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- Velleità -
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Cos'è la velleità?

Si legga motivazione.

DA CANCELLARE

Con il termine velleità si definisce quella volontà che non trova realizzazione, una persona che dentro di sé ha le risorse per agire, la spinta reale o potenziale ad agire ma che non si trasforma in niente di concreto, lasciando il sogetto nell'inazione o in azioni differenti dall'obiettivo.

Ci sono solo tre motivi per cui una persona non agisce quando si fissa un obiettivo, che le impedisce di essere determinata:

- non lo vuole realmente, il soggetto è abulico cioè fissa un obiettivo in modo

- inibizione da paura o pessimismo, la persona ha paura di quello che sta per fare o di ciò che otterrà una volta finito, ciò la frena e la spinge nell'inazione oppure il soggetto crede che le sue azioni finiranno in un nulla di fatto, che ormai le cose sono così, o che non sa come fare, che non è all'altezza, che non imparerà mai a farle o che se ci saranno problemi che non saprà risolverli. Il soggetto con questa visione delle cose e di sé non agisce perché crede che il suo agire sia inutile, che sarà vano;

- tutto e subito, il soggetto non è in grado di attendere che il risultato sia dilatato nel tempo, se qualcosa la vuole è per le emozione strettamente collegata ad un risultato nel presente. Non si è in grado di focalizzarsi su una ricompensa futura, si va alla ricerca di altre emozioni più immediate.

 

La velleità nasce dal tutto e subito e ci fa capire come non tutte le persone siano abuliche o inibite ma alcune di esse nonostante abbiano una potenziale motivazione ad agire non la riescono a fare propria, non la riescono a sposare perdendo la possibilità.

Pensiamo allo studendo universitario che non ha particolari stimoli a studiare se non il fatto che desidera ardentemente fare un lavoro collegato a quegli studi.

Qual è il problema? L'emozione è nel futuro, il risultato, il premio è tutto nel futuro e nel presente non c'è nulla se non uno studio che non trova piacevole anzi che potrebbe trovare perfino sgradevole, questo soggetto potrebbe non riuscire a studiare, interrompere gli studi nonostante ci sia questo "sogno", questa spinta potenziale ma che non attecchisce a causa della personalità.

Quali sono esattamente le caratteristiche che sono alla base della velleità? Cosa impedisce alla persona di prendere questo 

Sono due:

- esistenza vuota, la persona non è equilibrata, è alla costante ricerca di qualcosa con cui riempire le sue giornate e ciò rende difficile investire in obiettivi a lungo termine, è necessario avere qualche base per dare un senso al presente, diventa se no impossibile vivere di solo futuro. Questa condizione spinge all'abbandono del progetto futuro per ricercare piacere immediato;

- carenza di anticipazione, la persona non riesce ad anticipare il futuro

 

Se una persona non crede di potercela fare è velleità? No è inibizione data dal pessimismo, così come se la persona ha paura di fare qualcosa collegata al raggiungimento del suo obiettivo.

Si parla di velleisolo se il soggetto non riesce a resistere alla tentazione di ricercare piacere nel presente e/o non riesce a focalizzarsi sul suo "sogno", su quel progetto che porterà a risultati nel futuro.

 

 

La velleità si distingue dall'abulia dal fatto che nell'abulia non vi è e non vi sarà nessuna emozione, nella vellità questa emozione motivante non viene sfruttata, non viene cavalcata per insoddisfazione nel presente o per incapacità nel soggetto di focalizzarsi e anticipare tutto il futuro che avrà.

Tutto e subito fa capire come questi soggetti è come se siano ciechi al futuri, guardano prevalentemente il presente e nel presente non troveranno mai la motivazione a raggiungere un qualcosa che invece è alla fine di un progetto nel futuro.

Per dirlo in altri termini la velleità si manifesta in soggetti che non non hanno la fortuna di trovare il piacevole il percorso e al tempo stesso non sono in grado di focalizzarsi su piacere futuro anticipandolo e se il risultato è lontano nel tempo non agiscono o agiscono in modo scostante, preferendo attività che diano frutti nell'immediato.

La velleità è alimentata anche da un'esistenza vuota, da insoddisfatto riusciresti a investire in qualcosa che non ti appaga nel presente?Il tutto e subito ci ricorda il mix fra esistenza insoddisfacente e carenza di abilità nell'anticipare il piacere futuro.

 

Nella velleità la persona di fatto non sente la spinta anche se potrebbe esserci, oppure non la sente in modo abbastanza intenso. Vi sarà capitato di desiderare qualcosa e al tempo stesso di rendervi conto che per raggiungere quel traguardo erano necessari mesi se non anni, cosa avete pensato? Probabilmente cose come "ma chi me lo fa fare" o "è troppo lontano/difficile" pensieri comuni che sopraggiungono sopratutto quando nel presente ci si può immergere in piaceri più immediati, più facili e preferibili. Non è facile focalizzarsi su qualcosa di futuro, crederci, volerlo con tutto se stessi e sentirsi motivati, mantenere l'attenzione e andare avanti giorno dopo giorno, nutrendosi di quella che è solo un'idea futura. Le distrazioni diventano quasi pressanti, con una vocina che ti dice "dai pensa al piacere che puoi avere ora, perché investire in quello futuro?".

La domanda ora è "come si fa a capire se è abulia o velleità? Come si fa a capire che c'è una reale spinta potenziale e non è solo un'illusione come nell'abulia?".

Una risposta definitiva qui non c'è, la velleità è tale se il soggetto una volta che riesce ad anticipare il futuro sente una motivazione reale e profonda, come se riuscisse ad inserire finalmente una marcia in un motore che era acceso, nell'abulia il motore è spento e per quante marcie si possano inserire la macchina rimarrà ferma.

La velleità viene dimostrata nel momento in cui il soggetto trova il modo di usare quell'energia, dimostrando che c'era e fino ad allora non la sapeva sfruttare o sfruttare a pieno.

Non è facile guardare al futuro, nutrirsi del futuro, rimanere focalizzati per qualcosa che arriverà fra mesi o anni, non è facilspendere tante risorse per qualcosa che non sia qui e ora, che non sia immediata e solo soggetti determinati sono in grado di farli, senza lasciarsi rovinare l'esistenza dal tutto e subito.

 

I risultati nei progetti, specialmente quelli nel lungo periodo, si raggiungono con la costanza, non tutto è ottenibile con poche azioni, la velleità ci fa capire come un soggetto nonostante sia motivato poi di fatto non riesca ad essere costante, con il risultato di fallire per eccessivi comportamenti di inazione, manifestando un fallimento simile all'abulico che sarà incostante perché non sempre riuscirà ad agire per forza di volontà.

 

Si legga volontà.

ultima modifica il: 30-11-2019 - 18:57:21
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