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- Conformismo -
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"Essere simili agli altri è il modo più facile per integrarsi ed essere accettati"

Cos'è il conformismo?

 

(qual è la differenza fra comportamento conformista e comportamento istrietico? Chi si collega con eterodiretto? Il conformista evidenzia il comportamento su uno specifico settore, tutti guardano il calcio lo gaurdo anche io se non mi piace, nell'istrietismo si confeziona una maschera a più livelli, mi piace il calcio, mi sposo, mi trovo il lavoro, tutte cose che non mi piacciono ma)

Si definisce conformista, colui che segue le norme e la normalità di un gruppo per convenienza integrativao per evitare giudizi negativi, quindi il conformismo si fa o per dignità o per onore.

 

Seguirà ora un elenco per fare chiarezza fra fenomeni che appaiono simili ma non lo sono:

- Omologato, la persona è cresciuta con un'educazione, un condizionamento ed una esperienza tale che le attività più diffuse le percepisce già come interessi e desideri personali, non avverte la necessità di conformarsi perché è già simile agli altri;

- Simil conformista, il soggetto senza che sia stato omologato si rende conto che l'oggetto o il comportamento più diffuso nel gruppo lo trova piacevole e lo insegue per il solo fatto che gli piace, è solo una coincidenza fra i propri gusti e quelli della media del gruppo e persone che frequenta o in cui è immerso.

- anticonformista, colui che ha motivazioni opposte al conformista, cioè il soggetto è motivato nel comportarsi in modo opposto perché ad esempio desidera lo scontro che nasce dalla disapprovazione o perché desidera distinguersi da quelle persone e dalla maggioranza che disapprova e a cui sente di non appartente. Conformista e anticonformista sono due comportamenti che rispecchiano in modo diverso il comportamento della maggioranza.

 

 

 

Il conformista indossa di fatto una maschera, che toglie quando pensa di non essere visto, ad esempio un genitore potrebbe conformarsi al ruolo che la società si aspetta per poi però di nascosto fare una serie di cose che nonfarebbe se gli altri lo potessero scoprire.

Il conformista si differenzia nettamente dall'ignavo che invece non si espone, non lascia che ciò che ha dentro venga scoperto al di fuori per essere giudicato dagli altri.

La strategia dell'ignavo si può distinguere in due modi:

- silenzione ed evitamento, il soggetto se ne sta in disparte quando osservato;

- divagare e distrazione, ogni qualvolta esce fuori un argomento o qualche attività che potrebbe farlo esporre strategicamente cambia discorso, di solito queste persone hanno un arsenale di intrattenimento tale che l'altro comunque quasi non se ne renda conto e non gli dispiaccia di queste divagazioni.

Perché le persone sono ignave e non fanno come come il conformista? L'ignavo probabilmente non accetta la possibilità di giudizio negativo che deriverebbe anche dal seguire la maggioranza, in quanto ci sarà sempre una minoranza e le relative conseguenze che vengano. Ma non solo in alcuni scenari non c'è una maggioranza netta, a volte schierarsi anche fingendo vorrebbe dire esporsi ad una serie di giudizi negativi.

L'ignavo con questa strategia fugge da qualsiasi scenario possa trasparire qualcosa su di lui, non si espone, non prende posizione e a volte ciò per assurdo potrebbe portare alcuni soggetti a giudicarlo negativamente perché si rendono conto della sua ignavia e della sua riservatezza.

 

In sintesi l'ignavo non si espone, qualsiasi cosa desideri o pensi, qualsiasi tratto della sua personalità tende ad essere nascosto così che non possa essere giudicato, con la conseguenza che in alcune situazioni il soggetto eviterà di agire, in quanto l'azione farebbe comprendere all'esterno come la pensa.

(azione ignava)

 

Qual è la differenza fra conformista e l'ipocrita? L'ipocrita  è un soggetto che critica gli altri quando con quel modo di fare viene danneggiato ma è il primo a farlo quando ne trae un vantaggio, l'ipocrita è una persona che critica una cosa quando lo danneggia ma la fa quando lo avvantaggia.

 

 

 

In sintesi il conformista è colui che indossa una maschera, in alcuni casi più maschere se tenta di arginare il fenomeno della disapprovazione.

Qual è la differenza fra conformismo e perbenismo? Il perbenista reprime la sua natura e non la tira fuori finendo per perdere completamente la sua autenticità per seguire la normalità e la visione degli altri, il conformista invece di nascosto tira fuori e soddisfa in qualche modo il suo essere.

 

Si parla di soggetto omologato quando i suoi desideri coincidono con i valori e la morale comune, trova piacere nell'inseguire ed essere ciò che gli altri mediamente approverebbero.

