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- Ritegno -
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Cos'è il ritegno? Cosa si intende per ritegno?

 Si definisce ritegno quel conflitto interno inibitorio che il soggetto percepisce come positivo e che intenzionalmente promuove, cioè che a livello razionale percepisce come un aiuto a fare una cosa sbagliata anche se in quel momento la desidera, ne avverte una parte di piacere, definendo quello stimolo come una tentazione.

Una donna che pensa che sia sbagliato essere lasciva, far avvicinare gli uomini, mandare segni di interesse potrebbe vedere di buon occhio tutte queste inibizioni quando una parte di lei vorrebbe procedere in tale direzione, quando le viene voglia di "attirare uomini a sé", evidenziando come il conflitto interno sia buono e quindi definendolo ritegno.

Da rivedere.

Il parossismo fra un'emozione presente e le conseguenze future.

Ritegno d'azione, riuscire a non fare una cosa che si desidera molto ma che si sa avrà un impatto negativo sul nostro futuro

Ritegno di fuga, non cadere alla pressione delle emozioni negative che spingono a non fare quando si sa che farlo avrà conseguenze positive sul nostro futuro.

QUal è la differenza fra ritegno di fuga e inibizione. L'inibizione il soggetto vuole qualcosa che al tempo stesso genera emozioni negative, l'inibizione è qualcosa del presente e basta, il ritegno di fuga è invece sul fatto che qualcosa che si sta facendo genera solo emozioni negative, lo si fa per l'impatto positivo futuro, per un piacere anticipato.

 

Esempio una donna che desidera viversi la sessualità in modo libero, fra vestiti e attività sessuale, potrebbe però volere anche avere una reputazione in cui non c'è il giudizio negativo (dato dalla cultura) su quello stile di vita e quindi potrebbe seguire il ritegno, cioè preferire il futuro e la reputazione piuttosto che al piacere presente.

 

Questo è fondamentale perché mentre nell'inibizione c'è solo uno scontro fra emozioni presente, di cui una "inibente" nel ritegno c'è il conflitto fra due cose che si vogliono, che non possono coesistere o si prende il presente o si prende il futuro.

 

Dualismo ritegno tentazione, la tentazione di qualcosa del presente che ci toglie quello che vogliamo nel futuro.

Il ritegno avviene solo e soltanto sé non c'è un'inibizione, non c'è paura, ma il bivio fra una cosa che si vuole ora e una nel futuro che non possno coesistere.

Esempio "o mi mangio la nutella o punto ad un fisico scolpito" senza che l'essere grassi faccia paura, la persona o si prende il piacere presente o il piacere futuro dato dal fisico scolpito.

 

La tentazione può essere vista come l'attività in cui si cerca gratificazione nel presente e si tolgono risorse ad un progetto futuro? No perché non si escludono, una tentazione parziale perché lo rallenta.

 

Con il termine ritegno si descrive il fenomeno della repressione sui desideri che vengono percepiti come sbagliati e portatori di conseguenze negative. Il ritegno in pratica altro non è che una inibizione desiderata, il soggetto intende reprimersi su un desiderio che non va perseguito.

Il ritegno descrive quindi il fenomeno di chi si reprime, cioè intenzionalmente spinge affinché il conflitto interno abbia esito negativo.  

Il ritegno si basa esclusivamente su una questione morale e di responsabilità, la persona non segue ciò che desidera perché vede la realtà in quel modo e pensa che frangente sia qualcosa di negativo.

Il ritegno è una scelta che può essere razionale o irrazionale a seconda di quali sono gli obbiettivi del soggetto.

Cosa succede quando una persona perde il ritegno? 

Si perde il ritegno nel momento in cui il soggetto nonostante questa sua visione repressiva cede al desiderio producendo sensi di colpa anche fin dall'immediato o nei momenti successivi, produce emozioni negative e anche conseguenze negative ma potrebbe anche accadere che non accada niente di negativo come la persona aveva pensato e quindi non provi emozioni negative.

Il ritegno si perde non solo in fasi di intenso desiderio ma anche in situazioni euforiche dove la visione del soggetto è momentaneamente alterata dall'umore elevato e da specifiche intense emozioni positive.

La forma di ritegno più diffusa è quella sessuale dove la persona ha desideri sessuali che però ritiene inacettabili come ad esempio la donna che pensa "una donna non fa e non dice determinate cose sessuali per non passare come una puttana" anche se dentro di sé alcune cose le pensa e le desidera. Questo potrebbe dare luogo a una serie di specifiche circostanze che porteranno questa donna a cedere e ritrovarsi a soffrire per tale cedimento anche se nel momento se lo è goduto.

Questo ci fa capire come probabilmente i ritegni più diffusi siano da vedere nell'ambito del giudizio e della succubanza dove le persone si interrogano "se seguirò questo piacere poi cosa penseranno gli altri di me?".

Non è detto che una persona si porterà quel ritegno e quella repressione per il corso della sua esistenza, la persona potrebbe cambiare e non avere più quella visione che la spinge a seguire quel conflitto finendo di essere repressa.

In alcuni casi il soggetto potrebbe perdere il ritegno anche a causa di una scelta dissoluta, in un dato momento senza rendersene conto la persona segue il piacere senza pensare esattamente cosa stava facendo e cosa stava andando incontro per rendersene conto solo dopo e sentirsi in colpa. In questo caso la persona non ha vissuto alcun conflitto interno, non ha perso il ritegno in senso letterale ma ha vissuto una situazione che ha capito pieno solo con il senno di poi.

 Uno dei problemi principali del ritegno è quella dell'osservatore esterno, dove la persona non conoscendo la dinamica di chi ha di fronte pensa di poter sapere cosa stia succedendo all'interno del soggetto (Si legga dissolutezza per approfondire questo punto).

Non si può dire ad una persona "sei senza ritegno" solo perché si sta vedendo uno scenario che si vivrebbe con ritegno, ogni persona ha le sue dinamiche interiori che non si può sapere se vengano vissute con conflitto o meno, con inibizione o repressione, etc..

 

Questo vuol dire che prima di poter giudicare una persona senza ritegno o con ritegno è necessario chiedere per poter conoscere e capire se la persona stia realmente in una situazione di conflitto interiore e se questo conflitto interiore sia visto positivamente dal soggetto che intende reprimersi e non seguire quel desiderio. 

 

Dualismo ritegno e pudore

Con il termine pudore si va a descrivere la dinamica che c'è dietro la sensibilità al giudizio e quindi di soggetti che tentano di nascondere alcune cose, di tenerle private e riservate in modo che non si sappiano in giro. Il pudore descrive il fenomeno dello scrupolo dove la persona ha paura delle conseguenze che potrebbero accadere se si sapessero alcune cose di lei. Fenomeno che non ha nulla a che fare con il ritegno.

 

 

Qual è la differenza fra ritegno e contegno? Per contegno si intende il comportamento attuato da un soggetto che punta direttamente a fare ciò che è giusto, mentre il ritegno come sappiamo serve ad evitare da parte del soggetto di fare cose che desidera ma vede come sbagliate.

 

 

ultima modifica il: 31-07-2018 - 16:54:36
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