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Cosa è la poesia? 

Nel linguaggio comune il termine poesia è diffuso e viene utilizzato per descrivere quei testi e brani facenti parti di un passato ormai lontano e che le persone conoscono per lo più tramite una costrizione scolastica.

La percezione che si ha della poesia dalla maggior parte delle persone è di qualcosa di "noioso e vecchio" e se a questo ci aggiungiamo la costrizione allo studio ne viene fuori un odio generale, una repulsione verso questo genere letterario.

La poesia è nata e si è sviluppata in un momento storico dove per diverse persone era piacevole nonché divertente "giocare" con le parole al fine di produrre delle frasi che seguissero delle regole, la regola più comune nota ancora oggi è quella dell'assonanza dove le frasi sono in rima.

La poesia è nata come strumento evocativo, cioè le poesie sono state scritte perché suscitavano emozioni in chi le leggeva/ascoltava.

Le parole hanno un potere evocativo e quando queste vengono usate intenzionalmente in questo modo abbiamo la poesia, se si seguono delle regole o la prosa.

Un esempio di prosa è la lettera che un innamorato scrive alla sua donna e che questa leggendola prova un'intensa emozione.

Per questo siamo di fronte ad un paradosso odierno, a scuola ciò che gli studenti leggono non sono poesie, lo sono state in passato ma non lo sono più a causa di un mutamento culturale che ha fatto perdere potere a quelle parole.

Una poesia è tale solo se conserva il suo potere evocativo, se lo perde non è più una poesia ma solo un'insieme di parole che seguono delle regole e nient'altro..

 

Il contenuto della poesia può essere distorto. 

 

 

 

 

 

 

APPUNTI:

- la chiusura mentale sulla poesia pensando che qualcosa emozioni tutti o qualcosa non emozioni nessuno, lo stesso problema nell'arte in generale.

ultima modifica il: 22-09-2019 - 10:49:38
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