 

 

 

 

 

 

 

 

DA RISCRIVERE

Nella quotidianità per conformismo si intendono prevalentemente due fenomeni, il primo è quello di una "sorta di scelta" di convenienza, ovvero la persona sa che nella società ci sono cose che sono statisticamente più approvate e utilizzate e quindi per convenienza prende delle decisioni che sono compatibili con questi modelli diffusi, il secondo fenomeno invece riguarda il sinonimo di obbedienza, in cui viene chiamato conformista chi obbedisce alle autorità.

L'AB sceglie di utilizzare il primo significato di conformismo per scartare il secondo dato che è un sinonimo, per l'AB quindi il conformismo è un comportamento basato su una serie di decisioni conscie che la persona attua per convenienza. Tutto quello che viene fatto a livello inconscio non può essere definito conformismo, perché non è una decisione conscia, e entrano in gioco dinamiche inconscio scarsamente comprensibili o identificabile.

Questo porta alla luce un problema, cioè guardare il comportamento di una persona e le sue decisioni non è sufficiente a comprendere se il suo apparente conformismo è conscio oppure prevalentemente inconscio. Ma non solo nel momento in cui la persona fa quella decisione conscia potrebbe farla non solo per conformismo ma anche per etica, perché gran parte dell'etica non altro che spingere la persona in quella stessa direzione, ovvero una convenienza sociale basata su una serie di doveri e norme.

Tre componenti che spingono nella stessa direzione, etica, conformismo e incoscio in una sorta di convenienza del gruppo e cosa resta? L'anticonformismo, ma a questo punto sorge una domanda spontanea, se il conformismo conviene, come può esistere l'anticonformismo?

La risposta la troviamo nella personalità, quanto meno una persona è consapevole quanto più le conviene essere conformista ovvero sperare e fare affidamento nella massa perché non è autosufficiente, l'anticonformismo diventa conveniente nel momento in cui la persona diventa autosufficiente, ma non finisce qui perché l'anticonformismo diventa un passo necessario perché è l'unico ad essere compatibile con la felicità, il conformismo non è compatibile con la felicità (come la intende l'AB), diciamo che il conformismo è un'ancora di salvataggio ma non porta alla felicità, anzi.

Troviamo però un fenomeno che potrebbe confondersi con anticonformismo perché in apparenza solo simili e potrebbe portare confusione, alcune persone non accettano l'etica subita e quindi tendono per rabbia a fare il contrario di quello che hanno ricevuto, ma quello non è anticonformismo, anticonformismo è trovare la propria strada mentre fare l'opposto dell'etica ricevuta non è trovare la propria strada.

Sul conformismo vengono fatti numerosi errori, il primo è quello di utilizzarlo come categoria per classificare ogni scelta, cioè scelta conformista o anticonformista, questo è un errore perché anche per le persone conformiste esistono delle decisioni che vengono prese al di fuori dello schema sociale, quindi è necessario limitare e circoscrivere la fenomenologia del conformismo e per farlo potremmo chiamare in causa le statistiche "viene definita decisione conformista, quella decisione che viene basata sulla moda del gruppo di riferimento, in modo tale da essere approvati dalla maggiorparte delle persone ma non solo anche per avere un oggetto di interazione, di dialogo etc.." mentre viene definita una decisione/scelta anticonformista "quella in cui la persona nonostante sia conscia di questa moda non la considera volontariamente per puntare ad altro di più autosufficiente e non ha paura di perdere occasioni di legame".

L'anticonformista a differenza del conformista prima fa ciò che desidera e dopo si crea un gruppo basato sul quello che desidera fare, e non si aggrega al primo gruppo che trova e ci si adatta per convenienza.

Un esempio potrebbe essere il calcio in Italia, quanti ragazzi per essere accettati nel gruppo iniziano ad interessarsi di calcio? Cioè decidono di conformarsi per essere accettati, ma anche per avere un mezzo da usare anche con altre persone perché è conscio della sua diffusione, questo non toglie che in alcuni gruppi ci si possa conformare anche su qualcosa di meno diffuso ma che è invece notevolmente diffuso in quel gruppo.

Questo cosa significa? Che chiunque vuole entrare in un gruppo che segue determinate dinamiche si conforma.

In questo modo si può considerare il conformismo come un mezzo per soddisfare un bisogno di integrazione sociale, questo però non vuol dire che ogni gruppo di persone è conformista, perché come ho già fatto notare alcune persone potrebbero trovarsi perché compatibili non perché si conformano solo per unirsi o legarsi.

L'anticonformismo è quindi autosufficienza, fare a meno dei gruppi, per poi con calma selezionarsi le persone con cui collaborare senza scendere a compromessi.

ultima modifica il: 01-12-2018 - 10:06:18
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