certezza che l'altro non farà ciò che teme non avrà alcuna paranoia a riguardo.

La fiducia ci porta in una dimensione paradossale perché le certezze sono un'illusione, ma il fatto che una persona possa comunque trovarle la aiuta a portare avanti un rapporto o un'attività che altrimenti sarebbe preda di emozioni negative con conseguenze altrettanto negative.

Come fanno queste persone a trovare queste certezze? In tre modi:

- percezione distorta e simbolismi, il soggetto sviluppa una visione della realtà con specifiche regole e credenze secondo le quali se vede o accade qualcosa alla certamente ne conseguirà un'altra. Quindi una persona che crede che se c'è un innamoramento profondo non si possa tradire e lasciare ecco che se pensa che l'altro sia innamorato allora sviluppa quelle certezze che lo porteranno a fidarsi perché quello è ciò che pensa anche se errato;

- affidabilità, la persona si fida per induzione, cioè la persona con il tempo siccome vede che l'altro non fa nulla di ciò che teme inizia per induzione a convincersi che siccome fino ad ora è stato così allora lo sarà sempre. Anche questa è una fallacia. L'affidabilità viene indicata da frasi come "all'inizio del rapporto sono sempre tesa, ma con il tempo mi sciolgo e mi fido di più";

- confidenza, la persona a livello conscio e logico non si fida ma avverte dentro di sé a livello emotivo ed istintivo che si può fidare. Questo segue meccanismi inconsci, dove ad esempio una persona ne ricorda un'altra di cui ci si fidava ingannando il nostro inconscio e portandolo a credere che si può fidare. La confidenza viene sfruttata ad esempio da quelle persone che curano l'aspetto fisico, che indossno delle divise portando i soggetti che le guardano a cadere in questa visione dove si fidano istintivamente. Anche qui al contrario di quello che pensano gli istintivi, non c'è nessuna garanzia e nessuna certezza.

 

Tralasciando il punto sulla confidenza che ricade nelle dinamiche inconscie ed istintive l'articolo analizzerà la fiducia da un punto di vista conscio, quindi evidenziando quella fiducia che nasce da una propria percezione distorta che porta a sviluppare certezze illusorie o a carico della fallacia induttiva.

 

Esistono sei modi di vivere la fiducia:

- fiducia statica, il soggetto una volta che arriva a sviluppare questa visione se ne convince e se ne culla pensando che di quella persona ci si possa fidare per sempre;

- fiducia dinamica, la persona si fida ma comunque rimane guardinga, sebbene sia convinta che l'altro in quella situazione non farà ciò che teme rimane comunque paranoica riguardo al fatto che un giorno le cose potranno cambiare. Questa persona conserva una fiducia nel presente ma non si culla sul fatto che le cose saranno sempre così, portandola a fare una sorta di indagine tesa a scoprire progressivamente se di quella pesona ci si può fidare o meno.  Quindi il soggetto così come all'inizio ha trovato elementi che l'hanno portata a fidarsi continua nel tempo a ricercarli, a vedere se sono rimasti, come se facesse continui test e andasse alla continua ricerca di simbolismi che confermano la fiducia riposta nell'altro. La fiducia dinamica a differenza di quella statica presenta un lieve livello di contaminazione negativa data da leggere paranoie che il soggetto si fa, ad esempio temendo che prima o poi cambi e diventi una persona di cui non si può più fidare o che comunque accada qualche evento che casualmente e rovinosamente porti l'altro a fare ciò che teme anche se non era una cosa intenzionale;

- diffidenza, la persona accontana il concetto di fiducia e delle relative certezze per entrare in una dimensione di attendibilità e probabilità, la persona si basa su ipotesi affermando che qualcuno potrà o non potrà fare alcune cose, non sa con certezza cosa accadrà ma si può limitare su previsioni probabili e non certe. Questo stato è possibile se il soggeetto non ha paure e fragilità alcune, viceversa sviluppare una visione improntata alla diffidenza e al tempo stesso conservare queste paure farà sprofodanre il soggetto in un vortice di paranoia e di inferno ogni qualvolta instaurerà dei rapporti dove c'è il rischio che accada quello che teme;

