L'umiltà pone l'accento sul fatto che il comportamento del soggetto non ha nessun atto intenzionale o fraintendibile di dominio, di superiorità.
Solitamente il soggetto umile è conscio di come ci si comporta ed i vantaggi di non far scattare una competizione, ha appreso quanto questa componente sia utile per la diplomazia e il rafforzamento dei rapporti.
La modestia pone l'accento su un fenomeno dell'evitare e addirittura fingere su alcune cose , che vuoi o non vuoi generano un senso di superiorà e inferiorità anche se non vi è la minima intenzione di farlo.
Si parla di vantarsi quando il soggetto non fa il modesto e fa leva su quelle componenti, in questo caso per dominare, risultando arrogante. La vanteria non nasce necessariamente dalla volontà di dominio, ma in qualche modo il rischio è che si venga percepiti in quel modo.