- mancanza di fiducia, riguarda la fase iniziale di ogni rapporto dove l'altro in assenza di conoscenza sull'altro comunque continua a pensare che ciò che teme possa accadere. Il soggetto presenta una paranoia variabile a seconda della personalità che svanirà nel momento in cui svilupperà mano mano fiducia;

- perdita di fiducia, analogo al punto precedente con la differenza che avvengono degli episodi che vanno contro i simbolismi e gli accadimenti che avevano portato la persona a fidarsi. Ad esempio una persona si fidava perché vedeva l'altro innamorato perso, nel momento in cui non lo vede più innamorato perso perde quella credenza secondo la quale una persona innamorata persa non tradisce e non lascia (si parla di esempio specifico non una regola reale o di tutti);

- sfiducia, una persona che necessità di fiducia non solo può sviluppare certezze riguardo a cosa l'altro non può fare ma anche credenze opposte riguardo al cosa l'altro può fare. La sfiducia è l'esatto opposto della fiducia dove la persona sviluppa credenze e certezze riguardo l'altro vedendolo come il "tipo che può fare ciò che teme".  Questo alimenta a dismisura le paranoie e l'ansia perché la persona vede in pratica il fatto che l'altro faccia ciò che teme come una certezza del futuro. Questo è uno degli stati più difficile da superare per riacquisire fiducia proprio per le convinzioni e gli episodi reali (sinbolici) che ora per la persona rappresentano l'altro come possibile agente di ciò che teme.

 

 

Quegli stati di fiducia negativa non necessariamente indicano la fine del rapporto, indicano che il rapporto cambierà in peggio ma potrebbe anche resistere nel tempo in base al livello di attaccamento che c'è al momento di questa "amara scoperta".

Il rapporto può cambiare in peggio in due modi:

- il soggetto nonostante provi queste paranoie e questi sentimenti negativi dissimula e non lo da a vedere, è la parte lesa del rapporto senza che gravi sull'altro, comunque il rapporto ne risente e starebbe meglio se avesse la fiducia;

- il soggetto prova quelle paranoie e modifica il comportamento rendendolo un inferno per entrambi.

 

Da un altro punto di vista si potrebbe definire la fiducia come una previsione illusoria del futuro in cui la persona riesce a convincersi che nel suo futuro e con quella persona non ci sarà ciò che teme, eliminando così qualsiasi paranoia a riguardo, qualsiasi paranoia che nasce dal fatto che la persona non può controllare la volonaltrui specialmente in quei contesti che la farebbero soffrire.

 

 

 

 

 

 

 

La fiducia preconcettuale
"Sei un uomo non mi posso fidare di te, sei come tutti gli altri" oppure "sei un parente mi posso fidare di te". Questi sono episodi estremi dove si percepisce chiaramente la distorsione mentale del soggetto e le sue regole con cui stabilisce arbitrariamente e con certezza cosa accadrà in base a come vede le cose.

 

 

La fiducia in sé è un errore concettuale, la fiducia nasce nei confronti di ciò che non si può controllare ovvero la volonaltrui. Al più si può parlare di "self confidence" ovvero confidenza verso se stessi come una forma di autoefficacia quando il tutto è percepito inconsciamente, si legga autoefficacia per approfondire.

 

 

La perdita di fiducia come avviene?

Non necessariamente quando l'altro compie un atto simbolico che mina la certezza o viene meno ciò che reggeva il simbolismo e le regole di fiducia, la persona potrebbe anche sviluppare una visione meno distorta e rendersi conto che queste certezze non esistono o non trova un modo facile per trovarle.

 

APPUNTI:

- come può una persona fidarsi di altre persone se crescendo sviluppa la credenza "ho sempre pensato che prima o poi glia ltri mi avrebbero fatto qualcosa di male."

 

 

ultima modifica il: 18-03-2019 - 14:01:56
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